Dopo 32 anni - quando nel 1974 l'allora Germania occidentale vinse il suo secondo titolo a Monaco di Baviera - il mondiale di calcio torna nella stessa citta' con la 18/ma edizione aperta questo pomeriggio da Germania-Costarica. La citta' e' la stessa ma il paese e' profondamente cambiato, come e' cambiata anche la Coppa del mondo, giocata ora da 32 squadre rispetto alle 16 del 1974. La Germania e' ora un paese unito dopo che la caduta della cortina di ferro ha consentito la riunificazione pacifica del paese nel cuore dell'Europa. E del mondiale di calcio la Germania intende servirsi per offrire al mondo un'immagine di paese aperto, vivo e tollerante. Oltre che per dare un impulso alla sua economia che solo ora comincia a dare segnali di ripresa dopo un lungo periodo di stagnazione. Dopo una attesa lunga sei anni, dall'annuncio dell'assegnazione dei mondiali alla Germania nel luglio 2000, i tedeschi cominciano alle 18 - incontrando il Costarica - a coronare il sogno del quarto titolo, dopo quelli conquistati nel 1954 (Berna), 1974 (Germania) e 1990 (Italia). L'obiettivo e' la finale del 9 luglio all'Olympiastadion di Berlino. Magari col Brasile, come avvenuto nel 2002 a Yokoyama, o con l'Italia come avvenne nel 1982 a Madrid, con la sconfitta patita per 3 a 1 dagli azzurri di Bearzot. Ma la strada verso Berlino e' lunga cominciando dall'esordio con il Costa Rica. E intanto in Germania le strade si svuotano e il traffico si fa sempre piu' rarefatto. Il popolo del pallone si ritira davanti a televisori e maxischermi nella speranza di poter festeggiare i successi della squadra di casa.
(ANSA).