giovedì, giugno 15, 2006
IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMA GIORNATA DEL MONDIALE
Il Personaggio della settima giornata del Mondiale secondo coppadelmondo2006.blogspot.com è lo Svedese Ljungberg, che con un bellissimo colpo di testa elimina il Paraguay e mantiene in piedi le speranze qualificazione per la sua nazionale.

9 LJUNGBERG Freddie

Data di nascita: 16 Aprile 1977
Altezza: 176 cm
Peso: 73 kg
Ruolo: Centrocampista
Squadra attuale: Arsenal (ENG)
Gol in Nazionale: 14
Presenze con la Nazionale: 60
Esordio in nazionale: USA v. Sweden (24-Gen-1998)
 
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RUIZ, UN'ELIMINAZIONE CHE FA MOLTO MALE
C'e' grande delusione nei paraguayani dopo l'eliminazione. Il Ct Ruiz e' affranto: "Fa davvero molto male". Non puo' essere che sconsolato il tecnico dei sudamericani dopo la sconfitta rimediata solo all'89' dalla Svezia, che condanna il Paraguay a una precoce eliminazione. "Loro hanno avuto piu' opportunita' da rete, e piu' possesso palla", ha detto Ruiz in una breve conferenza stampa, "l'eliminazione ci fa male, ma dobbiamo congratularci con i nostri avversari". L'attaccante Roque Santa Cruz commenta cosi' la sconfitta nella seconda gara del gruppo B: "Abbiamo giocato una buona gara, ma ci e' mancato sempre l'ultimo passaggio. La spinta decisiva che ti permette di segnare un gol". (AGI)
 
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BATTUTO IL PARAGUAY, LA SVEZIA VICINA AGLI OTTAVI

Solo nel finale di partita e' esplosa la gioia degli svedesi: quando e' arrivato il gol di Ljungberg. All'89mo il centrocampista laterale ha messo in rete il pallone che ha deciso la sfida contro il Paraguay. Un successo che regala tre punti pesantissimi agli svedesi e che li spinge verso gli ottavi di finale, dove invece - sempre per il gruppo B - e' gia' approdata l'Inghilterra. Veniamo alla partita di Berlino. Al 9' Kallstrom ci prova subito dal limite, tiro teso che Aldo Bobadilla devia in angolo. Al quarto d'ora ancora la Svezia in avanti. Fuga di Ljungberg sulla destra, servito Ibrahimovic che mette in mezzo un rasoterra su cui si salva la difesa sudamericana. Il Paraguay prova a manovrare di piu' il gioco, senza pero' rendersi pericoloso davanti alla porta di Isaksson. Al 40' ci prova Nunez da sinistra, ma il suo tiro-cross rasoterra sfila poco distante dalla porta svedese. Sul rovesciamento di fronte e' Ibrahimovic a concludere, ma troppo debolmente. L'attaccante juventino resta negli spogliatoi dopo il primo tempo. Al suo posto Allback. Inizia forte il Paraguay, che con Valdez colpisce l'esterno della rete. Al 53' Larsson calcia una punizione a rientrare dal limite, para l'estremo avversario. Al 59' sembra fatta per la Svezia, Allback scavalca Bobadilla ma sulla linea Caniza salva il risultato. Il portiere sudamericano e' ancora protagonista all'80', bloccando ancora una volta il tiro in mezza rovesciata di Allback da distanza ravvicinata. Poi, a tempop quasi scaduto, e' Ljungberg a regalare il gol della vittoria agli scandinavi, spedendo il pallone di testa nella porta avversaria. Lo stesso giocatore sfiora la doppietta poco dopo, ma Bobadilla para. Agli svedesi bastera' ora il pareggio contro gli inglesi per superare il turno, in seconda posizione, ma se dovessero perdere passerebbero comunque, a meno che Trinidad & Tobago contestualmente non superi il Paraguay con tre gol di scarto. Fantacalcio, per ora. Mentre reale e' invece l'eliminazione del Paraguay: due gare, due sconfitte, 0 punti. (AGI)
 
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LA SVEZIA PIEGA IL PARAGUAY NEL FINALE, 1-0
Ljungberg regala alla Svezia una seria ipoteca sul passaggio del turno: a due minuti dalla fine segna il gol decisivo. Agli svedesi bastera' un pareggio con l'Inghilterra nell'ultima giornata per passare il turno. In caso, invece, di sconfitta degli scandinavi, Trinidad&Tobago dovrebbe battere il Paraguay con piu' di tre gol di scarto per accedere agli ottavi. (AGI)

Stiramento agli adduttori per Zlatan Ibrahimovic. L'attaccante della Svezia aveva lasciato il campo al termine del primo tempo nella sfida vinta per 1-0 contro il Paraguay. ''Mi sono stirato durante il riscaldamento'' ha detto lo juventino all'agenzia svedese Tt. Soltanto cinque minuti prima dell'inizio della partita il ct Lagerback ha detto ad Allback di scaldarsi, ma la sostituzione e' avvenuta al termine della prima frazione. ''Pensavo che il dolore mi sarebbe passato - aggiunge Ibrahimovic - e ho cercato di restare fino alla fine. Faro' degli esami. Sento ancora dolore, ma non penso che sia grave''. ''Non abbiamo voluto prendere dei rischi - conclude il ct Lagerback - e' per questo che l'ho sostituito''.(ANSA).
 
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MILITARI NASSIRIYA, ORGOGLIOSI PAROLE GILARDINO
''Le parole di Gilardino ci riempiono di gioia ed orgoglio, sia noi qui in Iraq che tutti i militari italiani impegnati in diverse parti del mondo. Sabato ci aspettiamo una grande vittoria della Nazionale e contiamo di festeggiarla''. Cosi' il portavoce del contigente italiano a Nassiriya, colonnello Francesco Tirino, commenta le parole di Alberto Gilardino, che ha annunciato i voler fare bella figura nella partita contro gli Stati Uniti ''anche per loro che combattono ogni giorno per l'Italia. Sappiamo che ci vedranno''. Ovviamente, ha spiegato il colonnello Tirino, ''dopodomani tutto il personale libero dal servizio sara' riunito nella sala tv con gli occhi incollati al maxischermo per tifare Italia''. Gia' la prima partita dell' Italia, quella vittoriosa contro il Ghana, ha proseguito il portavoce, ''ha visto una partecipazione massiccia. Ci riuniamo tutti insieme per sentirci piu' vicini alla squadra''. A Nassiriya, dunque, in un clima difficile dopo gli attentati che hanno colpito a morte alcuni militari italiani - l' ultimo il caporale maggiore Alessandro Pibiri lo scorso 5 giugno - i Mondiali di calcio rappresentano un prezioso momento di svago e distensione. E sabato prossimo, ha annunciato il colonnello Tirino, ''contiamo di festeggiare un' altra bella vittoria degli Azzurri. La speranza e' che i nostri arrivino piu' lontano possibile''. E le imprese di Gilardino e compagni in Germania saranno sostenute da piu' di 2.000 tifosi in divisa, dal deserto iracheno. (ANSA).
 
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SPAGNA; FABREGAS E TORRES, ARRIVEREMO LONTANO

''Si', si', si', vamos a Berlin''. Alla stazione di Lipsia, con i treni in partenza per la capitale e per Gelsenkirchen, e' tutto uno sciamare di tifosi in maglia rossa, quelli della Spagna, che gridano tutto il loro entusiasmo e gia' sognano lo stadio della finale. Prima era solo una sensazione, adesso sta diventando una certezza: per la prima volta il calcio spagnolo potrebbe prendersi delle grandi soddisfazioni anche a livello di nazionale, finora ferma al successo negli Europei del 1964, nel segno di Luisito Suarez. Per la prima volta la Spagna e' leader mondiale, nessuno ha esordito nel torneo iridato con un successo cosi' rotondo, un 4-0 a spese dell'Ucraina che ha catapultato nell'Olimpo i ragazzi del ct Aragones, quello accusato di razzismo per la gaffe con Thierry Henry. La Spagna ha dato letteralmente spettacolo, forte di un 4-3-3 fatto soprattutto di talento: se un ct puo' permettersi di partire lasciando in panchina gente come Raul, Fabregas, Joaquin e Reyes, vuol dire che in mano ha una squadra che puo' perfino conquistare il mondo, arrivando alla sera del 9 luglio. Intanto oggi per la Spagna e' stato tempo di leggero allenamento mattutino e poi giornata libera fino alle 14 di domani, il tutto con il permesso di sognare. Ma il 'nino de oro' Fernando Torres rimane con in piedi per terra, ''perche' soltanto restando umili potremo continuare ad ottenere risultati. Anch'io sogno, ma non so se tutto potra' sempre andare cosi' bene come contro gli ucraini. Certo pero' che siamo stati proprio forti...''. Fiducia anche da parte di Cesc Fabregas: ''continuando a fare cio' che ci dice Luis Aragones arriveremo molto lontano. Lui e' un tecnico che sa sempre cosa fare. Raul? E' sempre il nostro capitano, e continuo a considerarlo un elemento fondamentale''. La grande prestazione personale di Fernando Torres ha rimesso in fibrillazione gli operatori di calciomercato e anche chi ne scrive sui giornali spagnoli: cosi' su Torres viene dato di nuovo in avvicinamento il Milan, alle prese con il problema della sostituzione di Shevchenko e forte delle sterline versate da Abramovich. Ma non c'e' solo ''Fernando il grande'', e' anche la Spagna dei naturalizzati, come l'argentino Pernia ed il brasiliano Senna, che non corre veloce come faceva il suo ex connazionale in McLaren ma assicura fosforo alla manovra e tutto l'appoggio necessario ad uno Xavi ieri stratosferico. Come se non bastasse, c'e' anche chi pronostica Spagna per via dei fattori extra-campo: il presidente della commissione arbitri della Fifa e' lo spagnolo Villar, e da li' viene anche Garcia Aranda, che una volta assegno' un rigore alla Roma contro il Liverpool per poi trasformarlo in corner: adesso, per conto della federazione mondiale, fa l'istruttore degli arbitri. E' quindi inevitabile, visto chi ricopre certi ruoli e volendo essere un po' maligni, pensare che gli spagnoli possano diventare la Turchia del Mondiale nippo-coreano, quello in cui loro vennero fatti fuori per far passare la Corea. Adesso sarebbe tempo di passare alla cassa per il risarcimento, ma di sicuro la Spagna vista ieri e' forte gia' di suo, con quel David Villa che promette di non fermarsi a quota 2. E' la grande novita' in fatto di bomber, ne approfittera' per andare avanti nella classifica dei marcatori a spese di sauditi e tunisini: se la Spagna continua a giocare cosi', anche questa e' una previsione su cui scommettere.
(ANSA).
 
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USA-ITALIA, ALLA CASA BIANCA CI CREDONO

Alla Casa Bianca ci si rifiuta di dare per scontata una sconfitta degli Stati Uniti sabato contro l'Italia. ''Non e' finita finche' non e' finita'', ha detto oggi il portavoce presidenziale Tony Snow parlando della partita di sabato tra gli Usa e gli italiani. Il portavoce ha rivelato che anche il presidente George W. Bush segue i risultati dei Mondiali di calcio. ''Come sapete il presidente segue gli sport - ha detto Snow - anche se il calcio e' piu' popolare altrove che negli Stati Uniti''. Al portavoce era stato chiesto un giudizio sulla 'sfortunata' spedizione della squadra Usa ai mondiali. ''Sfortunata? Aspettate, e' ancora presto per dirlo - ha obiettato Snow - Sta per arrivare una partita molto importante per gli Stati Uniti, contro l'Italia''. ''Come sapete 'Non e' finita finche' non e' finita''', ha detto Snow citando un famoso proverbio sportivo americano, applicato di solito al baseball. Il portavoce ha detto che il calcio negli Usa, pur non cosi' popolare come gli altri sport, ''ha un forte seguito e anche qui alla Casa Bianca vi sono Tv sintonizzate sulle partite dei Mondiali''. (ANSA)
 
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GILA,'VINCIAMO PER SOLDATI,COMBATTONO PER NOI'
Ragazzi italiani, stessa eta' e facce simili. Ma con destini diversi. Da Alberto Gilardino al soldato Alberto schierato a Nassiriya, Italia-Usa vuole essere davvero 'solo' una partita di calcio, senza l'armamentario di metafore fuori luogo. Se non altro per tener lontano il timore che sia una partita da allarme rosso. ''Johnson parla di guerra? Davvero esagerato...'', la replica del centravanti della nazionale alle parole del giocatore americano. Gilardino e' informato, ovviamente, del fatto che questa volta oltre ai 23 milioni di tifosi azzurri davanti alla tv ci sara' il contingente militare italiano a Nassiriya. ''Il ritiro dall'Iraq? Non compete a me parlarne. Pero' sappiamo che i soldati li' ci seguiranno - aggiunge il numero 9 azzurro ai Mondiali - Anche per questo vogliamo fare bella figura, per loro. Combattono giorno dopo giorno per l'Italia''. Combattono? Si', cosi' pensa Gilardino, senza per questo voler entrare nel merito di cosa sia formalmente la missione Antica Babilonia: e questa davvero non e' sua competenza. ''Ci dicono che Italia-Usa sara' una partita particolare per la sicurezza, pero' noi vogliamo estraniarci dal contesto e concentrarci sui 90' - assicura - Credo, anzi spero che Johnson abbia usato quella parola come metafora calcistica. Anche se visto il contesto sarebbe meglio evitarle certe parole''. D'altra parte, nel gruppo azzurro la sensibilita' nei confronti del 'contesto' - la guerra in Iraq - non e' inedita. La strage di Nassiriya del 12 novembre 2003 coincise con l'amichevole Polonia-Italia a Varsavia, e le due squadre giocarono con il lutto. Appena dieci giorni fa, poi, fu il team manager Gigi Riva a lanciare un messaggio forte dopo la morte di Alessandro Pibiri, il soldato della Brigata Sassari. Ma soprattutto Gilardino ha riservato gia' altre volte il suo pensiero alla guerra: fu il centravanti a segnare il gol del bronzo olimpico di Atene 2004 contro l'Iraq, e in quell' occasione Gilardino esulto' indicando il cielo con un dito, in ricordo di Enzo Baldoni ucciso il giorno prima. C'e' poi un altro aspetto che rende Gilardino particolarmente sensibile e con lui probabilmente anche gli altri azzurri: ''Spero che Italia-Usa non sia davvero una partita a rischio. Lo stadio sara' pieno, e ci saranno anche le nostre famiglie''. E' evidentemente anche per questo che Gilardino vuole distogliere il pensiero da tutto quel che c'e' attorno alla partita contro gli americani. ''Vogliamo fare una grande partita e andare a 6 punti. Noi i piu' spettacolari del Mondiale finora? Non so, sicuramente siamo una nazionale molto duttile - l'analisi tecnica del centravanti - Lippi ha quattro attaccanti a disposizione, e tutti potrebbero giocare in qualsiasi nazionale di questo torneo. Delle altre squadre mi sono piaciuti la coppia Villa-Torres, che impressione la Spagna. E poi anche Saviola-Crespo, dell'Argentina. L'Inghilterra invece ha un gran centrocampo e organizzazione di gioco. La Germania non mi ha impressionato, pero' ha vinto...Il Brasile? La delusione deriva solo dal fatto che tutti se lo aspettavano stellare gia' subito''. Felice del ritorno di Berlusconi alla presidenza del Milan (''fa piacere ritrovarlo'') e della mossa Milan anti-Real su Kaka' (''se l'ha contattato al Mondiale, il club spagnolo non e' stato corretto''), Gilardino e' stato anche insignito da un sondaggio tra le donne del titolo di 'piu' bello della nazionale'. Pero' preferirebbe altri successi: ''Fa piacere, gelosia della mia fidanzata a parte, ma il mio mestiere e' un altro, l'attaccante. E allora forse e' il caso che aggiusti un po' la mira''. Ed e' una metafora innocente. (ANSA). foto: afp.com
 
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INGHILTERRA-TRINIDAD 2-0, DEBUTTO PER ROONEY
L'Inghilterra ha sconfitto Trinidad e Tobago per 2-0 nella seconda partita del Gruppo B e va agli ottavi. Ma gli uomini di Sven Goran Eriksson hanno dovuto soffrire fino all'83' prima di sbloccare il risultato con un colpo di testa di Crouch su cross di Beckham. Poi, al 91' il raddoppio di Steven Gerrard. Al 58' l'esordio mondiale di Wayne Rooney, subentrato a Michael Owen. (AGI)
 
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REPUBBLICA CECA; PROBLEMA PUNTE CONTRO IL GHANA
E' una Repubblica Ceca 'spuntata' quella che si prepara al secondo match del Mondiale contro le 'Stelle Nere' del Ghana. Il tecnico Brueckner dovra' infatti rinunciare non solo a Milan Baros, ancora alle prese con un infortunio al piede, ma anche al gigantesco Koller stiratosi alla coscia destra nella facile vittoria per 3-0 contro gli Stati Uniti. Il medico della nazionale Petr Krejci ha precisato che a destare maggior preoccupazione sono le condizioni di Baros: ''Non sappiamo se sara' in grado di giocare qualche partita del Mondiale - ha spiegato - la prognosi per Koller invece e' migliore, dovrebbe rientrare per gli ottavi di finale'', previsione confermata anche dallo stesso Koller ''sempre che ci qualifichiamo, naturalmente'', ha sottolineato l'attaccante. A Baros, capocannoniere degli Europei 2004, e' stato scoperto un versamento di liquido nel piede che all'inizio non era stato rilevato. A disposizione di Brueckner sono rimasti a questo punto solo tre dei cinque attaccanti inseriti nella lista: Lokvenk, apparso poca cosa al suo esordio contro gli Usa, Heinz e Stajner. Probabile che il tecnico ceco adotti un modulo con un'unica punta, favorito e' proprio Lokvenk, e un centrocampo a cinque, abbandonando di fatto il suo modulo preferito (4-4-2). Il tecnico ceco si mostra comunque fiducioso di poter superare l'ostacolo Ghana, apparso poca cosa nel match d'esordio contro gli azzurri di Lippi: ''Abbiamo gia' giocato senza Koller, Lokvenc, Baros, Nedved e Rosicky. La forza della squadra e' nel gruppo'', ha commentato il Brueckner. Il Ghana, alle prese con gravi problemi di realizzazione, conta di sbloccarsi proprio contro la Repubblica Ceca: ''Penso che giocheremo meglio rispetto al match con l'Italia - ha spiegato Djukovic - e riusciremo anche a segnare dei gol. Sono ancora molto ottimista sulla nostra qualificazione e il traguardo delle semifinali resta un sogno possibile''. (ANSA).
 
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RONALDO,'CAPITANO TUTTE A ME,ORA MI RISCATTO'

Nel bene e, soprattutto, nel male, e' sempre il Brasile di Ronaldo. Non bastava la pessima prestazione contro la Croazia, ora ci si e' messo anche il malore accusato dal Fenomeno ieri, durante il giorno di riposo, che l'ha costretto ad andare in una clinica di Francoforte per una serie di controlli durati quattro ore. All'inizio la paura e' stata tanta, i brasiliani hanno sempre bene in mente cosa successe prima della finale mondiale contro la Francia nel 1998, quindi si sono mossi immediatamente per evitare il ripetersi di un problema del genere, preoccupandosi anche di tenere il piu' possibile segreta la cosa. Soltanto all' una di notte e dopo una lunga riunione con tutto lo staff dirigenziale ed il ct Parreira, il medico della Selecao Jose' Luis Runco ha dato il via libera alla diffusione della notizia, ma solo perche' aveva avuto la certezza che non si e' trattato di una cosa seria. Di sicuro i guai di Ronaldo sembrano non finire mai: dalle notti in discoteca alle ironie sul suo peso, dalle vesciche ai piedi e la febbre alle polemiche con Lula, da prima che cominciasse il Mondiale non si parla che di lui, ma mai per motivi calcistici. Unica eccezione il dopo-partita di Brasile- Croazia, quando i fischi del pubblico al momento della sostituzione con Robinho hanno sottolineato la sua pessima prestazione all'Olimpico di Berlino: i giornali brasiliani hanno scritto di un ''Ronaldo disperso in campo''. Lui vorrebbe dimenticare tutto questo e pensare solo ''alla battaglia con l'Australia: penso di giocare meglio e vorrei segnare quel gol che mi ci vuole per sbloccarmi''. Intanto il caos che c'era in mattinata davanti all'albergo- ritiro di Konigstein si e' spostato nella zona mista dell'Arena Zagallo, dove il Fenomeno fa sapere al mondo che ''ora sto bene, cio' che ho avuto non ha nulla a che vedere con quanto mi e' successo nel 1998, e voglio solo dimenticare tutto''. Fa anche sfoggio di filosofia, mista a un pizzico di rassegnazione. ''Sembra davvero che capitino tutte a me - dice - ma non lo faccio certo di proposito, io vorrei pensare soltanto al calcio. Non ho capito neanche bene cosa mi sia successo, so solo che ieri durante il nostro giorno di riposo sono rimasto praticamente sempre in albergo. Avevo un forte mal di testa e dolori allo stomaco, l'ho detto al medico, e nel pomeriggio abbiamo deciso che era il caso di andare a fare dei controlli. Non hanno evidenziato nulla, quindi mi sento tranquillo. Adesso non dite che sono malato: le medicine le ho prese solo ieri, oggi gia' non ne avevo piu' bisogno perche' stavo bene e mi sono allenato regolarmente in palestra''. In campo, nel pomeriggio, e' andato un po' meno bene che con i pesi: prima si e' allenato negli scatti legato a un elastico alternato a Luisao, poi ha 'passeggiato' durante la solita partitella che ha opposto i titolari (tra i quali c'era Ronie, segno che Parreira vuole confermarlo) alle riserve, giocata da tutti i giocatori buttando di tanto in tanto un occhio a bordo campo, dove c'era una delle tre giornaliste-pin up, dalle curve strepitose, ingaggiate da un tv messicana per l'occasione mondiale: impossibile non notarla. Anche Ronaldo la guarda, ma poi preferisce continuare a parlare di cio' che gli e' successo. ''Neppure il medico della clinica me l'ha saputo spiegare bene - dice -. Mi ha detto che potrebbe essere stato qualcosa legato alla mia sinusite, e per questo ho avuto quel forte mal di testa, o allo stress, e infatti mi hanno sottoposto a gastroscopia per capirne di piu' sui miei dolori allo stomaco. Comunque non mi hanno trovato nulla, e ora sono tranquillo e voglioso di tornare in campo: ammetto che contro la Croazia la mia prova e' stata mediocre, ma non e' stata ancora fatta una legge per stabilire che devo sempre giocare bene. Pero' vorrei riscattarmi contro l'Australia. Parreira mi confermera' anche dopo quest'ultimo problema? Sono un tipo disciplinato e mi sta a cuore il bene del gruppo, quindi accetterei ogni decisione dell'allenatore''. I compagni sperano che Ronie rimanga in formazione: ''merita piu' rispetto per cio' che e' come uomo e per quanto ha fatto per il Brasile''. Lo dice Kaka', Parreira passa li' vicino e fa finta di non sentire, un'altra chance al Fenomeno comunque e' disposto a darla, anche se ha tutta l'aria di essere l'ultima. Se con gli 'Aussie' gioca come contro la Croazia, contro il Giappone del suo idolo Zico il Fenomeno potrebbe ritrovarsi in panchina, e in campo Robinho provera' a dimostrare che e' davvero l'erede di Garrincha. (ANSA).
 
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TOTTI AGLI USA, NON CI LASCIAMO METTERE IN MEZZO

Ne' guerra ne' provocazioni: l'Italia ''non si lascia mettere in mezzo'' dalle dichiarazioni provocatorie degli Usa, e soprattutto del suo ct Bruce Arena. E' il messaggio di Francesco Totti, a 48 ore dalla seconda partita degli azzurri al Mondiale. ''Ho letto che il ct degli Usa Bruce Arena piu' di me teme Toni e Gilardino: posso dire quindi che l'allenatore dei nostri avversari e' molto preparato''. ''Cercano di stuzzicarci - ha aggiunto il numero 10 azzurro, nel diario quotidiano del suo sponsor tecnico - ma mi pare chiaro che non ci lasciamo mettere in mezzo da queste cose''.
''Toni e Gilardino sono due attaccanti fortissimi, capaci di risolvere ogni partita con i loro gol. Mi piacerebbe aiutarli a segnare, spero di essere all'altezza della situazione, e delle aspettative dei nostri tifosi, siamo in Germania per questo'', prosegue la replica di Totti, soddisfatto che nel ritiro di Duisburg ''la temperatura sia cambiata''. ''Speriamo di trovare questo tempo a Kaiserslautern, magari senza pioggia. Cosi' diminuisce la sensazione della fatica''. Ma il primo pensiero del calciatore azzurro, sul suo diario web, sono le parole degli avversari di sabato. ''Ho letto che gli Stati Uniti la stanno mettendo sul piano delle dichiarazioni e della polemica: cercano di stuzzicarci, ma mi pare chiaro che non ci lasciamo mettere in mezzo da queste cose. Nel calcio quel che si dice conta poco: sugli almanacchi finiscono i risultati. Per fortuna e' sempre il calcio a dire chi ha torto e chi ha ragione''. ''Ci sentiamo forti del risultato che abbiamo ottenuto contro il Ghana: ci ha dato serenita' - conclude Totti - Invece loro sanno che dopo la sconfitta contro la Repubblica Ceca si devono giocare tutto contro di noi''. (ANSA) foto: FIFAworldcup.com
 
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ECUADOR AGLI OTTAVI, 3-0 ALLA COSTA RICA

Nella partita che ha chiuso la seconda giornata del Gruppo, l'Ecuador prevale sulla Costa Rica per 3 a 0, gol di Tenorio, Delgado e Kaviedes che proiettano la squadra sudamericana negli ottavi di finale. Vero mattatore del match e' stato il laterale Valencia. Nel primo tempo il giocatore, maglia numero 16, sfonda con sorprendente facilita'. Nell'azione del gol, al 7', il cross pennellato trova Tenorio pronto sottorete. Niente da fare per Porras, il portiere della Costa Rica. Colpita a freddo, la formazione di Guimaraes non pare riuscire a rialzarsi. Poche idee, poca organizzazione di gioco e soprattutto una condizione atletica non eccellente ne fanno una facile vittima per l'Ecuador. Le uniche azioni da registrare sono al 30' un cross di Centeno sul primo palo: nulla di fatto. E' ancora Centeno a provare da fuori area al 35': altissimo sopra la traversa. Mentre e' l'Ecuador ad andare invece davvero vicino al gol con Valencia, al 41': un tiro molto angolato dalla destra, deviato da Marin, viene respinto con i pugni dal portiere. Sul ribaltamento di campo, un minuto dopo, Gonzales passa a Sequeira che di testa manca l'occasione piu' ghiotta per gli uomini di Guimaraes. Il secondo tempo segue il leit-motiv del primo: Ecuador ancora in attacco e Costa Rica abulico. Al 49' l'unica azione degna di nota della squadra di Wanchope: e' proprio lui a scagliare un tiro che si spegne di poco a destra del palo della porta difesa da Mora. L'Ecuador, invece, si fa pericoloso fin dall'inizio della ripresa. Al 52', dopo un passaggio dalla destra, Delgado tira in mezza rovesciata con uno stupendo gesto atletico, ma Porras riesce ad evitare il gol. E' solo il preludio al raddoppio. Due minuti dopo lo stesso Delgado, da posizione defilata sulla destra, colpisce di collo pieno: ne scaturisce una bomba che si infila alla sinistra del portiere. E' il 2-0, e la Costa Rica ancora non si scuote dal suo torpore. Al 70' l'Ecuador segna ancora con Kaviedes, ma il gol viene annullato per fuorigioco. L'unico sussulto dei costaricensi e' all'87', quando provano almeno a raggiungere il gol della bandiera: passaggio di Bernard per Saborio che con una conclusione liftata colpisce la traversa. Il 3-0 arriva al 92' con Kaviedes che batte di prima intenzione dopo un cross dalla destra di Mendez, imbeccato da Delgado: a due passi da Porras infila con facilita'. Con questo risultato l'Ecuador si conferma come la sorpresa finora del torneo. Si giochera' il primo posto con la Germania (pure lei matematicamente qualificata) nella partita del 20 giugno a Berlino. (AGI) foto:afp.com
 
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IAQUINTA: CON USA ANCHE PER NOI SARA' UNA GUERRA
Anche per l'Italia la sfida di sabato con gli Stati Uniti sarà una guerra. Ovviamente sportiva. Lo ha detto Vincenzo Iaquinta replicato alle parole di Eddi Johnson: ''La parola guerra mi sembra eccessiva - ha detto Iaquinta - però, anche per noi sul campo sarà una guerra: io mi rendo conto che per gli americani questa partita sarà come vivere o morire, per loro sarà come andare in guerra. E allora anche noi ci adegueremo''.

(Nic. Api) (15/06/2006) (Spr)
 
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INGHILTERRA: VIA LIBERA A ROONEY
NORIMBERGA (Ger), 15 giugno 2006 - Wayne Rooney ha ricevuto il via libera dalla commissione medica che questa mattina ha esaminato il piede infortunato ad aprile. L'attaccante del Manchester potrà finalmente esordire nel Mondiale. La parola passa ora al c.t. dell'Inghilterra, Sven Goran Eriksson, che dovrà decidere se e come impiegare Rooney già nella partita di oggi pomeriggio contro Trinidad e Tobago.
L'ok a Rooney è stato dato dai professori Angus Wallace e Chris Moran, del Queen's Medical Centre di Nottingham, arrivati nella notte dall'Inghilterra, per la visita richiesta dalla Federcalcio inglese (Fa) a tutela della posizione del Manchester United, fortemente critico verso l'utilizzo di Rooney in Nazionale prima degli ottavi di finale. Il professor Wallace - secondo la Bbc - dopo la visita si sarebbe consultato con i colleghi della Nazionale. Al vaglio dello specialista anche i video realizzati appositamente dalla Fa per mostrare il modo in cui Rooney ha reagito a ogni singolo allenamento.
Gazzetta dello Sport
 
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SPAGNA; RAUL: BISOGNA STARE CALMI
Raul invita tutti a tenere i piedi per terra dopo il 4-0 all'Ucraina. ''Bisogna mantenere la calma - ha detto il giocatore della Spagna - siamo solo all'inizio del Mondiale. Con l'Ucraina siamo stati perfetti ma ora dobbiamo stare calmi''.
Kataweb.it
 
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UCRAINA: CT BLOKHIN DIFENDE SHEVCHENKO
Il ct dell'Ucraina Oleg Blokhin difende Shevchenko dopo il pesante ko di ieri contro la Spagna e la deludente prestazione dell'ex attaccante del Milan: ''Se i giornalisti pensano che Shevchenko ha giocato male, possono dirlo, ma non lo sentiranno affermare da me'' ha detto Blokhin.
Kataweb.it
 
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GILARDINO: IN CAMPO ANCHE PER SOLDATI IRAQ
A due giorni dalla sfida con gli Stati Uniti, Alberto Gilardino ha un pensiero per i soldati italiani che seguiranno l'incontro da Nassiriya. ''Sappiamo che ci vedranno. Vogliamo fare bella figura anche per loro. Combattono ogni giorno per l'Italia''.
Kataweb.it
 
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IL PUNTO SUL MONDIALE DOPO IL PRIMO GIRO DI LANCETTE
Diciamolo subito, la squadra che più ha entusiasmato è stata l’Italia che attendiamo comunque alla prova del nove. La buona condizione fisica e morale degli azzurri, l’interpretazione tecnica, la camaleonticità tattica e la validità degli avversari affrontati fanno ben sperare per il prosieguo del mondiale, tenuto conto che alcuni di loro hanno pagato il prezzo dell’emozione per il debutto e che all’arco di Lippi ci sono frecce come Gattuso, Zambrotta, Oddo e Inzaghi, non ancora scagliate e che possono essere un valore aggiunto per filtrare meglio a centrocampo, per essere più propulsivi sulle fasce e per essere più rapaci in area avversaria. Certo, le altre grandi, quelle favorite, non hanno brillato ma un campionato mondiale è lungo si può iniziare pure al piccolo trotto e così gli equilibri salteranno man mano che il gioco si farà decisivo: il Brasile è stato il team che più ha deluso, gli artiglieri carioca sono apparsi poco disposti alla mobilità ed al sacrificio lì davanti mentre i soli Emerson e Kakà, rispettivamente in contenimento ed impostazione del gioco, hanno dato un valido contributo alla causa verdeoro, ma non riesco ad immaginare altre esibizioni così scialbe per questi colori e per la tradizione al bel gioco che si portano addosso da sempre. Deludente è stata, ma per altri fattori, anche la prestazione della Francia opposta ad una muscolosa Svizzera, tra l’altro pare che i dissapori tra il cittì dei “blues” Domenech e Trezeguet abbiano lasciato qualche perplessità anche nella stampa francese e qualche “tossina” di troppo nel gruppo.La Repubblica Ceca, invece, è una conferma, non a caso occupa le primissime posizioni della classifica Fifa, squadra rodata che sa sempre ciò che fare in ogni zona del campo, ruota attorno a Tomas Rosicky un talento che ha sfiorato più volte i destino italiano, può contare sulle improvvise e letali accelerazioni di Nedved, ma dovrà fare a meno per qualche gara del maggior potenziale offensivo di cui dispone, il gigante del mondiale (m. 2,02 per 100 kg) “Dino” Koller, infortunatosi durante la partita di esordio contro gli Usa dopo aver segnato con potenza la rete del vantaggio. Mentre la Germania, che esegue bene il suo compitino in un girone a misura per le sue potenzialità, consegue la seconda vittoria consecutiva contro una piccola Polonia, “orfana” di Klose e Podolski che hanno sposato la causa teutonica a dispetto delle loro madre patria, l’Olanda ha fatto una buona impressione anche se ruota troppo prevalentemente attorno alla vivacità del singolo Arjen Robben che ha sostenuto da solo l’attacco degli orange contro la Serbia, sembrata ben poca cosa, mentre da un po’ di tempo a questa parte non brilla più la luce dell’ariete Ruud Van Nistelrooij, ma anche lui, come tanti altri campioni fin qui attesi, avrà modo di riscattarsi con le prossime sfide. Così come sono attese al riscatto Inghilterra e Svezia, le due squadre anche se con risultati diversi dopo la prima prova hanno un po’ deluso le aspettative della vigilia, gli scandinavi, in particolar modo, per passare il turno sono chiamati ad una necessaria vittoria stasera contro l’ostico Paraguay. Infine la Spagna, già a suo tempo individuata quale outsider del Mundial, ha espresso uno scanzonato brio di gioventù nel regolare per 4-0 l’Ucraina, sotto la sapiente regia del tecnico Aragones, abile interprete degli umori calcistici spagnoli, che tiene in panchina Raul e lancia in mischia un'altra giovane realtà della Liga, l’attaccante del Valencia David Villa autore di una doppietta nella sua gara d’esordio al mundial. Certo è che tre delle quattro realizzazioni nascono da palle inattive (angolo, punizione e rigore) condite da episodi fortunosi e la fortuna spesso è la determinate differenza che spezza l’equilibrio fra due squadre in campo. Come affermerebbe Catalano, indimenticato ‘filosofo’ di casa Arbore: “Meglio essere fortunati... che non esserlo!”
Antonello Greco - Napolisoccer.net
 
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BRASILE: RONALDO IN CLINICA PER MALORE
Koenigstein, 15 giugno 2006 - E' iniziato davvero sotto la cattiva stella il mondiale di Ronaldo. Prima la prestazione incolore contro la Croazia al debutto del Brasile, poi le feroci critiche di tutta la stampa internazionale (in particolare di quella brasiliana) e per finire un malore che ha riportato alla mente quanto successo nel 1998 in Francia. Ronaldo ha accusato ieri sera dei capogiri e lo staff medico della Selecao ha dovuto accompagnarlo in clinica. I medici hanno assicurato che non è stata riscontrata ''nessuna anormalità'', spiegando che Ronaldo è tornato nella sede del ritiro della squadra, a Koenigstein, sui monti Taunus, a pochi chilometri da Francoforte, all'una di notte. Il giocatore dovrebbe tornare ad allenarsi.
(Spr)
 
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LE PARTITE DEL GIORNO 15 GIUGNO
ECUADOR-COSTARICA ORE 15.00
Nella seconda gara valida per il Gruppo A si affrontano l'Ecuador e la Costa Rica. Dopo la vittoria contro la Polonia nella gara d'esordio, i sudamericani sperano nel colpaccio e assicurarsi il passaggio al secondo turno. Edison Mendez e Ivan Hurtado sono già diffidati e potrebbero rischiare di saltare l'ultima gara del girone se nuovamente ammoniti. Il portiere titolare Cristian Mora in questi giorni è vittima di una leggera infezione all'occhio. La sua presenza nella gara contro la Costa Rica non dovrebbe essere comunque in dubbio. Per la Costa Rica sarà la partita del riscatto, dopo la sconfitta contro la Germania nella gara di apertura dei Mondiali. I due gol contro la selezione tedesca hanno comunque dimostrato la pericolosità della squadra del centroamerica. Le selezione dovrà fare a meno del difensore Gilberto Martinez, affetto da tendinite alla gamba sinistra. Al suo posto il tecnico Alexandre Guimaraes dovrebbe schierare Jervis Drummond. Nessun giocatore del Costa Rica è stato mai espulso durante una Coppa del Mondo; la selezione però non si è nemmeno mai vista accordare un calcio di rigore.
ECUADOR (4-4-2) - 12 Mora; 4 De la Cruz, 3 Hurtado, 17 Espinoza, 18 Reasco; 8 Méndez, 14 Castillo, 20 Edwin Tenorio, 16 Valencia; 21 Carlos Tenorio, 11 Delgado. C.t.: Luis Fernando Suarez
COSTA RICA (5-3-2) - 18 Porras; 2 Drummond, 4 Umaña, 3 Marín, 20 Sequeira, 12 González; 8 Solís, 6 Fonseca, 10 Centeno; 11 Gómez, 9 Wanchope C.t.: Alexandre Guimaraes Arbitro: Coffi Codjia (Benin)
Città e stadio: Amburgo, "AOL Arena"
Diretta TV: ore 15.00 Sky Mondiale 1

INGHILTERRA-TRINIDAD DE TOBAGO ORE 18.00
Dopo la bella vittoria per 1-0 contro il Paraguay, torna in campo l'Inghilterra. L'avversario di turno sarà la sorpresa Trinidad & Tobago che nel primo match era riuscito nella storica impresa di fermare sullo 0-0 la Svezia. Per Beckham e compagni comunque non ci dovrebbero essere problemi: il ct Eriksson conferma la squadra che ha battuto il Paraguay anche se molti pensano a Wayne Rooney in campo già domani. Molto probabilmente il tecnico svedese non lo rischierà ed in attacco ci saranno ancora Owen e Crouch. Sulle ali dell'entusiasmo del pareggio contro la Svezia, Trinidad & Tobago proverà a fermare anche l'Inghilterra. Questa volta però il ct olandese Beenhakker non potrà contare sul fattore sorpresa. Dopo la bella prestazione contro gli scandinavi in porta confermato Hislop mentre a centrocampo Sancho prende il posto di Andrews. Squalificato il difensore Avery John dopol 'espulsione di sabato scorso. INGHILTERRA (4-4-2) - 1 Robinson, 2 Neville, 5 Ferdinand, 6 Terry, 3 A Cole; 7 Beckham, 8 Lampard, 4 Gerrard, 11 J Cole; 10 Owen, 21 Crouch. Ct: Sven Goran Eriksson
TRINIDAD& TOBAGO (3-4-1-2) - 1 Hislop, 6 Lawrence, 5 Sancho, 8 Gray; 11 Edwards, 12 Samuel, 7 Birchall, 18 Theobald, 15 Jones; 14 S John, 19 Yorke. Ct: Leo Beenhakker
Arbitro: Toru Kamikawa (Gpn)
Città e stadio: Norimberga, Franken-Stadion
Diretta Tv: ore 18.00 Sky Mondiale 1.

SVEZIA-PARAGUAY ORE 21.00
La Svezia dovrà subito riscattare il brutto passo falso del pareggio per 0-0 contro Trinidad&Tobago. Il ct Lars Lagerback ritrova il portiere Isaksson ripresosi dalla piccola commozione cerebrale rimediata qualche giorno fa in allenamento che lo ha costretto a saltare il match contro i caraibici. A centrocampo Kallstrom prenderà il posto di Svensson. Per il resto formazione confermata con un occhio speciale all'attaccante Zlatan brahimovic ed al suo compagno di reparto Larsson. Dopo la sconfitta per 1-0 contro l'Inghilterra, il Paraguay cercherà di portare a casa i primi punti di questo Mondiale. In porta esordio di Bobadilla che sostituirà l'infortunato Villar. Saranno assenti anche il terzino sinistro Delio Toledo e l'attaccante Jorge Nunez; le chiavi del centrocampo saranno nelle mani del reggino Paredes che cercherà, oltre alle sue caratteristiche incursioni personali, anmche di imbeccare il bomber Santa Cruz.
SVEZIA (4-4-2) - 1 Isaksson, 2 Nilsson, 3 Mellberg, 4 Lucic, 5 Edman; 6 Linderoth, 9 Ljungberg, 21 Wilhelmsson, 16 Kallstrom; 10 Ibrahimovic, 11 Larsson. Ct. Lars Lagerback PARAGUAY (4-4-2) - 22 Bobadilla, 21 Caniza, 5 Caceres, 4 Gamarra, 2 Nunez; 6 Bonet, 10 Acuna, 13 Paredes, 16 Riveros; 9 Santa Cruz, 18 Haedo Valdez. Ct: Ruiz Anibal
Arbitro: Lubos Michel (Svk)
Città e stadio: Berlin, Olympiastadion
Diretta Tv: ore 21.00 Sky Mondiale 1.

(Apcom)
 
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GERMANIA 2006: PRIMI DATI STATISTICI, STADI PIENI MA MANCANO I GOL

Stadi pieni ma pochi gol. Le prime 16 partite di Germania 2006 consentono di stilare un primo bilancio. L'edizione tedesca della Coppa del Mondo ha archiviato la prima tornata di gare con un totale di 822.604 spettatori, una media di 51.413. Un risultato eccellente, secondo solo a quello ottenuto da Usa '94 (68.991 persone a partita). Il passo avanti rispetto ai mondiali tedeschi del 1974 e' evidente: 32 anni fa, gli stadi della Germania accolsero in media 46.530 spettatori a match. Ai numeri confortanti che arrivano dai botteghini, si affiancano le cifre meno incoraggianti provenienti dai tabellini degli arbitri. Alla voce 'gol', si legge un modesto 39. Tante sono state le reti siglate nelle prime 16 gare. Una media di 2,44 a partita, che relega Germania 2006 in zona retrocessione. In Giappone e Corea, 4 anni fa, furono 46 (media 2,88). Negli ultimi 16 anni, infatti, solo Italia '90 e' stata piu' avara di marcature: 115 in 52 partite, con una media di 2,21. Il torneo in corso si concludera' dopo 64 incontri, visto che il numero delle squadre al via e' salito fino a 32. Per un confronto, a competizione finita, bisognera' tenere d'occhio la media. Se si spulciano le cronache dei match fin qui giocati, si scopre che in 16 partite e' stato realizzato solo un autogol: 'merito' del paraguayano Carlos Gamarra, che ha dato all'Inghilterra la vittoria per 1-0 domenica a Francoforte. Un solo rigore assegnato e trasformato dallo spagnolo David Villa. Una sola espulsiome diretta, quella dell'ucraino Vladislav Vashchuk e due (il togolese Jean-Paul Abalo e il trinidegno Avery John) per doppio giallo. La 'tolleranza zero' annunciata dalla Fifa ha prodotto 68 cartellini gialli, 7 in piu' rispetto a quelli estratti nei Mondiali 2002. Capitolo sostituzioni: in 7 circostanze, un panchinaro si e' trasformato in goleador. Al gruppo appartiene anche l'azzurro Vincenzo Iaquinta. L'attaccante dell'Udinese, pero', non puo' vantare il primato del saudita Sami Al-Jaber, a bersaglio al primo pallone toccato. Infine, in attesa di ritrovare il miglior Ronaldo, il Brasile batte 1-0 la Croazia e centra l'ottava vittoria consecutiva, considerata anche la striscia del 2002: e' record. (Adnkronos) foto: afp.com
 
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IL PERSONAGGIO DELLA SESTA GIORNATA DEL MONDIALE

Il personaggio della giornata odierna è il Tedesco Neuville che con il suo gol al 91' qualifica la Germania alla seconda fase del Mondiale. Oliver Neuville subentrato al 70' a Podolski, trova il guizzo che stende la Polonia e guadagna l'etichetta di personaggio della sesta giornata secondo coppadelmondo2006.blogspot.com

10 NEUVILLE Oliver

Data di nascita: 1 Maggio 1973
Altezza: 171 cm
Peso: 64 kg
Ruolo: Attaccante
Squadra attuale: Borussia Moenchengladbach (GER)
Gol in Nazionale: 10
Presenze con la Nazionale: 58
Esordio in nazionale: Malta v. Germany ( 2-Set-1998)
 
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GERMANIA SPRECONA, MA PASSA AL 91'

La Germania di Klinsmann alla seconda uscita smentisce se stessa. Dopo lo spettacolare 4-2 al Costarica che aveva portati elogi all'attacco e critiche alla difesa, con la Polonia esce fuori un 1-0 in extremis che costringe a rivedere un po' i giudizi. Piu' in positivo che in negativo pero': perche' se e' vero che la difesa e' apparsa piu' solida del solito di fronte gli attacchi di Smolarek e compagni, davanti pur segnando solo al 90' Klose e compagni di occasioni ne hanno create molte. Unica nota stonata, un Ballack non ancora al meglio. La Polonia doveva vincere per restare in corsa, la Germania convincere di fronte a un pubblico amico ma esigente. Ne conviene che il ritmo e' subito a 45 giri: niente occasioni colossali, ma Zurawski rompe gli indugi al 9' con un tiro scarico su Lehmann, e Klose risponde subito incrociando un bell'invito di Ballack, all'esordio dopo il forfait con la Costarica.La Polonia, per presenza e convinzione, sembra un'altra rispetto a quella spenta vista con l'Ecuador e punge con Jelen e Smolarek, sebbene Lehmann quasi mai sia chiamato a sporcarsi realmente i guanti. I tedeschi da par loro sfruttano il maggior tasso tecnico per attaccare magari con meno frequenza, ma di certo in maniera piu' incisiva. Mentre a Ballack viene giustamente lasciato il tempo per scaldare i motori, a farsi carico di oneri e onori in fase di creazione di gioco e' Lahm, autore sulla corsia di sinistra di un primo tempo a dir poco pregevole e di tutte le palle gol tedesche. Il problema e' che al centro dell'attacco la Germania ha Miroslav Klose e Lukas Podolski, praticamente due polacchi 'strappati' da bambini alla terra madre. E di fronte ai colori natali, evidentemente i due subiscono un po' l'emozione, perche' prima Klose al 21' spedisce al lato di testa la palla piu' facile da spingere in rete, poi Podolski al 45' cicca da due passi col sinistro. Ritmi forsennati anche al ritorno in campo: la Polonia vorrebbe stringere i tempi, ma Lehmann e' pronto su Jelen da lontano al 12', Klinsmann non ci sta e toglie Friedrich, un difensore, per Odonkor, attaccante velocissimo: risultato immediato e' un bolide di Klose dal limite sul quale anche Boruc c'e'. Dall'altra parte, la Polonia prova e riprova a creare chance, ma davanti alla porta di Lehmann si consuma la rivincita dello spesso bistrattato Mertesacker, preciso e puntuale in anticipo in almeno due occasioni su Smolarek. La luce per la Polonia si spegne di colpo al 74': Sobolewski, gia' ammonito, viene espulso da Medina Cantalejo e nell'ultimo quarto d'ora Janas bada a difendersi. La Germania prova allora a chiudere la partita: l'eroe del finale diventa allora Boruc, bravo prima su Lahm che prova a bissare il gol dell'esordio, poi su Neuville all'altezza del dischetto del rigore. All'89' la fortuna bacia il portiere polacco e la sua traversa, colpita due volte nel giro di pochi secondi prima da Klose di testa e subito dopo da Ballack. Ma proprio a un passo dal traguardo, la Polonia capitola, e di fatto torna a casa, sul cross di Odonkor e sulla zampata di Neuville. (Adnkronos)
 
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