Copione scritto e divertente. La Germania dimentica per una sera la delusione della semifinale persa con l'Italia e saluta Oliver Kahn chiudendo i Mondiali di casa con un sorriso ed il terzo posto firmato interamente da Bastian Schweinsteiger. Il centrocampista tedesco, nella sera di festa di Stoccarda, ha deciso con un paio di prodezze ed una punizione fortunata il 3-1 imposto dalla selezione di Juergen Klinsmann alla vera sorpresa del torneo, il Portogallo di Felipe Scolari, che si accontenta di un quarto posto da applausi a 4 anni dal trionfo di Yokohama sulla panchina del Brasile. Applausi e soddisfazione per tutti, quindi, nell'antipasto della finale vera, quella che domani sera opporra' l'Italia alla Francia. Al podio virtuale la Germania ci tiene, cosi' la squadra di Klinsmann parte subito a caccia del gol. A rompere il ghiaccio ci pensa Kehl, che al 5' su una palla vagante in area lusitana tenta un bel sinistro di prima intenzione trovando pero' solamente una deviazione in corner. Passano 3 minuti e tocca a Klose, che lanciato in verticale non vede Podolski libero al centro scaricando una botta secca di poco fuori. Il Portogallo reagisce al quarto d'ora grazie a Simao, che a sinistra libera bene Pauleta, ma sul destro a girare del numero 9 Kahn, titolare al posto di Lehmann, risponde alla grande. Il problema della squadra di Scolari e' sempre lo stesso, ovvero l'incisivita' negli ultimi 20 metri. Cosi' la Germania, pur mancando di intensita', con una difesa rinnovata per meta' riesce a controllare senza problemi la tecnica degli avversari portando al tiro ancora Kehl. Il centrocampista tenta un pallonetto col mancino, ma Ricardo e' lesto e alza sulla traversa. Il portiere portoghese si fa notare anche pochi secondi dopo, volando su una punizione potentissima calciata da Podolski. La Germania inizia a scendere di tono e all'inizio della ripresa il Portogallo cerca subito di approfittarne. Simao ci prova subito su punizione, poi Pauleta evita bene Metzelder in area tedesca ma conclude debolmente con il sinistro. La legge del calcio e' spietata e nel suo momento peggiore la Germania colpisce: al 56' con Schweinsteiger, bravo ad accentrarsi dalla fascia sinistra scaricando un esterno destro che inganna Ricardo per l'1-0. Al 60' Lahm tenta il gol dell'anno con una splendida volee di destro su cross di Klose, ma il raddoppio arriva un minuto dopo con una punizione tesa di Schweinsteiger toccata da Petit, entrato al 46' per Costinha. Il Portogallo reagisce con Deco, ma Super Kahn dice ancora di no. Klinsmann mette in campo Neuville per Klose, che chiude il suo mondiale con 5 gol all'attivo ed il titolo di capocannoniere ad un passo, ed Hanke per Podolski, mentre Scolari toglie Nuno Valente e Pauleta per Nuno Gomes e Figo, dentro per giocare i suoi ultimi 14 minuti in nazionale. Al 78' sipario. Schweinsteiger prima di lasciare il posto ad Hitzlsperger realizza una memorabile tripletta con un bolide di destro da 30 metri. Sulle tribune dello stadio di Stoccarda, con il ferrarista Michael Schumacher tra le personalita' presenti, e' festa. Anche per i tifosi lusitani, che all'88' festeggiano il gol di testa, in tuffo, di Nuno Gomes su cross di Figo. Il prossimo gol, a Mondiali chiusi, spera di farlo la Germania: l'obiettivo e' ripartire da Klinsmann.

Ultimo allenamento a Duisburg per gli azzurri prima di partire per Berlino, dove domani sera si giocherà la finalissima Italia-Francia. Alla vigilia, il ct Marcello Lippi incita i giocatori. Visto che le squadre ''sono simili per livello tattico e tecnico'', domani ''vince chi avrà più fame''. Si punta alla vittoria, sottolinea Lippi, perché ''non è vero che comunque vada sarà una festa''. E sul suo futuro smentisce le ultime indiscrezioni: ''Non vado al Manchester United''. Questa sera a Stoccarda si gioca per il terzo posto: la sfida tra i padroni di casa e il Portogallo.

''Abbiamo detto che vogliamo organizzare la Coppa del Mondo piu' impressionante della storia e vogliamo mantenere la promessa''. Con queste parole il presidente sudafricano Thabo Mbeki ha presentato a Berlino il logo dei Mondiali del 2010 che si svolgeranno per la prima volta nel continente nero. Il simbolo della prossima Coppa del Mondo raffigura un calciatore stilizzato che effettua una rovesciata con sullo sfondo il continente africano e i colori della bandiera del Sudafrica. ''Per noi i Mondiali non devono essere solo un'occasione sportiva ma una passione - ha dichiarato Mbeki - l'Africa e' pronta, l'ora e' scoccata, veniteci a trovare nel 2010''. Alla presentazione del logo hanno assistito anche il segretario generale dell'Onu Kofi Annan e il presidente della Fifa Josep Blatter. Un concerto gratuito intitolato ''Il calcio per un mondo migliore, dalla Germania all'Africa del Sud'' si svolgera' stasera nella capitale tedesca. Le partite della Coppa del Mondo del 2010 si giocheranno in dieci stadi di nove citta'. (ANSA).

Secondo il tecnico del Portogallo Luiz Felipe Scolari la finale per il terzo posto è importante più per gli interessi economici degli sponsor, che per le squadre che la disputano. "E' molto difficile motivare i giocatori - ha dichiarato - si pensa a quello che si è perso e non a ciò che si potrebbe vincere". L'allenatore ha spiegato che per motivare i suoi gocatori gli sta facendo vedere immagini dei tifosi portoghesi in festa per le vittorie e sta parlando molto con loro. Scolari è sicuro, comunque, che i suoi uomini affronteranno la gara con lo stesso spirito con cui sono arrivati in semifinale, battendo inaspettatamente l' Olanda agli ottavi e l'Inghilterrra nei quarti. (AP)

E' triste per la Germania l'epilogo del mondiale di calcio, una manifestazione che - fino alla partita di martedi' scorso persa con l'Italia - aveva fatto registrare al contrario un'ondata di entusiasmo, allegria e ottimismo senza precedenti nel paese. Dopo settimane di festeggiamenti no stop, con milioni di persone per strada a sognare la finale di Berlino, la vigilia della 'finalina' di domani con il Portogallo e' caratterizzata da un'atmosfera tutt'altro che esaltante, consci che non era certo il terzo posto l'obiettivo dei tedeschi. La 'marcia trionfale' della Nationalmannschaft - uscita sempre vittoriosa dai tre incontri del girone (con Costarica, Polonia e Ecuador), dagli ottavi (con la Svezia) e dai quarti (con l'Argentina) - si e' bruscamente arrestata nella semifinale contro l'Italia. La bruciante sconfitta patita dagli Azzurri con due splendidi gol segnati alla fine del secondo tempo supplementare - e per giunta al Westfalenstadion di Dortmund, un campo dove la Germania non aveva mai perso e ritenuto per questo una 'fortezza inespugnabile' - ha avuto l'effetto di uno choc terrificante dal quale l'intero paese non si e' evidentemente ancora ripreso. Le reti a un minuto l'una dall'altra di Grosso e Del Piero hanno cancellato in un attimo sogni e speranze nutrite da 82 milioni di tedeschi per un mese intero, mandando in lacrime e in depressione un intero paese. Certo, le bandiere nero-rosso-oro si vedono ancora alle finestre, ai balconi, sulle auto, sui taxi, ma non e' piu' la stessa cosa. Si avverte che c'e' stato uno strappo forte, e che il mondiale della Germania e' in realta' finito nella notte buia di Dortmund, nel tripudio degli Azzurri e del tricolore italiano. Il terzo posto, se verra', ben pochi lo ricorderanno. Tutti pero' conserveranno indelebile il ricordo amaro della sconfitta di Dortmund, di certo una delle piu' cocenti nella storia del calcio tedesco, pari a quella (anche li' era semifinale con l'Italia) di Messico 1970. Ma questa volta i tedeschi hanno perso in casa e nel loro stadio favorito. E quasi a voler fare piazza pulita dei sogni mondiali dei tedeschi sono giunti negli ultimi giorni violenti temporali che - dopo un mese intero di sole pieno e caldo e cielo azzurro - hanno sconvolto sopratutto a Berlino il rituale dei festeggiamenti da parte di centinaia di migliaia di tifosi. Non era l'epilogo che la Germania desiderava: ai tedeschi Italia-Francia di domenica sembra non interessare piu' di tanto. (ANSA).