sabato, giugno 10, 2006
ARGENTINA, FIESTA CON CRESPO E SAVIOLA

Comincia con la vittoria dell'Argentina per 2-1 sulla Costa d'Avorio il girone piu' infernale del Mondiale di Germania, il gruppo C, quello che contiene anche Olanda e Serbia Montenegro. Merito dei gol di Crespo e Saviola e della sapiente regia di un Riquelme ispirato, che domano nel primo tempo le velleita' di una Costa d'Avorio che comunque ha ben impressionato, che ha accorciato troppo tardi con Drogba e che comunque non rinuncia a provare a fare il ruolo del guastafeste del gruppo. Argentina e Costa d'Avorio aprono il girone di ferro con l'atteggiamento che meritano le proprie credenziali: squadre larghe, ariose, con spiccate ad offendere piuttosto che a difendere. Drogba e' la punta di diamante degli scintillanti arancioni ivoriani, Pekerman invece preferisce Saviola a Tevez e Messi come partner di Crespo. L'avvio e' dunque frizzante, e il tappo sembra saltare gia' dopo 13', quando la testa di Ayala su corner di Riquelme innesca la prima 'moviola mondiale': Tizie smanaccia sul palo destro, la palla gli torna sul corpo ballando proprio all'altezza della linea di porta, il belga De Bleeckere sbroglia risolutamente il dubbio optando per il non-gol. Pur con qualche affanno difensivo, corsa e potenza permettono agli 'Elefanti' di tenere bene il campo, ma al 23' Crespo si prende una grande rivincita su Drogba, che quest'anno al Chelsea lo ha spesso costretto alla panchina: centro dell'ispirato Riquelme, contrasto Heinze-Drogba e spaccata vincente dell'argentino, con De Bleeckere che stavolta non puo' non dire no. La reazione della Costa d'Avorio sarebbe da grande squadra, con Drogba che si dedica con efficacia alle sponde, e prima arma il destro di Kalou, che spara al lato, poi su bella iniziativa di Yaya Toure serve di testa per Keita che deve solo spingere in rete ma centra Abbondanzieri. Ma alla prima ripartenza l'Argentina passa di nuovo: e' il 38', Riquelme lancia Saviola oltre la linea difensiva, tocco di punta e Tizie ancora superato. Il tap-in della veloce punta del Siviglia sembra 'uccidere' la partita, perche' al ritorno in campo quella ivoriana e' un'altra squadra rispetto a quella comunque spavalda della prima frazione. L'Argentina gestisce il match, con Riquelme sempre pericolosissimo su calcio da fermo (gol sfiorato al 50'). Gli Elefanti tornano a pingere solo intorno al 70' quando Drogba resiste dapprima anche a un possibile fallo da rigore prima di farsi ribattere il tiro, poi devia sul fondo una punizione di Boka. Inserendo i due Kone, Bakary e Aruna, Michel ci prova anche con quattro punte nel finale, e all'81' Drogba accorcia dopo bella azione di Bakary sulla destra e rifinitura di Dindane, molto positivo sulla fascia sinistra. Tre minuti dopo gol annullato per fuorigioco a Maxi Rodriguez, ma la Seleccion e' felice di accontentarsi del 2-1.
(Adnkronos)
 
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YORKE SI INVENTA DIFENSORE, IL CALCIO E' CERVELLO

Lo si conosceva, Dwight Yorke, per le sue repentine e immediate accelerazioni ai tempi del Manchester United. Ma nessuno s'immaginava di ritrovarlo, a 34 anni, a guida della difesa della sua nazionale in una gara di Coppa del Mondo. Oggi, al termine della prima gara di Trinidad Tobago nel gruppo B, Yorke e' stato eletto uomo del match dalla Fifa. Il giocatore del Sydney FC (Australia) ha detto: "Ho giocato bene come seconda punta, ma in questi ultimi anni ho capito che potevo contribuire anche in fase difensiva e a centrocampo. E questa era un'occasione perfetta per farlo. La squadra mi ha dato fiducia, ha creduto nelle mie capacita'". Yorke, 55 presenze e 15 reti in nazionale, ha proseguito: "Come dico sempre, e' sempre e solamente calcio. Hai un cervello per giocarti la gara, e devi usarlo". Ora la sfida all'Inghilterra, il 15 giugno. I tifosi del Manchester United guarderanno con nostalgia non solo David Beckham, ma anche Dwight Yorke, ricordandosi di quando, nel 1999, i due vinsero la Champions League in finale contro il Bayern Monaco.
(AGI)
 
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TRINIDA DE TOBAGO: SANCHO ULTRA' JUVE, MA FERMA IBRAHIMOVIC
E' proprio vero che nell'ultimo anno i dispiaceri piu' grossi a Zlatan Ibrahimovic glieli danno i colori bianconeri. ''Sbraitava, fremeva, voleva segnare a tutti i costi, e da vicino poi ti fa ancora piu' impressione. Sono felice di averlo fermato, e pensare che sono un tifoso scatenato della Juventus...''. E' la confessione di Brent Sancho, centrale difensivo di Trinidad, autore di una prova maiuscola contro la Svezia di Ibra. Si scopre cosi' che nel miracolo di Trinidad c'e' anche un ultra' bianconero: ''Io gioco nel Gillingham in serie B in Inghilterra - spiega il gigante nero dai capelli rasta - ma sono tifoso juventino sin da bambino. Per me aver fermato un mostro sacro come Zlatan e' il punto piu' alto della mia carriera''. Contro Trinidad la Svezia ha deluso parecchio eppure il centravanti della Juventus ritiene soddisfacente la sua prestazione al Westfalenstadion nonostante la mezza Corea in cui e' incappata la sua Svezia. ''Penso di aver giocato bene, non potevo fare di piu', io sono contento della mia prestazione - ha detto Ibra - io credo che siamo stati solo sfortunati perche' non abbiamo giocato malissimo, e nonostante il mezzo passo falso non e' finita, ora batteremo il Paraguay''. La critica non sara' d'accordo con Zlatan ma lui la sua Svezia l'ha vista bene. Quindi quando si parla di miracolo, il miracolo-Trinidad al tecnico dei caraibici Leo Beenhakker, il commento laconico del tecnico olandese e': ''Questo non e' un miracolo, e' solo football''. Il buon Leo ha parafrasato una famosa canzone di Bob Dylan: ''Non e' niente, ma, e' solo sangue''. ''Si', bella immagine della partita, Leo ha ragione - ha a sua volta ribattuto l'allenatore degli svedesi Lagerback - questo e' il calcio. Abbiamo giocato male, abbiamo sbagliato troppi gol, ovviamente andare avanti sara' piu' dura, pero' ce la vie''. Emozione Trinidad, ma soprattutto un monumentale Dwight York. ''Si puo' fare anche di piu' - e' la risposta ironica di Beenhakker, che sa di aver riscoperto un gioiello - perfetto davanti alla difesa se vuole puo' anche dare una mano all'attacco. Lui e' il nostro allenatore il campo e tra me e Dwight c'e' un intenso scambio di sguardi durante il match. No, niente telefonino, ci capiamo con gli occhi''.
(ANSA).
 
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USA; ARENA AVVISA LIPPI, SIAMO PIU' FORTI DI SEMPRE

''Sulla carta, questa e' la migliore nazionale americana di sempre''. E' un Bruce Arena molto ottimista quello che ha parlato al termine dell'allenamento di questa mattina: ''Se siamo pronti per vincere il Mondiale? Non credo, ma stiamo andando nella giusta direzione''. Momenti di paura nell'allenamento di oggi: l'attaccante degli Stati Uniti Brian Ching si e' procurato un taglio profondo sopra l'occhio destro, dopo uno scontro con un compagno di squadra, ed e' stato curato con 13 punti di sutura. Ching dovrebbe essere comunque a disposizione del tecnico Bruce Arena per l'esordio di lunedi' prossimo a Gelsenkirchen contro la Repubblica Ceca. La sfida con l'Italia e' in programma il 17 giugno a Kaiserlsautern.
(ANSA).
 
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IRAN, 2 ASSENZE CONTRO IL MESSICO

L'Iran perde i pezzi alla vigilia dell'esordio ai Mondiali. Domani, nella sfida contro il Messico, il ct Branko Ivankovic non potra' disporre del centrocampista Ferydoon Zandi, influenzato, e del difensore Sattar Zare, alle prese con un problema ad un ginocchio. In compenso, il commissario tecnico puo' consolarsi con il recupero definitivo di Mehdi Mahdavikia, Ali Karimi e Vahid Hashemian.
(Red-Spr/Pe/Adnkronos)
 
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MARADONA ACCLAMATO DA TIFOSI DELL'ARGENTINA
C'e' anche Diego Armando Maradona in tribuna allo stadio di Amburgo per assistere alla gara tra Argentina e Costa d'Avorio. L'ex Pibe de Oro e' arrivato poco prima dell'inizio del match, valido per il gruppo C del Mondiale. I tanti tifosi della Seleccion presenti sugli spalti lo hanno acclamato con cori "Diego, Diego".
(AGI)
 
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ITALIA: ALLENAMENTI OFF-LIMITS,CONTINUA RABBIA TIFOSI
Vengono da Berlino, Mannheim, Francoforte, Oberhausen. Alcuni addirittura dal Belgio. Ma quando arrivano al centro sportivo di Meiderich, dove l'Italia si allena per i Mondiali, trovano i cancelli chiusi e restano con un pugno di mosche in mano. Gli allenamenti a porte chiuse degli azzurri a Duisburg continuano a suscitare le rimostranze dei tifosi italiani che vivono in Germania, malgrado la festa di ieri sera alla MSV Arena. Le scene di disappunto nel centro di allenamento del Duisburg, dove gli azzurri si preparano a Germania 2006, si ripetono quotidianamente. C'è un signore che arriva da Mons (Belgio), 250 chilometri di distanza dalla cittadina del Nord Reno Vestfalia: prima dell'allenamento ha sostato (invano) per quattro ore davanti al Landhaus Milser Hotel, dove alloggia la squadra di Marcello Lippi. "Eravamo una trentina di persone, siamo stati quattro ore senza mangiare nè bere", racconta, "Il pullmann all'uscita dell'albergo si è messo addirittura di traverso per non farci vedere i giocatori. L'unico a salutarci è stato Del Piero". "Sappiamo che non è colpa dei giocatori, ce l'abbiamo con lo staff", racconta un trentenne originario di Milano che lavora in Germania, "Non è giusto che siamo noi a pagare le conseguenze dello scandalo che ha colpito il calcio italiano". Ha fatto un viaggio a vuoto anche una mamma con tre gemelline di quindici mesi. "Le ho vestite tutte di azzurro, speravo di farle fotografare con i calciatori ma non ci sono riuscita", racconta con disappunto, "Non vedo l'ora di tornare in Italia".
(Apcom)
 
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ARGENTINA-COSTA D'AVORIO, LE FORMAZIONI
Queste le formazioni ufficiali del match Argentina-Costa d'Avorio, che scenderanno in campo alle 21 ad Amburgo in un match valido per il Gruppo C:
Argentina: 1 Abbondanzieri; 2 Ayala, 21 Burdisso, 6 Heinze; 18 Maxi Rodriguez, 8 Mascherano, 5 Cambiasso, 3 Sorin; 10 Riquelme, 9 Crespo, 7 Saviola.
Costa d'Avorio: 1 Tizie, 21 Eboue, 4 K.Toure, 12 Meite, 3 Boka; 2 Akale, 5 Zokora, 19 Y. Toure, 18 Keita; 8 Kalou, 11 Drogba.
(Red-Spr/Pe/Adnkronos)
 
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INGHILTERRA, FIDANZATA LAMPARD ESPULSA DA AEREO
Elen Rives, la fidanzata del nazionale inglese Frank Lampard, e' stata espulsa da un volo della British Airways in partenza da Londra per eccesso di bagaglio a mano. La ragazza spagnola, come ha confermato oggi la compagnia, ha discusso animatamente con l'equipaggio, che avebbe voluto sistemare parte del bagaglio nella stiva. La Rives, in particolare, si e' infuriata quando le hostess le hanno chiesto di consegnare il passeggino del suo bambino. A quel punto, la compagna di Lampard e' stata invitata a scendere dall'aereo. La donna ha fatto in tempo a prendere il volo successivo e ad arrivare a Francoforte per assistere alla partita che l'Inghilterra ha vinto 1-0 contro il Paraguay.
(Red-Spr/Gs/Adnkronos)
 
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LA PRIMA VOLTA DI TRINIDAD & TOBAGO E' SUBITO FESTA
La squadra caraibica ha inchiodato sullo 0 a 0 la Svezia, pur giocando in dieci uomini per gran parte del secondo tempo. E' davvero una sorpresa il pari a reti inviolate che ha chiuso la prima giornata del Girone B, dove ci sono anche Inghilterra e Paraguay. E l'eroe della giornata e' il portiere Hislop, autore di strepitosi interventi. Ma senza dimenticare il marpione in panchina: Leo Beenhakker. Come previsto alla vigilia, la gar si apre con la Svezia che parte all'attacco e Trinidad & Tobago che cerca principalmente di rilanciare sfruttando la velocita' dei suoi attaccanti. Al 5', calcio di punizione di Larsson che finisce di poco a lato alla sinistra del portiere. Al 22' ecco Ibrahimovic, che cede una gran palla a Larsson il quale pero' manca l'intervento a due passi dalla porta avversaria. Preme ancora la Svezia: al 26' cross di Ljungberg dalla sinistra, ma Larsson colpisce male di testa, nulla di fatto. Al 34mo la prima conclusione di Trinidad: Edwards da lontano impegna Shaaban, che blocca a terra senza troppi problemi. Sul finire del tempo diventa protagonista il portiere di Trinidad & Tobago: e' il 40' quando l'estremo difensore caraibico devia in angolo un gran tiro di destro di Wilhelmsson dal limite dell'area. La ripresa si apre con l'espulsione di Avery John, reo di aver colpito duramente Wilhelmsson, fallo che gli costa il secondo cartellino giallo e quindi l'automatico rientro anticipato negli spogliatoi. In superiorita' numerica la Svezia pensa di aver buon gioco a domare gli aversari e spinge a piu' riprese: al 48' punizione dal limite, con un rasotera di Edman che e' respinto dalla barriera. Al 54' cambio tra le fila di Trinidad & Tobago, con Samuel che lascia il posto a Glen. Ed e' proprio il nuovo entrato che, al 59', va vicino al gol, con un tiro dal vertice destro dell'area di rigore che colpisce l'incrocio dei pali. Grande parata quindi di Hislop su conclusione ravvicinata di Ibrahimovic (60'), e da qui in poi e' solo Svezia, con gli scandinavi che, molto leziosi in avanti, non riescono pero' a concretizzare quanto prodotto. Gli svedesi cercano di entrare in area palla al piede ma e' robusta la barriera avversaria. L'ultimo tiro e' di Ibrahimovic all'87', alto di poco. Primo punto mondiale per Trinidad & Tobago, tanti rimpianti per la Svezia: questa gara bisognava vincerla. In campo e sugli spalti e' festa tra i caraibici, mentre gli svedesi lasciano il campo a testa bassa e i loro sostenitori in tribuna si prendono la testa tra le mani. L'ultima immagine e' l'abbraccio tra Beenhakker e Ibrahimovic: il tecnico olandese fu il primo a credere in lui, lanciandolo nell'Ajax.
(AGI)
 
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INCHILTERRA A FATICA SUL PARAGUAY
INGHILTERRA-PARAGUAY 1-0 (1-0)
MARCATORI: 4' pt aut. Gamarra (P)

INGHILTERRA (4-4-2): Robinson; G. Neville, Ferdinand, Terry, A. Cole; Beckham, Gerrard, Lampard, J. Cole (38' st Hargreaves); Crouch, Owen (11' st Downing). (James, Carson, Campbell, Carragher, Bridge, Carrick, Jenas, Lennon, Walcott). Ct Eriksson
PARAGUAY (4-4-2): Villar (8' pt Bobadilla); Caniza, Caceres, Gamarra, Toledo (37' st Nunez); Bonet (23' st Cuevas), Acuna, Paredes, Riveros; Valdez, Santa Cruz. (Gomez, Manzur, Da Silva, Barreto, Dos Santos, Gavilan, Montiel, Cabanas, Lopez). Ct Ruiz
ARBITRO: Rodriguez (Mes)NOTE: ammoniti Gerrard, Valdez, Crouch.
Recupero 4' pt, 2' st.
Spettatori 43.000 circa.
C'era molta attesa per la prima in Germania di Eriksson. Sotto gli occhi torvi della stampa, l'Inghilterra è riuscita a conquistare tre punti importanti, seppur dopo una gara molto risicata.Il tecnico svedese si affidava dal primo minuto ad un classico 4-4-2 con Owen ed il gigante Crouch in attacco, Gerrard e Lampard a centrocampo; rispondeva Ruiz con una sorta di 4-4-1-1, dietro il bomber Valdez, è stato recuperato in extremis Santa Cruz, mentre il giovane Cuevas si accomodava in panchina. Primo tempo di completo dominio britannico. Già al 4'i "whites" passano. Punizione perfetta di Beckham, l'ex interista Gamarra sfiora di testa nel tentativo di anticipare Crouch, ma insacca inconsapevolmente nella sua porta.E'la rete che deciderà il match. Pochi minuti dopo il portiere Villar s'infortuna malamente la coscia in un'uscita ed è costretto ad uscire per far posto a Bobadilla.E'un buon momento per l'Inghilterra che più volta tenta il raddoppio. Lampard dà molta profondità alla manovra, ma soprattutto buoni palloni per Owen; mentre Crouch è sempre pericoloso in aria ed al 15'costringe Bobadilla al suo primo intervento degno di nota.Dieci minuti dopo è Lampard a rendersi pericoloso con un siluro che impegna severamente l'estremo difensore sudamericano. Il Paraguay è totalmente rintanato nella sua tre quarti ed agli inglesi non resta che provarci dalla distanza, buoni i tentativi di Beckham e Gerrard, ma lo specchio della porta non è centrato di poco.Al termine della ripresa un sinistro di Valdez prova a beffare Robinson, ma la sfera sfiora soltanto il palo.Nella ripresa il Paraguay comincia a credersi. Dopo un avvio in sordina al 60'occasione d'oro per Valdez che a tu per tu con Robinson spara alto. Eriksson allora prova a cautelarsi, manda anzi tempo negli spogliatoi Owen, sostituendolo con Downing, mentre Ruiz manda il gioiellino Cuevas per uno spento Bonet.Nel finale assalto alla baguette per il Paraguay che le prova tutte per impattare, ma in fase conclusiva ci sono grosse difficoltà. Valdez è troppo solo, Santa Cruz non sembra in forma, e per Beckham e compagni è un gioco da ragazzi controllare il risultato. Anzi nei minuti di recupero un tiro dello scatenato Lampard, dopo un'azione in contropiede, costringe Bobadilla ad un tuffo plastico per evitare un immeritato 0-2.
Fabio Zingone
 
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DOMANI MESSICO-IRAN, TRA CALCIO E POLITICA
Non si sono mai incontrate, non c e un precedente che sia uno ma Messico e Iran che domani alle 18 si affrontano nella partita inaugurale del gruppo D, al Franken stadion di Norimberga, sono tra le piu belle realta del nuovo calcio mondiale presenti alla Coppa del Mondo. Ma e' evidente che non di solo calcio si puo' parlare quando di mezzo c'e' l' Iran, il paese delle polemiche di tutti i generi con l' Occidente, dal nucleare all' antisemitismo fino alle contestate presenze in Germania delle autorita' al seguito della squadra. Cosi' che, attesa e temuta, della partita di calcio si parla ma anche di quanto presumibilmente potra' avvenire dentro e fuori lo stadio. Tra l' altro e' gia' una gran cosa se l' Iran a questi mondiali e' rimasto visto che alcuni lo volevano addirittura escluso e avevano gia' pensato di ripescare il Bahrein. Il calcio, dunque, in primo luogo. Se il Messico di Ricardo La Volpe vanta una tradizione di una certa continuita questa e la quarta presenza consecutiva ad un Mondiale per l Iran la novita e il ritorno agli scenari piu importanti dopo aver fallito nel 2002 la qualificazione. Intanto la curiosita per i calciatori iraniani e data dal fatto che giocano praticamente in casa, per i tantissimi iraniani che vivono in Germania ma anche per il fatto che sono addirittura quattro i giocatori convocati dal ct Branko Ivankovic (il tecnico croato ha annunciato che lascera' la panchina della selezione iraniana al termine dei Mondiali), che militano in squadre della Bundesliga. Sono Ali Karimi (Bayern Monaco), Mehdi Mahdavikia (Amburgo), Vahid Hashemian (Hannover 96) e Ferydoon Zandi (Kaiserslautern). Ma se Mahdavikia e gli altri 'tedeschi' sono importanti a livello di club, in nazionale sono delle vere e proprie stelle. ''Sono estremamente soddisfatto dei nostri atleti in Germania. La loro esperienza in Bundesliga e' di grande importanza per noi, perch‚ saranno loro gli uomini decisivi per vincere le partite'', dice Ivankovic. Il mix composto dall'esperto quartetto di giocatori della Bundesliga e da giovani di talento induce all'ottimismo sul superamento del girone da parte dell'Iran. ''L'obiettivo minimo per noi e' arrivare alla seconda fase, anche per fare felici i tanti iraniani che vivono in Germania'', dice Karimi. Chiuso l' aspetto calcio, il capitolo successivo riguarda tante altre cose: innanzitutto la presenza delle autorita' iraniane allo stadio osteggiata da molti. Oggi la Comunita' ebraica tedesca e' tornata a protestare contro la possibile visita del presidente Mahmud Ahmadinejad, paventando una 'esplosiva' alleanza con gli estremisti di destra. Poi le possibili proteste degli oppositori iraniani al regime islamico e poi, ancora, la presenza delle donne a seguire il mondo del calcio nella repubblica islamica. In Iran la presenza era stata prima ammessa e poi vietata addirittura anche agli allenamenti. Ahmadinejad aveva tentato di far cadere il divieto ma le proteste degli ambienti piu conservatori lo avevano costretto alla marcia indietro. Domani allo stadio di Norimberga si vedra' che succedera . In Germania di divieti non ce ne sono. Sul fronte Messico di solo calcio si parla. Intanto identico ottimismo sprizzano i messicani. El tricolor , come viene chiamata in patria la selezione nazionale, ha acquistato sempre piu fiducia per il torneo di Germania. La squadra da parecchi anni e nelle prime posizioni della classifica mondiale Fifa e le dodici partecipazioni alla Coppa del Mondo (il Messico ha superato per tre volte anche il primo turno) sono la testimonianza di un retroterra su cui La Volpe sta lavorando con sapienza. Il girone D non e impossibile e se i messicani riusciranno a mantenere lo stato di forma degli ultimi mesi nulla sara vietato alla nazionale di Rafa Marquez, il difensore centrale del plurivincitore Barcellona, uomo simbolo e guida della nazionale. Con Marquez titolari sicuri sono Guillermo Franco, anche lui 'europeo' militando nel Villareal, e Jared Borgetti, attaccante nel Bolton. Per il Messico sono arrivati, inattesi, pochi giorni fa gli elogi in pubblico di Jose' Pekerman, il tecnico della nazionale argentina, il quale nel quadro di un' analisi sullo stato del football nei paesi latinamericani, si 'detto ''molto impressionato dei progressi del Messico''. I dubbi riguardano il portiere Sanchez, volato in Messico per la morte del padre e tornato in Germania da poche ore e lo schieramento offensivo che La Volpe mettera' in campo: due o tre attaccanti? ''Ma io - risponde La Volpe - dubbi non ne ho. Solo certezze. Domenica schiereremo una squadra formidabile''. Domani c'e' anche, infine, un po' d' Italia al Franken Stadion: arbitrera' Roberto Rosetti, unico fischietto italiano ai mondiali. Italiani anche i due assistenti, Cristiano Copelli e Alessandro Stagnoli.
(ANSA)
 
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PARAGUAY, TORNEO FINITO PER VILLAR
Mondiali finiti per Justo Villar, portiere titolare del Paraguay. L'estremo difensore, costrrtto a uscire dal campo nei minuti iniziali della sfida con l'Inghilterra, ha riportato un infortunio muscolare ad un polpaccio e dovra' rimanere fermo almeno 15 giorni. Impossibile, quindi, il suo impiego nelle prossime partite del Paraguay, che il 15 giugno affrontera' la Svezia e il 20 giugno incontrera' Trinidad&Tobago.
(Gro/Pe/Adnkronos)
 
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INGHILTERRA-PARAGUAY: INTERVISTE
ERIKSSON, ABBIAMO SOFFERTO MA CONQUISTANDO I 3 PUNTI
Abbiamo sofferto molto, ma era anche il primo giorno davvero caldo, molto caldo": il Ct degli inglesi Sven Goran Eriksson ammette la faticaccia dei suoi per battere il Paraguay, ma si appella alle condizioni meteo. Un caldo "che ci ha un po' infastidito nel primo tempo, ma la cosa piu' importante e' che oggi abbiamo conquistato i tre punti". Secondo il Ct, "abbiamo ottenuto la vittoria soffrendo e nel calcio capita che a volte si soffra. Ma e' stata comunque una buona partenza".

BECKHAM, SI PUO' FARE MEGLIO MA SONO DECISIVI I PUNTI
"E' stata una buona partenza, abbiamo incassato i tre punti": e' il commento di David Beckham sulla faticata vittoria di oggi sul Paraguay. "Siamo andati bene anche se forse gli abbiamo lasciato un po' troppo la palla. La nostra prestazione puo' essere migliore e lavoreremo per questo. Ma i tre punti sono importanti per la nostra partenza. Il caldo ci ha dato fastidio, ma c'era anche per loro. Sappiamo che possiamo giocare meglio di cosi'".
(AGI)
 
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GHANA PUNTA A SEMIFINALI,NOI NIENTE DA PERDERE
''Col mio amico Francesco Totti ci vediamo a fine partita, quei soldi li voglio'': ride Sammy Kuffour, pensando alla scommessa che ha fatto con il capitano romanista su Italia-Ghana. Le Black Star sono pronte ''al 95%'', assicura il loro ct Ratomir Djukovic e puntano alle semifinali, vogliono diventare ''l'orgoglio dell'Africa''. Tutto questo grazie a un segreto semplice semplice: ''Non abbiamo niente da perdere''. ''Si' - spiega Kuffour - loro, l'Italia, hanno vinto tante volte. Noi non abbiamo mai giocato in un mondiale e sappiamo quanto sia importante, quanto vorrebbero esserci tutti. Noi siamo qui e non abbiamo nulla da perdere''. In uno dei piu' tranquilli e accoglienti angoli di Baviera, Wurzburg, il Ghana si prepara in allegria e tranquillita', avvolta dall'affetto di molti giovani connazionali, al suo esordio mondiale. Nei confronti dell'Italia, a due giorni dal match di Hannover, c'e' voglia di sfida sul campo, ci sono sorrisi, affetto, ricordi e magari una scommessa. Neppure l'ombra del veleno o dell'astio. ''Gli italiani sono fra i migliori al mondo - proclama Stephen Appiah - per me la partita e' particolarmente importante perche' potro' riabbracciare, oltre ad alcuni compagni, Marcello Lippi, che ha contato molto nella mia carriera''. Non pensano neppure lontanamente, i ragazzi del serbo Dujkovic, che gli azzurri possano essere turbati dallo scandalo del calcio: ''Ho telefonato a Cannavaro, Buffon e Del Piero, mi hanno detto che e' tutto a posto'', ha riferito Appiah. Mentre per il ct ''non si tratta di cose che influenzano in campo, il calcio e' una cosa diversa''. Kuffour aggiunge che gli italiani ''sono molto forti come mentalita', non risentono di queste cose''. E a titolo di esempio della capacita' di sdrammatizzare ha citato la scommessa con Francesco Totti: ''Lo aspetto a fine partita per incassare. Una pizza? No, una pizza e' una cosa piccola, e' di piu' anche se non dico quanto. E se pareggiamo e' sempre lui a pagare''. E' molto serio e puntiglioso il serbo Dujkovic, che per anni e' stato il portiere della Stella Rossa di Belgrado, ed ha imparato a chiudere la saracinesca quando c'e' bisogno di non far trapelare informazioni: ''Segreti? Non ne ho io per Lippi e non ne ha lui per me. Se gioco con un sistema o con un altro non importa perche' conta soltanto saper cambiare in corsa, quando l'altra squadra o la situazione in campo lo richiedono. Dico solo che tutti e 23 (anzi 28 perche' i ghanesi sono ancora in sovrannumero di cinque, ndr) sono pronti a giocare''. Con l'incoscienza della squadra piu' giovane del torneo (25 anni e 2 mesi di media), di chi si sente in ascesa ed i muscoli al top, le Black Stars ci mettono poco ad ammettere pubblicamente i loro sogni: ''Passiamo il turno, poi arriviamo in semifinale'', la previsione di Dujkovic il quale sottolinea poi che ''gli Stati Uniti sono molto forti''. I suoi alfieri, Kuffour e Appiah, lo sostengono con un paio di battute dal sapore forte: ''Brasile-Ghana agli ottavi se noi arriviamo secondi? E perche'? Non mi pare che i brasiliani si siano gia' qualificati al primo posto nel girone...'', azzarda Kuffour. ''Dico solo: ricordate altre partite di apertura dei mondiali con le africane, da Argentina-Camerun di Italia 90 a Francia-Senegal in Corea. Chissa'...''.
(ANSA)
 
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L'IRA DI ACHILLE-DEL PIERO, IO SONO AL 100%

L'ira funesta di Achille-Del Piero si manifesta a due giorni dalla prima battaglia. Viene annunciata con toni suadenti, sorta di cavallo di Troia dialettico, ma e' chiarissima nei concetti: se non altro perche' il paragone con l'eroe omerico e' opera dello stesso calciatore azzurro. Che spiega il suo lungo periodo di silenzio nell'avvicinarsi alla partita di esordio al mondiale con un ''Io sono come Achille: in certi momenti di attesa vado in collina e valuto, penso, mi concentro''. Ma poi, collina o no, sbotta: con educazione, per carita', ma puntualizza. Certo, nega che ci sia ''dualismo con il Gladiatore Totti'': ''Ha fatto bene Lippi a convocarlo, lui ha lavorato moltissimo''. Poi pero' butta li' un paio di frasi che sembrano colpi. ''Lui e' al 70%? Io al 100%''. E piu' in generale ricorda al mondo, che finora lo ha sempre visto fallire nei grandi eventi vissuti in azzurro, ''di avere comunque dimostrato abbastanza''. A 32 anni (''31 e mezzo per favore, e non e' detto che sia il mio ultimo mondiale: diciamo che puo' esserlo'') Del Piero e' un uomo, oltre che un giocatore, consapevole e maturo. Lo dimostra anche presentandosi a parlare con i giornalisti nel momento in cui sembra essere ormai chiaro il suo ruolo di seconda, o addirittura terza, scelta azzurra. Il momento piu' difficile per lui, ed anche per la sua squadra, la Juventus. ''Allora - spiega - a proposito di quello che sta succedendo in Italia chiariamo subito: qui io ho acceso la televisione solo ieri, ma so che ogni giorno ne esce fuori una nuova. Parlai a Bari dopo l'ultima partita di campionato, torno a farlo ora: non dovete stupirvi se io ed altri giocatori manifestiamo affetto ed appoggio morale per il momento difficile che Moggi e gli altri dirigenti stanno vivendo. Questa e' una cosa, i fatti un'altra. Noi per primi vogliamo chiarezza. La speranza e' che per la mia Juve le cose vadano bene: gia' adesso molto sta cambiando...''. Non se la sente pero' di giurare amore eterno alla societa' bianconera: cosa fara', rimarra' anche in caso di serie B? ''Quando sono nella Juve do il 100% alla Juve, qui in nazionale do altrettanto in azzurro. Quindi fatemi pensare al mondiale''. Che pero' non serve ''a cancellare i mali del calcio italiano. La nazionale non ha questa funzione, non e' giusto dargliela. Deve semplicemente pensare a fare un grande mondiale. Molto dipendera' dalla partita con il Ghana, noi siamo un popolo emotivo, sentiamo l'attesa e viviamo di brividi: certo noi non giocheremo questa gara per fare bella figura ma per vincere''. Ecco, appunto: 'giocheremo'. In realta' e' molto probabile che il suo mondiale parta ancora una volta dalla panchina. Tanto lui e' bravo ad entrare a gara inIziata, no? Riecco l'ira: ''Il fatto che io abbia fatto bene entrando nel secondo tempo non significa che io mi ci sia abituato. Semplicemente, come per Achille, non conta quante guerre fai ma come le fai. Questo e' stato il leit motiv della mia carriera, in particolare degli ultimi due anni. E comunque questa realta' non deve distogliere dal fatto che sono andato molto bene spessissimo anche giocando dall'inizio''. Puntualizza, e rivendica il rango: ''Capello nel libro 'Aspettando Godot' dice che ho ripreso a saltare l'uomo solo con lui allenatore? Mi chiedo se fino a due anni fa ero davvero cosi' scarso...''. Gli chiedono analogie con la squadra campione del mondo nel 1982, e lui annuisce: ''d'altra parte - fa ai cronisti - voi siete cosi' bravi a trovarle...''. Quanto alle metafore, oggi e' stato lui a cercarne una. Normale che gli si ritorca contro. Tutti a compulsare i Bignami di mitologia greca, e via con le domande: il suo tallone, caro Achille Del Piero, qual e'? ''Lo terro' segreto''. Ed Ettore, lo incalzano, chi e' Ettore? ''Se c'e' un Ettore - risponde compiaciuto - c'e' una battaglia finale. Vuol dire che io ci saro'''. L'ultima domanda la sventa l'ufficio stampa della Figc: 'Il pullman parte...'' urla tempestivamente mentre un cronista insegue Alex con l'interrogativo piu' cattivo: ma con tutti questi eroi omerici, da queste parti non ci sara' pure un Paride? Che, lo dice anche il Bignami, Achille lo fece fuori.
(ANSA).
 
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TONI, IL GRUPPO C'E' E HA VOGLIA DI FARE

"Valiamo tanto, siamo un bel gruppo, abbiamoavuto qualche difficolta' perche' in fase di preparazione abbiamo giocato con squadre forti come Ucraina e Svizzera con due pareggi ma il gruppo c'e' e ha voglia di fare bene. Valuteremo lunedi quando iniziano le partite che contano". Lo ha detto Luca Toni, in una conferenza stampa. "Con Appiah con cui ho giocato insieme al Brescia non abbiamo parlato di questa partita e quindi non ho fatto scommesse ma se vinciamo i mondiali anche io mi taglio i capelli". Toni riferendosi ai tanti infortuni che hanno colpito la squadra in questi ultimi giorni ha detto: "Mi dispiace, so quanto ci tenevano a giocare ma chi li sostituisce e' altrettanto bravo. La presenza di Totti? Lui e' un campione, anche se reduce da un brutta infortunio. E' il piu' forte al mondo. Ma se non ci sara' lui, ci sara' qualcuno altrettanto bravo a sostituirlo". Riferendosi alle ultime vicende che stanno interessando il calcio italiano e a un suo eventuale passaggio all'Inter, Toni ha detto che il suo futuro, per ora "e' fare un gran mondiale e sperare che la Fiorentina esca pulita da questa vicenda. Il resto non mi interessa. Abbiamo fatto un grande campionato per arrivare quarti ed e' giusto che ci rimaniamo".
(AGI)
 
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GRUPPO B: INGHILTERRA DI MISURA SUL PARAGUAY, 1-0

L'Inghilterra vince la partita d'esordio al Mondiale contro il Paraguay e conquista i primi tre punti in classifica. Parte forte l'Inghilterra che al 4' è già in vantaggio. Gamarra colpisce di testa una punizione di Beckham dalla sinistra e batte il proprio portiere. All'8', il portiere Villar del Paraguay viene sostituito da Bobadilla per infortunio. I sudamericani faticano a uscire dalla propria metà campo e concedono molto spazio agli avversari che cercano la seconda rete soltanto con dei tiri da lontano fuori misura. Al 23', ci prova Lampard da lontano. Para con difficoltà Bobadilla. Al 43', Beckham sfiora il palo sinistro con un tiro a giro dal limite dell'area. Nel terzo minuto di recupero del primo tempo, il Paraguay sfiora il pareggio. Valdez conquista un pallone in area e scaglia un tiro che fa gridare al gol, ma esce di un soffio vicino al palo destro di Robinson. Il Paraguay prova nella ripresa a spingere, l'Inghilterra controlla e cerca di rendersi pericolosa in contropiede. Ne viene fuori una partita poco brillante e ben giocara soltanto a sprazzi. L'occasione del pareggio capita a Paredes che al 59' manda alto sulla traversa, dopo aver ripreso una respinta del portiere Robinson uscito male. Al 64' ci prova Valdez, ma para Robinson. Il finale è tutto di Lampard che impegna Bobadilla al 73' e all'89'.
(Apcom)
 
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RISSE TRA INGLESI E TEDESCHI,FERMATI OLTRE 20 TIFOSI
Una ventina di tifosi, per lo piu' tedeschi e inglesi, sono stati fermati dalla polizia a Francoforte per piccole risse scoppiate al termine delle prime due partite dei mondiali. La maggior parte di loro e' stata rimessa in liberta' all'alba dopo il pagamento di una multa. Tre tifosi inglesi e tre tedeschi sono finiti in manette nei pressi della stazione centrale dopo che un gruppo di hooligans d'Oltremanica aveva devastato sedie e tavolini di un bar suscitando la reazione degli avventori del locale. Una rissa e' scoppiata anche in un ristorante e ha portato al fermo di 15 persone, tra cui cinque tifosi tedeschi, un inglese e due polacchi. In un'altra scazzottata sono finiti al commissariato altre quattro persone, fra cui due tedeschi. Ma il peggio e' stato evitato in una piazza centrale di Francoforte dove per un'ora gruppi di tifosi inglesi e tedeschi si sono provocati a vicenda tenuti a bada da un centinaio di agenti.
(AGI)
 
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Le partite del giorno 10 Giugno
Oggi si disputeranno 3 incontri, 2 del girone B ed 1 del girone C:

Alle ore 15.00 per il girone B scendo in campo Inghilterra-Paraguay allo stadio FIFA WM-Stadion di Francoforte.

Sempre per il girone B alle ore 18.00 si gioca Trinidad de Tobago-Svezia allo stadio FIFA WM-Stadion Dortmund.

Mentre il terzo incontro in programma oggi alle ore 21.00 apre le sifde del girone C con Argentina-Costa D'Avorio allo stadio FIFA WM-Stadion Amburgo.
 
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RIASSUNTO DELLA 1a GIORNATA

10 Giugno 2006
Valeva la pena di attendere ben 1.441 giorni. La diciottesima Coppa del Mondo FIFA si è aperta in grande stile con la Germania che ha festeggiato in grande stile sconfiggendo la Costa Rica per 4-2, con due gol che sembrano essere stati confezionati apposta per questa speciale occasione. L'Ecuador ha risposto qualche ora dopo con un'altra vittoria con due gol di scarto, offrendo, al debutto nel gruppo A, una dimostrazione di forza tale da surclassare la Polonia.
Il futuristico FIFA-WM Stadion di Monaco ha assistito ad uno degli avvii più spettacolari nella storia dei Mondiali. Nei primi diciassette minuti, la rete è stata scossa per ben tre volte ed il primo gol è giunto dopo soli sei minuti dal calcio d'inizio, indicando nel terzino sinistro Philipp Lahm il secondo più veloce cannoniere in una gara d'apertura della Coppa del Mondo FIFA.
Più in là nel match, a tre minuti dal termine, Torsten Frings è riuscito a far meglio del suo compagno di squadra con un tiro davvero notevole da oltre venticinque metri. Entrambe le conclusioni sono schizzate via dal piede e sono terminate in rete in maniera davvero spettacolare.
IL GOL DEL GIORNO:
Philipp Lahm, GER-CRC 1-0 Sono passati solo sei minuti dall'inizio della Coppa del Mondo FIFA e abbiamo già un esaltante momento da ricordare. Non è stato il gol più rapido nella storia della partite inaugurali, ma è stato certamente un gol ben confezionato. Lahm si è incuneato sulla fascia sinistra, è rientrato sul piede destro ed ha infilato la palla sotto la traversa, nell'angolino più distante. Imprendibile per Porras.
by FIFAworldcup.com - foto: AP
 
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TOGO; MISTERO SU CT, GIOCATORE 'SE N'E' ANDATO'
E' mistero sulla sorte del ct tedesco del Togo, Otto Pfister. Secondo alcune fonti il tecnico avrebbe addirittura lasciato il quartier generale della squadra di Wangen Im Allgau. ''Se n'e' andato via!'' ha detto all'Afp un nazionale del Togo, chiedendo di restare anonimo. Anche una fonte interna alla Fifa ha confermato che Pfister avrebbe ''lasciato la squadra''. Secondo invece un responsabile sempre della Fifa l'allenatore si troverebbe a ''discutere'' con i dirigenti della sua federazione. Tra gli argomenti piu' spinosi degli ultimi giorni in seno alla nazionale africana c'e' stato quello dei premi richiesti dalla squadra. La trattativa si e' conclusa martedi' con l'annuncio del raggiungimento di un accordo. Il Togo figura nel girone G del Mondiale insieme con Francia, Svizzera e Corea del Sud.
(ANSA).
 
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VITTORIA-SORPRESA CON POLONIA, ECUADOR IN FESTA
E' dell'Ecuador la prima sorpresa mondiale: il 2-0 inflitto alla Polonia e' stato accolto con un urlo di gioia dal paese, che si era ben preparato alla partita, visto che le istituzioni pubbliche, e in parte quelle private, avevano sospeso il lavoro per poter appunto seguire in tutta tranquillita' l'incontro. Appena l'arbitro giapponese Toru Kamikawa ha fischiato il 90', i tifosi sono scesi per le strade di Quito urlando ''ole', ole' Ecuador', nonostante l'acquazzone che nel pomeriggio e' caduto sulla capitale. In occasione del 'mundial', le autorita' di Quito hanno provveduto a installare una serie di mega-schermi in diversi punti della citta', fra i quali alcuni nelle vicinanze dello stadio Atahualpa. Grande clima di festa in particolare a El Chota, 200 km da Quito, una delle zone piu' povere del paese andino, dove sono nati alcuni dei giocatori della nazionale, fra i quali il goleador Agustin Delgado. La vittoria di fronte ai polacchi e' stata subito ripresa dagli on-line dei quotidiani: El Comercio mette in prima pagina una grande foto di Delgado, mentre El Universal ricorda ''l'ottima'' partita giocata dalla 'seleccion' sudamericana. El Telegrafo ricorda, infine, che i festeggiamenti per la vittoria hanno di fatto ''paralizzato'' l'intero paese.
(ANSA).
 
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