sabato, giugno 10, 2006
TRINIDA DE TOBAGO: SANCHO ULTRA' JUVE, MA FERMA IBRAHIMOVIC
E' proprio vero che nell'ultimo anno i dispiaceri piu' grossi a Zlatan Ibrahimovic glieli danno i colori bianconeri. ''Sbraitava, fremeva, voleva segnare a tutti i costi, e da vicino poi ti fa ancora piu' impressione. Sono felice di averlo fermato, e pensare che sono un tifoso scatenato della Juventus...''. E' la confessione di Brent Sancho, centrale difensivo di Trinidad, autore di una prova maiuscola contro la Svezia di Ibra. Si scopre cosi' che nel miracolo di Trinidad c'e' anche un ultra' bianconero: ''Io gioco nel Gillingham in serie B in Inghilterra - spiega il gigante nero dai capelli rasta - ma sono tifoso juventino sin da bambino. Per me aver fermato un mostro sacro come Zlatan e' il punto piu' alto della mia carriera''. Contro Trinidad la Svezia ha deluso parecchio eppure il centravanti della Juventus ritiene soddisfacente la sua prestazione al Westfalenstadion nonostante la mezza Corea in cui e' incappata la sua Svezia. ''Penso di aver giocato bene, non potevo fare di piu', io sono contento della mia prestazione - ha detto Ibra - io credo che siamo stati solo sfortunati perche' non abbiamo giocato malissimo, e nonostante il mezzo passo falso non e' finita, ora batteremo il Paraguay''. La critica non sara' d'accordo con Zlatan ma lui la sua Svezia l'ha vista bene. Quindi quando si parla di miracolo, il miracolo-Trinidad al tecnico dei caraibici Leo Beenhakker, il commento laconico del tecnico olandese e': ''Questo non e' un miracolo, e' solo football''. Il buon Leo ha parafrasato una famosa canzone di Bob Dylan: ''Non e' niente, ma, e' solo sangue''. ''Si', bella immagine della partita, Leo ha ragione - ha a sua volta ribattuto l'allenatore degli svedesi Lagerback - questo e' il calcio. Abbiamo giocato male, abbiamo sbagliato troppi gol, ovviamente andare avanti sara' piu' dura, pero' ce la vie''. Emozione Trinidad, ma soprattutto un monumentale Dwight York. ''Si puo' fare anche di piu' - e' la risposta ironica di Beenhakker, che sa di aver riscoperto un gioiello - perfetto davanti alla difesa se vuole puo' anche dare una mano all'attacco. Lui e' il nostro allenatore il campo e tra me e Dwight c'e' un intenso scambio di sguardi durante il match. No, niente telefonino, ci capiamo con gli occhi''.
(ANSA).
 
posted by Sandromex at 9:55 PM | Permalink |


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