Non si sono mai incontrate, non c e un precedente che sia uno ma Messico e Iran che domani alle 18 si affrontano nella partita inaugurale del gruppo D, al Franken stadion di Norimberga, sono tra le piu belle realta del nuovo calcio mondiale presenti alla Coppa del Mondo. Ma e' evidente che non di solo calcio si puo' parlare quando di mezzo c'e' l' Iran, il paese delle polemiche di tutti i generi con l' Occidente, dal nucleare all' antisemitismo fino alle contestate presenze in Germania delle autorita' al seguito della squadra. Cosi' che, attesa e temuta, della partita di calcio si parla ma anche di quanto presumibilmente potra' avvenire dentro e fuori lo stadio. Tra l' altro e' gia' una gran cosa se l' Iran a questi mondiali e' rimasto visto che alcuni lo volevano addirittura escluso e avevano gia' pensato di ripescare il Bahrein. Il calcio, dunque, in primo luogo. Se il Messico di Ricardo La Volpe vanta una tradizione di una certa continuita questa e la quarta presenza consecutiva ad un Mondiale per l Iran la novita e il ritorno agli scenari piu importanti dopo aver fallito nel 2002 la qualificazione. Intanto la curiosita per i calciatori iraniani e data dal fatto che giocano praticamente in casa, per i tantissimi iraniani che vivono in Germania ma anche per il fatto che sono addirittura quattro i giocatori convocati dal ct Branko Ivankovic (il tecnico croato ha annunciato che lascera' la panchina della selezione iraniana al termine dei Mondiali), che militano in squadre della Bundesliga. Sono Ali Karimi (Bayern Monaco), Mehdi Mahdavikia (Amburgo), Vahid Hashemian (Hannover 96) e Ferydoon Zandi (Kaiserslautern). Ma se Mahdavikia e gli altri 'tedeschi' sono importanti a livello di club, in nazionale sono delle vere e proprie stelle. ''Sono estremamente soddisfatto dei nostri atleti in Germania. La loro esperienza in Bundesliga e' di grande importanza per noi, perch‚ saranno loro gli uomini decisivi per vincere le partite'', dice Ivankovic. Il mix composto dall'esperto quartetto di giocatori della Bundesliga e da giovani di talento induce all'ottimismo sul superamento del girone da parte dell'Iran. ''L'obiettivo minimo per noi e' arrivare alla seconda fase, anche per fare felici i tanti iraniani che vivono in Germania'', dice Karimi. Chiuso l' aspetto calcio, il capitolo successivo riguarda tante altre cose: innanzitutto la presenza delle autorita' iraniane allo stadio osteggiata da molti. Oggi la Comunita' ebraica tedesca e' tornata a protestare contro la possibile visita del presidente Mahmud Ahmadinejad, paventando una 'esplosiva' alleanza con gli estremisti di destra. Poi le possibili proteste degli oppositori iraniani al regime islamico e poi, ancora, la presenza delle donne a seguire il mondo del calcio nella repubblica islamica. In Iran la presenza era stata prima ammessa e poi vietata addirittura anche agli allenamenti. Ahmadinejad aveva tentato di far cadere il divieto ma le proteste degli ambienti piu conservatori lo avevano costretto alla marcia indietro. Domani allo stadio di Norimberga si vedra' che succedera . In Germania di divieti non ce ne sono. Sul fronte Messico di solo calcio si parla. Intanto identico ottimismo sprizzano i messicani. El tricolor , come viene chiamata in patria la selezione nazionale, ha acquistato sempre piu fiducia per il torneo di Germania. La squadra da parecchi anni e nelle prime posizioni della classifica mondiale Fifa e le dodici partecipazioni alla Coppa del Mondo (il Messico ha superato per tre volte anche il primo turno) sono la testimonianza di un retroterra su cui La Volpe sta lavorando con sapienza. Il girone D non e impossibile e se i messicani riusciranno a mantenere lo stato di forma degli ultimi mesi nulla sara vietato alla nazionale di Rafa Marquez, il difensore centrale del plurivincitore Barcellona, uomo simbolo e guida della nazionale. Con Marquez titolari sicuri sono Guillermo Franco, anche lui 'europeo' militando nel Villareal, e Jared Borgetti, attaccante nel Bolton. Per il Messico sono arrivati, inattesi, pochi giorni fa gli elogi in pubblico di Jose' Pekerman, il tecnico della nazionale argentina, il quale nel quadro di un' analisi sullo stato del football nei paesi latinamericani, si 'detto ''molto impressionato dei progressi del Messico''. I dubbi riguardano il portiere Sanchez, volato in Messico per la morte del padre e tornato in Germania da poche ore e lo schieramento offensivo che La Volpe mettera' in campo: due o tre attaccanti? ''Ma io - risponde La Volpe - dubbi non ne ho. Solo certezze. Domenica schiereremo una squadra formidabile''. Domani c'e' anche, infine, un po' d' Italia al Franken Stadion: arbitrera' Roberto Rosetti, unico fischietto italiano ai mondiali. Italiani anche i due assistenti, Cristiano Copelli e Alessandro Stagnoli.
(ANSA)