domenica, giugno 11, 2006
IL PERSONAGGIO DELLA TERZA GIORNATA DEL MONDIALE

Nella giornata in cui tutti aspettavano Cristiano Ronaldo, spunta fuori Omar Bravo l'attaccante Messicano che con la sua doppietta all'Iran si aggiudica il ruolo del Personaggio della Terza Giornata del Mondiale di coppadelmondo2006.blogspot.com.

19 BRAVO OMAR
Data di nascita: 4 Marzo 1980
Altezza: 174 cm
Peso: 71 kg
Ruolo: Attaccante
Squadra attuale: Guadalajara (MEX)
Gol in Nazionale: 11
Presenze con la Nazionale: 35
Esordio in nazionale: Mexico v. Bolivia (19-Mar-2003)
 
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ANGOLA-PORTOGALLO: UN LAMPO E POI IL BUIO, MA AL PORTOGALLO BASTA

Quattro minuti di fuoco, un tocco vincente di Pauleta, tantissimo Figo e nient'altro. E' bastato il Portogallo formato risparmio a piegare per 1-0 l'Angola nel 'derby' di Colonia. Tre punti importantissimi per i lusitani, che a distanza di tre ore rispondono al successo del Messico sull'Iran chiudendo in testa la prima giornata del Gruppo D dei Mondiali. Ma oltre alla vittoria, anche se in questa fase della Coppa del Mondo i punti contano parecchio, il Portogallo di applausi ne ha strappati davvero pochi. Soprattutto nella ripresa, giocata sottoritmo e quasi controvoglia, forse per la consapevolezza di poter gestire il vantaggio-lampo firmato dal tandem Figo-Pauleta. Per l'Angola l'esordio iridato e' agrodolce. Alla sconfitta, forse inevitabile, fa da contrappeso una prestazione disordinata, si', ma di carattere. I ragazzi di Goncalves ce l'hanno messa tutta uscendo sconfitti ma a testa alta. Scolari rifa' il look al Portogallo piazzando al centro del campo Petit e Thiago, preferiti a Costinha e Maniche. Nel tridente a supporto di Pauleta l'ex Ct del Brasile si gioca Figo da traquartista, Cristiano Ronaldo a destra e Simao Sabrosa sulla fascia mancina. E va tutto per il verso giusto, da subito. Tredici secondi di gioco, Simao fa a fette la difesa dell'Angola lanciando in profondita' Pauleta, che incrocia di sinistro da posizione difficile mancando di un soffio il palo piu' lontano. E' la prova costume del gol, che arriva al 4'. Figo conquista un pallone vagante in una trequarti trasformata in prateria, lascia sul posto Jamba in velocita' e serve Pauleta. Stavolta il numero 9 non sbaglia, anche perche' il pallone che arriva dall'interista e' di quelli che chiedono solamente di essere spinti oltre la linea. Uno a zero. Di fronte al cocktail di tecnica e velocita' dei lusitani l'Angola capisce poco e combina ancora meno. Ci vuole un Ricardo distratto per mettere in luce l'ala mancina Mendonca: parata sofferta in due tempi. Tentano la fortuna anche Mateus e Figueiredo, mentre il Portogallo inizia pericolosamente a mettersi comodo su un vantaggio striminzito. La scossa la da' come sempre Figo, che combatte su tutti i palloni, mostra di essere un paio di spanne al di sopra degli altri 21 in campo, gestisce con la sua esperienza gli umori della partita e disegna un corner perfetto per la testa di Cristiano Ronaldo: traversa piena. Prima del riposo fuochi d'artificio. Akwa costringe Ricardo ad un mezzo miracolo con una saetta da 25 metri, mentre il Portogallo risponde con il solito Cristiano Ronaldo, al quale stavolta dice di no il portiere avversario. L'intervallo abbassa ulteriormente il ritmo del Portogallo, che inizia la ripresa a 78 giri aggrappandosi sempre piu' al solo Figo, mentre l'Angola macina un numero colossale di palloni girando costantemente a vuoto. La manovra della squadra di Goncalves e' disordinata e spesso le sbavature tattiche rischiano di essere letali. Come al 58', quando Pauleta da solo recupera un rinvio dal fondo a meta' campo e arriva al tiro, parato da Joao Ricardo, dopo una sgroppata solitaria di 25 metri. Al 60' arriva finalmente il momento di Mantorras, che prende in mano l'attacco africano sostituendo Akwa, mentre Scolari inizia a pensare ai tre punti richiamando i piedi buoni di Cristiano Ronaldo per le gambe di Costinha. Dieci minuti di caos, poi escono Ze' Kalanga per Edson e Petit per Maniche. Cambia poco o nulla. Gli ultimi scampoli di partita sono a totale appannaggio della confusione e della mancanza di idee, da entrambe le parti. L'Angola fa quello che puo', ma la bilancia dell'esperienza e della tecnica pende impietosamente dalla parte del Portogallo, che sfiora il 2-0 con un colpo di testa di Simao (traversone da palla ferma del solito Figo) e trascina l'1-0 fino al triplice fischio dell'uruguaiano Larrionda.
C. RONALDO, RISULTATO OK MA PORTOGALLO DA RIVEDERE
''Il risultato positivo. Per il resto, dobbiamo lavorare ancora''. Cristiano Ronaldo archivia il successo per 1-0 con cui il Portogallo ha esordito nei Mondiali di Germania 2006. I lusitani hanno piegato 1-0 l'Angola grazie al gol realizzato da Pedro Pauleta dopo appena 4'. Ronaldo e' stato uno dei migliori della selezione allenata da Luiz Felipe Scolari, colpendo anche una traversa. ''Il gol del 2-0 -dice l'ala del Manchester United- ci avrebbe dato senza dubbio maggiore tranquillita'. Possiamo essere soddisfatti perche' abbiamo portato a casa 3 punti preziosi. Nelle prossime partite, pero', dovremo crescere. Dobbiamo essere piu' aggressivi e concreti in avanti, dobbiamo acquisire piu' sicurezza. Sappiamo che qui non ci sono partite facili, nemmeno questa era semplice. Tutti i match sono impegnativi, figuriamoci poi il primo''.
(Adnkronos) - Foto: AFP
SCOLARI, DI BUONO CONTRO ANGOLA SOLO I TRE PUNTI
''Quello che contava era vincere, la cosa piu' importante sono questi tre punti''. E' sincero Felipe Scolari, il ct del Portogallo, nel commentare laconicamente la striminzita vittoria dei lusitani contro l'Angola nel debutto ai Mondiali. ''Siamo andati meglio nel primo tempo, poi nella ripresa non siamo stati bravi - ha continuato Scolari - ma ormai non esistono piu' squadre contro le quali e' facile giocare''. Quasi euforico l'ambiente angolano. Il Ct De Oliveira gia' pensa al prossimo incontro con il Messico: ''Dopo le difficolta' iniziali, quando il Portogallo ci ha messo sotto, ci siamo ripresi e abbiamo dimostrato che non siamo una squadra di passaggio. Nel secondo tempo avremmo anche potuto segnare. Ora ci aspetta l'incontro con il Messico, che sappiamo esserci superiore sulla carta ma dopo questo incoraggiante debutto possiamo permetterci di essere piu' fiduciosi''.
(ANSA).
 
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SEREDOVA, PER VITTORIA ITALIA NIENTE SPOGLIARELLO

''Non faccio promesse come altre, tipo: se Gigi vince poi mi spoglio... no, magari ci regaliamo una bella vacanza''. A fugare ogni speranza di assistere ad un suo 'striptease' in caso di vittoria azzurra ai Mondiali e' Alena Seredova, fidanzata del portiere della Nazionale Gigi Buffon. La modella non imitera' certe sue colleghe che si sono spogliate per festeggiare lo scudetto della squadra del cuore. ''Per me - ha detto la Seredova, intervistata telefonicamente dalla sua amica Natascha Stefanenko, ospite fissa del programma 'Il gol sopra Berlino' su 'La7' - e' la prima volta che sto tanto tempo da sola senza Gigi e non sono abituata. Ma domani parto per la Germania e lo raggiungo. Dovevo partire assieme alla moglie di Zambrotta, ma visto che lui non giochera' anche lei preferisce stare ancora un po' in Italia''. A proposito delle polemiche in casa azzurra come quella tra Totti e Del Piero ha assicurato di ''non vivere questo problema, questa ansia. Non e' male essere la fidanzata del numero uno. Io da questo problema, a differenza delle altre, mi sono salvata. Pero' sono emozionata perche' questa volta, a differenza di altre, mi becco tutte le partite. Sono andata poche volte allo stadio fino ad ora''. La modella ceca ha poi assicurato che fara' il tifo per l'Italia in occasione della partita contro la Repubblica Ceca in programma il prossimo 22 giugno: ''prima ci pensavo spesso, oggi no. Per me e' bello vedere Gigi sempre felice. Dunque la scelta e' semplice. Poi ormai tifano Italia anche i miei genitori. Quando Gigi e' stato infortunato siamo andati spesso a casa mia. Ha conosciuto i miei genitori, ma loro comunicano in un modo tutto particolare per via della lingua. Mia mamma - ha concluso la Seredova - e' diventata tifosa di calcio da quando l'ha conosciuto. Mentre mio padre e' contento di lui perche' e' un mangione. Tiferanno anche loro azzurri, e mia madre ha promesso che mi inviera' anche un portafortuna''.
(ANSA).
 
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LIPPI, TOTTI SARA' IN CAMPO CONTRO IL GHANA
Francesco Totti sara' in campo domani sera nella gara d'esordio degli azzurri al Mondiale contro il Ghana. Lo ha detto il ct Lippi. "La forma di Totti l'ho valutata in questi giorni cosi' come quella di tutti gli altri - ha detto Lippi nella conferenza stampa della vigilia ad Hannover -. L'ho visto crescere e penso che domani sara' della partita, molto probabilmente una parte". Lippi ha sottolineato di non aver comunicato ai giocatori la formazione che ha deciso di schierare, aggiungendo "i ragazzi stanno bene, sono vivaci, vogliosi e hanno grande entusiasmo per questa bella avventura".
(AGI)
 
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PRESIDENTE MESSICO, UN BRAVO PER BRAVO

''Un bravo per Bravo''. Nemmeno il presidente del Messico, Vicente Fox, riesce a resistere alla tentazione del gioco di parole dopo la vittoria con cui la nazionale dei 'tricolores' ha esordito ai Mondiali. Il 3-1 sull'Iran e' merito soprattutto dell'attaccante Omar Bravo, autore di una doppietta. ''Bravo per Bravo, bravo per Bravo tre volte... due volte... sono felicissimo'', ha detto Fox perdendo il filo del discorso. ''E' una vittoria straordinaria per la sicurezza che la squadra ha mostrato, per l'energia messa in campo e per la forza esibita. L'Iran ha dato tutto, ma il Messico ha meritato. La nostra nazionale ha tutte le qualita' per fare molta strada: c'e' un'ottima organizzazione, tutti collaborano e lottano dall'inizio alla fine''.
(Red-Spr/Opr/Adnkronos)
 
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MESSICO-IRAN; LA VOLPE, DECISIVE SOSTITUZIONI

''Alla fine hanno vinto i miei cambi e la partita e' stata decisa da me'': Ricardo La Volpe si presenta cosi in sala stampa, ancora accaldato, la cravatta slacciata. Nel primo tempo se l'e' vista brutta, poi ha invertito davvero lui il corso della partita con un doppio cambio e poi un altro ancora (imposto pero' quest' ultimo da un infortunio di Borsetti) e soprattutto accorciando la squadra che nel primo tempo con un coraggioso 4-3-3 era apparsa pero' troppo indifesa rispetto al centrocampo iraniano. Zinha, il veloce cursore di fascia, ha deciso la partita anche se l' uomo del match e stato indicato in Omar Bravo in omaggio alla sua doppietta. Ma Bravo, onesto e umile, riconosce che ''il merito e stato di tutti. ''Io dice sono stato solo fortunato. L' importante e' la vittoria e la felicita' che abbiamo dato ai nostri connazionali''. La Volpe, che e' uomo astuto al di la' del cognome, parla di ''due partite, quella del primo tempo in cui eravamo lenti e irriconoscibili e quella del secondo tempo. Forse il nervosismo, l'impatto con i Mondiali, non so. Nella ripresa ci siamo sciolti bene, nel controllo di palla e in profondita' ed e' venuto fuori il nostro valore''. Assai corrucciato il dt dell' Iran Branko Ivankovic. Aveva preparato un' altra partita, era andata bene nel primo tempo ma poi e' successo qualcosa. ''Ci sono state dice due gare. La seconda e' stata decisa dagli errori difensivi''. Il riferimento non esplicito e' alla clamorosa indecisione di Rezaei sulla rete del 2-1 per il Messico. ''Ma noi conclude il tecnico croato non ci abbattiamo, andiamo avanti. La qualificazione e' aperta''.
(ANSA).
 
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ITALIA-GHANA, ANCORA 700 BIGLIETTI DISPONIBILI
Duisburg, 11 giu. - Per la partita Italia-Ghana che si giochera' domani sera allo stadio di Hannover, la Figc comunica che sono ancora in vendita 700 biglietti dei circa 7000 che aveva a disposizione. Lo stadio di Hannover ha una capienza di oltre 42.000 posti e la maggior parte dei biglietti e' stata venduta da Roma. Una buona parte e' stata acquistata dai connazionali italiani residenti in Germania. Non si prevede quindi il tutto esaurito per l'esordio della Nazionale azzurra. I biglietti sono nominativi e il nome del destinatario si puo' cambiare solo fino a tre giorni prima della gara. La polizia locale ha lanciato un appello ai tifosi di entrambe le squadre a non recarsi allo stadio senza il tagliando. Molto probabilmente, il tutto-esaurito si potra' invece registrare per Italia-Usa.
(AGI)
 
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LA FIFA REPLICA ALL'INGHILTERRA SU BORRACCE LIQUIDI
La Fifa ha replicato all'Inghilterra, che nel match contro il Paraguay ha lamentato per i suoi giocatori in campo l'impossibilita' di bere acqua, idratarsi. In una nota, la Federazione internazionale del calcio sottolinea che a seguito delle domande dei media a proposito dell'assunzione di liquidi' ha voluto ribadire quali siano state le disposizioni date alle 32 squadre finaliste durante il workshop di Duesseldorf, tenuto nello scorso marzo. Ricordando che la Fifa incoraggia i giocatori a bere liquidi nel corso delle partite per mantenere l'essenziale bilancio dell'acqua nel corpo, sono stati fissati alcuni criteri per evitare problemi. 1) Si possono bere bibite solo durante le pause di gioco; 2) Le bibite devono essere contenute in bottiglie di plastica fornite dalla Fifa stessa e consegnate ai giocatori sulle linee di bordo campo; 3) E' vietato tirare bottiglie o altri recipienti sul terreno di gioco; 4) Il portiere e' autorizzato a conservare una bibita in una bottiglia di plastica in un angolo della sua porta; 5) Le bottiglie di plastica possono essere disposte intorno al campo, approssimativamente un metro di distanza dalle linee, a patto che non ostruiscano gli assistenti arbitrali nel corso del loro servizio.
(AGI)
 
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FIFA PENSA CHIUDERE TETTI STADI PER IMMAGINI TV

Nonostante l'insolito caldo tedesco, la Fifa sta pensando di chiudere le coperture degli stadi, quando il sole e' troppo intenso, per migliorare le immagini televisive. Prima di mettere in atto questa misura, possibile peraltro solo negli stadi di Francoforte e Gelsenkirchen, si dovra' pero' verificare se la soluzione non si riveli dannosa per i giocatori, visto che salirebbe notevolmente la temperatura all'interno degli impianti. ''Sarebbe una pazzia chiudere gli stadi in questi giorni di grande caldo - ha spiegato Kachelmann, metereologo della tv tedesca 'Ard' - Sarebbe pericolosissimo per i giocatori''. In Germania, infatti, fa gia' molto caldo, tanto che l'Inghilterra ha chiesto alla Fifa di modificare la regola che limita la possibilita' di bere acqua durante le partite dei Mondiali, visto che ad alcuni giocatori era stato impedito di dissetarsi nel corso della gara fra Inghilterra e Paraguay, nonostante la temperatura superasse i trenta gradi. Markus Ziegler, direttore della Comunicazione della Fifa, ha riconosciuto che la qualita' delle immagini della partita Inghilterra-Paraguay, disputata sabato, non e' stata buona, per gli eccessivi contrasti tra luce ed ombra. ''Stiamo valutando di chiudere le coperture degli stadi che ne sono dotati come Francoforte e e Gelsenkirchen nelle partite che si disputano nelle prime ore del pomeriggio, ma prima vogliamo essere sicuri che questo non significhera' un importante innalzamento delle temperature'', ha detto Ziegler. Il portavoce della Fifa ha aggiunto: ''Non vogliamo che si ripetano 'scene drammatiche' come quelle dei Mondiali negli Stati Uniti del '94, quando in stadi come il Silverdrome di Detroit il termometro raggiunse i 50 gradi sul terreno di gioco''. Secondo Ziegler si potrebbe cominciare gia' da domani: ''La prima partita interessata da questa novita' potrebbe essere quella tra Stati Uniti e Repubblica Ceca a Gelsenkirchen, sempre che le due nazionali siano d'accordo''.
(ANSA)
 
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VIGILIA TRISTE PER GLI ITALIANI DI HANNOVER
Hanno contato i giorni e le ore per il loro primo incontro con la Nazionale italiana, ma alla vigilia della prima partita degli azzurri ad Hannover, il tanto agognato abbraccio con Totti e compagni e' destinato a trasformarsi in una cocente delusione. I circa tremila italiani residenti nella citta' tedesca famosa per le fiere da giorni invano rincorrono i biglietti per il debutto mondiale dell' undici di Lippi. C'e' un'atmosfera di grande frustrazione che ha spinto Francesco Tagliente, capo della sicurezza della Nazionale italiana, nel tentativo di evitare incidenti, a fare un appello a tutti gli italiani residenti nella regione di Hannover affinche' evitino di raggiungere domani lo stadio senza avere un biglietto di ingresso in mano. Del resto dei preziosi tagliandi non c'e' traccia, dal momento che in gran parte sono finiti nelle mani di bagarini e questo pomeriggio a Marienplatz li rivendevano a 400 euro ciascuno. ''Un prezzo impossibile per le nostre tasche'' sottolinea sconsolato Pietro Capalbio, 30 anni, meta' dei quali vissuti in Germania - ''nel mio nucleo familiare siamo in dieci ad essere tifosissimi della Nazionale, ma non possiamo certo spendere otto milioni delle vecchie lire per veder giocare gli azzurri''. E cosi' non rimane che accontentarsi di un solo attimo fuggente, il passaggio del pullman degli azzurri che nel tardo pomeriggio vanno ad allenarsi all'Awd-Arena. ''Almeno ci avessero consentito di assistere all'allenamento, cosi' come e' avvenuto a Duisburg'' si lamenta Maria Misuraca, 25 anni, che in tuta azzurra e' di fronte agli spogliatoi. Gli anno eco Giorgio Floris, 50 anni, un cuoco originario della Sardegna ed Antonio Rizzo, calabrese di Cutri e lontano parente di Iaquinta, a cui chiedera' il miracolo di un biglietto omaggio, non tanto per lui quanto per Gerardo, ragazzo di otto anni dai grandi occhi neri che con orgoglio da alcuni giorni veste la maglia della Roma con impresso il nome del suo idolo Francesco Totti. Gerardo, e' l'emblema dei bambini italiani di Hannover: parlano perfettamente tedesco, mangiano sia wurstel che spaghetti, ma della lingua italiana conoscono soltanto la terminologia calcistica e gli slogan piu' urlati in curva. La stessa delusione campeggia sul volto, dipinto tricolore di un altro bambino Luca, sei anni, prima elementare che si dispera passeggiando mano nella mano con il padre dinanzi allo stadio. ''E' difficile spiegare ad un bambino che per assistere ad una partita di calcio ci vuole una fortuna'' commenta sconsolato il papa' tifoso. Nei pressi dell'Arena il folto capannello diventa una piccola folla quando arrivano gli azzurri in tenuta d'allenamento: tanti cori, tanti baci lanciati da lontano, tante foto scattate con i telefonini. ''Ci accontentiamo'', confessa rassegnato il piu' anziano fra una comitiva di giovani abruzzesi. Quindi rivolto a Luca e Gerardo, i bambini in lacrime, prova a rincuorarli. ''Forza ragazzi - dice sorridendo - domani tutti davanti alla tv e domenica tutti allo stadio ad Hannover a vedere l'Ambrosiana''. E' la squadra degli emigranti di Hannover che gioca fra i dilettanti ed e' allenata da Giorgio Scorza, dipendente di una ditta tedesca di gelati.
(ANSA).
 
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'TRI' DI NOME E DI FATTO, MESSICO BRAVO DUE VOLTE

Un tempo abbondante per prendere le misure, 3 minuti per chiudere la partita d'esordio con una vittoria che puo' valere una piccola ipoteca sul passaggio agli ottavi di finale. Spinto da una doppietta di Bravo e dall'acuto finale di Zinha, il Messico ha sconfitto per 3-1 l'Iran a Norimberga e ora punta dritto al match con la 'Cenerentola' del Gruppo D, l'Angola, per timbrare la qualificazione alla seconda fase dei Mondiali. Una vittoria tutto sommato agevole per la selezione di La Volpe, che ha saputo aspettare la ripresa per imporre una maggiore esperienza e chiudere l'incontro. L'Iran decide di partire a testa bassa e sul dinamismo del suo centrocampo costruisce le basi di una ventina di minuti giocati su ritmi elevati e spunti degni di nota. A rompere il ghiaccio ci pensa l'inossidabile Mahdavikia, che al 3' prende velocita' e da 35 metri manca di poco la porta con un bolide di destro. Al 12' il portiere messicano Sanchez, tornato ieri in Germania dopo essere volato in patria per i funerali del padre (fiori dagli avversari prima del calcio d'inizio, abbracci dei compagni alla fine), e' costretto a superarsi su un colpo di testa insidiosissimo di Hashemian, che qualche istante prima aveva mancato la deviazione di tacco su un traversone basso da destra. Cosi', con due spaventi da pelle d'oca, la 'Tri' decide di svegliarsi iniziando a pungere soprattutto in contropiede. La squadra di La Volpe alza la testa soprattutto su palla ferma e proprio da una punizione da destra di Pardo arriva il gol del vantaggio. E' il 28', sul pallone tagliato del centrocampista messicano Franco tocca di testa verso il secondo palo, dove Bravo, in posizione regolare, ha il riflesso giusto e batte Mirzapour. Passano 8 minuti e l'Iran trova subito il pareggio. Ci pensa Golmohammadi, che dopo aver chiuso bene un paio di contropiede si trasforma in centravanti di razza e su un corner toccato male da Sanchez tocca in rete. Giusta la decisione di Alessandro Stagnoli, che tiene giu' la bandierina giudicando passivo il fuorigioco di due iraniani sul tap-in del centrale difensivo. Il Messico torna in campo con due novita', Zinha e Perez per Franco e Torrado, ma dopo appena 5 minuti La Volpe e' costretto ad utilizzare il terzo cambio per un problema alla coscia sinistra accusato da Borgetti. Il centravanti che nei Mondiali del 2002 segno' all'Italia al 52' lascia il posto a Fonseca, che fatica ad entrare in partita. I ruoli, rispetto all'avvio di partita, si invertono. Il Messico tiene in mano la partita mentre l'Iran si accontenta di agire di rimessa. Ci riesce bene Mahdavikia, che al 55' prende il tempo al centrocampo avversario, ruba palla e ci riprova dalla distanza. Sanchez risponde senza affanni. Due minuti dopo 'giallo' in area iraniana. Marquez si sgancia, guadagna il fondo e va a terra per un contatto con un difensore avversario, che ignora il pallone, forse irraggiungibile per il messicano, e allarga il gomito. Il centrale del Barcellona sembra accentuare la caduta, per Rosetti non e' rigore. Ivankovic al 62' toglie uno spento Karimi per Madanchi nel tentativo di dare piu' smalto alla fascia sinistra, ma 14 minuti dopo c'e' il patatrac. Mirzapour rinvia maldestramente e Rezaei pasticcia sui piedi di Zinha, che serve a Bravo il pallone del 2-1. L'Iraq barcolla e va al tappeto definitivamente al 79': Zinha converge, serve Mendez sulla destra e di testa chiude in grande stile il triangolo firmando il 3-1. Tre gol, tre punti e una piccola ipoteca sul passaggio agli ottavi di finale.
(Adnkronos)
 
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MESSICO S'IMPONE NELLA RIPRESA, 3 A 1 ALL'IRAN
Il Messico ha battuto l'Iran per 3 a 1, gara valida per il girone D giocata a Norimberga. Primo tempo chiuso sull'1 a 1 con reti di Omar Bravo al 28mo e di Yahya Golmohammadi al 36mo. Nella ripresa Messico di nuovo in vantaggio e ancora con Omar Bravo al 76mo e poi risultato al sicuro tre minuti dopo con Zinha Naelson.
(AGI)
 
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GHANA; SE PAREGGIAMO CONTENTI, SE VINCIAMO DI PIU'
''Se pareggiamo siamo contenti, se vinciamo siamo contentissimi'': lo ha detto il capitano del Ghana Stephen Appiah, sintetizzando il pensiero di squadra e allenatore in vista del match con gli azzurri. Ieri i ghanesi erano parsi piu' spavaldi, dichiarando l'obiettivo di arrivare in semifinale, un elemento che oggi non e' stato ripetuto. ''Non dico che vinciamo - ha dichiarato il Ct serbo Ratomir Dujkovic - questo non posso affermarlo. Dico che ci proveremo e che faremo il nostro meglio. Tutto quello che posso dire oggi e' che le 'Black Star' possono vincere, ma e' molto difficile dire che questo accadra'''.
(ANSA).
 
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RONALDINHO, HO GIA' PRONTO SAMBA PER LA FINALE

''Ho gia' provato il samba per la finale, adesso e' pronto. Ora non rimane che pregare Dio che ci porti fino a la'''. Ronaldinho rompe il silenzio stampa (a parte qualche breve frase detta in zona mista) che si e' imposto da quando e' arrivato a Konigstein con la Selecao e, in un'intervista esclusiva pubblicata oggi dal quotidiano O Globo, descrive le proprie sensazioni a due giorni dall'esordio nel Mondiale 2006, contro la Croazia. Da sempre grande patito di musica (sa suonare vari strumenti, ''ma qui in nazionale il piu' bravo e' Robinho che li suona praticamente tutti'', dice), il fuoriclasse del Barcellona racconta al giornale carioca che ''in ritiro ogni giorno suoniamo un 'pagode'. Passiamo praticamente tutto il giorno accompagnati dalla musica''. I ritmi della sua terra servono a Ronaldinho per allentare la pressione e per pensare di meno ''alle grandi attese che 180 milioni di brasiliani ripongono nei suoi piedi'', come scrive O Globo. ''E' una responsabilita' che pesa - ammette il n.10 della Selecao - ma, come sempre, cerco di trovare il lato positivo in ogni cosa e allora penso che con il mio calcio posso regalare felicita' a tanta gente. Questo mi da piu' fiducia per tentare le mie giocate preferite''. In nazionale la sua funzione principale, stabilito che il ct Parreira gli lascia assoluta liberta' sul campo, sara' di assistere Ronaldo e Adriano: davvero, come diceva Zico, e' piu' bello fare un bel passaggio-gol che segnare in prima persona? ''La funzione che ho in squadra e' questa - risponde Ronaldinho -: devo fare in modo che gli attaccanti ricevano la palla nelle migliori condizioni per battere a rete. Ma la partita perfetta e' quella in cui vinco, faccio gli assist e segno''. Poi Ronaldinho torna a chiedere agli arbitri del Mondiale protezione per i giocatori di talento, ''anche se sono preparato alle entrate dure dei miei avversari. So che da qui in avanti tutto sara' piu' difficile, in particolare per noi quattro attaccanti del quadrato magico. Tutti cercheranno di marcarci anche con le maniere forti''. Rispetto al Mondiale vinto nel 2002 si sente piu' sicuro, ''perche' l'eta' fa una differenza enorme. Come calciatore mi sento molto piu' maturo adesso, sono meglio preparato fisicamente, e dal punto di vista tecnico mi sento meglio ogni giorno che passa. Mi sono trovato bene sia con Scolari, con il quale sognavo di lavorare fin dai tempi in cui allenava il Gremio ed io ero un ragazzino delle giovanili, che con Parreira, una persona meno istintiva di Felipao e che riflette sempre prima di parlare''. Secondo il vincitore di Pallone d'Oro e Fifa World Player, ''ci sono altre favorite, come Argentina, Francia, Germania ed Inghilterra (non nomina l'Italia n.d.r.) che possono arrivare alla finale, ma io ovviamente penso solo al Brasile. Le sorprese sono possibili soprattutto nella prima fase, per questo bisogna fare molta attenzione contro qualsiasi avversario''. Le partite indimenticabili della sua carriera sono ''tutte le finali che ho vinto con la nazionale''. Un po' di piu' quelle contro l'Argentina? ''Si', ed in particolare mi ricordo di un 4-1 nel pre-olimpico''. Al giornale di Rio Ronaldinho confida desideri (''sogno di tornare a vivere in Brasile, ma la violenza che c'e' mi preoccupa e mi rende triste'') e sensazioni extra-calcio. ''Ho un rapporto particolare con i bambini - dice - e qui non dedico loro molte attenzioni perche' sono concentrato al 100% sui Mondiali. Ma il mio sogno e' fare qualcosa per l'infanzia anche quando smettero' di giocare''. Intanto ha gia' trovato un suo piccolo erede: ''mio fratello Assis (ex Gremio e comparsa nel Torino, ora suo procuratore n.d.r.) ha un figlio che sta nella scuola calcio del Gremio e a forza di osservare le mie giocate riesce a farle anche lui. Adora il pallone, e lo padroneggia con grande facilita'. Ma in famiglia nessuno gli mette pressione addosso''. E non c'e' solo il nipote: ''mi emoziona tantissimo - rivela Ronaldinho - quando vedo mio figlio (non vive con lui, ed e' nato da una fugace relazione con una ballerina n.d.r.) tramite webcam e lo sento dirmi 'papa', pallone'. Ieri l'ho visto che calciava la sfera e poi urlava 'Goooool' e mi sono veramente emozionato, ho desiderato che tutto finisse presto per poter stare un po' di tempo con lui''. Brividi cosi' non glieli ha fatti venire nemmeno il successo in Champions o nel Mondiale: il ruolo preferito dal giocatore simbolo del calcio e' quello di padre.
(ANSA).
 
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COLONIA GEMELLAGGIO TIFOSI ANGOLA E PORTOGALLO
Sono migliaia i tifosi portoghesi che hanno invaso il centro di Colonia. Secondo i sostenitori lusitani interpellati, mai nella storia del calcio del loro paese c'era stata una cosi' massiccia trasferta per sostenere la squadra di Scolari, a cui fa da guida la numerosa colonia portoghese in Germania. La piazza del Duomo di Colonia e' stracolma di rosso e verde con tutte le via laterali piene di sostenitori: ma sono tanti anche i tifosi angolani e in queste ore si assistono ad autentiche scene di gemellaggio tra le due fazioni. Facilitati dalla lingua in comune, portoghesi e angolani familiarizzano cantando e scambiandosi bandiere e gagliardetti. ''Fino a 30 anni fa eravamo un unico paese ha detto un tifoso portoghese ed e' naturale per noi, visti i continui rapporti, considerarci ancora una famiglia. Eppoi non abbiamo certo paura in campo dei nostri 'parenti' angolani''. Amici si', ma in campo non vogliono sentir storie: nelle uniche partite disputate dalle due nazionali, e' sempre finita con una goleada portoghese, 6-0 e 5-1. Ma al mondiale, Ecuador e Trinidad insegnano, le cose sono diverse.
(ANSA)
 
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BALLACK CON T-SHIRT 'ITALIA-GOLD'

'Mamma mia (in italiano, ndr) - Ballack e' ora tifoso dell'Italia?': questo il titolo allarmato che appare oggi in apertura di prima pagina del tabloid 'Berliner Kurier'. Il motivo evidente e' la maglietta indossata dal fuoriclasse della nazionale tedesca, fresco acquisto del Chelsea London. Michael Ballack sfoggia infatti una T-Shirt bianca con la scritta 'Italia-Gold', e al centro lo scudetto tricolore bianco, rosso e verde. Stemma sul quale si legge appena la scritta 'Dolce e Gabbana'. Una maglietta quindi firmata e evidentemente non segno di una preferenza calcistica. Il calciatore tedesco e' stato ripreso davanti allo Schlosshotel, il lussuoso albergo di Berlino dove la nazionale di Juergen Klinsmann ha stabilito il suo quartier generale per il ritiro mondiale. (ANSA).
 
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FIFA, NON ABBIAMO NULLA CONTRO MARADONA

La Fifa spiega che non ha ''nulla contro Diego Maradona''. Il 'pibe de oro' sembra non aver gradito l'organizzazione della cerimonia d'apertura dei Mondiali. Secondo la stampa argentina, infatti, Maradona avrebbe desiderato portare la coppa del mondo sul campo dello stadio di Monaco insieme con Pele'. ''Maradona e' stato invitato dalla Fifa a partecipare alla cerimonia - spiega Markus Siegler, direttore della comunicazione della Fifa - ma fino all'ultimo momento non abbiamo avuto conferma della sua presenza. Se avessimo conosciuto il suo desiderio di portare il trofeo, avremmo potuto organizzarlo: avere Diego e Pele' sul campo sarebbe stato fantastico''. E' stata la top model Claudia Schiffer ad affiancare invece Pele'. ''La Fifa non ha nulla contro Diego - continua Siegler - e speriamo che in futuro accetti i nostri inviti''. Maradona era alla stadio di Monaco, ma non ha partecipato alla cerimonia durante la quale 163 campioni del mondo del passato hanno sfilato sul campo.
(ANSA).
 
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OLANDA, VAN BASTEN: BRAVI A BATTERE SERBIA E CALDO

"E 'stata una partita difficile, in un pomeriggio molto caldo i ragazzi hanno sofferto ma sono stati bravi comunque a creare molte palle gol". Il ct dell'Olanda Marco Van Basten è più che soddisfatto della vittoria per 1-0 dei 'suoi' contro la Serbia-Montenegro. "Era un avversario difficile da battere perchè nelle qualificazioni avevano subito solo un gol - ha detto il tecnico intervistato dopo la gara - non è mai facile superare un avversario soprattuto quando si chiude in difesa ed ogni volta che arriva una grande vittoria è una grande fortuna".
(Ap)
 
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TARDELLI, PER ITALIA QUALCHE ZONA D'OMBRA DI TROPPO
Marco Tardelli vede "qualche zona d'ombra di troppo" alla vigilia del debutto dell'Italia ai mondiali. "Ancora non e' chiaro come giocheremo, ne' chi scendera' in campo", afferma. Secondo "Schizzo", la vera buona notizia e' il recupero di Alessandro Nesta, "giocatore indispensabile e insostituibile". Piu' critico e' invece il giudizio sull'eventuale impiego fin dal primo minuto di Francesco Totti: "solo lui puo' sapere davvero come sta, ma forse sarebbe meglio risparmiarlo un po' in vista delle prossime partite. D'altronde", argomenta Tardelli, "il Ghana non e' il Brasile, anche se non sara' una partita facile. E poi c'e' sempre Del Piero". Al Ct Marcello Lippi un solo consiglio: "il modulo base deve rimanere il 4 - 3 - 1 - 2. Con questo schieramento abbiamo ottenuto risultati e fatto vedere le cose migliori. Bisogna continuare su questa linea". Il campione del mondo '82 e' comunqeu ottimista: "domani vinceremo". E piu' in generale sottolinea di non aver ancora "visto grandi fuoriclasse o partite davvero emozionanti. L'Italia", aggiunge, "ha ottimi giocatori e alcuni fuoriclasse. Per la sua esperienza e la sua forza puo' fare tanta strada". (AGI)
 
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L'EX CT, IL GHANA FARA' COSE INTERESSANTI
Ha portato il Ghana ai Mondiali e si e' fatto da parte: Mariano Barretto augura ora alle "Stelle Nere" tutto il meglio. L'ex commissario tenico, che ha lanciato la Nazionale africana al primo posto nel Gruppo 2 di qualificazione continentale, sta naturalmente seguendo con affetto i suoi ragazzi che domani sera affronteranno l'Italia. Barretto si era dimesso prima delle ultime due partite, dopo un bel 3-0 rifilato al Sudafrica, perche' poco convinto dalle attivita' della Federazione, ma ora dalle pagine di Ghanaweb.com dice "Spero che vada tutto al meglio per la squadra con cui ho lavorato con successo. Non mi sentivo di accettare, con tutti i problemi e la corruzione che ruotavano attorno a me. Ho guidato il Ghana per 33 partite perdendone solo due: una con la Nazionale Olimpica e una con la prima squadra. Quindi sono molto soddisfatto del mio lavoro". Domani sera le "Stelle Nere" debuttano - con una scaramantica maglia bianca - contro l'Italia nella partita di Hannover. "Penso che il Ghana fara' cose interessanti, anche se non sara' in grado di passare il turno. Questo perche' solo Essien, Appiah, Muntari, Mensah, e Kuffour hanno una discreta esperienza di calcio al vertice. Comunque, nel calcio puo' accadere di tutto". (AGI)
 
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ESORDIO VINCENTE PER L'OLANDA, 1-0 ALLA SERBIA
L'Olanda ha battuto per 1-0 la Serbia Montenegro nel secondo incontro del Gruppo C del Mondiale di Germania. A Lipsia gli 'Orange' portano a casa i tre punti grazie ad un gol in contropiede di Arjen Robben al 18'. Esordio vincente per l'Olanda che rispetta i favori del pronostico e conquista i primi tre punti del suo Mondiale. Inizio partita equilibrato con una Serbia intraprendente: al 13' Predrag Djordjevic se ne va sulla fascia sinistra, sul suo cross dal fondo Milosevic arriva con un attimo di ritardo e viene anticipato dal recupero disperato di Van Bronckhorst. La regola non scritta del calcio 'gol mangiato gol subito' si conferma al 18' quando Robben lanciato in contropiede da Van Nistelrooy insacca di sinistro a tu per tu col portiere avversario. La rete mette le ali all'attaccante del Chelsea che sfiora la doppietta personale al 21' con un potente sinistro da fuori area ma Jevric respinge in calcio d'angolo. Il gol piega le gambe ai serbi che, dopo un quarto d'ora confusionario, cominciano a spingere per cercare il pareggio. L'Olanda è soprattutto Arjen Robben, inarrestabile sulla fascia sinistra: al 37' punta un frastornato Nenad Djordjevic, rientra sul destro, tiro-cross ma il pallone esce di pochissimo sul fondo con Jevric immobile. L'inizio di ripresa vede una partenza razzo della Serbia-Montenegro alla ricerca del pareggio con in evidenza il neo-entrati Koroman e Zigic. Dopo 10 minuti di reazione serba, l'Olanda ha prontamento ripreso in mano le redini del gioco, rendendosi spesso pericolosa dalle parti di Jevric. Col passare del tempo la spinta di Stankovic e compagni si affievolisce permettendo agli' Orange' di non soffrire più di tanto. L'Olanda raggiunge in testa al ragruppamento con tre punti l'Argentina che ieri aveva battuto per 2-1 la Costa d'Avorio.
(Apcom)
 
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Lippi ha scelto: gioca Totti
Nesta è ok, gioca Zaccardo

Francesco Totti guiderà l'Italia all'assalto del Ghana lunedì sera ad Hannover nel debutto mondiale. Marcello Lippi ha sciolto i dubbi legati al romanista e lo getterà nella mischia dal 1'. Il ct non vuole snaturare la squadra, ormai abituata al 4-3-1-2. Del Piero in panchina. In difesa Nesta è arruolabile, mentre Zaccardo è preferito a Oddo. In attacco Toni-Gilardino, con Iaquinta in gran spolvero in panchina.

Non ditelo a Del Piero, o almeno diteglielo con tatto: Marcello Lippi ha scelto Totti per cominciare l'avventura mondiale in Germania. L'annuncio ufficiale potrebbe essere dato nella conferenza stampa di domenica sera, ma ormai il ct sembra aver spazzato ogni dubbio al riguardo. "Achille" Del Piero, come gli è capitato spesso nelle ultime due stagioni alla Juve, si accomoderà in panchina. Il parziale sfogo di sabato ("Totti è al 70 per cento? Con lui nessun dualismo, ma io sono al cento per cento ed ho dimostrato abbastanza. Io come Achille: valuto, ma nella battaglia finale di sarò") non ha convinto Lippi, che gli preferisce contro il Ghana un Totti non ancora al meglio. A dire la verità il Del Piero visto nelle ultime uscite non ha impressionato più tanto e nel ruolo di trequartista il giallorosso sembra più a suo agio.

Lippi può anche sorridere per il recupero di Nesta: il milanista affiancherà Fabio Cannavaro al centro della difesa. Sulla destra Zaccardo ha vinto il ballottaggio con Oddo, mentre in attacco fiducia a Gilardino e Toni, la coppia che offre le maggiori garanzie. In panchina torneranno sicuramente utili Perrotta, Iaquinta (in gran spolvero) e Inzaghi.

 
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MANIFESTAZIONE CONTRO IRAN PRIMA DI PARTITA ESORDIO
Prima della partita di esordio della nazionale iraniana, oggi a Norimberga, diverse organizzazioni hanno convocato una manifestazione contro la politica nucleare e anti-israeliana di Teheran. Al match dovrebbe essere presente il vicepresidente iraniano Mohammed Aliabadi. La polizia tedesca, scrive la Welt online - ha disposto misure imponenti attorno allo stadio per garantire la sicurezza degli spettatori.
Apcom
 
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CHE PALLE AI MONDIALI....

Adidas Telstar al mondiale del 1970 in Messico

Pallone Telstar mondiali 1970 in MessicoLa storia dei palloni mondiali inizia nel 1970 con il mondiale in Messico. Il pallone si chiamava TelStar fusione delle parole televisione, infatti quello fu il primo mondiale di calcio che andò in tv e Star. Quel pallone per quel tempo fu innovativo, infatti non si era mai visto un pallone con quell’architettura, 32 pentagoni 12 neri e 20 bianchi. Fu un innovazione che stravolse la storia dei palloni di calcio.


Adidas Telstar e Adidas Chile al mondiale del 1974 in Germania

pallone del mondiale 1974 GermaniaAl mondiale di calcio del 1974 in Germania furono usati due palloni, il Telstar uguale a quello dell’anno prima eccetto per il marchio nero in sostituzione del marchio oro e il Chile che era un pallone completamente bianco ma comunque telstar questo perchè al mondiale giocato in Cile nel 1962 si era già usato un pallone bianco. I materiali dei due palloni è uguale a quello usato quattro anni prima


Adidas Tango al mondiale del 1978 in Argentina

Pallone 1978 tangoIl tango è un’altra rivoluzione, formato da 20 pannelli a forma di triade che creavano l’impressione ottica di 12 cerchi perfettamente uguali. Questo pallone diventò subito un pallone classico e fu usato nelle successive 5 edizioni della coppa del mondo anche se con qualche piccola modifica. Il nome era un omaggio alla nazionale Argentina che trasmetteva emozione, forza ed energia. Tango appunto…


Adidas Tango España al mondiale del 1982 in Spagna

pallone mondiali 1982, tangoQuesto è il pallone che portò fortuna alla nazionale Italiana. Il tango del 1982 aveva importanti modifiche tecnologiche anche se l’aspetto era quasi uguale a quello di 4 anni prima, le modifiche consistevano nelle cuciture, infatti erano cuciture sigillate che permettevano al pallone di non inzupparsi d’acqua nelle partite sotto la pioggia. Questa modifica permetteva al pallone di tenere il suo peso inziale con qualsiasi tipo di terreno e clima


Adidas Azteca al mondiale del 1986 in Messico

pallone azteca, mondiali 1986 messicoQuesto pallone, l’Azteca, rivoluzionò la storia del calcio, infatti era il primo pallone sintetico, cioè con materiali costruiti in laboratorio, della storia del mondiale di calcio, ciò permetteva di assorbire ancora meno acqua e aumenta la resistenza dello stesso pallone, quindi di poter giocare in modo ottimale anche in presenza di campi particolarmente duri. Il nome deriva dalla popolazione che anticamente abitava il Messico, appunto gli Aztechi e anche i disegni si ispiravano ai murales e ai fregi architettonici di questa popolazione.


Adidas Etrusco Unico al mondiale del 1990 in Italia

pallone mondiali italia 1990 Naturalmente Azteca era solo una prima bozza di pallone sintetico che venne perfezionato per i mondiali del 1990 che si giocarono in Italia. A questo pallone venne messo uno strato interno di schiuma poliuretanica nera che lo rendeva ancora più impermiabile e gli dava una velocità e delle prestazioni uniche nel suo genere. Il nome, Etrusco, come per gli altri predecessori venne dato per la storia della nazione che ospitava i mondiali. I colori ricordavano la storia magnifica e il tocco artistico della popolazione Etrusca.


Adidas Questra per la coppa del mondo del 1994 in USA

pallone mondiale 1994 USA Continua la tradizione del Tango ma questa volta si chiama Questra e del primo tango è rimasto veramente poco. Ora viene introdotta una parte esterna sintetica di schiuma poliuretanica bianca. Questo strato di materiale rendeva il pallone più morbido quindi migliore il controllo dello stesso. Un altro beneficio di questo pallone era la velocità che raggiungeva grazie alla ottima risposta all’energia impressa dal piede del calciatore. Il nome proviene dalla storia Americana che si ispira allo spazio, all’energia e ai razzi.


Adidas Tricolore per la coppa del mondo del 1998 in Francia

pallone tricolore coppa del mondo francia 1998 Questo fu il primo pallone del mondiale ad essere a più colori, non più il bianco e il nero ma i colori della bandiera francese. Oltre al colore sul pallone compariva il galletto, mascotte del mondiale francese nonchè della nazionale Francese.Questo pallone era altamente tecnologico rispetto ai precedenti era composto da una moderna schiuma sintattica: una matrice regolare stagna, composta da singole microsfere riempite di gas e sigillate individualmente per fornire una durata elevata. La stessa schiuma serviva al pallone per migliorare la risposta, la resistenza della palla e la restituzione dell’energia.


Adidas Fevernova per la coppa del mondo del 2002 in Korea e Giappone

pallone mondiale 2002 korea e giappone Fu il primo pallone a modificare il classico disegno del Tango introdotto nel 1978, oramai del vecchio caro Tango era rimasto solo il disegno poichè il resto era tutto cambiato, nel 2002 si cambia anche il disegno.

Fevernova aveva uno strato di schiuma sintattica raffinata che dava alla sfera caratteristiche elevatissime di performance; lo chassis lavorato a triplice strato garantiva invece traiettorie aeree più precise e prevedibili

Il colore cromato e l’aspetto esterno, del pallone, era un omaggio alle usanze e alla storia Asiatica in cui si svolgeva il mondiale.


Adidas Teamgeist per la coppa del mondo del 2006 in Germania

pallone mondiale 2006 germaniaQuesto è il pallone dei mondiali 2006 in Germania, mostrato per la prima volta a Lipsia in occasione dei sorteggi per i gruppi del campionato del mondo. I 14 pannelli rendono la superficie del pallone completamente sferica e migliorano il controllo da parte dei calciatori. Alcune società conosciute a livello mondiale come il Real Madrid o il Milan hanno avuto il piacere di usarlo in allenamento prima della presentazione e in campionato dopo la presentazione, ciò per fare test sulla sfera. I colori sono il bianco e il nero della nazionale della Germania e contorni d’orati a ricordare lo splendore della coppa del mondo.

mondialidicalcio.org

 
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ASPETTANDO IL GOL NUMERO 2000...ne mancano 72 ad oggi


Fino ad oggi i gol nella fase finale dei mondiali, dal 1930 ad oggi, sono 1916. Nell’ultimo mondiale sono stati realizzati 161 gol, quindi è prevedibile che in questa edizione del mondiale sarà segnato il gol numero 2000. Ad oggi 11 giugno 2006 ne mancano 72

Ma vediamo un po’ di curiosità.

L’ultimo gol, il numero 1916 è stato realizzato da Ronaldo nella finale dello scorso mondiale, la partita era Brasile Germania, il mondiale, naturalmente quello di Giappone e Korea, la data il 30/6 e il minuto il 76°.
Il primo gol dei mondiali è stato realizzato da Laurent L., calciatore della nazionale Francese, nella partita Francia Messico al 19° minuto di gioco, la partita finì 4-1. Laurent battè Mc Ghee B., calciatore dell’USA che nella partita disputata in contemporanea segnò al 23, quindi solo 4 minuti di distanza, questa partita finì 3-0. Le partite si giocavano il 13 Luglio del 1930.
Il gol numero 100 è stato realizzato da Jonasson S. calciatore Svedese contro l’Argentina, il minuto era il 67°, il mondiale quello del 1934, la partita finì 3-2. Questo gol fu davvero di fortuna visto che quel giorno si giocavano in contemporanea tutte le partite degli ottavi, quindi 8 partite, e visto che il gol numero 99 e 101 sono stati realizzati da due calciatori italiani Schiavio A. al 64° di Italia Usa e Orsi R. al 69° nella stessa partita, la partità finì 7-1, la data di tutti gli ottavi era il 27 Maggio e il mondiale si giocava in Italia.
Si deve arrivare al 1958 per avere il gol numero 500, realizzato da Collins J., calciatore della Scozia, la data era l’11 Giugno e il minuto il 74°, la partita Scozia Paraguay era valida per il gruppo 2 del mondiale che si giocava in Svezia e finì 3-2 per il Paraguay, anche questo gol fu una vera fortuna poichè in contemporanea si giocavano ben 7 partite. La località della partita era Norrkoping e l’arbitro era italiano, si trattava del signor Orlandini.
Il gol numero 1000 fu realizzato nei mondiali del 1978, giocati in Argentina, fu realizzato su rigore al 34° di Olanda Scozia da Rensenbrink, calciatore Olandese. La partita era valida per il gruppo 4 e finì 3-2 per la Scozia.
Il gol numero 1500 fu realizzato da Caniggia, nel mondiale in Usa nel 1994. La partita era Argentina Nigeria, il gol arrivò al 21° minuto, in quella partita lo stesso Canigia realizzò una doppietta, la partità finì 2-1 ed era valida per il gruppo D del mondiale.
Il primo gol italiano a un mondiale fu il numero 75 dei mondiali, fu realizzato da Schiavio A. in Italia Usa, la stessa partita sopra mensionata che finì 7-1, il mondiale si giocava in Italia e quell’anno il titolo andò alla stessa Italia. Il gol fu realizzato al 18° minuto. L’Italia non aveva preso parte al mondiale di 4 anni prima quindi quello realizzato da Schiavio fu il primo gol dell’Italia alla prima partita della stessa Italia e fu realizzato dopo soli 18 minuti.
Il gol più veloce è stato realizzato da Hakan Sukur, calciatore turco, contro la Corea del sud, al mondiale di Korea e Giappone, dopo soli 10 secondi dall’inizio della partita. La stessa finì 3-2 per la Turchia ed era la finale per il 3° e 4° posto.
Il capocannoniere del mondiale per ora è Gerhard Muller, calciatore tedesco che ha messo a segno ben 14 gol in 2 mondiali, 1970 e 1974. Ronaldo quest’anno lo potrebbe battere visto che è a 12 gol in 3 mondiali (nel 1994 giocò 0 partite ma era in rosa).
mondialidicalcio.org
 
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LE PROBABILI FORMAZIONI DEGLI INCONTRI DI OGGI 11 GIUGNO
Oggi 11 giugno sono in programma 3 partite 1 del gruppo C e 2 del gruppo D.

Alle ore 15.00 per il gruppo C giocano Serbia e Montenegro-Olanda allo stadio Zentralstadion di Lispsia.
Probabili formazioni:
SERBIA E MONTENEGRO (3-5-2): 1 Jevric, 4 Duljaj, 6 Gavrancic, 20 Krstajic, 3 Dragutinovic, 7 Koroman, 10 Stankovic, 11 P. Djordjevic, 17 Nadj, 9 Milosevic, 8 Kezman. (12 Kovacevic, 23 Stojkovic, 15 Dudic, 13 Basta, 14 N. Djordjevic, 2 Ergic, 18 Vukic, 22 Ilic, 21 Ljuboja, 19 Zigic). Allenatore: Petkovic.
OLANDA(4-3-3): 1 Van Der Sar, 14 Heitinga, 13 Ooijer, 4 Mathijsen, 5 Van Bronckhorst, 18 Van Bommel, 20 Sneijder, 8 Cocu, 17 Van Persie, 9 Van Nistelrooy, 11 Robben. (23 Stekelenburg, 22 Timmer, 2 Jaliens, 12 Kromkamp, 3 Boulahrouz, 15 De Cler, 6 Landzaat, 16 Maduro, 10 Van der Vaart, 7 Kuijt, 19 Vennegoor of Hesselink, 21 Babel).
Allenatore: Van Basten.
Arbitro: Markus Merk (Germania)

Alle ore 18.00 per il gruppo D scendono in campo Messico-Iran allo stadio Franken-Stadion di Norimberga.
Probabili formazioni:
MESSICO (5-3-2) : 1 Sanchez, 3 Salcido, 14 Pineda, 4 Marquez, 5 Osorio, 15 Castro, 6 Torrado, 7 Naelson, 8 Pardo, 9 Borgetti, 10 Franco.
Allenatore: Ricardo Lavolpe
IRAN (4-3-1-2) : 1 Mirzapour, 13 Kaebi, 5 Rezaei, 4 Golmohammadi, 20 Nosrati, 2 Mahdavikia, 6 Nekounam, 14 Teymoorian, 9 Hashemian, 8 Karimi, 10 Daei
Allenatore: Branko Ivankovic
Arbitro: Roberto Rosetti (Ita)

Ed infine chiude la terza giornata del mondiale alle ore 21.00 l'incontro tra Angola-Portogallo allo FIFA WM-Stadion di Colonia.
Probabili formazioni:
ANGOLA (4-4-2): 1 Ricardo, 20 Loco, 3 Jamba, 5 Kali, 21 Delgado, 17 Ze Kalanga, 8 Andre, 7 Figueiredo, 13 Edson, 9 Mantorras, 10 Akwa.
Allenatore: Luis Oliveira Goncalves
PORTOGALLO ( 4-2-3-1) : 1 Ricardo, 13 Miguel, 16 Carvalho, 5 Meira, 14 Valente, 6 Costinha, 18 Maniche, 7 Figo, 20 Deco, 17 Ronaldo, 9 Pauleta.
Allenatore: Luis Felipe Scolari
Arbitro: Jorge Larrionda (Uru)
 
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IL PERSONAGGIO DELLA SECONDA GIORNATA DEL MONDIALE
Il personaggio della Seconda giornata del Mondiale è l'allenatore Leo Beenhakker.
Motivo: il sorprendete pareggio che la sua squadra Trinidad e Tobago ha saputo strappare alla Svezia, e facendo entrare la squadra caraibica nella storia.

BEENHAKKER LEO
Nazionalità : Olandese
Data di nascita : 2 Agosto 1942

Leo Beenhakker è un allenatore vecchio stampo. Con l'immancabile sigaro in bocca ha viaggiato in lungo e in largo, ricoprendo svariati incarichi. Ora, a 63 anni, si prepara per una nuova sfida. Maestro nel gestire lo spogliatoio, il tecnico olandese vanta un'esperienza quarantennale ed è uno degli allenatori più preparati del panorama internazionale. Beenhakker è sempre stato animato da uno spirito girovago, che l'anno scorso l'ha portato sulla panchina di Trinidad Tobago, la più piccola nazione a qualificarsi per la fase finale dei Mondiali. È subentrato a Bertille St.Clair durante le qualificazioni ed ha guidato le due isole caraibiche al raggiungimento del quarto posto nel girone finale CONCACAF, un piazzamento che ha dato accesso allo spareggio contro la quinta classificata della zona asiatica, il Bahrain.
Una volta terminati i grandi festeggiamenti per l'incredibile traguardo raggiunto, giocatori e tifosi non hanno esitato ad indicare il c.t. come principale artefice della storica impresa. "Il merito è tutto di Leo Beenhakker - ha dichiarato il portiere Kelvin Jack -. Grazie a lui siamo cresciuti, sia a livello tecnico che mentale, abbiamo capito che potevamo essere competitivi".
by FIFAworldcup.com
 
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PEKERMAN (ARGENTINA), CRESPO GRANDE, MA TUTTI BRAVI
"Hernan ha giocato una grande partita. Sono veramente felice per il fatto che abbia segnato il suo primo gol e spero che altri ne segni". Cosi' Jose' Pekerman, allenatore dell'rgentina, a proposito della prestazione in campo dell'attaccante del Chelsea, che con la rete realizzata oggi e' arrivato a quota 30 con la maglia della nazionale biancoceleste. "L'Argentina ha fatto molto bene e lavorato duro per questa vittoria, percio' sono felice. Le mie congratulazioni a tutti i giocatori. E' belle vedere che siamo partiti con il piede giusto e la squadra puo' giocare bene", ha detto il coach. Pekerman ha parole di elogio anche per i tifosi sugli spalti e per il vecchio capitano Diego Armando Maradona, anche lui sugli spalti: "Noi pensiamo sempre ai nostri tifosi, e Maradona dico grazie. Cie' di grande aiuto con le sue parole di sostegno". Soddisfatti anche il capitano Sorin - "Una buona prestazione e guardiamo all'ottimo risultato. La prima partita e' sempre una chiave importante" - e ovviamente Crespo, a giudizio del quale "una partenza cosi' e' davvero ottima cosa".
(AGI)
 
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