lunedì, luglio 10, 2006
ITALIA, LA FESTA A ROMA


La Nazionale italiana campione del Mondo in carica e' arrivato al Circo Massimo dove e' in programma l'omaggio di Roma al gruppo di Marcello Lippi che e' accompagnato anche dal Ministro Melandri. Sul pullman scoperto che sta portando Cannavaro e compagni, Filippo Inzaghi e Gianluigi Buffon tengono uno striscione sul quale e' scritto ''Fieri di essere italiani'. Ilarita' tra il pubblico con uno stendardo che dice 'Ridatece la Gioconda'. Alle 23 in punto la comitiva azzurra e' scesa dal pullman e sta salendo sul palco dove ci sono i presentatori Tiberio Timperi e Carlo Verdone ad attenderli. Senza camicia, a torso nudo, a cantare a squarciagola 'We are the champions' dei Queen: cosi' Alessandro Del Piero si presenta sul palco allestito al Circo Massimo. Gli azzurri campioni del Mondo con il capitano Fabio Cannavaro al 'microfono', stanno cantando l'inno d'Italia. Il capo delegazione dell'Italia Giancarlo Abete ha letto alla platea sterminata del Circo Massimo il messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Subito dopo l'attaccante del Milan, Alberto Gilardino ha detto: ''e' una vittoria per tutti loro, sono grandi'', rivolto al pubblico.

TOTTI: ''Mi godo questo momento... C'e' l'Europeo tra 2 anni? Lo so...''. Francesco Totti non si sbilancia davanti alla sterminata platea del Circo Massimo. Il capitano della Roma non ha ancora deciso se proseguire a giocare in Nazionale dopo i Mondiali di Germania 2006.
CANNAVARO: ''Chiedo un coro per Gianluca Pessotto!''. Fabio Cannavaro, capitano della Nazionale, prende il microfono e si rivolge cosi' alle centinaia di migliaia di persone presenti al Circo Massimo.
TONI: ''E' una situazione stupenda vedere tutta questa gente''. Luca Toni, autore ai Mondiali di Germania 2006 di due gol, parla cosi' sul palco allestito al Circo Massimo per accogliere gli azzurri campioni del Mondo. ''Il gesto che faccio quando segno quando e' nato? Non mi ricordo la prima -aggiunge- ma mi ricordo l'ultima''.
LIPPI: ''Una volta arrivati li' dovevamo cercare di prendere tutto, c'era una tavola imbandita..., i ragazzi hanno fatto di tutto, lottato, sofferto, e dimostrato grandi qualita'''. Sono le parole di Marcello Lippi al Circo Massimo. ''Sono stati fantastici in questi due anni e doveva per forza finire cosi', c'e' grande soddisfazione e gioia e ora per loro ci saranno delle vacanze meritate. Un aggettivo per definirli? Sono stati compatti. Quando abbiamo alzato al Coppa? eravamo fuori di testa...''.
(Adnkronos)
Il pullman con i giocatori azzurri ha appena lasciato il Circo Massimo tra due ali di folla, diretto verso il lungotevere. Il retropalco, all'altezza di piazzale Ugo La Malfa, e' diventato dall'arrivo degli Azzurri un'autentica bolgia. I blocchi delle forze dell'ordine all'inizio e alla fine della via che costeggia il Circo Massimo sono presto saltati per il grande afflusso di folla, e anche le aree, in teoria controllatissime, riservate agli ospiti e ai giornalisti, sono state invase dai tifosi festanti. Piccoli momenti di panico quando qualcuno, per salutare la partenza dei nostri giocatori, ha fatto esplodere dei fuochi d'artificio sotto la statua di Mazzini, praticamente ad altezza d'uomo. Fuggi fuggi generale, ma solo tante risate. Piu' serio l'inconveniente relativo all'acqua: i furgoni della Protezione Civile con le migliaia di bottigliette approntate per l'occasione sono stati bloccati proprio dalla folla che ha occupato il tratto di strada in teoria riservato. Con il risultato di interrompere la fornitura di acqua per almeno un paio d'ore. Proprio come la festa scudetto della Roma di cinque anni fa, alcune centinaia di persone hanno inoltre varcato i cancelli del Palatino, per assistere alla kermesse, senza tener conto delle norme di sicurezza, dai ruderi dei palazzi imperiali. Ancora piu' rischiosa la bravata di diverse decine di giovani, che sono saliti sul tetto di un antico edificio prospicente il Palatino, e li' sono rimasti malgrado i ripetuti richiami degli organizzatori. Per il resto, la serata e' trascorsa in una festosa ma pacifica atmosfera di gioia e di vicinanza con i beniamini del Mondiale, e la gente sta lentamente sfollando a piedi in tutte le direzioni. (AGI)
 
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TORNANO I CAMPIONI, DELIRIO AZZURRO

Erano partiti lasciandosi alle spalle gli enormi problemi del calcio italiano e il malumore dell'opinione pubblica. Sono stati criticati, a volte fischiati e contestati, poi applauditi e infine osannati quasi come degli eroi al loro rientro in Italia con la coppa del Mondo. Strana sorte, quella che ha atteso per circa un mese la nazionale di Marcello Lippi e che si e' definitivamente compiuta oggi pomeriggio in un clima di grande festa all'aeroporto di Pratica di Mare. Il volo degli azzurri, partito da Duesseldorf alle 17 circa, ha toccato terra in Italia alle 18.36. Ad attenderlo, migliaia di persone e bandiere tricolori, una folla di fotografi e giornalisti e la pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori, decollata dallo scalo militare per scortare il volo charter dei campioni del mondo quando era ormai in prossimita' dell'aeroporto. Dopo l'atterraggio, il primo a scendere trionfalmente le scale portando con se' la coppa del Mondo e' stato il capitano Fabio Cannavaro, seguito dal ct Marcello Lippi e dal capodelegazione della nazionale italiana Giancarlo Abete. ''Abbiamo compiuto un'impresa storica'', ha detto Cannavaro quasi travolto dalla folla. ''Era un sogno, ma ora e' una bella realta'. Festeggiare le cento presenze con una vittoria cosi' importante e' una grande soddisfazione per me. Abbiamo visto le immagini in tv, l'Italia e' impazzita, ci siamo resi conto di aver compiuto un'impresa storica''. Gli azzurri sono storditi, quasi non si aspettassero una simile accoglienza: ''Un anno come su un disco volante -ha detto Gianluigi Buffon-. E' difficile trovare un equilibrio dopo un anno simile''. ''La nostra -ha aggiunto il portiere- e' una nazionale che mette da parte le finezze, e' piu' rude ma piace di piu' alla gente. Vincere il Mondiale e' una cosa immensa, l'importanza di questa coppa non l'abbiamo ancora capita bene''. Francesco Totti,accompagnato dalla moglie Ilary Blasi e dal figlio Christian, non riesce nemmeno a parlare, tanto e' l'affetto della 'sua' citta'. Per Alessandro Del Piero l'attesa non finiva mai: ''E' stato troppo lungo questo volo -dice- sono contento di poter festeggiare in Italia. Che emozione!''. Gli azzurri sembrano storditi. ''Penso -ha detto Gattuso- che la gioia e la consapevolezza di aver fatto qualcosa d'importante arriveranno tutte insieme. Questa vittoria ce la godremo pian piano''. Difficile mantenere la calma, difficile rimanere lucidi. Persino Marcello Lippi non puo' fare a meno di 'decollare'. ''In questo momento -ha detto raggiante il ct- non possiamo volare basso. Dobbiamo volare alto in tutti i sensi visto che siamo contenti, felici e entusiasti: e' giusto volare alti. Sono felicissimo e non c'e' piu' la tensione che c'era ieri. Alcuni giocatori si sono rasati -ha raccontato Lippi-, me lo hanno proposto anche a me ma sono convinto che sono una cosa sgradevole con i capelli cortissimi''. Dopo le feste, arrivera' anche il momento delle decisioni. La giornata di domani dovrebbe essere dedicata all'incontro tra il ct, il commissario della Figc Guido Rossi e il capo della delegazione azzurra in Germania, Giancarlo Abete. Sul tavolo, ovviamente, un solo argomento: il futuro del commissario tecnico. ''Quando arrivi in cima -ha detto Lippi stamattina nell'ultima conferenza tenuta in terra tedesca- ti rendi conto di quanto sia difficile arrivare, di quanto sia gratificante e bello trovare nuove motivazioni, nuovi stimoli, nuova concentrazione nel lavoro per rimanere a questi livelli. La sfida e' quella li'. Poi uno, quando ha 70 anni decide se e' il momento di fermarsi, ma io ho intenzione di fare ancora il mio lavoro''. I giocatori subito dopo la partita di ieri hanno intonato il coro: ''Non ci lasciare, Marcello non ci lasciare''. L'incertezza, pero', resta: ''Nel mio prossimo lavoro spero di avere la stessa complicita' che ho avuto finora con i miei giocatori'', ha affermato il ct, affrettandosi poi a precisare: ''Nel mio prossimo lavoro...e intendo esso sia con o senza la Nazionale''. Il suo contratto con la nazionale scadra' il 15 luglio, ma il dubbio non durera' cosi' a lungo. Le parole di Abete, primo 'consigliere' istituzionale di Lippi, sembrano confermare la 'sensazione', ovvero che il ct voglia chiudere nel migliore dei modi la sua avventura in azzurro dopo aver raggiunto l'obiettivo. Non e' azzardato, pero', continuare a pensare che il successo ottenuto in Germania possa spingere il ct a rinunciare all'addio e di continuare. In fondo, agli Europei del 2008 mancano meno di 2 anni. ''Adesso c'e' un Mondiale vinto e scenari che possono richiedere ulteriori riflessioni'', ha affermato Abete concludendo poi: ''Dipende dal ct''.
(Adnkronos)
 
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LA NAZIONALE ITALIANA ARRIVATA IN ITALIA

L'aereo con la Nazionale Italiana è arrivato a Pratica di Mare, Cannavaro alza la Coppa del Mondo sotto il Cielo Italiano.
Fabio Cannavaro:
''Abbiamo compiuto un'impresa storica''. Sono le prime parole di Fabio Cannavaro, capitano della Nazionale, all'aeroporto di Pratica di Mare, dove gli azzurri sono atterrati di ritorno dalla Germania. ''Era un sogno, ma ora e' una bella realta' -prosegue Cannavaro-. Festeggiare le cento presenze con una vittoria cosi' importante e' una grande soddisfazione per me. Abbiamo visto le immagini in tv, l'Italia e' impazzita, ci siamo resi conto di aver compiuto un'impresa storica''.
Alex De Piero:
''Sono contento di poter festeggiare in Italia''. Sono le prime parole di Alessandro Del Piero all'arrivo dell'aereo che ha riportato in Italia la Nazionale di Marcello Lippi Campione del Mondo. ''E' stato troppo lungo questo volo -ha detto ai microfoni di 'Rai2'- sono contento di poter festeggiare in Italia. Che emozione!!!''.
Marcello Lippi:
''In questo momento non possiamo volare basso. Dobbiamo volare alto in tutti i sensi visto che siamo su un aereo e che siamo contenti, felici e entusiasti: e' giusto volare alti''. Il gioco di parole e' del ct della nazionale Marcello Lippi, intervistato dalla Rai durante il volo che ha riportato gli azzurri campioni del mondo a Roma. ''Sono felicissimo e non c'e' piu' la tensione che c'era ieri'', afferma il ct in un clima sereno e di euforia. ''Alcuni giocatori si sono rasati -ha raccontato Lippi-, me lo hanno proposto anche a me ma sono convinto che sono una cosa sgradevole con i capelli cortissimi''.
(Adnkronos)

DAVANTI P. CHIGI SPUNTA STRISCIONE PER CANNAVARO 'SUBITO SANTO'
Centinaia di tifosi hanno preso d'assalto Palazzo Chigi per accogliere gli azzurri di Marcello Lippi. In Piazza Colonna, transennata dalle forze dell'ordine, da piu' di due ore si accalcano sostenitori della Nazionale, ma anche curiosi e turisti. Proprio davanti all'ingresso principale tra tante bandiere Tricolore e' puntato un maxi striscione di alcuni fan casertani che inneggia al capitano Fabio Cannavaro: 'Dopo San Gennaro e' arrivato Cannavaro. Santo subito'. Intanto nel cortile interno della Presidenza del Consiglio e' tutto pronto per la visita dei neo campioni del mondo in arrivo da Berlino dopo la vittoria di ieri sera all'Olympia Stadion. Sara' il presidente del Consiglio Romano Prodi a fare gli onori di casa, con il ministro per le Politiche giovanili e le Attivita' sportive Giovanna Melandri. Il Professore consegnera' ai giocatori la medaglia d'argento come riconoscimento per aver conquistato la Coppa Mondo nella finale contro la Francia. Circa 200 i giornalisti, le tv e i fotografi accreditati per seguire in diretta l'evento. (Adnkronos)
 
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FIFA, ZIDANE VOTATO PRIMA DI FINALE
''La maggior parte dei giornalisti hanno scelto Zinedine Zidane come miglior giocatore dei Mondiali prima che si giocasse la finale''. Andreas Herren, portavoce della Fifa, spiega cosi', almeno in parte, il risultato della votazione che ha eletto il centrocampista francese 'mvp' dei Mondiali di Germania 2006. Zidane, all'ultima esibizione della carriera, e' stato il protagonista in negativo della finale di ieri, chiusa con un cartellino rosso rimediato nel secondo tempo supplementare per una testata rifilata a Marco Materazzi. ''Nessuno -prosegue Herren- si aspetta che capiti una cosa del genere in finale... Il voto a favore di Zidane e' l'espressione globale del rendimento che il giocatore ha avuto in tutto il torneo''. Il sistema utilizzato, ammette Herren, va modificato. ''Molti hanno votato prima del match, visto che poi avrebbero dovuto lavorare''. A questo punto e' probabile che le cose cambino nella prossima edizione dei Mondiali. Il meccanismo attuale, in realta', aveva gia' mostrato i suoi limiti nel 2002. In Giappone e Corea, la stampa premio' Oliver Kahn: in finale, pero', il portiere tedesco spiano' la strada al successo del Brasile con una papera. ''Allo stato attuale -e' la difesa di Herren- nessun giornalista avrebbe potuto votare durante la partita. Ci organizzeremo affinche' questo sia possibile nel 2010''. (Adnkronos)
 
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SOS RACISME, FIFA INDAGHI SU CASO MATERAZZI-ZIDANE
Secondo ''diverse fonti ben informate all'interno del mondo del calcio'' Marco Materazzi avrebbe provocato Zinedine Zidane chiamandolo ''sporco terrorista'' e per questo la Fifa deve cercare di ''fare luce per quanto possibile'' sull'episodio che ha caratterizzato la finale dei Mondiali di Germania 2006 tra Italia e Francia. E' quanto scrive l'associazione francese Sos-Racisme rendendo noto di aver invitato la federcalcio internazionale ad indagare sull'accaduto chiedendo sanzioni nell'eventualita' in cui l'ipotesi di un simile insulto dovesse trovare riscontri. Sos Racisme non ha fornito dettagli sulle fonti dell'indiscrezione. Nel corso del secondo tempo supplememtare della finale vinta ieri dall'Italia a Berlino le riprese televisive avevano mostrato il centrocampista francese Zidane, poi espulso, colpire con una testata al petto Materazzi dopo una frase pronunciata dal difensore azzurro. La versione delle fonti citate da Sos Racisme coincide con quella del quotidiano sportivo britannico Guardian, mentre secondo l'emittente brasiliana Globo Tv un gruppo di esperti nella lettura del labiale ha colto nelle parole pronunciate da Materazzi un insulto alla sorella di Zidane, a quanto pare definita due volte ''prostituta''. Zidane, attualmente in forza al Real Madrid ed ex stella della Juventus, nacque a Marsiglia nel 1972 da emigrati algerini fuggiti dalla regione della Cabilia durante la Guerra d'Indipendenza.
(Adnkronos)
 
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MATERAZZI PROVOCA, ZIDANE COLPISCE
La reazione di Zidane contro Materazzi sarebbe stata provocata dalla parola 'terrorista' che l'italiano avrebbe rivolto al capitano francese. Lo sostiene l'edizione 'on line' del quotidiano britannico 'The Guardian'. 'Zidane - scrive la testata - e' stato certamente provocato, ci sono stati accenni la scorsa notte che Materazzi l'abbia chiamato 'terrorista', ma Zidane avra' ragione di maledire la sua stupida reazione'. Sconcerto per il gesto di Zizou dal quotidiano francese L'Equipe. (ANSA)
 
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TUTTA L'ITALIA DAVANTI ALLA TV
C'era tutta l'Italia davanti alla Tv per la finale di Germania 2006 che ha laureato gli azzurri campioni del Mondo, con record di spettatori. Il dato auditel segnala una platea televisiva nel prime time di 28.305.000, con una media di 23.935.000 spettatori (84.11%) a Raiuno, ai quali vanno aggiunti oltre due milioni alle satellitari e la folla non stimabile per i maxischermi. I tempi supplementari sono stati seguiti su Raiuno da 24.530.000 spettatori (84.02%) ed i rigori da 25.384.000 (87.03%). (ANSA)
 
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CANNAVARO: "HO DORMITO CON LA COPPA"
(ANSA) - DUISBURG,10 LUG -A letto con la Coppa:dopo averla sollevata all'Olympiastadion di Berlino,Cannavaro racconta di aver voluto assaporare il gusto del trionfo. "Lo avevo detto a mio figlio Christian - dice - e ho mantenuto la promessa: siamo andati a letto insieme, io, lui e la Coppa". Il capitano azzurro ha poi parlato del Presidente Napolitano. "E' una persona eccezionale. Ieri dopo la partita ci e' venuto a trovare, lo abbiamo bagnato ma non ha detto niente, era li' che cantava, euforico anche lui".
 
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L'ITALIA CAMPIONE SALUTA LA GERMANIA
(ANSA) - DUESSELDORF, 10 LUG - Il charter azzurro che riporta la nazionale italiana di calcio campione del mondo e' in partenza dall'aeroporto di Duesseldorf. La partenza prevista originariamente alle 16 e' slittata per problemi tecnici dell'aeroporto. In prima fila sull'aereo il ct Marcello Lippi, Gigi Riva, il presidente del Coni Gianni Petrucci e il capodelegazione Giancarlo Abete. L'atterraggio all'aeroporto di Pratica di Mare e' previsto dopo circa due ore di volo.
 
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ZINADINE ZIDANE, MIGLIOR CALCIATORE DEL MONDIALE

Zinedine Zidane eletto miglior giocatore dei Mondiali 2006. Nonostante l'espulsione rimediata nella finale persa contro l'Italia per una testata a Marco Materazzi, il capitano della Francia è stato eletto il miglior giocatore dalla stampa accreditata al Mondiale tedesco, vincendo la speciale classifica con 2012 punti, davanti ai campioni del mondo dell'Italia, Fabio Cannavaro (1977 punti) e Andrea Pirlo (715 punti).Secondo il quotidiano britannico 'The Guardian' sarebbe stato ''terrorista'' l'insulto rivolto da Materazzi a Zidane che avrebbe provocato la reazione scomposta del francese e la conseguente espulsione. ''E' stato sicuramente provocato - scrive il 'Guardian' sul francese - ci sono voci secondo cui Materazzi lo avrebbe chiamato 'terrorista'. Ma Zidane farà bene a maledire la sua stupida reazione''. E nel corso di una cerimonia a Parigi per rendere omaggio alla nazionale francese Zizou riceve i complimenti del presidente Jacques Chirac. ''Lei è un virtuoso, un genio del calcio mondiale -ha detto il capo di Stato francese-. Lei è anche un uomo di animo nobile, di spirito combattivo. Per questo la Francia la ammira e la ama''. Al riconoscimento andato a Zidane, l'unico tra quelli assegnati dalla Fifa ad essere determinato attraverso il voto dei giornalisti, si aggiungono quelli assegnati alla nazionale portoghese, a Miroslav Klose e Gianluigi Buffon. Il Portogallo, sconfitto dalla Germania nella finale per il terzo posto, è stato premiato dalla federazione internazionale quale squadra più divertente del torneo, mentre l'attaccante tedesco Klose, autore di 5 reti nel corso della Coppa del Mondo, ha vinto la Scarpa d'Oro riservata al miglior realizzatore dei Mondiali. Buffon ha invece ottenuto il premio di miglior portiere del torneo.In merito al premio di miglior giocatore del torneo, Zidane succede ad altri due calciatori sconfitti in finale: sono il portiere tedesco Oliver Kahn per i Mondiali nippocoreani del 2002 (Germania battuta 2-0 dal Brasile) e l'attaccante brasiliano Ronaldo per l'edizione di Francia '98 (la Selecao fu superata dalla Francia per 3-0 nel match per il titolo). Nell'edizione di Usa '94 il premio andò a un altro 'bomber' brasiliano, Romario, protagonista del successo verdeoro nella finale vinta ai rigori con l'Italia, mentre nel 1990 il riconoscimento fu consegnato a Salvatore Schillaci, attaccante della nazionale italiana uscita in semifinale con l'Argentina. Nel 1986 il premio fu invece di Diego Armando Maradona, leader dell'Argentina vincitrice del torneo organizzato in Messico. (Adnkronos/Ign)
 
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L'ITALIA ARRIVERA' VERSO LE 18.00 A PRATICA DI MARE
Gli azzurri rientreranno oggi dalla Germania con un volo Eurofly. L'aereo atterrerà verso le 18.30 all'aeroporto militare di Pratica di Mare. La scelta dell'aeroporto è stata confermata dal Prefetto di Roma Achille Serra al fine di non creare problemi agli scali di Ciampino o Fiumicino in considerazione del fatto che ad accogliere la nazionale ci saranno sicuramente tantissimi tifosi.
In tarda serata è prevista la festa al Circo Massimo a Roma con la presenza della Nazionale Italiana Campione del Mondo, che abbraccerà i proprio tifosi e sarà il Capitano Fabio Cannavaro ad alzare la prestigiosa Coppa del Mondo sotto il cielo Italiano!
 
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LIPPI, VITTORIA CHE RIMARRA' SCOLPITA NELLA ROCCIA

''E' una vittoria che rimarra' scolpita nella roccia''. Lo ha dichiarato Marcello Lippi in un'intervista a 'La Repubblica', poco dopo la conclusione della partita che ha regalato all'Italia la quarta coppa del mondo della sua storia calcistica. ''E adesso ci godiamo questa vittoria'' ,prosegue l'allenatore azzurro, che non fa cenni riguardo il suo possibile abbandono alla nazionale. Lippi ha pensato di poterla anche perdere la finale di ieri: ''quando giochi contro gente cosi' brava -dice- e' inevitabile temere che qualcuno indovini il numero che chiude la partita. Pero' e' stato frequente anche il pensiero che qualcosa di simile potesse capitare a noi''. ''Abbiamo rischiato -sottolinea Lippi- ma alla fine, nel complesso, abbiamo meritato''. I rigori: ''li ho vissuti con relativa tranquillita'. C'era la fila di gente che li voleva tirare. Sono dettagli importanti. Ai rigori non si vince per caso''. Con il ct della nazionale francese, in occasione dell'espulsione di Zidane: ''ho litigato, perche' si e' rivolto a Materazzi accusandolo di avere recitato. Le immagini dimostrano il contrario. ''Zidane -prosegue Lippi- e' un peccato che abbia concluso la carriera nel peggiore dei modi''. ''E' l'emozione piu' forte della mia carriera'', conclude Lippi a chi gli chiede della sensazione provata a fine partita. ''Ho vinto la Champions League, tanti scudetti e un mondiale per club -dice- ma nessuna vittoria e' paragonabile a questa''. (Adnkronos)
 
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IL TABELLONE FINALE DEI MONDIALI 2006
 
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ITALIA CAMPIONE DEL MONDO 2006: IL CAMMINO
Il cammino dell'Italia ai Mondiali, dalla vittoria all'esordio contro il Ghana a quello in finale contro la Francia.
Prima fase Gruppo E
ITALIA-Ghana 2-0, marcatori: 40' Pirlo (ITA) e 83' Iaquinta (ITA).
ITALIA-Stati Uniti 1-1 Marcatori: 22' Gilardino (ITA) 28' Zaccardo (a)
Repubblica Ceca-ITALIA 0-2 Marcatori: 26' Materazzi (ITA); 87' Inzaghi (ITA)
Ottavi di finale
ITALIA-Australia 1-0 Marcatori: 95' Totti r (ITA)
Quarti di finale
ITALIA-Ucraina 3-0 Marcatori: 6' Zambrotta (ITA); 56' Toni (ITA); 59' Toni (ITA)
Semifinali
Germania-ITALIA 0-2 dts Marcatori: 119' Grosso (ITA); 121' Del Piero (ITA)
Finale
ITALIA-Francia 6-4 dcr (1-1) Marcatori: 7' Zidaner (FRA), 19' Materazzi (ITA).
(AGI)
 
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ITALIA RIENTRA A DUISBURG (CASA AZZURRA)

Trionfale rientro al ritiro di Duisburg per la nazionale italiana. Gli Azzurri hanno lasciato Berlino in aereo per tornare nel Land Haus Milter hotel, che li ha ospitati per un mese e al decollo il comandante del volo ha fatto risuonare a bordo l'inno di Mameli. Davanti al ritiro si sono radunate gia' alcune migliaia di tifosi. (Agr)
Passerella tra due ali di tifosi con la Coppa del mondo in mostra. Il pullman della nazionale italiana di calcio e' arrivato al ritiro di Duisburg poco dopo le 4 di stamattina. Ad attendere i giocatori erano rimasti 5.000 tifosi italiani del posto. La polizia tedesca aveva provveduto ad allestire delle transenne, ma il pullman ha fatto una lunga passerella a passo d'uomo mentre i giocatori mostravano ai tifosi la Coppa passandosela di mano in mano. Intorno alle 4.30, tutti a tavola per un breve pasto con i familiari prima del riposo.(ANSA).
 
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ITALIA CAMPIONE DEL MONDO FESTA IN ITALIA E NEL MONDO
NAPOLI:
Il rigore di Grosso e' la conferma dopo un pomeriggio di segni e di rumori noti, in cui la citta' se lo e' detto e ridetto: a Napoli, la notte fra il 9 e il 10 luglio segna il passaggio dall'ultimo del vecchio al primo giorno di un nuovo anno. E la citta' da cui e' partita l'inchiesta che ha provato mettere fuori gioco il calcio italiano festeggia come a Capodanno, facendosi 'esplodere'. Botti, petardi, bombe, di quelle pericolose, che fanno saltare dita e mani, e naturalmente fuochi, a mare, perche' il golfo se e' festa davvero deve andare in fumo. Non e' dicembre: e se le fontane sono state chiuse dal Comune per evitare che gli scugnizzi facendosi il bagno in massa potessero farsi male - ma tanto in quella del carciofo ci sono entrati lo stesso, e hanno fatto il bagno nell'acqua residua - i napoletani cercano il mare, e si lanciano dagli scogli di Castel dell'Ovo. Fra migliaia di clacson impazziti, auto sature. Quando il 'suo' Cannavaro alza la coppa del mondo - ''ce lo abbiamo solo noi...'' cantano in coro alla Loggetta presidio del calciatore napoletano - laddove la citta' e' ancora semivuota la festa straborda in strada dalle case. La gioia si ascolta, si segue come era possibile fare con la tensione durante i rigori: le urla e la raucedine, le trombe e le bandiere, bottiglie in frantumi, i petardi, e si salvi chi puo'. I napoletani hanno preferito seguire a casa i primi due tempi di quest'ultima partita, a un passo dal sogno, piuttosto che nelle piazze dove sono confluite poche centinaia di persone. Cosi' e' stato a Scampia, in Piazza Mercato, a Piazza Vanvitelli, mentre circa 4000 tifosi hanno scelto lo schermo di piazza del Plebiscito. Poi la folla cresce, e dopo i supplementari nell'agora' ci sono i primi 30.000. Ecco poi l'invasione, l'assalto, gia' visti martedi' notte. Istituzioni e forze dell'ordine hanno supplicato di non distruggerla, la bella Napoli, in caso di vittoria. Si spera che ascoltino: quelli che viaggiano in tre sui motorini, in cinque sulle moto, grappoli di sei-sette persone sui cofani e sui tetti delle automobili. Molti cassonetti sono gia' incendiati. Sono stati i primi a crederci in questa vittoria, esibendo una coppa del mondo in piazza del Plebiscito, di cartapesta, contraddetta ogni scaramanzia: ''Tanto l'Italia vince''. Il kitsch, l'esagerazione di 'casa nostra': cortei funebri attorno alle bare, in cui rinchiudere l'avversario francese, con tanto di corone di fiori e manifesti mortuari, a colore. C'e' anche Luisella Fariello, che ha 83 anni, nota come Luisella Forza Napoli: Cannavaro le fece tirare un rigore, ricorda, quando era ancora un ragazzo. A Napoli questa vittoria e' innanzitutto di Fabio: tutti indossano la maglietta numero 5 stasera, anche i cani.
ROMA:
Tutti nella fontana a festeggiare con un bagno la vittoria: cosi' a Roma a Fontana di Trevi, intonando l'inno nazionale, molti tifosi hanno dimostrato la loro gioia. E sono migliaia i tifosi che dopo la vittoria della Nazionale azzurra contro la Francia a Berlino si sono riversate nel centro di Roma, molte le piazze diventate luoghi di appuntamento per festeggiare con caroselli, canti e balli improvvisati la vittoria degli azzurri. E nonostante un fiume di persone e di tricolori abbia invaso Campo de' Fiori, Piazza Venezia e tutte le vie del centro storico la situazione rimane comunque tranquilla e non si registrano episodi particolari. Per le vie del cuore della capitale i tifosi fanno sentire la propria voce, ma anche nella periferia della citta' impazzano giovani e meno giovani che a bordo di auto e scooter sfrecciano per le strade accompagnando i caroselli con 'strombazzate' di clacson e trombette. Per la strada a sostenere i tifosi in auto o sui motorini, tanti bambini e anziani che si fermano sui marciapiedi per incitare la festa e tenendo in alto le bandiere tricolori. Sono tanti i ragazzi che girano per le strade di Roma con gli sportelloni delle auto aperti o seduti fuori dai finestrini. (ANSA).
MILANO:
Decine di persone, in particolare alcuni ragazzi anche in mutande, si sono buttati nella fontana di piazza San Babila, nel cuore di Milano, in una zona che e' letteralmente in preda al delirio per la vittoria dell'Italia. Intanto, tutto attorno, il traffico nelle strade sta impazzendo. Ci sono in giro automezzi di ogni genere: si sono visti una vecchia macchina, senza finestrini, completamente dipinta di tricolore e con un gruppetto di ragazzi a bordo. Un altro gruppo di giovani ha invece deciso di percorrere le strade cittadine con un carro trascinato da un trattore, anche questo con i colori bianco-rosso-verde. (ANSA)
VENEZIA:
Tuffi in laguna a Venezia e nelle fontane nelle altre citta' del Veneto. Nessuno ha atteso di vedere alzare la Coppa del Mondo a Fabio Cannavaro, tutti abbondantemente prima della cerimonia di premiazione si sono riversati per strada. Cosi' il Veneto sta festeggiando la vittoria dell'Italia ai Mondiali di Germania 2006. A Venezia, generalmente sobria e refrattaria a questo genere di manifestazioni, c'e' chi non ha resistito e si e' buttato in acqua. Nella terraferma, a Mestre, bagno nella fontana della centrale Piazza Ferretto mentre Corso del Popolo, il viale principale, si e' trasformato in passerella per auto, moto e persone a piedi rigorosamente ammantate di tricolore. Clacson all'impazzata e petardi come colonna sonora. A Padova, dove in migliaia hanno assistito al match su megaschermo in Prato della Valle, la festa e' scoppiata subito dopo il rigore di Fabio Grosso e si prospetta per la citta' una sorta di ''notte bianca'' tinta d'azzurro. A Verona tuffi nella fontana di Piazza Bra a ridosso dell'Arena e caroselli d'auto interminabili cosi' come a Vicenza e a Treviso. (ANSA)
MESSINA:
Tuffi in laguna a Venezia e nelle fontane nelle altre citta' del Veneto. Nessuno ha atteso di vedere alzare la Coppa del Mondo a Fabio Cannavaro, tutti abbondantemente prima della cerimonia di premiazione si sono riversati per strada. Cosi' il Veneto sta festeggiando la vittoria dell'Italia ai Mondiali di Germania 2006. A Venezia, generalmente sobria e refrattaria a questo genere di manifestazioni, c'e' chi non ha resistito e si e' buttato in acqua. Nella terraferma, a Mestre, bagno nella fontana della centrale Piazza Ferretto mentre Corso del Popolo, il viale principale, si e' trasformato in passerella per auto, moto e persone a piedi rigorosamente ammantate di tricolore. Clacson all'impazzata e petardi come colonna sonora. A Padova, dove in migliaia hanno assistito al match su megaschermo in Prato della Valle, la festa e' scoppiata subito dopo il rigore di Fabio Grosso e si prospetta per la citta' una sorta di ''notte bianca'' tinta d'azzurro. A Verona tuffi nella fontana di Piazza Bra a ridosso dell'Arena e caroselli d'auto interminabili cosi' come a Vicenza e a Treviso. (ANSA)
LONDRA:
Migliaia di italiani in festa per la vittoria degli azzurri sulla Francia hanno trasformato il centro di Londra in un mare di bianco rosso e verde. Soho, Piccadilly e Trafalgar square sono invase da tifosi che sventolano bandiere, soffiano nei fischietti e suonano i clacson delle auto e tamburi. Il traffico nel centro della capitale britannica si e' praticamente bloccato quando alla fine della partita i tifosi sono usciti dai pub e dei bar dove avevano assistito all'incontro e si sono riversati nelle strade festeggiando rumorosamente. Centinaia di italiani hanno affollato fino all'inverosimile il il piccolo Bar Italia, a Soho, dove su un grande schermo e' stata trasmessa la partita. I molti che non hanno trovato posto all'interno hanno dovuto contentarsi di ascoltare la telecronaca dall'esterno. Mentre la festa va avanti la polizia controlla i tifosi e richiama all'ordine i piu' intemperanti. Un giovane avvolto nel tricolore che era salito sul tetto di un autobus rimasto bloccato dal traffico a Piccadilly e' stato allontanato da un agente. (ANSA).
LOS ANGLES:
Anche a Los Angeles, un boato ha accolto la vittoria dell'Italia: diverse erano le feste organizzate per permettere ai tifosi di assistere alla finale di Coppa del Mondo su maxi-schermi e le piazze si sono soprattutto riempite di latinos che, dopo l'eliminazione del Messico, avevano adottato gli azzurri come squadra preferita. Al contrario di citta' come Boston, New York o San Francisco la comunita' italiana di Los Angeles non vive in un'area ben determinata della citta' e per questo la festa non aveva un baricentro preciso. Molti tifosi hanno deciso, com'e' tradizione in California, di riunirsi a piccoli gruppi in case private dove tv e barbecue erano padroni. La finale ha pure destato interesse del pubblico americano: quasi tutti i locali pubblici hanno sintonizzato le televisioni sulla diretta della partita. L'Istituto di Cultura italiano ha co-organizzato un evento all'Egypthian Theatre su Hollywood Boulevard, con tanto di maxischermo di circa venti metri di fronte al quale si sono assiepati un centinaio di tifosi, che hanno poi festeggiato invadendo pacificamente Hollywood Boulevard, sventolando bandiere e inneggiando alla nazionale. Anche a Downtown, centro economico della citta' del cinema, erano stati piazzati alcuni maxischermi, ma li' non c'e' stata ressa, forse per via della giornata caldissima. Alla fine, nonostante Los Angeles sia citta' di autostrade piu' che di strade, qualche italiano e' sceso in strada a festeggiare strombazzando con l'auto imbandierata, ricevendo gli applausi dei passanti. (ANSA)
 
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BUFFON VINCE IL "LEV YASCHIN AWARD" (MIGLIOR PORTIERE DEL MONDIALE)

Gianluigi Buffon ha conquistato il “Lev Yaschin Award”, riconoscimento che premia il miglior portiere della Coppa del Mondo FIFA. Succede nell’albo d’oro al belga Michel Preud’Homme, al francese Fabien Barthez e al tedesco Oliver Kahn, vincitori, rispettivamente, nel 1994, nel 1998 e nel 2002. Buffon è semplicemente un predestinato, un fuoriclasse. Lo si comprese benissimo il giorno del suo debutto in Serie A, a soli diciassette anni e nove mesi. Se n’è avuta conferma nel corso di tutta la sua carriera, peraltro ben lungi dall’essere finita, sino a giungere a quest’edizione della rassegna iridata che lo ha definitivamente consacrato fra i più grandi portieri di sempre.
Difficile trovargli punti deboli, in quanto può davvero essere considerato un “numero uno” completo. Non gli manca nulla, neanche quella guasconeria tipica di molti estremi difensori che è forse la caratteristica che lo distingue di più dal suo più illustre predecessore in maglia azzurra, Dino Zoff, più serioso, perlomeno in apparenza. “Più mediterraneo Buffon, più inglese Zoff - li descrive con arguzia il giornalista italiano del quotidiano “La Stampa” Roberto Beccantini. A Germania 2006, sin dalla prima partita contro il Ghana, Buffon ha dimostrato di aver recuperato perfettamente dall’infortunio alla spalla occorsogli all’inizio della stagione 2005/06, un incidente che per qualche tempo aveva fatto temere il peggio. Erano poi sopraggiunti altri piccoli contrattempi fisici, ma al momento cruciale della stagione e di un’intera carriera, è giunta la condizione di forma migliore.
La gara contro la Repubblica Ceca è stata probabilmente quella che ha messo più duramente alla prova le sue qualità, ma al termine di un’emozionate “sfida nella sfida” contro il compagno di club nella Juventus Pavel Nedved è stato il portiere azzurro ad avere la meglio.
Prima della finale solo il compagno di squadra Cristian Zaccardo è “riuscito” a sorprenderlo con una maldestra deviazione nella propria porta nel match contro gli USA. Per il resto la retroguardia azzurra è stata efficace e quando gli avversari sono andati al tiro Buffon si è opposto con classe, senza apparire mai in affanno.
C’è un momento, tuttavia, che più di ogni altro merita di essere ricordato, quello successivo al gol di Marco Materazzi contro la Repubblica Ceca. Buffon in quell’occasione percorse cento metri per andare a festeggiare con i compagni. Un comportamento da vero leader, il primo segno che nel gruppo azzurro stava naascendo qualcosa di importante...
Nella serie di rigori della finale Buffon - sempre sicuro nei 120' e battuto solo su calcio di rigore - non ha effettuato alcuna parata, ma Trezeguet, mandando la palla a sbattere sulla traversa, ha sancito la vittoria azzurra.
by FIFAworldcup.com
 
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ITALIA CAMPIONE: NAPOLITANO, SIETE STATI GRANDISSIMI
Sembra aver portato fortuna agli azzurri il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che, a soli due mesi dall' elezione, ha potuto gioire nella notte di Berlino per il quarto titolo mondiale dell' Italia. A 24 anni dalla notte memorabile del Bernabeu, con il gesto indimenticabile di Sandro Pertini nel suo ''Non ci prendono piu''', il presidente ha vissuto anch' egli l'esperienza magica della conquista del Mondiale, un titolo che e' arrivato nella maniera piu' drammatica e rocambolesca con la lotteria dei rigori ai danni della Francia. Una Francia la cui buona prestazione e' stata purtroppo macchiata dal gestaccio di Zidane ai danni di Materazzi. ''Siete stati grandissimi. Avete fatto voi un regalo a me'', ha detto il capo dello Stato negli spogliatoi, dove si e' recato al termine della partita a fare i complimenti alla Nazionale. Accolto dai cori festosi degli azzurri, il presidente - che era accompagnato dai ministri dello Sport e gioventu', Giovanna Melandri e della Giustizia, Clemente Mastella - ha festeggiato con la Nazionale mangiando un pezzo di crostata e bevendo birra direttamente dalla bottiglia. Si e' quindi complimentato con tutti i giocatori e con lo staff della Nazionale, abbracciando in particolare il capitano Fabio Cannavaro, come lui napoletano. Stamani, salutando i calciatori italiani dopo l' allenamento, gli aveva chiesto se fosse veramente di Fuorigrotta come lui. ''Io a Fuorigrotta sono stato anche deputato'', aveva detto. Dopo la foto con la coppa del mondo insieme a Lippi e Cannavaro, il presidente si e' congedato facendo ritorno direttamente a Roma. Nel clima festoso e goliardico gli azzurri hanno salutato anche il ministro Melandri scherzando e scandendo ''O le le, o la la, faccela vede', faccela tocca'''. Si e' cantato a lungo fra l' altro con Notti magiche (la sigla di Italia '90) e Ohi vita ohi vita mia, mentre il tripudio dei tifosi italiani si faceva sempre piu' rumoroso''. ''Non so se sapro' saltare come Pertini'', aveva detto Napolitano prima della partita. Come Pertini, tuttavia, ha portato fortuna all' Italia. Con il presidente Napolitano, in tribuna d' onore hanno assistito alla partita il capo di Stato francese, Jacques Chirac, il presidente tedesco Horst Koehler, il presidente sudafricano Thabo Mbeki e il segretario generale dell' Onu Kofi Annan. (ANSA)
 
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MEDINA CANTALEJO, HO VISTO ZIDANE COLPIRE MATERAZZI
''Ho detto a Horacio che Zidane aveva colpito Materazzi. Il cartellino rosso era obbligatorio''. E' stato Luis Medina Cantalejo, quarto uomo del team arbitrale impegnato nella finale, ad avvisare il direttore di gara Horacio Elizondo e a determinare l'espulsione di Zinedine Zidane. Medina Cantalejo, a quanto pare, non ha dovuto far ricorso a nessun monitor televisivo per accertarsi della testata che il francese ha rifilato a Marco Materazzi. Le parole dello spagnolo sono state riferite da Andreas Herren, portavoce della Fifa, all'agenzia Dpa. ''Il mio dovere -ha detto Medina Cantalejo- era avvisare l'arbitro. Non ho visto nessuna immagine televisiva, la scena si e' svolta li' davanti ai miei occhi. Ho avvisato Horacio, gli ho detto che secondo me era un gesto meritevole del cartellino rosso. Elizondo si e' avvicinato al suo assistente e gli ha anticipato l'intenzione di espellere Zidane. Io non ho fatto altro che comportarmi come deve fare il quarto uomo''. (Adnkronos)
 
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L'ITALIA DEI GREGARI, GROSSO E MATERAZZI EROI AZZURRI

Mondiali sono speciali anche per questo. Perche' nell'arco di un mese e' possibile vedere stelle di prima grandezza passare quasi inosservate. Come Ronaldinho, ad esempio. E perche' in 30 giorni un gregario puo' diventare un vero e proprio asso nella manica, una carta da giocare a sorpresa. Come Fabio Grosso. Come Marco Materazzi. Vedere un terzino firmare una Coppa del Mondo non e' una novita'. Ad Italia '90, ad esempio, Andreas Brehme decise la finale tra la Germania e l'Argentina di un Diego Armando Maradona asfissiato dalla marcatura di Guido Buchwald realizzando il calcio di rigore che valse alla nazionale tedesca l'1-0 dell'Olimpico e la terza stella sul petto. Ma Grosso e Materazzi, forse, hanno fatto ancora di piu'. L'esterno sinistro del Palermo si e' trasformato in una sorta di Renato Cesarini dell'era moderna piazzando due zampate decisive nelle partite piu' difficili del cammino azzurro verso la finale di Berlino. La prima negli ottavi di finale. Minuto 93, al Fritz-Walter Stadion di Kaiserslautern l'Italia e' bloccata sullo 0-0 con l'Australia di Guus Hiddink, il tecnico olandese che 4 anni prima, sulla panchina della Corea del Sud, con il golden gol del perugino Ahn e la direzione arbitrale avvelenata dell'ecuadoriano Byron Moreno fece fuori la spedizione azzurra dai Mondiali nippocoreani. Francesco Totti controlla un pallone nel cerchio di centrocampo, Grosso si sgancia sulla sua corsia, quella mancina, e viene pescato dal lancio del numero 10, entrato pochi minuti prima per Alessandro Del Piero. Salta Mark Bresciano ed entra in area, vede Vincenzo Iaquinta al centro ma decide di tentare il dribbling anche su Lucas Neill, che manca il pallone e ostacola la corsa del terzino italiano. Fallo dubbio, ma per l'arbitro spagnolo Luis Medina Cantalejo, che all'inizio della ripresa aveva espulso Marco Materazzi con una decisione probabilmente eccessiva, e' rigore. Totti ringrazia, va sul dischetto e firma l'1-0 che vale i quarti di finale. Vinti senza problemi, con un 3-0 sull'Ucraina segnato da una prestazione memorabile di Gianluca Zambrotta, autore della rete dell'1-0 e dei due assist sulla doppietta di Luca Toni. Ma per Grosso le soddisfazioni non sono finite. Quattro luglio, in semifinale l'Italia si ritrova a giocare contro i padroni di casa della Germania nello stadio di Dortmund, dove la nazionale tedesca ha giocato 14 partite vincendone 13 e pareggiandone una, oltretutto vecchia di trent'anni. Un incontro splendido, tesissimo, che nei primi 90 minuti non fa registrare gol. Si va ai supplementari e l'Italia sbatte sulla sfortuna prendendo due legni. La serata sembra maledetta, poi il jolly. Minuto 119, Andrea Pirlo dopo due ore di gioco riesce a conservare una lucidita' straordinaria e invece di tentare una difficile conclusione controlla il pallone al limite dell'area trascinandosi dietro un paio di difensori tedeschi. Il regista del Milan vede con la coda dell'occhio Grosso, che aveva portato il suo metro e 90 in area per tentare la fortuna su un corner. Passaggio smarcante, il terzino azzurro mantiene i nervi saldi e con il mancino cerca il gol della vita: l'interno sinistro da posizione defilata aggira Jens Lehmann ed entra in rete sul palo piu' lontano. Un commentatore della tv tedesca in diretta paragona immediatamente l'esultanza dell'incredulo difensore italiano a quella di Marco Tardelli nell'Italia-Germania 3-1, la finale mondiale del 12 luglio 1982 vinta al Bernabeu di Madrid. Per la stampa spagnola, invece, il gregario diventa decisivo ed trasforma la vittoria dell'Italia in un successo ''Grossissimo''. La semifinale si chiude un minuto dopo con il 2-0 di Del Piero, a segno al termine di un contropiede ispirato da una straordinaria giocata di Fabio Cannavaro e rifinita da Alberto Gilardino. ''Rivedendolo e' stato un gran bel gol'', ha detto Grosso riflettendo sul gol piu' importante della sua carriera. ''Un'emozione talmente grande che e' difficile anche da descrivere. In quell'azione per l'ennesima volta e' stato bravissimo Andrea Pirlo che ha tenuto palla e mi ha visto in uno spazio dove, penso, solo lui poteva vedermi. Poi, da li', sicuramente l'istinto mi ha dato una grande mano. Ho immaginato tutto e come avevo immaginato si e' realizzato. Diciamo che ho preso l'unico angolo in cui, forse, la palla poteva entrare in porta''. Un feeling, quello con la porta, iniziato il 3 settembre dello scorso anno a Glasgow, quando Grosso, entrato all'inizio della ripresa per Zaccardo, realizzo' il gol che a 14 minuti dalla fine decise l'1-1 con la Scozia nelle qualificazioni ai Mondiali correggendo con una botta violenta sotto la traversa un colpo di testa di Toni respinto dal portiere britannico Gordon. Da sogno, allo stesso modo, il torneo di Marco Materazzi. Un Mondiale 'di testa'. Sua l'incornata per il momentaneo 1-0 alla Repubblica Ceca, sua la zuccata dell'1-1 nella finale con la Francia dopo il vantaggio francese realizzato da Zidane su rigore. Subita, sempre dal centrale interista, la testata costata a Zizou l'espulsione durante i supplementari. Se per Grosso le porte della squadra titolare si erano spalancate da subito, ben prima della prima partita con il Ghana, per Materazzi il cammino e' stato diverso. Il colosso nerazzurro ha mostrato un carattere enorme. Quando e' stato chiamato a sostituire l'infortunato e sfortunato Alessandro Nesta, Materazzi non ha deluso. Anzi, proprio nella partita con la Repubblica Ceca e' entrato realizzando il gol del vantaggio. Poi, negli ottavi, l'espulsione severa di Medina Cantalejo e i quarti saltati per squalifica. In semifinale, con Nesta ancora indisponibile, Materazzi non ha fatto rimpiangere il compagno milanista, chiudendo ermeticamente la cerniera centrale del quartetto arretrato con Fabio Cannavaro di fronte all'attacco della Germania, che si era presentato alla memorabile sfida di Dortmund con uno dei migliori attacchi del torneo. La finale e' gia' storia. Il pareggio realizzato di testa, poi il rigore sbattuto in rete con il sinistro. Scegliendo la potenza. Perche' i gregari, come Materazzi e Grosso, non conoscono mezze misure. (Adnkronos)
 
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ITALIA CAMPIONE DEL MONDO 2006: LE INTERVISTE
GIANLUIGI BUFFON:
''Non mi rendo conto di aver vinto i Mondiali. Serviva un pizzico di fortuna per vincere la Coppa, ce l'abbiamo fatta''. Gianluigi Buffon parla cosi' ai microfoni di Sky dopo il trionfo dell'Italia ai Mondiali di Germania 2006. ''Siamo arrivati fin qui con la forza del gruppo e abbiamo vinto grazie alla forza del gruppo. Io ho messo in campo tutto quello che avevo, non sta a me fare proclami. Mi sembra di aver vinto l'ottavo trofeo Birra Moretti... e invece ho vinto i Mondiali''. L'avvicinamento ai Mondiali e' stato segnato da vicende extracalcistiche: ''Mi sono preso epiteti che non meritavo...''.''Penso a quante volte ho visto questa Coppa da bambino. L'ho sognata, quante volte ho pensato di non poterci mai arrivare perche' i ragazzi fortunati fino a quel livello sono davvero pochi. E' bello poterlo fare, sicuramente ci vuole bravura. Ci vuole fortuna, anche un aiuto dall'alto non e' mai male...''. Inevitabile paragonare Buffon a Dino Zoff, portiere della nazionale campione del mondo nel 1982. ''A me non interessano i paragoni. Io penso di essere bravo, di essere forte. Ho sempre rispettato gli altri, poi non mi sono chiesto se ero piu' bravo o meno bravo. Io pensavo alla mia strada, qualche risultato e' sempre arrivato''. (Adnkronos)
GENNARO GATTUSO:
''Questa Italia, fatemelo dire, e' una squadra con due c... cosi'''. Questo il colorito commento del neo-campione del mondo Rino Gattuso ai microfoni di Sky subito dopo la vittoria del Mondiale 2006. ''Questa e' la vittoria del gruppo -ha detto Gattuso- siamo una squadra operaia, forse non bella da vedere, ma con due c... cosi'. Noi italiani sappiamo cosa vuol dire e lo abbiamo dimostrato''. Azzurri campioni del mondo in un momento difficile per il calcio italiano ''Una nazione che ha vinto quattro Mondiali non puo' restare senza calcio'', ha commentato il centrocampista, che ha poi dedicato il trionfo nel Mondiale ''a mio nonno che non c'e' piu', a mio papa' e a mia mamma''. (Adnkronos)
FABIO CANNAVARO:
''E' un'emozione fantastica. Abbiamo sofferto anche questa sera, poi sono arrivati i rigori che per noi sono sempre stati un tabu'. Vincere cosi' e' un'emozione doppia''. Queste le parole del capitano dell'Italia, Fabio Cannavaro, dopo la vittoria della Coppa del Mondo a Germania 2006. ''Ai rigori ero un po' preoccupato -racconta Cannavaro ai microfoni di Sky- ma avevo anche grande fiducia nei miei compagni. Poi la traversa di Trezeguet ha fatto la differenza''. Cannavaro e' stato tra i migliori giocatori del Mondiale e, da capitano, ha guidato gli azzurri alla vittoria finale contro la Francia. ''Io sono contento, era importante fare bene -dice il difensore-. Ho cercato di aiutare i compagni nei momenti difficili, e ce ne sono stati tanti. Ora pero' godiamoci questa vittoria''. Il capitano azzurro ha alzato 24 anni dopo Dino Zoff la Coppa del Mondo: ''Ieri ho detto a mio figlio che lo avrei fatto dormire con la coppa. Per me e' sicuramente un sigillo per la mia carriera, ma tutti i compagni hanno fatto bene. Questa vittoria fa la differenza e, dopo tutto quello che c'e' stato in Italia e' ancora piu' bella''. ''Non c'e' stato un momento in cui ho pensato che potevamo vincere -prosegue- ma dalle prime partite questa squadra e' stata equilibrata e ha dimostrato tanta voglia, voleva farsi vedere. Quindi sapevamo che eravamo una squadra forte''. Il Mondiale degli azzurri era partito tra le polemiche per lo scandalo del calcio italiano. ''Ma io sapevo che una volta lasciata Firenze -conclude Cannavaro- avremmo pensato solo al Mondiale''. (Adnkronos)
ALESSANDRO NESTA:
''Va benissimo cosi', e' stato meraviglioso anche se non ho giocato questa finale''. Alessandro Nesta e' al settimo cielo, indossa anche lui la maglia con quattro stelle e la scritta Campioni del Mondo e sente suo il titolo a tutti gli effetti ''anche se certamente avrei preferito essere in campo''. ''Pero' sono contento lo stesso - dice ancora Nesta - anche per il fatto che il mio sostituto Materazzi sia stato decisivo perche' e' un bravo ragazzo, oltre che un ottimo giocatore''. Con questo successo mondiale ora praticamente Nesta ha vinto tutto?: ''No, assolutamente - risponde - ora c'e' Johannesburg 2010''. (ANSA).
FABIO GROSSO:
"E' una contentezza senza fine è un'emozione grandissima". Lo ha dichiarato Fabio Grosso, protagonista del rigore deciso che ha consentito all'Italia di battere la Francia e ottenere per la quarta volta il titolo di campione del mondo. Il difensore, che già aveva realizzato il goal del vantaggio nei tempi supplementari contro la Germania ha raccontato le emozioni prima di calciare dagli 11 metri. "Dal centrocampo al dischetto - ha raccontato - ho pensato tante cose, che non ricordo nemmeno". Il neointerista ha ribadito la propria incredulità di fronte al grande rendimento offerto a Germania 2006. "Se pensassi a tutto quello che mi è successo - ha concluso - direi che sono ubriaco". (APCOM)
LUCA TONI:
Alle domande dei giornalisti Toni risponde cantando ''I campioni del mondo siamo noi''. E' irrefrenabile la gioia del centravanti dopo la vittoria di Berlino: ''Non me lo sarei mai aspettato - sono le prime parole - siamo partiti fra mille problemi, qualcuno non sarebbe neppure dovuto venire... E invece ecco un risultato storico, un Mondiale spettacolare che dedichiamo a tutti gli italiani, dalla Sicilia alla Lombardia''. (ANSA).
SIMONE PERROTTA:
''In questo momento provo una felicita' pazzesca ma non riesco a trovare le parole per spiegarla''. Simone Perrotta, attraversa la zona mista dell' Olimpico di Berlino con il viso stravolto dalla felicita'. ''E0 stata la vittoria del gruppo - dice ancora - perche' in questa Italia non ci sono stelle e abbiamo fatto qualcosa che mi rimarra' per tutta la vita. La nostra forza e' il gruppo, e a vedere la Coppa da vicino ho provato un'emozione fortissima. L'Italia ha vinto meritatamente perche' in ogni partita siamo riusciti a dare il meglio''. (ANSA).
THIERRY HENRY:
Ha vinto la squadra piu' forte? ''Questo non c'entra. Ha vinto l'Italia...''. Una smorfia e si e' tolto l'auricolare. Un imbarazzato Thierry Henry ha interrotto bruscamente l'intervista a Sky. Un'amarezza profonda, con la consapevolezza forse che la Francia ha giocato meglio e avrebbe meritato di piu'. ''Abbiamo avuto le occasioni per chiudere ma non l'abbiamo fatto''. ''L'Italia e' stata brava. E' durissimo perdere ai rigori - ha ammesso Henry -. Loro hanno giocato meglio nel primo tempo, noi nel secondo, e anche dopo abbiamo finito meglio dell'Italia. Ma il calcio e' fatto cosi'''. Infine su Zidane: ''Non so cosa e' successo. Anzi lo so, ma che ha detto Materazzi?''. (ANSA).
 
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ITALIA-FRANCIA: LE PAGELLE DEGLI AZZURRI
Pagelle degli azzurri dopo Italia-Francia, finale dei Mondiali di Germania 2006.
BUFFON 8: subisce il primo gol da un avversario (finora solo un'autorete) dopo soli 7', dal dischetto con Zidane. Si vendica in chiusura di primo supplementare, con una strepitosa deviazione su testa di Zizou. Nel primo tempo solo un tiro debole di Malouda, bloccato: poi tanto lavoro. Blocca a terra il tiro di Henry in apertura di ripresa, ma e' al 18' la respinta piu' importante, sempre sull'attaccante. Brutta la smanacciata su punizione di Zidane, al 25' st. Ma la parata che resta sugli occhi e' quella al 105'.
ZAMBROTTA 6: la sua fascia e' quella dove l'Italia appoggia piu' il gioco, e lui ci mette corsa, controllo di palla, inserimenti giusti. Preciso nel controllo del pericoloso Malouda quando non stringe, si concede due discese nel primo tempo, e nella prima rimedia l'ammonizione per la foga. Spazza su Henry, al 5' pt, che si era bevuto tutta la difesa azzurra. Rischia il rigore su Malouda nella ripresa, Elizondo lo grazia.
CANNAVARO 8: serata piu' difficile del solito, manca il punto di riferimento. Il colosso della difesa azzurra, come l'ha definito il Presidente Napolitano, chiude su Malouda, ora su Henry, a volte su Zidane, da cui non si fa mai risucchiare. Piu' che la forza esplosiva, stavolta ci mette calma e maturita' nel controllo delle pericolose folate francesi. Impeccabile il senso della posizione. Provvidenziale su Henry in area al 7' st, e' il preludio di un altro secondo tempo gladiatorio.
MATERAZZI 8: provoca il rigore, segna di testa il pari, sfiora ancora il gol sempre su angolo ma Elisondo lo ferma per un fallo dubbio. Una serata incredibile, per il difensore che soffre gli inserimenti dei centrocampisti avversari ma minuto dopo minuto cresce e trova le misure giuste.
GROSSO 6.5: controlla Ribery per un tempo intero, e affonda un paio di volte creando scompiglio nella difesa francese. In pratica tiene impegnato da solo due Bleus, perche' stasera Perrotta non c'e'. Ma che peccato quella fascia cosi' libera e cosi' poco sfruttata.
CAMORANESI 6.5: un gran lavoro di quantita', a ricucire il gioco quando la palla e' rubata a Malouda, Zidane, Henry o Abidal, che gravitano tutti da quella parte. Si perde un po' nel passaggio del rilancio, ma il suo e' un primo tempo prezioso. poi cala, e nella ripresa perde pallini davvero rischiosi.
Dal 41' st DEL PIERO 6: un po' di fatica da gregario, in una fase della partita in cui l'Italia soffre. Lui tiene le consegne, e si guadagna con il sorriso sulle labbra il titolo di campione del mondo dell'umilta'.
PIRLO 6.5: si trova a tu per tu con Zidane piu' spesso di Gattuso, e si disimpegna bene perfino nel controllo del campione francese. Impone il suo passo e il suo palleggio, facendo salire l'Italia nel momento di difficolta' dopo il rigore. Dal suo piede, su angolo, l'assist per il pari di Materazzi. Bella la punizione con la quale sfiora il palo alla mezzora della ripresa.
GATTUSO 6.5: comincia davvero impaurito, quasi bloccato. Poi l'1-1 azzurro sembra liberarlo, e da' vita alla solita partita di gran corsa. Mette da parte i timori reverenziali, ruba palloni a Zidane evitando il fallo, si spinge anche in avanti. Dal suo piede parte la piu' bella combinazione del primo tempo, con Toni innescato da Totti e stoppato da Thuram.
PERROTTA 5: un pesce fuor d'acqua. Controlla Sagnol e poco piu', ma per 45' si fa fatica a trovarlo nell'intricato dedalo di passaggi della partita. Da sostituzione. Dal 15' st
DE ROSSI 5.5 : dovrebbe portare il sovrappiu' di freschezza fisica, invece appare impaurito e nonb entra in partita.
TOTTI 5: anche per lui un primo tempo da chi l'ha visto. Fatica a trovar la posizione, gli arrivano pochi palloni giocabili, e quando ci sono Makelele lo tallona senza scampo. Un solo lampo, l'assist per Toni. Poi piu' nulla.
Dal 15' st IAQUINTA 6: prova un paio di combinazioni con Toni, ma poco piu'.
TONI 6.5: ancora una serata spalle alla porta, stavolta addirittura su lanci a campanile, e tiene impegnati i due difensori centrali. Con istinto da bomber, due palle gli arrivano e due volte fa tremare Barthez, anzi la traversa di testa sulla seconda. Nella ripresa gran gol di testa, annullato per fuorigioco millemetrico.
All. LIPPI 8.5: l'allenatore che non doveva andare ai mondiali regala all'Italia il quarto titolo. Fa del gruppo il suo credo, ed effettivamente tutti si sentono importanti e danno l'anima. Un po' Pozzo un po' Bearzot da questo punto di vista, dimostra anche grande capacita' tattica e saggezza nel gestire le partite. Quella di stasera e' stata durissima: ma lui ha saputo trovare i mezzi giusti per arrivare a quei rigori che finalmente hanno fatto gioire tutta Italia.
 
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ITALIA CAMPIONE DEL MONDO 2006

L'Italia ha vinto i Mondiali di Germania 2006. La selezione azzurra ha conquistato il quarto successo iridato della sua storia battendo per 6-4 la Francia dopo i calci di rigore (5-3 nei tiri dal dischetto). I tempi supplementari si erano chiusi sull'1-1 maturato nel corso dei 90 minuti regolamentari per effetto delle reti del francese Zinedine Zidane al 6' su calcio di rigore e dell'azzurro Marco Materazzi al 19'. L'Italia aveva vinto i Mondiali anche nel 1934, nel 1938 e nel 1982. Ai calci di rigore gli azzurri sono andati a segno con tutti i cinque specialisti designati dal Ct Marcello Lippi: nell'ordine Andrea Pirlo, Materazzi, Daniele De Rossi, Alessandro Del Piero e Fabio Grosso. La Francia ha realizzato il primo, il terzo ed il quarto tiro dal dischetto con Sylvain Wiltord, Eric Abidal e Willy Sagnol. Decisivo ai fini della sconfitta transalpina l'errore dagli 11 metri di David Trezeguet. Nel corso del secondo tempo supplementare la Francia aveva perso per espulsione diretta Zidane, allontanato dall'arbitro argentino Horacio Elizondo per una testata a Materazzi. Lippi e' il terzo Ct italiano a vincere un'edizione dei campionati mondiali dopo Vittorio Pozzo (Italia 1934 e Francia 1938) ed Enzo Bearzot (Spagna 1982).
(Adnkronos)
 
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