''E' una vittoria che rimarra' scolpita nella roccia''. Lo ha dichiarato Marcello Lippi in un'intervista a 'La Repubblica', poco dopo la conclusione della partita che ha regalato all'Italia la quarta coppa del mondo della sua storia calcistica. ''E adesso ci godiamo questa vittoria'' ,prosegue l'allenatore azzurro, che non fa cenni riguardo il suo possibile abbandono alla nazionale. Lippi ha pensato di poterla anche perdere la finale di ieri: ''quando giochi contro gente cosi' brava -dice- e' inevitabile temere che qualcuno indovini il numero che chiude la partita. Pero' e' stato frequente anche il pensiero che qualcosa di simile potesse capitare a noi''. ''Abbiamo rischiato -sottolinea Lippi- ma alla fine, nel complesso, abbiamo meritato''. I rigori: ''li ho vissuti con relativa tranquillita'. C'era la fila di gente che li voleva tirare. Sono dettagli importanti. Ai rigori non si vince per caso''. Con il ct della nazionale francese, in occasione dell'espulsione di Zidane: ''ho litigato, perche' si e' rivolto a Materazzi accusandolo di avere recitato. Le immagini dimostrano il contrario. ''Zidane -prosegue Lippi- e' un peccato che abbia concluso la carriera nel peggiore dei modi''. ''E' l'emozione piu' forte della mia carriera'', conclude Lippi a chi gli chiede della sensazione provata a fine partita. ''Ho vinto la Champions League, tanti scudetti e un mondiale per club -dice- ma nessuna vittoria e' paragonabile a questa''. (Adnkronos)