domenica, luglio 09, 2006
BLATTER: ITALIA-FRANCIA E' UN GRAN FINALE
L'incontro tra Italia e Francia e' ''il gran finale di un mondiale eccezionale''. Lo ha detto Joseph Blatter, presidente della Fifa, a 40 minuti dal calcio d'inizio della finale di Berlino per l'assegnazione della Coppa del Mondo. Interrogato ai microfoni di Sky sui giocatori che a suo parere potrebbero decidere l'incontro dell'Olympiastadion, Blatter e' tornato a ribadire le perplessita' tecniche gia' manifestate nei giorni scorsi, dubbi che potrebbero portare la Fifa a considerare la possibilita' di modifiche al regolamento del gioco: ''Non abbiamo scoperto nuove stelle'', ha affermato il dirigente svizzero, ''perche' non c'e' abbastanza spazio per giocare, con il calcio totale si attacca in 10 e si difende in 10. Nella Francia c'e' 'Zizou', Zinedine Zidane, che ancora una volta si e' rivelato un grande interprete. Ma anche l'Italia ha giocatori eccezionali come Toni, Totti e Del Piero. Ha a disposizione gli attaccanti necessari per fare la differenza''. (Adnkronos)
 
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ITALIA-FRANCIA: FORMAZIONI UFFICIALI
Queste le formazioni ufficiali di Italia-Francia, finale dei Mondiali di Germania 2006 in programma a partire dalle 20 all'Olympiastadion di Berlino, annunciate dalla Fifa:

Italia (4-4-1-1) - Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Materazzi, Grosso; Camoranesi, Gattuso, Pirlo, Perrotta; Totti; Toni. Allenatore: Marcello Lippi

Francia (4-2-3-1) - Barthez; Sagnol, Thuram, Gallas, Abidal; Vieira, Makelele; Ribery, Zidane, Malouda; Henry. Allenatore: Raymond Domenech

Arbitro: Horacio Elizondo (federazione argentina).
(Adnkronos)
 
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CANNAVARO, 100 PRESENZE; IN FINALE!

Davvero insolita e propizia la coincidenza che porterà il capitano azzurro Fabio Cannavaro a disputare la sua centesima presenza in maglia azzurra proprio in occasione della finale della Coppa del Mondo FIFA. Difficile chiedere di meglio...
Lo stopper napoletano, dopo una lunga militanza in azzurro, caratterizzata da alterne vicende, più o meno fortunate, sembra essere arrivato al top della propria maturità e forma fisica nei 31 giorni della Coppa del Mondo FIFA. A beneficiarne non è solo la retroguardia azzurra ma tutto l'organico di Lippi, che sembra aver tratto dall'energia e dal carattere del simpatico scugnizzo un'ispirazione vincente.
Lo stopper aspettava questo momento sin dall'inizio: "Sapevo che questa poteva essere l'ultima Coppa del Mondo FIFA che avrei disputato e non a caso avevo chiesto ai miei compagni di farmi toccare questo traguardo" confessa. All'indomani della vittoria contro la Germania, inoltre, da parte sua un auspicio speciale per l'avversario della finale: "se penso alla Francia penso ai rigori di Parigi a Francia 1998 e alla finale di Rotterdam all'Europeo del 2000, mamma mia. Ci sarà da sudare, lottare, soffrire in ogni caso, ma dobbiamo vincere comunque".
Anche nel momento della gioia a trapelare è la fame di vittoria e lo spirito combattivo che tutti hanno potuto ammirare in campo fino adesso. Complimenti capitano!
by fifaworldcup
 
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OLYMPIASTADION DI BERLINO
L'Olympiastadion di Berlino ha ospitato eventi importanti, che hanno fatto epoca, ma il 9 luglio 2006 è una data destinata ad eclissare tutto quello che è successo in precedenza. Gli spettatori che seguiranno la finale della Coppa del Mondo FIFA 2006 davanti alla tv saranno oltre un miliardo in tutto il mondo.
Lo sprinter americano Jesse Owens vinse qui quattro medaglie d'oro durante i Giochi Olimpici del 1936. Oggi, uno dei viali che conducono allo stadio ed una sala VIP portano il suo nome. Dal 1985 in questo stadio viene disputata la finale della Coppa di Germania. La ristrutturazione, costata 242 milioni di Euro, ebbe inizio nell'estate del 2000. Il 31 luglio 2004 si è svolta la spettacolare cerimonia di inaugurazione a cui ha preso parte la celebre star P!NK. La prima partita nell'arena ristrutturata è stata disputata il primo agosto tra Hertha BSC Berlino e Besiktas Istanbul. Il mese successivo, i Campioni del Mondo brasiliani hanno giocato contro la Germania nella partita inaugurale a livello internazionale. La ristrutturazione si è resa necessaria a causa dello stato in cui versava la struttura, originariamente progettata dall'architetto Werner March e costruita tra il 1934 e il 1936, per una spesa di circa 42 milioni di Reichsmark. Il nuovo stadio include box VIP e Sky, posti business, un megastore Hertha BSC, una struttura sotterranea per il riscaldamento degli atleti (comprendente una pista di 110 metri e una pista per il salto in lungo) e parcheggi sotterranei. Gli obiettivi principali del progetto di ristrutturazione sono stati l'ottimizzazione della funzionalità e del comfort per gli spettatori. Ad esempio tutti i 74.200 posti a sedere sono coperti, mentre precedentemente solo 27.000 posti a sedere erano al riparo dagli agenti atmosferici. Sono state installate 5.000 lampade fluorescenti regolabili, un sistema ultramoderno di altoparlanti e una illuminazione a giorno, non abbagliante, emanata da una singola fascia luminosa lungo l'estremità frontale della copertura. Questi elementi concorrono a creare emozionanti ambientazioni. La nuova copertura, una grande forma ovale interrotta, come già originariamente, solo dal Marathon Gate, contrasta delicatamente con la robustezza dell'architettura storica. La leggera struttura a pensilina è sostenuta da un'intricata rete di 20 travi di supporto disposte al di sopra della galleria e 132 colonne di acciaio. La copertura è il coronamento di una soluzione armoniosa che racchiude passato, presente e futuro.
Finanziamento:196 milioni di Euro dal Governo Federale, 46 milioni di Euro dall'Olympiastadion Asset Holding Company, garantiti dallo Stato di Berlino.
by fifaworldcup
 
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76 ANNI DI FINALI, LE CURIOSITA'
Curiosita' e statistiche sulle 17 finali disputate nei 76 anni di storia dei mondiali di calcio. = Vincono solo europee e sudamericane. Soltanto selezioni europee e sudamericane sono riuscite finora a vincere il campionato Mondiale di calcio. Il successo del Brasile nel 2002 ha spostato l'equilibrio tra i due continenti per numero di titoli vinti, ma la finale tutta europea di domani a Berlino riportera' il bilancio in pareggio: 9-9. = Da 44 anni nessuno vince due edizioni consecutive Soltanto due nazionali sono state capaci di vincere due edizioni consecutive del torneo: l'Italia nel 1934 e 1938, ed il Brasile nel 1958 e nel 1962. = Europee vincono solo in Europa Le formazioni europee hanno sempre vinto i loro, da domani, 9 titoli iridati solo quando si e' giocato in Europa. Sono state capaci di vincere 'in trasferta' una volta l'Argentina (Messico '86) e per ben quattro volte il Brasile (Svezia '58, Messico '70, Usa '94 e Corea-Giappone 2002). = Undici le nazionali arrivate alle 16 finali 'secche' Su 17 edizioni dei Mondiali, 16 di esse hanno visto l'assegnazione del titolo con una classica finale secca primo-secondo posto. La formula fu diversa nel 1950, in Brasile, dove il titolo venne assegnato al termine di un girone all'italiana composto da quattro squadre e fu vinto dall'Uruguay, che nella gara decisiva del 16 luglio 1950 sconfisse proprio i padroni di casa brasiliani per 2-1. Al girone finale avevano preso parte anche Spagna e Svezia. Le nazionali che hanno disputato almeno una volta la finalissima primo-secondo posto dei Mondiali sono state 11: il record spetta alla Germania con 7 partecipazioni, segue a 6 il Brasile che domani sara' raggiunto dall' Italia, 4 per l' Argentina; Cecoslovacchia, Olanda, Ungheria e da domani Francia con 2 ciascuna; infine a quota 1 Inghilterra, Svezia ed Uruguay. = 3 finali decise ai supplementari, 1 ai rigori Tre delle finali sono state decise ai tempi supplementari, ma una sola ai calci di rigore: quella perduta dall'Italia nel 1994 a Pasadena contro il Brasile. Ai supplementari sono andate quelle del 1934 (quando l'Italia si impose 2-1 sulla Cecoslovacchia grazie ad una rete al 95' di Schiavio; al 90' la gara si era chiusa sull'1-1), del 1966 (dove l'Inghilterra, che aveva chiuso sul 2-2 contro la Germania Ovest i tempi regolamentari, vinse all'over-time grazie ad una doppietta di Hurst al 101' - passato alla storia come il gol fantasma - ed al 120') e quella del 1978, con vittoria finale dell'Argentina sull'Olanda per 3-1, grazie alle reti nei tempi supplementari di Kempes al 105' e di Daniel Bertoni al 115', dopo che al 90' la gara si era chiusa sull'1-1. Il 17 luglio 1994 Brasile ed Italia chiusero sullo 0-0 tempi regolamentari e supplementari: ai rigori fu 3-2 per il Brasile con trasformazioni di Romario, Branco e Dunga da una parte, Albertini ed Evani dall'altra; per il Brasile errore di Marcio Santos, per gli azzurri fallirono Franco Baresi e Roberto Baggio. = Decima finale nel mese di luglio Quella di Germania 2006 sara' la decima volta che il Mondiale sara' assegnato nel mese di luglio, dopo le edizioni del 1930, 1950, 1954, 1966, 1974, 1982, 1990, 1994 e 1998. I 9 titoli iridati assegnati nel mese di luglio sono andati 6 a formazioni europee (Germania 1954, 1974 e 1990; Inghilterra 1966; Italia 1982; Francia 1998), tre a nazionali sudamericane (Uruguay 1930 e 1950; Brasile 1994). = 64 i gol nelle sedici finali: la meta' nella ripresa Nelle 16 finali secche finora disputate ai campionati Mondiali sono stati 64 i gol realizzati, di cui 27 nel primo tempo, 32 nella ripresa (il 50% esatto del dato complessivo), 5 durante i tempi supplementari. Il periodo piu' prolifico e' stato senza dubbio quello che va dal 76' al 90' dove sono state ben 19 le realizzazioni, pari al 29,7% del dato complessivo. A questi numeri vanno aggiunte le 3 reti realizzate in Uruguay-Brasile 2-1, ultima giornata del girone finale dell'edizione 1950, che assegno' il secondo titolo iridato della storia alla 'Celeste'. = Ripartizione gol nelle finalissime dal 1' al 15' 11 (17,2%) dal 16' al 30' 9 (14,1%) dal 31' al 45' 7 (10,9%) totale primo tempo 27 (42,2%) dal 46' al 60' 4 ( 6,2%) dal 61' al 75' 9 (14,1%) dal 76' al 90' 19 (29,7%) totale ripresa 32 (50,0%) tempi supplementari 5 ( 7,8%) = Nel 1958 la finale con piu' gol La finale con il punteggio piu' schiacciante, ed anche piu' ricca di gol, e' stata quella disputata a Stoccolma il 29 giugno 1958 tra Brasile e Svezia. Vinsero i sudamericani 5-2 con doppiette di Vava' al 9' ed al 32' e di Pele' al 55' e al 90', singolo di Zagalo al 68'; le reti svedesi furono di Liedholm al 3' (Svezia provvisoriamente in vantaggio) e di Simonsson all'80'. Altre due finali hanno visto una vittoria con tre reti di scarto: nel 1970 Brasile-Italia 4-1, nel 1998 Francia-Brasile 3-0. Sono state invece 7 le finali con due gol di scarto, 5 quelle con una sola rete di differenza. 4-2 e 3-1 i punteggi piu' frequenti Sono finora il 4-2 ed il 3-1 i punteggi piu' frequenti in una finale di campionato del Mondo, ciascuno dei quali e' uscito per ben tre volte. Hanno vinto 4-2 l'Uruguay sull'Argentina nel 1930, l'Italia sull'Ungheria nel 1938 e l'Inghilterra sulla Germania Ovest nel 1966 (in questo caso dopo i supplementari). Con il punteggio di 3-1 si sono invece chiuse le finali del 1962 tra Brasile e Cecoslovacchia, del 1978 tra Argentina e Olanda e del 1982 tra Italia e Germania Ovest. Due volte e' finita 3-2 (Germania Ovest-Ungheria del 1954 e Argentina-Germania Ovest del 1986) o 2-1 (Italia-Cecoslovacchia del 1934 e Germania Ovest -Olanda del 1974). = 56,2 volte su 100 chi segna per primo vince E' accaduto in 9 casi su 16 (pari al 56,2% dei casi) che chi e' passato in vantaggio per primo e' poi riuscito ad aggiudicarsi il titolo di campione iridato. Sono riusciti nell'impresa l'Uruguay nel 1930 (Dorado il primo marcatore), l'Italia nel 1938 e 1982 (primo gol, rispettivamente, di Colaussi e Rossi), il Brasile nel 1970 (Pele'), l'Argentina nel 1978 e nel 1986 (primo gol, nell'ordine, di Kempes e Brown), la Germania Ovest nel 1990 (Brehme), la Francia nel 1998 (Zidane) ed il Brasile nel 2002 (Ronaldo). In 6 casi chi ha segnato per primo ha perduto il titolo (Cecoslovacchia: nel 1934 a favore dell' Italia e nel 1962 a favore del Brasile; Ungheria nel 1954 a favore della Germania Ovest; Svezia nel 1958 a favore del Brasile; Germania Ovest nel 1966 a favore dell'Inghilterra; Olanda nel 1974 a favore della Germania Ovest). = 84', il minuto piu' decisivo delle finali Il gol decisivo delle 15 finalissime che almeno entro la fine dei tempi supplementari hanno espresso un vincitore, e' stato realizzato 4 volte nel primo tempo, 8 nella ripresa, 3 durante i tempi supplementari. L'unico minuto in cui piu' di una volta si e' decisa una finale Mondiale e' l'84': e' accaduto in due occasioni ed in entrambi i casi il titolo e' stato vinto dalla Germania, che trionfo' nel 1954 sull'Ungheria col risultato di 3-2, (rete decisiva di Rahn) e nel 1990 contro l'Argentina col risultato di 1-0, (rigore trasformato da Brehme). = Da quattro finali almeno una delle due squadre non segna Quello che non era mai accaduto nelle prime 12 finali dei campionati Mondiali, si e' verificato nelle ultime quattro partite conclusive delle edizioni 1990, 1994, 1998 e 2002, ovvero che almeno una delle due squadre partecipanti chiudesse la gara decisiva senza segnare. E' successo all'Argentina, battuta dalla Germania Ovest 0-1 nel 1990, a Brasile ed Italia, che nel 1994 affidarono ai rigori l'assegnazione del titolo (regolamentari e supplementari si erano chiusi sullo 0-0), al Brasile, battuto nel 1998 dalla Francia con il risultato di 0-3, ed infine alla Germania, superata 0-2 nel 2002 dal Brasile. Nelle 12 precedenti finalissime sia la squadra che poi ha vinto il titolo Mondiale, sia quella che lo ha perduto, erano sempre andate almeno una volta a segno. = 51 goleador in finale: Pele', Hurst e Vava' i cecchini I giocatori che hanno segnato i 64 gol finora realizzati nelle 16 finalissime dei Mondiali di calcio sono stati 51. I capocannonieri delle finali dei campionati del Mondo risultano, con 3 marcature ciascuno, i brasiliani Pele' e Vava' e l' inglese Hurst. Ma mentre l'inglese Hurst e' stato capace di realizzarli in un'unica partita (nel 1966), rimanendo ancora oggi l'unico triplettista nella storia delle finali e dunque il goleador principe in singola partita, i due brasiliani hanno segnato in finali di edizioni diverse, rispettivamente: Pele' nel 1958 (doppietta alla Svezia) e nel 1970 (singolo all'Italia), Vava' sempre nel 1958 (anche lui doppietta alla Svezia) e nel 1962 (singolo alla Cecoslovacchia). A quota due reti troviamo gli italiani Piola e Colaussi, il tedesco Rahn, l'argentino Kempes, il francese Zidane ed il brasiliano Ronaldo, tutti autori di doppiette nella stessa finale, nell' ordine nel 1934, 1954, 1978, 1998 e 2002, ma anche il tedesco Breitner, a segno una volta ciascuno nelle finali del 1974 e del 1982. = Pele' il campione piu' giovane E' il calciatore che ha vinto piu' edizioni del Mondiale di calcio: 3, nel 1958, nel 1962 e nel 1970. Nell'edizione del 1958 Pele' disputo' 4 partite segnando 6 reti; quattro anni dopo gioco' 2 incontri realizzando 1 gol, ma non partecipando alla finalissima contro la Cecoslovacchia, infine nel 1970 furono 6 le partite da lui disputate e 4 i gol realizzati. Nell'edizione del 1958 Pele' divenne campione del Mondo all'eta' di 17 anni ed 8 mesi, essendo nato il 23 ottobre 1940 ed essendosi disputata la finale il 29 giugno 1958; si tratta ancora oggi del piu' giovane calciatore ad essersi aggiudicato un titolo Mondiale. = Zoff il campione piu' vecchio E' Dino Zoff il calciatore piu' vecchio ad essersi laureato campione del Mondo. Nato il 28 febbraio 1942, Zoff conquisto' il titolo l'11 luglio 1982, all'eta' di 40 anni e quasi 5 mesi. = Pozzo, il tecnico piu' vincente Il ct pluridecorato e' Vittorio Pozzo, capace di portare al titolo iridato l'Italia sia nel 1934 che nel 1938. Pozzo, pero', non e' l'unico ct ad aver disputato due finali dei Mondiali: sono riusciti nell'impresa anche il tedesco Helmut Schon, che guido' la Germania nel 1966 (battuta 2-4 dall'Inghilterra ai supplementari) e nel 1974 (vittoriosa 2-1 sull'Olanda); poi ricordiamo il tedesco Franz Beckenbauer e l'argentino Carlos Bilardo, che hanno condotto in finale rispettivamente la Germania e l'Argentina sia nel 1986 che nel 1990, con una vittoria per parte: nel primo caso si imposero i sudamericani per 3-2, nel secondo i tedeschi per 1-0. Il quinto commissario tecnico ad aver preso parte a due finali e' il brasiliano Mario Jorge Lobo Zagalo che, alla guida del Brasile, ha vinto l'edizione del 1970 e perduto quella del 1998. 4 rigori assegnati in finale: solo Cabrini ha fallito Sono stati finora 4 i rigori fischiati nelle finali ed uno solo di essi e' stato fallito, da Cabrini nel 1982 al 25' del primo tempo e quando Italia e Germania erano ancora sullo 0-0. Unico rigore decisivo, quello trasformato all' 84' da Brehme in Germania Ovest-Argentina di Italia '90. = 25' pt, il minuto dei rigori Due dei quattro rigori concessi nella storia delle finalissime ai Mondiali sono stati assegnati al medesimo minuto: il 25'. Trasformato quello di Breitner in Germania Ovest-Olanda 2-1 del 1974, fallito quello di Cabrini in Italia-Germania Ovest del 1982. = Tre espulsioni Soltanto nelle edizioni 1990 e 1998 si sono registrate espulsioni nella finalissima dei campionati Mondiali. Nel primo caso, Germania Ovest-Argentina 1-0, arbitro il messicano Codesal, la selezione sudamericana rimase in nove per le espulsioni di Monzon al 63' (la gara era ancora sullo 0-0) e Dezotti all'86' (con la Germania gia' in vantaggio per 1-0). Nel 1998 il marocchino Belqola fece terminare la Francia in dieci, nella finale vinta dai transalpini per 3-0 sul Brasile: il cartellino rosso venne inflitto a Desailly, al minuto 68 (in quel momento si era sul 2-0 per la Francia).
(A cura di Football Data). (ANSA).
 
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AZZURRI A STADIO BERLINO, DUE PASSI NELLA STORIA
Due passi nella storia. Quella con la s maiuscola, in attesa di potere entrare in quella piu' piccola, ma comunque eccezionale di tipo calcistico. E' durato dieci minuti in tutto il sopralluogo degli azzurri nello stadio di Berlino, lo storico impianto che nel '36 ospito' le Olimpiadi e dove domani si giochera' la finale dei mondiali di Germania 2006. Sulle stesse tribune che hanno scritto la storia, non solo dello sport, ci sara' domani, in veste di spettatori e tifosi una nutrita e sostanziosa formazione istituzionale azzurra. A guidarla il capo dello Stato Giorgio Napolitano. Ma in tribuna ci sara' anche il ministro della Giustizia Mastella e quello dello sport Giovanna Melandri. L'arrivo del ministro degli Esteri D'Alema, in forse nelle prossime ore, sembra invece ora volgere al no. Il Presidente della Repubblica, in arrivo in mattinata a Berlino, fara' visita domani agli azzurri al campo dove e' prevista la consueta rifinitura: un breve saluto agli azzurri per incitarli, poi Napolitano dovrebbe lasciare gli azzurri alla loro concentrazione per dar loro appuntamento alle ore 20 allo stadio. Oggi intanto Lippi e i giocatori hanno perso visione dell'impianto subito dopo l'arrivo a Berlino. E' stato un breve sopralluogo sotto la pioggia, per saggiare le condizioni del terreno. Solo Pirlo, Del Piero, Ferrara e Lippi, hanno pero' calpestato l'erba dell'Olympian Stadion. Il resto degli azzurri e' rimasto a bordo campo, ad osservare la nuova copertura, la forma ovale dello stadio, la tribuna in marmo grigio dove 70 anni fa il Furer, Adolf Hitler, vide vincere l 'oro del lungo al nero Jessy Owens, che batte' beniamino della Germania nazista, il biondissimo Luz Long. Quel giorno Hitler si rifiuto' di stringere la mano al vincitore. Gli azzurri sono rimasti alcuni minuti a guardare, poi il ritorno in ritiro. Intanto la Figc e' a lavoro per il rientro di lunedi'. Problemi sussistono per la pista di atterraggio dell'aeroporto di Pratica di Mare, anche se al momento, precisa la federcalcio, di tutto il programma e' questa l'unica certezza l'arrivo all'aeroporto militare spesso usato anche per gli atterraggi dell'aereo del capo dello Stato. Marcello Lippi ha gia' manifestato stamani il suo fastidio per l'annuncio di festeggiamenti a Roma lunedi' in qualsiasi caso. La notizia di una festa al Circo Massimo, di cui il Club Italia stava parlando con le autorita' della capitale come ipotesi da tenere in considerazione, oltre ad avere infastidito Lippi per i rischi di deconcentrazione della squadra, ha decisamente spiazzato lo staff della nazionale, cosi' ora non vi e' nulla di certo, se non l'arrivo a Pratica di Mare, con partenza possibile da Dusseldorf lunedi' alle ore 16. Sul charter azzurro di 180 posti previsti rischiano pero' di non bastare. Oltre ai giocatori e allo staff tecnico, si aggiungono infatti le richieste di un folto gruppo di parenti degli azzurri e di molti giornalisti. Lavori sulla pista principale dell'aeroporto di Pratica di Mare, ha comunicato il tour operator della Federcalcio Bti impedisce l'impiego di un velivolo piu' grande, che non potrebbe atterrare. La Figc e' a lavoro anche per risolvere questa situazione.
 
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KAHN LASCIA LA NAZIONALE DOPO 11 ANNI E 86 PRESENZE

Il portiere della nazionale tedesca, Oliver Kahn, non indossera' piu' la maglia della nazionale teutonica. Maglia che ha portato per 86 volte, la prima volta nel 1995. Dopo la gara vinta per 3-1 contro il Portogallo, che ha permesso alla Germania di aggiudicarsi il terzo posto ai Mondiali, l'estremo difensore della squadra diretta da Klinsmann ha confermato in una intervista alla televisione tedesca ZDF che "questa e' stata la mia ultima gara internazionale. E' stato un periodo bellissimo, ma devi anche capire quando e' giunto il momento di smettere". Continuera' nel solo Bayern Monaco, dove gioca dal 1994. Nato il 15 giugno 1969 a Karlsruhe, Kahn ha giocato nel Karlsruhe (1976-94), prima di trasferirsi al Bayern. Nel suo palmares figurano una finale di Champions League persa contro il Manchester United (1999), e una vinta contro il Valencia (2001), una Coppa Uefa (1996), un'Intercontinentale (2001), sette titoli della Bundesliga (1997, 1999, 2000, 2001, 2003, 2005, 2006), cinque Coppe di Germania (1998, 2000, 2003, 2005, 2006), sei Coppe di Lega (1997, 1998, 1999, 2000, 2001, 2004). Ha partecipato quattro volte alla fase finale dei Mondiali (1994, 1998, 2002, 2006); finalista sconfitto nel 2002; terzo nel 2006. Ha partecipato anche tre volte agli Europei (1996, 2000, 2004), vincendo il titolo nel 1996. Il suo esordio in nazionale il 23 giugno 1995: Svizzera-Germania 1-2. Eletto quattro volte miglior portiere della Bundesliga, e due volte miglior portiere al mondo (1999, 2001), ha ricevuto anche la nomina di miglior estremo difensore della Uefa (2002) e miglior giocatore ai Mondiali del 2002. (AGI)
 
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LA FINALE DEL CAMPIONATO DEL MONDO: ITALIA-FRANCIA

"E' la finale del campionato del mondo, non c'è altro da dire". Le parole di Marcello Lippi la dicono lunga sulla grande attesa di Italia-Francia, l'epilogo di Germania 2006 che domani sera infiammerà milioni di tifosi azzurri e transalpini. Il c.t. azzurro, come al solito, non ha dato nessuna indicazione sull'11 titolare, ma dovrebbe essere confermata la stessa squadra che ha iniziato la sfida di semifinale con i padroni di casa della Germania. Il forfait di Nesta, lascia pochi dubbi a Lippi sul reparto difensivo che, oltre all'inamovibile Buffon, schiera Zambrotta, Materazzi, Cannavaro e Grosso, caricatissimo dopo il gol contro i tedeschi che ha aperto la strada della finale agli azzurri. Centrocampo a quattro, con Perrotta e Camoranesi a sostegno dei centrali Gattuso e Pirlo. Totti sembra certo, alle spalle dell'unica punta Luca Toni, in leggero vantaggio nel ballottaggio con Alberto Gilardino. Il ritiro della Francia è stato all'insegna della tranquillità, anche se Domenech non ha voluto risparmiare neanche in questa occasione i suoi attacchi frontali alla stampa transalpina. La squadra dovrebbe essere la stessa che ha battuto il Portogallo con Barthez, a guidare la difesa a quattro formata da Sagnol, Thuram, Gallas e Abidal. Makelele e Vieira a formare la coppia davanti al trio fantasia e concretezza formato da Ribery (il nuovo eroe dei tifosi transalpini), Zidane (la stella immortale, al quale i compagni vorrebbero regalare il canto del cigno ideale) e Malouda, chiamati a dare palloni e opportunità a Henry. Questa le probabili formazioni:
ITALIA (4-4-1-1) - 1 Buffon; 19 Zambrotta, 23 Materazzi, 5 Cannavaro, 3 Grosso; 20 Perrotta, 21 Pirlo, 8 Gattuso, 16 Camoranesi; 10 Totti; 9 Toni Ct: Marcello Lippi
FRANCIA (4-2-3-1) - 16 Barthez; 19 Sagnol, 15 Thuram, 5 Gallas, 3 Abidal; 4 Vieira, 6 Makelele; 22 Ribery, 10 Zidane, 7 Malouda; 12 Henry Ct: Raymond Domenech
Arbitro: Horacio Elizondo (Argentina)
Città e stadio: Berlino, Olympiastadion
Diretta Tv: ore 20.00, Sky Mondiale 1, Rai 1
(APCOM)
 
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KLINSMANN, GRANDE RISULTATO FIERO DEI MIEI RAGAZZI

''Non e' la finalissima, quindi non e' la partita che desideravamo disputare. Ma ci impegneremo al massimo e correremo finche' avremo fiato''. Cosi' Juergen Klinsmann aveva presentato il match tra Germania e Portogallo, e i suoi ragazzi, gli va dato atto, non si sono certo risparmiati portando a casa una vittoria meritata che vale il terzo posto, risultato insperato alla vigilia del Mondiale. ''E' stata un'emozione incredibile vedere come la gente ha festeggiato questo risultato - ha spiegato il vice di Klinsmann, Joachim Low - E' dura immaginare una festa piu' grande anche nel caso avessimo vinto la Coppa del Mondo''. Una partita divertente e vivace con una Germania piu' motivata nell'inseguire il successo: ''E' stato molto divertente. E' un gran finale per un grande Mondiale - ha spiegato il difensore Metzelder - In questi ultimi due giorni qui a Stoccarda, la gente ci ha motivato in modo straordinario. Non ci aspettavamo un'accoglienza cosi' calda dopo la sconfitta con l'Italia in semifinale, per tutta la partita ci hanno sostenuto alla grande''. Il match col Portogallo sara' ricordato anche per l'addio alla nazionale di Oliver Kahn, autore di una prestazione maiuscola: ''E' stata la mia ultima esibizione internazionale - ha detto il giocatore del Bayern Monaco, 37 anni nel dopo partita - sono stato in nazionale dal 1995 e dire basta fa male, pero' capisco che questo e' il momento giusto. L'atmosfera stasera era incredibile, chissa' cosa sarebbe successo se avessimo vinto il Mondiale. E' stata una delle emozioni piu' grandi della mia vita''. Anche il ct Klinsmann ha reso omaggio a questo grande campione, tenuto in disparte per tutta la rassegna Mondiale fino alla finale contro il Portogallo: ''Si e' comportato in maniera incredibile - ha spiegato il tecnico - ha accettato la decisione con grande maturita', lo rispetto molto per come si e' comportato in questo mese''. Il ct tedesco si e' detto fiero della sua Germania e non ha anticipato nulla sul suo futuro: ''E' straordinario quello che abbiamo fatto in questo Mondiale, sono davvero fiero dei miei ragazzi - ha aggiunto Klinsmann - Il mio futuro? Non ho ancora deciso nulla, ho bisogno di qualche giorno per rifletterci su''. Vedra' la finale? ''Faccio gli auguri a Italia e Francia, ma non credo che andro' alla stadio''. Delusione immensa per il portoghese Figo, alla sua ultima partita con la nazionale lusitana, cosi' come il suo compagno Pauleta: ''E' molto dura, dire addio al calcio internazionale con una sconfitta - ha spiegato il portoghese - Ma la Germania ha meritato di finire al terzo posto''. (ANSA).
 
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