I GALLETTI ALZANO LA CRESTA, LA SPAGNA SALUTA
Con la storia e gli almanacchi non si scherza. I vecchietti del ciclo agli sgoccioli, quello della Francia campione del mondo e d'Europa tra il 1998 ed il 2000, lo hanno fatto capire alla Spagna delle giovani leve e del calcio spumeggiante. Tre a uno, in rimonta, per conquistare i quarti di finale, che opporranno i 'Galletti' al Brasile nel remake della finale iridata di St.Denis. Ad Hannover si inizia male, con i fischi di uno stadio stracolmo di spagnoli alla Marsigliese. Il primo, bruttissimo episodio di incivilta' collettiva registrato nei Mondiali tedeschi. Le Furie Rosse, invece, partono nel migliore dei modi, con il ritmo giusto ed un assetto logico. Domenech invece sacrifica nuovamente Trezeguet sull'altare del 4-2-3-1, riportando Zidane al centro del tridente di qualita' a supporto di Henry con Malouda e Ribery sugli esterni e Wiltord in panca. I galletti faticano a costruire e li' davanti appaiono leggerini, ma l'impatto di Zizou sulla partita si sente subito. Minuto 24, il numero 10 lancia sulla destra Henry, che crossa al centro dove Henry e Vieira incredibilmente, ad un metro dalla linea, mancano la deviazione. La legge del calcio e' spietata e la Spagna sblocca con Villa al 28', che trasforma un rigore assegnato da Rosetti per un contatto tra Thuram e Pablo in area francese. La reazione francese e' stentata ma al 41' Ribery riesce a mandare in tilt il fuorigioco altissimo della difesa iberica triangolando con Vieira: 40 metri di campo palla al piede, Casillas saltato e palla in rete. Uno a uno. All'inizio della ripresa nessun cambio nelle due formazioni, ma a premere sull'acceleratore e' subito la Francia, che spinge a destra con Ribery e sfiora il gol con Malouda, bravissimo nel beffare l'offside spagnolo e nel tentare un difficilissimo lob. La risposta di Casillas e' straordinaria. Aragones capisce che e' il momento di dare una sterzata e ridisegna l'attacco togliendo Raul e Villa per Luis Garcia e Joaquin, ma la parte del leone la fa sempre Ribery, che fa impazzire Pernia e guadagna la linea di fondo mettendo dentro un pallone pericolosissimo. Anche stavolta, pero', la Spagna se la cava e la risposta, un colpo di testa di Luis Garcia, non fa paura. Al 74' si muove anche Domenech, che cambia Malouda con Govou, ma 4 minuti dopo a farsi vedere e' Joaquin, che sulla destra salta bene Abidal ma chiude troppo il mancino. La Francia tira il fiato ma all'83' sferra il colpo del k.o. Henry conquista una punizione sulla trequarti che Zidane calcia al centro, in area il pallone schizza sulla testa di un difensore spagnolo e finisce sul secondo palo, dove Vieira inzucca a botta sicura: Casillas sembra esserci, ma Ramos cerca la chiusura beffando il suo portiere con una deviazione sfortunata in rete. E' il sorpasso che prelude al trionfo finale, firmato Zidane. Il numero 10 se ne va, ancora su un fuorigioco sbagliato, salta Puyol in area e di destro fa secco Casillas per il 3-1. Per la Francia e' una notte magica, la Spagna rivive il solito incubo. (Urb/Opr/Adnkronos) foto: afp.com
ZIDANE TRASCINA LA FRANCIA, SPAGNA FUORI
La Francia batte la Spagna 3-1 e si qualifica per i quarti di finale dei Mondiali di Germania 2006. La Spagna prova a fare il match, e la Francia che preferisce ripartire in contropiede. La sfida si sblocca al 27': corner per la Spagna, mischia in area, contatto tra Thuram e Pablo, Rosetti decreta il rigore. Dal dischetto in gol David Villa. Il pareggio dei francesi al 41', con Frank Ribery che supera Casillas dopo un triangolo con Vieira che taglia in due la difesa spagnola. Nella ripresa in campo gli stessi 22 della prima frazione di gioco, e permane la situazione di estremo equilibrio. Al 52' Malouda prova un pallonetto dal limite, Casillas con un gran colpo di reni ci arriva e sventa un'ottima opportunita' per i francesi. Aragones tenta le carte Joaquin e Luis Garcia, ma sono i transalpini ad essere piu' ispirati in questo secondo tempo, con gli spagnoli che sembrano tirare un po' il fiato. E alll'83' arrivato il meritato gol del 2-1 per la Francia, con Patrick Vieira che devia di testa da pochi passi una punizione di Zidane. E al 92' arriva anche il sigillo personale per Zizou: 3-1 e ora sfida al Brasile nei quarti di finale l'1 luglio a Francoforte. (AGI) foto: afp.com
FRANCIA BATTE SPAGNA 2-1 E VOLA AI QUARTI
La Francia ha battuto 3-1 la Spagna e si qualifica per i quarti di finale, dove incontrera' il Brasile. Le reti sono state realizzate al 27' dallo spagnolo Villa su rigore. Il pareggio della Francia al 41' con Ribery. Nella ripresa Vieira' corregge in rete una punizione di Zidane che chiude il conto al 92'. (AGI)
ARGENTINA;TIFOSI CONTRO MENOTTI,PARLA CON KLINSMANN
Ai tifosi argentini non sono piaciuti i consigli che Cesar Menotti, l'ex allenatore della nazionale argentina 'mondiale' nel 1978, ha dato al ct della Germania, Jurgen Klinsmann, prima della vittoria dei tedeschi per 2-0 contro la Svezia. ''E' un traditore'' affermano alcuni dei messaggi che i tifosi hanno inviati alla tv via cavo TyC Sports, commentando il colloquio tra Klinsmann e Menotti, che nel 1997 alleno' per un breve periodo il tedesco alla Sampdoria. Dopo la vittoria della sua squadra, Klinsmann ha infatti fatto sapere che aveva ricevuto consigli molto utili da Menotti, il quale gli aveva indicato i movimenti che Torsten Frings doveva fare, spostandosi di piu' al centro del campo, quando la squadra passava all'attacco. Il ct tedesco, secondo quanto dichiarato al quotidiano spagnolo El Pais, ha riferito lo schema Menotti a Frings, che infatti ha poi rispettato i suggerimenti nella partita che la Germania ha vinto contro la Svezia. I tedeschi sono il prossimo rivale dell'Argentina di Jose' Pekerman. (ANSA)
GERMANIA-ARGENTINA,'KLINSMAENNER' SICURI VITTORIA
A tre giorni dalla sfida titanica con l'Argentina, i 'Klinsmaenner', gli uomini di Klinsmann - come in tanti con un riuscito neologismo chiamano ora la nazionale tedesca - mostrano i muscoli e si dicono sicuri di vincere e di accedere alla semifinale con Italia o Ucraina. ''Forti come ora non lo siamo mai stati negli ultimi due anni'', ha detto oggi ai giornalisti Torsten Frings, che ha aggiunto: ''Non perdiamo neanche un secondo a pensare che potremmo essere eliminati venerdi''. Anche Juergen Klinsmann, dopo le prestazioni sempre piu' convincenti della sua squadra nelle prime quattro partite del mondiale, e' fiducioso sulla gara con gli argentini. ''Noi siamo ben preparati, anche mentalmente. Ognuno sa quello che deve fare'', ha detto il ct della Nationalmannschaft, che nei sondaggi e' sempre piu' favorita per la conquista del titolo. A credere nel mondiale alla Germania e' infatti ora il 53,3% dei tedeschi rispetto al 37,7% della scorsa settimana. A favore del Brasile e' invece solo il 25,3%, per l'Argentina appena il 6,7%. Ballack e Klose - due delle pedine piu' importanti della Germania - si sono allenati oggi a parte effettuando una sessione individuale di rigenerazione muscolare. Anche se cio', e' stato assicurato, non significa che i due abbiano problemi o acciacchi particolari. Entrambi sono in grado di scendere in campo fin dall'inizio contro l'Argentina venerdi a Berlino. ''Il programma di preparazione e' pensato in particolare per l'Argentina'', ha precisato da parte sua Joachim Loew, assistente di Klinsmann. Tale programma si basa sulle osservazioni che della squadra sudamericana ha fatto l'esperto Urs Siegenthaler. Gli ultimi due confronti tra Germania e Argentina - un anno fa alla Confederations Cup e quattro mesi prima a Duesseldorf - si erano conclusi entrambi col risultato di 2 a 2. ''Ora con Ballack, Klose, Lahm e Podolski abbiamo pu' possibilita''', ha osservato Loew. In ogni caso i 'Klinsmaenner' non vogliono piu' sentir parlare del fatto che da sei anni, in 17 partite, la Germania non e' piu' riuscita a vincere contro una delle grandi del calcio mondiale. ''A noi non interessa quello che e' avvenuto negli ultimi anni. Venerdi' ci saremo e vedremo'', ha detto Frings. Anche Klinsmann ha mostrato di non avere alcun dubbio sul fatto che la sua nazionale martedi' prossimo giochera' la semifinale a Dortmund contro l'Italia o l'Ucraina. A infondere fiducia alla squadra e' intervenuto oggi anche il presidente della Federazione calcio tedesca (Dfb) Gerhard mayer- Vorfelder. ''Ho tanta fiducia nei ragazzi. La nostra nazionale ha riconquistato stima e rispetto nell'intero mondo del calcio'', ha detto. ''E se dovessimo uscire ai quarti per me cio' non sarebbe una vergogna'', ha aggiunto. La Bild da parte sua dedica alcune intere pagine ai preparativi dell'incontro con l'Argentina, titolando fra l'altro ''I nostri giganti della difesa contro i nani magici di Maradona''. La sequenza di foto mostra Per Mertesacker (1,98 di altezza) e Christoph Metzelder (1,93) accanto a Javier Saviola (1,68), Lionel Messi (1,69) e Carlos Tevez (1,68). (ANSA).
RONALDO, SEGNO E VINCIAMO SPERIAMO CONTINUI COSI'
''Stiamo vincendo e io faccio gol, speriamo che tutto continui cosi'''. Dalla crisi di inizio Mondiale al momento magico sancito dal record: e' un Ronaldo euforico quello del dopo-gara di Brasile-Ghana, vinta dalla Selecao per 3 a 0 con gol iniziale di Ronaldo. Gol che, fra l'altro, consente al 'Fenomeno' di diventare il miglior marcatore di sempre nella fase finale dei Mondiali con 15 reti. ''Non e' mai stato il mio obiettivo -afferma Ronaldo-, ora che questo record e' arrivato sono contento''. Il prossimo obiettivo, secondo il giocatore del Real Madrid, e' ''continuare a segnare e conquistare il Mondiale''. Le pressioni? Uno stimolo: ''La pressione ti aiuta a crescere e a dare il meglio di te''. (Red-Spr/Pn/Adnkronos)
PARREIRA, PARTITA DIFFICILE E ORA SARA' ANCORA PIU' DURA
''E' stata una partita molto difficile. Dal risultato non si direbbe, ma abbiamo faticato per ottenere questa vittoria'': Il Ct del Brasile, Carlos Alberto Parreira, commenta il 3-0 sul Ghana che permette alla nazionale verdeoro di qualificarsi ai quarti di finale ai Mondiali in Germania. Il Brasile ha vinto con un punteggio rotondo, ma ancora una volta non ha espresso un gioco irresistibile. ''Credo che abbiamo costruito molte occasioni da gol -afferma Parreira- ma allo stesso tempo siamo stati fortunati. Nel primo tempo, infatti, il Ghana poteva segnare, hanno avuto anche loro diverse possibilita', ma non sono riusciti a concretizzarle''. ''Adesso -conclude il Ct- ai quarti di finale sara' ancora piu' dura. Bisogna dare tutto in campo, altrimenti e' impossibile pensare di arrivare in semifinale''. (Mat/Pn/Adnkronos)
CANNAVARO: SONO SERENO, DOPO RABBIA ACCUMULATA
Non si può interrompere? Scusate, ma vado via". E' stata sospesa all'improvviso per la notizia di Gianluca Pessotto - precipitato da un abbaino della sede della Juventus, in un probabile tentativo di suicidio - la conferenza stampa a Duisburg di Fabio Cannavaro. Prima di abbandonare il centro sportivo di Meiderich visibilmente scosso, il capitano della nazionale aveva comunque detto cose interessanti sulla partita con l'Australia e sul suo momento personale. "Sono due anni che riesco ad allenarmi sempre ogni giorno, questo mi permette di stare bene", ha spiegato il difensore della Juventus a proposito del suo grande momento di forma, "In questo momento penso di essere sereno, ho accumulato sicuramente tanta rabbia prima di questo mondiale. Forse può essere anche quello". Gianluigi Buffon ha definito Cannavaro il più forte difensore del mondiale. "E' troppo di parte...", ha scherzato l'azzurro, "Fa comunque piacere da un compagno con cui giochi insieme da tanti anni, la fiducia dei compagni alla fine è sempre quella che conta di più. Lui ha iniziato insieme a me e mi conosce benissimo. Ha visto tutta la mia crescita a livello calcistico, sa i miei pregi e i miei difetti". Oggi è uno degli azzurri più osannati, ma prima dell'inizio dei Mondiali c'era qualcuno che sosteneva che non meritasse di indossare la fascia da capitano dall'Italia. Anche se la nazionale si è qualificata per i quarti ed è in un momento di euforia, Cannavaro non ha dimenticato quel periodo. "Sono cose che sicuramente mi hanno fatto male e mi hanno fatto pensare", ha spiegato il difensore della Juve in conferenza stampa al centro sportivo di Meiderich, "Sono sempre cresciuto con dei valori importanti per quanto riguarda il calcio e la vita quotidiana. Sentirli messi tutti in discussione da uomo mi ha dato sicuramente fastidio. Io vado avanti per la mia strada, l'unico modo per far capire alla gente quello che sono è dimostrarlo in campo, fortunatamente è quello che mi riesce meglio". Cannavaro ha respinto la tesi di un'Italia fortunata. "All'inizio mi dava un po' fastidio che tutti dicessero che questa Italia è stata fortunata, per quello che abbiamo dato e soprattutto dimostrato in campo", ha chiarito, "Io sono andato un po' ad analizzare la partita, anche se ancora non l'ho rivista. Tiri in porta dell'Australia credo uno o due, noi abbiamo creato sei o sette occasioni per poter chiudere la partita. E qualcuno parla ancora di fortuna: la fortuna è stata loro che hanno giocato undici contro dieci, non nostra". Da capitano, si è detto perfettamente in sintonia con l'operato di Marcello Lippi. "Fortunatamente a me quello che piace del mister è che va sempre avanti per la sua strada. Non si fa condizionare da nessuno, ha le sue idee in testa e cerca di trasmetterle alla squadra, noi penso che in questo momento le recepiamo bene", ha affermato il difensore della Juventus, "Tiene tutti sulla corda e a noi questo piace, perchè rende tutti partecipi. Fa stare tutti sull'attenti, è una cosa importante". Quanto alla gara con l'Australia, Cannavaro ha chiarito che il ct "l'ha preparata nel modo in cui prepara tutte le partite. Abbiamo visto lo sfogo in televisione e conoscendolo non ci si meraviglia, perchè quando ha avuto qualcosa da dire lo ha sempre detto in faccia: questo per qualcuno può essere un pregio e per altri un difetto". E' indicato quasi all'unanimità come l'uomo più in forma della squadra azzurra. "Anche prima di Parma si diceva che ero il giocatore che giocava di più, che stava meglio di tutti", ha ricordato, "Poi purtroppo per due anni ho sofferto per un infortunio da cui adesso fortunatamente mi sono ripreso". E ha svelato le sue "accortezze" personali. "Penso che tutta la gestione per quanto riguarda quello che avviene fuori dal campo sia importante per un atleta: alimentazione, sonno, sesso. Sicuramente sono anni che mi gestisco in un certo modo e mi trovo bene", ha osservato, "Sesso? Poco, quando ci vuole. Fa bene anche quello, aiuta. L'alimentazione è importantissima, è la benzina che ti serve per andare avanti: cerco di mangiare poco ma tutto, poi non fumo e non bevo alcolici perchè non mi piacciono, mi piace la Coca Cola. Faccio una vita normale, sicuramente nella mia carriera ho sempre giocato tanto". Ieri ha avuto al suo fianco il terzo "partner" diverso: dopo Alessandro Nesta e Marco Materazzi, Andrea Barzagli. "In campo ero convinto di potercela fare: è vero che eravamo uno in meno, ma il loro gioco era molto prevedibile perchè cercavano sempre le fasce. Avevo una bella sensazione", ha raccontato, "Quando (Barzagli) è entrato gli ho detto: Andrea stai tranquillo che comunque ci divertiamo, sono queste le partite belle da giocare. Un po' mi ha guardato male". Ieri a Kaiserslautern l'unico rappresentante "istituzionale" era Gianni Petrucci, ad Amburgo è probabile che ci sia il "pieno" di politici. "Da parte nostra ci sarà sicuramente il massimo impegno e la massima concentrazione per cercare di regalare loro qualche bella soddisfazione", ha concluso, "e quelli che non sono venuti fino ad adesso...che si sono persi!" (Apcom)
BRASILE VOLA AI QUARTI, GHANA TRAVOLTO 3-0
Il Brasile si è qualificato per i quarti di finale del Mondiale battendo 3-0 il Ghana a Dortmund. Ha aperto le marcature Ronaldo al 5', ha raddoppiato Adriano nel primo minuto del recupero del primo tempo e ha chiuso la partita Zé Roberto all'84'. Nella partita dei quarti di finale, in programma sabato primo luglio a Francoforte, i brasiliani se la vedranno contro la vincente di Spagna-Francia. Il Brasile passa ai quarti di finale del Mondiale per aver battuto il Ghana 3-0. Ha vinto la squadra che, pur giocando male, trova sempre i suoi campioni capaci di risolvere le situazioni più difficili. Il Ghana ha commesso l'errore di affrontare i campioni del mondo a viso aperto, lasciando troppi spazi, peccando leggermente di presunzione. Gli africani hanno avuto la sfortuna di non fare il gol dell'1-1 prima di prendere il gol del 2-0 in sospetto fuorigioco. La partita sarebbe potuta cambiare. Parte forte il Brasile. Al 5' Ronaldo, servito da Kakà, scatta in contropiede, dribbla con il suo mitico doppio passo il portiere ghanese e deposita in rete. E' anche il gol del record, 15 gol che permettono al "fenomeno" di superare Gerd Mueller, 14 reti, nella storia dei cannonieri del Mondiale di tutti i tempi. Al 13', Adriano spreca l'occasione del 2-0. Si presenta davanti a Kingston, si lascia cadere e viene ammonito per simulazione. Buona la reazione del Ghana che già al 19' sfiora il pareggio con un tiro di Draman che Dida spedisce sulla traversa. Prima del raddoppio del Brasile, il Ghana al 42' trova ancora la porta sbarrata da Dida quando un colpo di testa di Mensah viene respinto con un piede. Al 46', nel primo minuto di recupero, Cafu serve Adriano in sospetto fuorigioco che mette in rete a porta vuota. La ripresa si apre con Roberto Carlos che al 57' scaglia un sinistro in porta. Kingston respinge a fatica. Al 68', doppio intervento di Dida, prima su Asamoah, poi su Amoah. Il Brasile gestisce la gara, sembra fermo sulle gambe, ma riesce a tamponare ogni attacco del Ghana. Al 78', Dida è attento su un sinistro di Asamoah, attaccante che viene espulso a nove minuti dalla fine per somma di ammonizioni. Il Brasile chiude la partita all'84' con Zé Roberto che con un pallonetto salta Kingston e mette in rete. Il finale è il festival delle occasioni per il Brasile che avrebbe potuto arrotondare il risultato con Cafu, Juan e Ronaldo. (Apcom) foto: afp.com
PARLATEMI IN FACCIA,IRA LIPPI E PATTO AZZURRI
Se avete qualcosa da suggerirmi, venitemelo a dire in faccia. Sta tutta qui, in due minuti di colloquio franco nel ritiro di Homburg il piccolo grande segreto del ''gruppo azzurro'', immagine preferita del ct, uscito vincente dall'incredibile pomeriggio di Amburgo. Marcello Lippi, dopo la sfuriata con i giornalisti alla vigilia di Italia-Australia, ne ha avute anche per i suoi giocatori, come rivelato poi da Gattuso. ''Avete fatto quel casino sulla formazione, si e' arrabbiato e poi se l'e' presa con noi...'', ha detto il centrocampista azzurro nella zona mista del Fritz Walter. Ma come e' realmente andata all'interno del gruppo della nazionale domenica sera, al ritorno nel ritiro dallo stadio di Amburgo? E' successo che Lippi ha scelto di parlare faccia a faccia con la squadra, uno contro ventitre'. Non e' stato pero' un dialogo: semmai un monologo. Lippi era rimasto scottato dalle frasi di alcuni giocatori in conferenza stampa: Zambrotta che votava per una squadra a una punta come contro la Repubblica Ceca, Perrotta che parlava di catenaccio e brutta fama dell'Italia, Cannavaro che parlava di Italia cinica. Dichiarazioni interpretate come 'consigli', e in quanto tali dunque molto fastidiose per un ct che sull'argomento aveva detto: ascoltare i miei giocatori? Si', io parlo e loro mi ascoltano.... Ma il timore di Lippi, per due anni impegnato a sottolineare fino al limite della noia che il suo era un 'gruppo', era che quelle frasi fossero interpretate come il segno di una spaccatura interna, alle prime difficolta'. Ne' erano piaciuti all'allenatore certi messaggi di scontento lanciati da alcuni giocatori non impiegati. Cosi' Lippi ha deciso di tirare le fila, ribadendo la sua leadership. Non andate in giro a dire quel che pensate della formazione, quale e' la formula che preferite, le due punte e le mezze punte: piuttosto, parlate con me di queste cose. Dove, ovviamente, il sottinteso era che la decisione e' di uno solo. Da quel momento, i giocatori hanno cambiato atteggiamento, come se la breve riunione di Homburg fosse stata per tutti il patto interno per andare avanti sempre piu' a braccetto, nascondendo qualsiasi risentimento personale. ''Abbiamo parlato con l'allenatore - ha poi confermato oggi Materazzi - Lui ci ha chiesto se c'era qualche problema: noi abbiamo detto di no. Ed e' finita cosi', sulla fiducia. E' come quando ti capita qualcosa con tua moglie, ti chiede se e' successo qualcosa e tu dici no...Lei si fida. Perche' altrimenti, cosa si fa? Si divorzia per una voce?''. Ecco: Lippi e gli azzurri, quella sera di Homburg, hanno deciso di non divorziare. E di fidarsi. (ANSA) foto: afp.com
UNA GIORNATA PER MATERAZZI
La giornata di squalifica che gli ha inflitto la Commissione di disciplina della Fifa non ha sorpreso Marco Materazzi, a segno con la Repubblica Ceca ed espulso negli ottavi contro l'Australia. "Diversamente non poteva essere, in caso contrario che l'arbitro avrebbe dovuto ammettere il suo errore e riabilitarmi", ha dichiarato il difensore a margine della conferenza stampa al centro sportivo di Meiderich, a Duisburg, "Come ho giudicato la mia espulsione? Come il signor dottor (Franz) Beckenbauer". Il presidente del comitato organizzatore dei mondiali ha dichiarato che l'intervento dell'azzurro non era da rosso. "I miei compagni devono andare avanti per loro stessi e per tutta l'Italia, per me è una cosa superflua perchè poi alla fine siamo ventitre", ha aggiunto il nerazzurro, "La notte l'ho trascorsa bene perchè abbiamo vinto, fossimo usciti sicuramente male". Quando Materazzi è stato espulso, è stato richiamato in panchina Luca Toni ed è entrato Andrea Barzagli. "Era difficilissimo entrare a freddo, sono stato uno dei primi a fargli i complimenti perchè se lo merita come ragazzo. E poi perchè è un grandissimo giocatore", ha raccontato il numero 23 azzurro. Dopo il rosso, è stato raggiunto negli spogliatoi da Daniele De Rossi e Alessandro Nesta. "Sono scattati dicendomi che non era espulsione", ha spiegato, "Io non l'avevo rivista, ma lì il dubbio ti rimane perchè in scivolata ho preso Zambrotta. Sapevo di non aver fatto niente, ma quando me l'hanno detto loro mi hanno un po' rincuorato". All'Italia si rimprovera soprattutto la mancanza di spettacolo. "Se continuiamo così e arriviamo fino in fondo, lo spettacolo lo vedremo il 9 luglio", ha promesso Materazzi.
(Apcom) foto: afp.com
ALEXANDRA PARESSANT, COSI' HO CONQUISTATO RONALDINHO
La top model francese, Alexandra Paressant, 26 anni, ha raccontato al quotidiano "Bild" in che modo e' riuscita a conquistare il cuore di Ronaldinho. "E' accaduto a febbraio a Barcellona ed alloggiavamo nello stesso albergo", ha spiegato, "io mi trovavo li' per una sfilata di moda, Ronaldinho pernottava nell'hotel con la sua squadra. Quando l'ho visto seduto nella lobby, ho lasciato sul suo tavolo un biglietto con il mio nome ed il numero della mia stanza, poi sono salita in camera ed ho aspettato". Lui le ha telefonato e le ha proposto di incontrarsi. "E' da quella sera che stiamo insieme", ha detto la modella. Per i mondiali Alexandra ha deciso di fare la spola tra la Francia e la Germania. (AGI)
GOL AL GHANA, RONALDO E' IL CANNONIERE DI SEMPRE
La rete di Ronaldo al Ghana, nell'ottavo di finale della coppa del mondo, ha permesso all'attaccante brasiliano di stabilire con 15 reti il record di segnature in un Mondiale. "Il fenomeno" ha messo a segno la rete dopo cinque minuti dall'inizio della partita. Ronaldo aveva eguagliato con 14 centri il precedente record del tedesco Gerd Mueller con la doppietta al Giappone nell'ultima partita della prima fase del Mondiale. Il brasiliano ha realizzato la 67.ma rete in 103 partite con il Brasile, mentre Pelé ne ha segnate 95 in 114 match. (Ap) foto: afp.com
ARBITRI ARGENTINI, UNA VERGOGNA RIGORE ALL' ITALIA
''Una vergogna, un fallo inverosimile'': e' il titolo del commento che Abel Gnecco, direttore della scuola arbitri dell'associazione del calcio argentino (Afa), ha fatto oggi su un quotidiano argentino del discusso rigore dato ieri all'Italia. ''L'arbitro spagnolo era a sette metri, in piedi, in una posizione perfetta per vedere la giocata'', afferma Gnecco, precisando che Luis Medina Cantalejo ha fischiato un rigore ''inverosimile''. Nel precisare che non ci sono state ''preferenze'', Gnecco sottolinea che quello dell'arbitro spagnolo si e' trattato in realta' di ''un errore, grave, ma in fondo di un errore''. Della stessa opinione anche due ex arbitri argentini: per Angel Coerezza, ''da nessun punto di vista si e' trattato di un rigore'', mentre per Juan Biscay ''c'e' stato uno scontro tra i corpi'' di Neill e di Grosso, che ''si e' trascinato per provocare il contatto''. (ANSA)
FIFA, DOMANI DECIDE QUANTI ARBITRI RIMANGONO
La Commissione degli arbitri della Fifa domani dovra' ridurre a meno della meta' il numero dei direttori di gara per le restanti partite della Coppa del Mondo. Attualmente gli arbitri, comprese le riserve, sono 26. I prescelti saranno poi comunicati giovedi' mattina. ''Sotto la direzione dello spagnolo Angel Maria Villar (responsabile della Fifa per il settore arbitrale) - ha dichiarato il portavoce Andreas Werz - cinque commissari esamineranno le critiche al riguardo degli arbitri dall'inizio del Mondiale''. Sotto gli occhi dei riflettori anche gli ultimi casi di Portogallo-Olanda e Italia-Australia. Nel primo match il russo Ivanov ha espulso 4 giocatori ed attribuito 16 cartellini gialli. Nella partita degli azzurri, invece, lo spagnolo Medina Cantalejo ha fatto discutere per il decisivo rigore assegnato all'Italia all'ultimo minuto.(ANSA).
SPAGNA-FRANCIA; CURIOSITA' IN CIFRE
Spagna in leggero vantaggio nei 27 precedenti tra nazionali maggiori contro la Francia: 11 le vittorie iberiche, 10 quelle transalpine, 6 i pareggi. 53-32 la differenza reti a favore della nazionale spagnola. Da ricordare un precedente olimpico nel 1996: 1-1 negli Stati Uniti, a livello di fase a gironi. Fra le 27 sfide tra nazionali maggiori di Spagna e Francia esiste un precedente storico proprio in data 27 giugno: era il 1984, a Parigi, quando la Francia si impose nella finalissima degli Europei da lei ospitati, proprio ai danni della Spagna: le reti vennero firmate da Platini (57') e Bellone (89'). Nei 25 precedenti confronti ai Mondiali tra Spagna e nazionali europee, la nazionale iberica e' leggermente in vantaggio per 11 vittorie a 9 con anche 5 pareggi. A Germania 2006 gia' una sfida: poker iberico, a zero, contro l' Ucraina. Nei 27 precedenti tra Francia e selezioni europee ai Mondiali il bilancio vede in leggero vantaggio la nazionale francese: 12 le sue vittorie contro 10 sconfitte, 5 i pareggi. Gia' un precedente a Germania 2006: 0-0 contro la Svizzera. Nei Mondiali giovanili esiste un precedente tra selezioni spagnole e francesi: nel 1977, ai Mondiali juniores disputati in Tunisia, successo iberico per 2-1, nella fase a gironi. Con la rete segnata alla Tunisia, Raul ha segnato il quinto gol personale ai Mondiali, raggiungendo Basora, Butragueno, Hierro e Morientes, capocannonieri storici della nazionale iberica al torneo iridato. Ora va a caccia del primato solitario. E' in corso la miglior serie positiva della Spagna ai Mondiali, 10 gare utili consecutive, che va oramai a cavallo tra le edizioni 1998, 2002 e 2006: il bilancio vede 7 vittorie e 3 pareggi. Ultimo k.o. il 13 giugno 1998, 2-3 contro la Nigeria. Tre vittorie su tre nel girone di prima fase per la Spagna a Germania 2006: gli iberici hanno pertanto cosi' eguagliato il loro record di successi in singola edizione dei Mondiali. Anche nelle edizioni 1950, 1986 e 2002 la Spagna aveva chiuso il proprio percorso con 3 successi nei rispettivi tornei. Con i due pareggi nelle prime due giornate della fase a gironi (0-0 contro la Svizzera, 1-1 contro la Corea del Sud), la squadra di Domenech ha eguagliato a Germania 2006 il proprio massimo numero di nulli in singola edizione dei Mondiali: anche nelle edizioni 1982 e 1986 furono 2 i pareggi transalpini. Barthez potrebbe giocare domani sera la sua gara n.14 ai Mondiali: in questo caso raggiungerebbe Platini al secondo posto della classifica dei pluripresenti di sempre della Francia al torneo iridato. Primo, a quota 15, Bossis, eguagliabile in caso di passaggio ai quarti dei transalpini. L'ARBITRO: Roberto Rosetti, nato il 18 settembre 1967, e' internazionale dal 2002 e nella vita di tutti i giorni fa il direttore di un'azienda sanitaria. La sua carriera in tornei ufficiali inizia nel 2003 con la partecipazione ai Mondiali Under 20 negli Emirati Arabi, dove dirige 4 gare, tra cui Brasile-Spagna 1-0, finale primo e secondo posto. Al Mondiale 2006 e' alla quarta direzione dopo Messico-Iran 3-1, Argentina-Serbia/Montenegro 6-0 e Paraguay-Trinidad & Tobago 2-0. Rosetti diventa cosi' da oggi l'undicesimo direttore di gara nella storia dei Mondiali a dirigere piu' incontri in singola edizione iridata, ovvero 4. Il primato viene condiviso con altri dieci fischietti; in ordine cronologico ricordiamo: il belga Langenus nel 1930, l'inglese Reader nel 1950, il gallese Griffiths nel 1954, il francese Guigue nel 1958, il sovietico Latyshev nel 1962, il brasiliano Wright nel 1990, l'ungherese Puhl, il colombiano Torres Cadena ed il francese Quiniou, tutti nell'edizione 1994 ed il messicano Archundia, che oggi ha raggiunto questo traguardo con Svizzera-Ucraina. La Spagna trova per la quarta volta un arbitro italiano ai Mondiali e finora ha un bilancio di perfetta parita': 1 successo, 1 pareggio ed 1 sconfitta. La Francia e' altrettanto al quarto incrocio ed ha lo stesso bilancio degli iberici: 1 vittoria, 1 pareggio ed 1 sconfitta, dunque anche qui perfetto equilibrio, lo score transalpino. (A cura di Football Data).
PER ORA PROMOSSE AI QUARTI TUTTE LE VINCENTI DEI GIRONI
Dopo 5 ottavi di finale sono state promosse ai quarti tutte le vincenti di girone. Germania e Portogallo che avevano chiuso le qualificazioni a punteggio pieno; Argentina, Inghilterra e Italia con 7 punti. Statisticamente l'en plein e' difficile ma sicuramente di buon augurio per Svizzera, Brasile e Spagna. Sulle promozioni ai quarti, inoltre, hanno fatto premio le difese ermetiche. Fino ad ora Italia e Portogallo hanno subito solo un gol; Germania, Inghilterra e Argentina 2, per quanto riguarda le nazionali vincenti di girone gia' qualificate. Mentre la Svizzera non ha subito reti, Brasile e Spagna una. Quanto agli attacchi, Germania e Argentina sono le nazionali piu' prolifiche con 10 gol mentre Italia, Portogallo e Inghilterra sono piu' ''parsimoniose'' con 6 reti messe a segno. La Spagna e' gia' a quota 8, il Brasile a 7 mentre la Svizzera e' decisamente ''tirata'' con solo 4 gol all'attivo. (ASCA)
BRASILE-GHANA, CURIOSITA' IN CIFRE
Secondo confronto assoluto tra le nazionali maggiori di Brasile e Ghana: in un'amichevole del marzo 1996 a Sao Joao, la selezione sudamericana vinse con un netto 8-2. Esiste in archivio un riferimento alle Olimpiadi di Atlanta 96, con la selezione brasiliana che si impose per 4-2 su quella ghanese. Quinto confronto nella storia dei Mondiali fra Brasile e selezioni africane: finora i verde-oro hanno sempre rimandato battute le formazioni del cosiddetto continente nero. I precedenti sono datati 1974 (3-0 sullo Zaire), 1986 (1-0 sull Algeria), 1994 (3-0 sul Camerun) e 1998 (3-0 sul Marocco). In queste 4 gare la porta brasiliana e' sempre rimasta inviolata. Il Brasile affronta domani il Ghana, che diventa il suo 44/o avversario inedito ai Mondiali. Dopo Italia, Repubblica Ceca e Stati Uniti, il Brasile sara' il quarto avversario inedito del Ghana, quest'anno al suo primo Mondiale. Il Brasile sara' la prima avversaria sudamericana nella storia di un Mondiale per la nazionale maggiore del Ghana. Nei 5 precedenti tra selezioni di Brasile e Ghana ai Mondiali giovanili il bilancio e' di perfetta parita' con 2 successi per parte ed 1 pareggio. Un solo precedente si registra nei Mondiali juniores, edizione 1993 giocata in Australia, con successo sudamericano per 2-1, nella finalissima. Ben quattro, invece, i precedenti nei Mondiali Under 17: nel 1991 in Italia successo ghanese per 2-1 ai quarti di finale; nel 1995 ancora vittoria africana per 3-2 nella finalissima dell edizione disputata in Ecuador; nel 1997 in Egitto successo brasiliano per 2-1, ancora nella finalissima; infine nel 1999 in Nuova Zelanda pareggio per 2-2 al termine dei tempi supplementari, con affermazione brasiliana per 6-4 dopo calci di rigore: era una delle due semifinali. Cafu', 18 presenze ai Mondiali come Taffarel e Dunga, e' al momento uno dei tre pluripresenti al torneo iridato nella storia del Brasile. Con la gara di domani Cafu' si prendera' solitario lo scettro di capoclassifica. Ad un passo dal podio anche Ronaldo, fermo a 17 gare disputate. Grazie alla doppietta siglata al Giappone, Ronaldo e' salito a quota 14 reti ai Mondiali, diventando non solo il capocannoniere storico del Brasile (scavalcato Pele' a quota 12), ma anche quello all-time nella storia della rassegna iridata, avendo agganciato il tedesco Gerd Muller. Il Brasile e' reduce da 10 successi consecutivi ai Mondiali: 7 nel 2002 e quelli su Croazia, Australia e Giappone a Germania 2006. L ultimo passo falso verdeoro risale alla finale del 1998, perduta 0-3 dalla Francia. Ovviamente in queste 10 gare Brasile sempre a segno, per un totale di 25 marcature. La striscia positiva record ai Mondiali del Brasile e' fatta di 13 risultati utili, 11 vittorie e 2 pareggi, stabilita tra le edizioni 1958, 1962 e 1966. Adesso i verde-oro si trovano a quota 10, serie fatta di sole vittorie. Arrivando in finale potrebbero eguagliarla. Il Ghana e' la terza nazionale africana debuttante assoluta ai Mondiali che supera la fase a gironi. I precedenti si riferivano a Nigeria (1994) e Senegal (2002). Il Ghana potrebbe eguagliare, se supera il turno contro il Brasile, il miglior risultato assoluto di un'africana ai Mondiali. Il massimo traguardo raggiunto finora e' costituito dai quarti di finale, risultato centrato dal Camerun ad Italia 90 (battuto 2-3 ai tempi supplementari dall Inghilterra) ed eguagliato dal Senegal a Corea-Giappone 2002 (sconfitto 0-1 dalla Turchia al golden gol). L' ARBITRO: Lubos Michel, slovacco, e' nato il 16 maggio 1968, internazionale dal 1993, fa il manager nella vita di tutti i giorni. Ha come hobby leggere libri di storia. Nel corso della sua carriera internazionale la sua prima importante manifestazione risale al 1997, Mondiali Under 17 in Egitto, dove ha arbitrato due gare, tra cui Ghana-Bahrein 5-1, nei gironi eliminatori. Nel 2005 prende parte alla Confederation Cup in Germania e dirige, tra le altre gare, Brasile-Grecia 3-0 nei gironi eliminatori, oltre la finalissima, Brasile-Argentina 4-1. A Germania 2006 e' alla sua terza presenza dopo Svezia-Paraguay 1-0 e Portogallo-Messico 2-1. (A cura di Football Data)
BRASILE, RONALDINHO: IL GOL? VERRA' AL MOMENTO GIUSTO
"Il gol? Verrà al momento giusto". L'attaccante del Brasile Ronaldinho è l'unico giocatore del famoso 'quadrato magico' a non aver ancora a segnato: Kakà è andato in rete durante la prima partita contro la Croazia, Adriano ha aperto le marcature contro l'Australia e Ronaldo ha fatto una doppietta contro il Giappone. "Non sono preoccupato - ha detto il due volte vincitore del Fifa World Player - io non devo per forza segnare ma devo far segnare. Ronaldinho comunque sembra lontano parente rispetto a quello visto durante l'anno con il Barcellona. "Tutte le squadre giocano molto duramente contro il Brasile e non è facile trovare spazi - ha dichiarato l'attaccante - il mio obiettivo è migliorare ed il fatto che la gente vuole sempre di più da me è ciò che mi spinge a lavorare di più"
CT GHANA, BATTIAMO BRASILE POI IN SEMIFINALE
Al ct del Ghana Ratomir Dujkovic non manca l'ottimismo: '' possiamo battere il Brasile, lo faremo segnando un gol piu' di loro''. Poi, durante la conferenza stampa della vigilia, il tecnico delle Stelle Nere fa una previsione: ''il nostro obiettivo e' arrivare alle semifinali, quindi andremo avanti anche dopo questa partita''. Ma dove nasce la fiducia di Dujkovic? ''Non ho mai allenato una nazionale cosi' forte e unita: il nostro segreto e' lo spirito di gruppo. Abbiamo la forza per poter battere una squadra piena di assi come il Brasile, anche se sara' un match durissimo''. (ANSA).
C'E' GHANA;BRASILE D'AFRICA CONTRO QUELLO VERO
Il Brasile d'Africa contro quello vero. Domani a Dortmund c'e' un confronto inedito a livello di Mondiali, e dal pronostico a senso unico, anche se il ct del Ghana Ratomir Dujkovic si dice certo del successo delle Stelle Nere. ''Ci vediamo in semifinale'', proclama per spiegare che i suoi non vinceranno soltanto domani ma anche il primo luglio nei quarti di finale a Francoforte, contro la vincente di Francia-Spagna. I precedenti con il calcio africano sono tutti a favore della Selecao, che in 4 sfide mondiali contro le nazionali di questo continente ha un bilancio di altrettante vittorie e dieci gol segnati contro zero subiti. Meno bene alle Olimpiadi, dove il Brasile perse in semifinale nel 1996 contro la Nigeria (dopo aver battuto nei quarti il Ghana, con doppietta di Ronaldo) e nel 2000 venne eliminato dal Camerun. Tutto comincio' proprio in Germania, nel 1974 quando la Selecao incontro' i Leopardi dello Zaire del Presidente Mobutu, che dettava la formazione al telefono da Kinshasa, dello sgangherato portiere Tubilandu' e del difensore Mwepu Ilunga, che mentre Rivelino stava per calciare una punizione usci' dalla barriera e calcio' via la palla fra l'ilarita' generale. Adesso i tempi sono cambiati, anche nel calcio africano e' arrivato il professionismo, non si usa piu' andare in ritiro sotto le tende prestate dall'esercito, come succedeva al Ghana del 1969, quando ad allenarlo era proprio lui, Carlos Alberto Parreira, al suo primo incarico anche se aveva solo 24 anni. Resistette soltanto un anno, poi torno' in Brasile a fare il preparatore atletico della Selecao che vinse a Messico '70. Trentanove anni dopo e' tempo di amarcord, contro la nazionale di quel paese ''dove tutti mi chiamavano il Professore anche se ero cosi' giovane''. Parreira sorride al ricordo, poi si fa serio perche', per l'ennesima volta, gli chiedono di dare la formazione. ''Non ve la dico, la saprete solo domani, un'ora prima della partita - dice -. Non vedo perche' dovrei comportarmi diversamente da tutti gli altri allenatori di questo Mondiale''. Il ct brasiliano fa solo una concessione: si lamenta di non poter disporre di Robinho: ''E' un giocatore che per ogni tecnico costituisce sempre un'ottima alternativa''. Catenaccio, invece, su Juninho Pernambucano, che anche oggi ha speso tempo ad esercitarsi nei calcio piazzati: ''Ha le stesse possibilita' di giocare degli altri 22 convocati''. Cosa pensa dei proclami di vittoria di Dujkovic? ''Rispettiamo le opinioni di tutti - risponde - e ammetto che sara' un match difficile, il Ghana gioca un calcio sciolto, e' fortissimo fisicamente, ha fatto faticare da matti l'Italia e poi ha battuto una squadra forte come la Repubblica Ceca. Pero' noi siamo il Brasile...''. Per realizzare il grande sogno di un Brasile battuto dall'Africa, il Ghana ha intensificato il lavoro sul campo, agli ordini del suo preparatore italiano Stefano Tirelli, e sul lettino dello psicologo, che funge anche da motivatore. Si chiama Yao Mfodwo e spiega che ''per questa sfida di stimoli i ragazzi ne hanno gia' abbastanza: non capita tutti i giorni di affrontare i campioni del mondo brasiliani. Pero' devo lavorare duro per contenere l'euforia, perche' alcuni nostri giocatori si sentono gia' in semifinale. E pensare che prima soffrivano di apatia e di mancanza di fiducia in se stessi...''. Probabile che sia 'colpa' dell'allenatore, quel Dujkovic che dopo i Mondiali potrebbe passare sulla panchina della sua Serbia (''non e' un argomento attinente alla partita, ed ora non ne parlo'') e intanto continua a dirsi certo del successo delle sue Stelle, quei calciatori per vedere i quali in Ghana hanno chiuso perfino le miniere d'oro. ''Sara' dura, ma alla fine batteremo questo Brasile cosi' ricco di campioni - dice Dujkovic -: l'importante e' che i miei non pensino di essere di fronte ai loro idoli, ma riescano a giocare come sanno. Certo l'assenza di Essien si fara' sentire, e' il migliore del mondo nel suo ruolo. Chiunque io metta in campo al suo posto, rendera' il 20% in meno. Ma la nostra forza e' lo spirito di gruppo: qui ci sono cristiani, musulmani ed io che sono ortodosso ma preghiamo tutti insieme perche' siamo una squadra vera''. Pero' molto fallosa, ne ha commessi piu' di tutti qui al Mondiale: ''Ma i miei entrano sempre sulla palla, e mai con l'intenzione di fare del male all'avversario''. Sara' compito dei talenti in maglia oroverde evitare le botte dei ghanesi, e anzi cercare di capitalizzarle. Come tutti i suoi compagni, ne e' sicuro capitan Cafu, secondo il quale ''finora al Mondiale non c'e' mai stato spettacolo, ma a noi interessa solo vincere, e domani i calci piazzati possono diventare un'opzione molto importante e decidere la partita''. A patto che non ci sia un altro Mwepu Ilunga che esce dalla barriera e calcia via la palla. (ANSA) foto: afp.com
LE PARTITE DEL GIORNO 27 GIUGNO OTTAVI DI FINALE (2 PARTITE)
BRASILE-GHANA ORE 17.00
Oggi al Westfalenstadion di Dortmund il Brasile cinque volte campione del mondo affronterà il Ghana negli ottavi di finale dei Mondiali. Con Robinho fuori causa per un infortunio muscolare, Parreria non deve far altro che riconfermare il "quadro magico" con Adriano vicino all'intoccabile Ronaldo, supportati da Kakà e Ronaldinho. Il ct verdeoro potrebbe anche optare per lasciare in panchina l'"imperatore" spostare Ronaldinho in avanti e affidare il ruolo del fuoriclasse del Barcellona a Juninho. Il Ghana dovrà fronteggiare l'assenza del suo leader, il centrocampista Michael Essien, squalificato. Resta in dubbio la presenza in attacco di Pimpong che comunque dovrebbe recuperare dall'infortunio al costato rimediato contro gli Stati Uniti.
BRASILE (4-2-2-2) - 1 Dida, 2 Cafu, 3 Lucio, 4 Juan, 6 Roberto Carlos; 5 Emerson, 11 Ze Roberto; 8 Kaka, 10 Ronaldinho; 9 Ronaldo, 7 Adriano. Ct: Carlos Alberto Parreira
GHANA (4-4-2) - 22 Kingson; 15 Pantsil, 7 Shilla, 5 Mensah, 13 Mohamed; 9 Boateng, 20 O. Addo, 10 Appiah, 23 Draman ; 14 Amoah, 19 Pimpong Ct: Ratomir Dujkovic
Arbitro: Lubos Michel (Slovacchia)
Città e Stadio: Dortmund, Westfalenstadion
Diretta tv: ore 17, Sky Mondiale 1
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SPAGNA-FRANCIA ORE 21.00
Per la sfida degli ottavi di finale contro la Francia in programma domani ad Hannover alle ore 21.00, il ct della nazionale spagnola Luis Aragones schiererà in campo la formazione titolare che ha tanto ben impressionato nelle due prime partita del girone in cui ha battuto prima l'Ucraina per 4-1 e poi la Tunisia per 3-1. L'unico inserimento proveniente dall'11 che ha battuto l'Arabia Saudita nella terza partita del girone dovrebbe essere la stella del Betis Siviglia Joaquin. L'attacco sarà formato da Villa autore di una doppietta contro la squadra di Shevchenko e Fernando Torres per lui già tre gol; in panchina il capitano Raul. Per l'ottavo di finale contro la Spagna, il ct della Francia Raymond Domenech ritrova gli squalificati Eric Abidal e Zinedine Zidane. Dopo la sofferta qualificazione il tecnico conferma Barthez in porta, difesa a quattro con Abidal e Thuram in mezzo, Gallas a destra e Sagnol a sinistra. Il centrocampo sarà a tre con Makelele, Vieira e Malouda; Zidane trequartista per le punte Ribery e Henry.
SPAGNA (4-4-2) - 1 Casillas, 15 Sergio Ramos, 5 Puyol, 22 Pablo, 3 Pernia; 8 Xavi, 14 Alonso, 16 Senna, 17 Joaquin, 9 Torres, 21 Villa Ct: Luis Aragones
FRANCIA (4-3-1-2) - 16 Barthez, 5 Gallas, 3 Abidal, 15 Thuram, 19 Sagnol; 7 Malouda, 6 Makelele, 4 Vieira; 10 Zidane, 22 Ribery, 12 Henry Ct: Raymond Domenech
Arbitro: Roberto Rosetti (Ita)
Città e stadio: Hannover, AWD Arena
Diretta Tv: ore 21.00 Sky Mondiale 1
(APCOM)
IL PERSONAGGIO DELLA GIORNATA
Il personaggio della giornata odierna è senza ombra di dubbio Francesco Totti, che entra a 15 minuti dallo scadere della partita tra Italia e Australia, illumina il gioco fin a quel momento privo di brillantezza, e mette a segno il rigore al minuto '93 che l'arbitro un po' troppo frettolasamente assegna all'Italia, regalando il biglietto per i quarti di finale di venerdi contro l'Ucrania.
10 TOTTI Francesco
Data di nascita: 27 Settembre 1976
Altezza: 180 cm
Peso: 82 kg
Ruolo: Centrocampista
Squadra attuale: Roma (ITA)
Gol in Nazionale: 9 (fino al 26-Giu-2006)
Presenze con la Nazionale: 55 (fino al 26-Giu-2006)
Esordio in nazionale: Italy v. Switzerland (10-Ott-1998)
10 TOTTI Francesco
Data di nascita: 27 Settembre 1976
Altezza: 180 cm
Peso: 82 kg
Ruolo: Centrocampista
Squadra attuale: Roma (ITA)
Gol in Nazionale: 9 (fino al 26-Giu-2006)
Presenze con la Nazionale: 55 (fino al 26-Giu-2006)
Esordio in nazionale: Italy v. Switzerland (10-Ott-1998)
SVIZZERA-UCRANIA: LE INTERVISTE
Shevchenko:
''E' un grande giorno per la squadra e per l'Ucraina. Sono molto felice per il popolo ucraino''. E' felice ed orgoglioso Andriy Shevchenko al termine della vittoriosa partita contro la Svizzera che regala alla sua ucraina i quarti di finale: ''Abbiamo dimostrato di avere un gran cuore - ha aggiunto Sheva - la nostra prestazione e' stata eroica. Adesso per l'Ucraina ci sono gli azzurri di Marcello Lippi: ''Contro l'Italia sara' un grande match, e' ovvio che i favoriti sono loro, ma sono sicuro che se diamo tutto possiamo batterli''. Il ct Blokhin non ha retto alla tensione e ha preferito assistere ai calci di rigore davanti ad una tv negli spogliatoi, per poi far rientro in campo nel momento in cui ragazzi festeggiavano la qualificazione. ''Dopo 120 minuti cosi' tesi, avevo oramai fatto il pieno di emozioni - ha detto il ct ucraino per spiegare la sua insolita fuga - ora dobbiamo incontrare una squadra forte come l'Italia, l'amichevole che abbiamo giocato prima dei Mondiali non fa testo perche' li ho visti giocare e sono molto migliorati''. A chi gli fa notare che agli azzurri mancheranno in difesa Nesta e Materazzi, Blokhin risponde: ''In un torneo cosi' lungo capita di perdere giocatori. Anche noi eravamo privi per squalifica di due giocatori importanti come Rusol e Sviderskyi''. Grande delusione, e anche un po' di maretta in casa svizzera: ''E' terribile. Siamo molto tristi, perdere in questo modo fa male - ha spiegato Magnin - Ma il calcio non e' sempre bello. Credo che l'intera Svizzera sia orgogliosa di noi, anche se siamo stati sconfitti. Adesso dobbiamo guardare con fiducia agli Europei del 2008 che si giocheranno in casa nostra''. Sotto accusa il tecnico svizzero Kuhn. Molti non hanno capito il perche' della sostituzione di Frei, prima rigorista, a cinque minuti dalla fine dei tempi supplementari. ''Volevo vincere la partita e ho voluto inserire forze fresche con Lustrinelli e comunque anche lui e' molto bravo a calciare i rigori - ha spiegato il ct Kuhn - Sono molto addolorato per come e' finita, e dire che quando ho visto Shevchenko sbagliare il rigore ho pensato che potevamo farcela. Certo non ho mai pensato che avremmo potuto vincere il Mondiale, ma credo che avremmo meritato almeno di passare questo turno. Ora concentriamoci sul nostro prossimo obiettivo, l'Europeo del 2008 che sara' organizzato da Svizzera e Austria''. (ANSA).
Blokhin (All. Ucrania):
"Siamo stati fortunati, come avviene alla roulette russa". E' onesto Oleg Blokhin nel tracciare la fotografia della partita contro la Svizzera: "Le due squadre erano pressoche' sullo stesso piano. Dopo i tempi supplementari ho chiesto alla squadra di organizzarsi, lasciando a ognuno di loro la liberta' di candidarsi per andare a battere i rigori", ha detto Blokhin, il quale una volta consegnata la lista all'arbitro aveva preferito non assistere e aveva raggiunto gli spogliatoi, da dove poi i giocatori in festa sono andati pero' a recuperarlo. Shevchenko ha fallito il primo penalty, ma gli altri tre che hanno tirato sono andati invece a segno, ma per Blokhin "non e' importante chi segna, e' la squadra intera che sta giocando. Shevchenko e' andato migliorando gara dopo gara. E oggi e' stato leader in campo". (AGI)
LIPPI, UCRAINI? SOLIDI, SHEVA E' IL LORO TOTTI
L'Ucraina e' una squadra ''molto solida e compatta'' che sta recuperando Andriy Shevchenko proprio come l'Italia sta facendo con Francesco Totti: questo il primo commento di Marcello Lippi alla qualificazione degli ucraini ai quarti di finale nella partita di venerdi' prossimo contro gli azzurri ad Amburgo. ''Ho visto soltanto i rigori - ha detto Lippi arrivando a Duisburg nel ritiro degli azzurri - perche' stavamo rientrando da Kaiserslautern. E' curioso pensare che in amichevole prima dei mondiali avevamo giocato sia contro la Svizzera sia contro l'Ucraina. Sono squadre che conosciamo bene e a conferma di quanto questo mondiale sia difficile basti pensare che la Svizzera e' uscita senza subire un gol''. Lippi ha aggiunto che ''l'Ucraina e' molto compatta e solida e come noi stiamo facendo con Totti, recupera Shevchenko che sta andando sempre meglio anche se stasera ha sbagliato il primo rigore''. (ANSA).
PER L'ITALIA AI QUARTI C'E' SHEVA
L'avversario dell'Italia ai quarti di finale si chiama Ucraina. A Colonia, la Nazionale di Shevchenko si impone per 3-0 dopo i calci di rigore contro la Svizzera, con i 120' di gioco che si erano chiusi sul punteggio di 0-0. Gara veloce e con le squadre pronte al gioco: al 13' errore della difesa ucraina, sfera a Wicky sul cui tiro da lontano c'e' la grande parata in calcio d'angolo di Shovkovskyi. Risponde, al 21', la squadra di Blokhin con una punizione calciata da Kalinichenko dalla sinistra, arpiona di testa in mezzo all'area Sheva che in torsione colpisce la traversa. Al 24' e' la volta della traversa di Shovkovskyi a tremare: Frei si incarica di battere una punizione da oltre i 20 metri da destra, palla a 'giro' ma colpisce la traversa. Alla mezz'ora ci prova Shelayev, ma la sua conclusione da buona posizione si perde abbondantemente oltre la traversa. Bel primo tempo con Svizzera ed Ucraina che 'spingono' ed e' mancato solo il gol. In avvio di ripresa, dopo 1', cross dalla destra dell'ottimo Gusev, Voronin anticipa i difensori di testa ed incrocia sul secondo palo, conclusione di poco fuori. Il ritmo dell'incontro si placa per un po' e Kuhn prova a cambiare l'inerzia del match inserendo una punta, Streller, per Yakin, un centrocampista offensivo. Al 67' Shevchenko mostra i 'muscoli': tiene palla, si porta da destra a sinistra e poi con il mancino 'spara' in porta e Zuberbuehler puo' solo guardare la palla uscire al lato. Al 75' cross dalla bandierina di Kalinichenko, stacca piu' in alto di tutti Gusin, la conclusione dell'ucraino fa la 'barba' al palo. Il match non si sblocca e le due squadre si trascinano fino ai supplementari. La prima azione degna di nota, dei primi 15' aggiuntivi, arriva al 100' con un tiro forte ma centrale di Vogel, su azione di calcio d'angolo, Shovkovskyi e' attento e para. Risponde 2' dopo Tymoschuk, ma ancora senza fortuna. Nella seconda frazione pericolosa la Svizzera al 115': lancio per Streller, l'attaccante ruba il tempo a Gusin che poi in scivolata gli toglie la palla con un intervento provvidenziale. Non cambia molto e si va ai rigori: parte Shevchenko ma Zuberbuehler para e Streller lo imita, ancora 0-0. Ci pensa Milevskiy a sbloccare il risultato con un 'cucchiaio' poi Barnetta colpisce la traversa e Rebrov porta sul 2-0 gli ucraini quindi Shovkovskyi neutralizza la conclusione di Cabanas. Gusev ha sui piedi la qualificazione e non sbaglia. Ucraina ai quarti contro l'Italia, Svizzera ko sebbene abbia giocato una gara intensa e non abbia subito gol in tutto il Mondiale. (Adnkronos)