martedì, giugno 27, 2006
PARLATEMI IN FACCIA,IRA LIPPI E PATTO AZZURRI

Se avete qualcosa da suggerirmi, venitemelo a dire in faccia. Sta tutta qui, in due minuti di colloquio franco nel ritiro di Homburg il piccolo grande segreto del ''gruppo azzurro'', immagine preferita del ct, uscito vincente dall'incredibile pomeriggio di Amburgo. Marcello Lippi, dopo la sfuriata con i giornalisti alla vigilia di Italia-Australia, ne ha avute anche per i suoi giocatori, come rivelato poi da Gattuso. ''Avete fatto quel casino sulla formazione, si e' arrabbiato e poi se l'e' presa con noi...'', ha detto il centrocampista azzurro nella zona mista del Fritz Walter. Ma come e' realmente andata all'interno del gruppo della nazionale domenica sera, al ritorno nel ritiro dallo stadio di Amburgo? E' successo che Lippi ha scelto di parlare faccia a faccia con la squadra, uno contro ventitre'. Non e' stato pero' un dialogo: semmai un monologo. Lippi era rimasto scottato dalle frasi di alcuni giocatori in conferenza stampa: Zambrotta che votava per una squadra a una punta come contro la Repubblica Ceca, Perrotta che parlava di catenaccio e brutta fama dell'Italia, Cannavaro che parlava di Italia cinica. Dichiarazioni interpretate come 'consigli', e in quanto tali dunque molto fastidiose per un ct che sull'argomento aveva detto: ascoltare i miei giocatori? Si', io parlo e loro mi ascoltano.... Ma il timore di Lippi, per due anni impegnato a sottolineare fino al limite della noia che il suo era un 'gruppo', era che quelle frasi fossero interpretate come il segno di una spaccatura interna, alle prime difficolta'. Ne' erano piaciuti all'allenatore certi messaggi di scontento lanciati da alcuni giocatori non impiegati. Cosi' Lippi ha deciso di tirare le fila, ribadendo la sua leadership. Non andate in giro a dire quel che pensate della formazione, quale e' la formula che preferite, le due punte e le mezze punte: piuttosto, parlate con me di queste cose. Dove, ovviamente, il sottinteso era che la decisione e' di uno solo. Da quel momento, i giocatori hanno cambiato atteggiamento, come se la breve riunione di Homburg fosse stata per tutti il patto interno per andare avanti sempre piu' a braccetto, nascondendo qualsiasi risentimento personale. ''Abbiamo parlato con l'allenatore - ha poi confermato oggi Materazzi - Lui ci ha chiesto se c'era qualche problema: noi abbiamo detto di no. Ed e' finita cosi', sulla fiducia. E' come quando ti capita qualcosa con tua moglie, ti chiede se e' successo qualcosa e tu dici no...Lei si fida. Perche' altrimenti, cosa si fa? Si divorzia per una voce?''. Ecco: Lippi e gli azzurri, quella sera di Homburg, hanno deciso di non divorziare. E di fidarsi. (ANSA) foto: afp.com
 
posted by Sandromex at 6:30 PM | Permalink |


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