mercoledì, giugno 28, 2006
GLI INNI DEL MONDIALE IN MESSICO


 
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BLOKHIN AVVERTE ITALIA,VOGLIAMO ANDARE AVANTI
La gaffe con la quale Oleg Blokhin, Pallone d'Oro nel 1975, si e' presentato agli italiani e' di quelle memorabili. In Italia c'e' polemica su Totti: ''Totti? E' un problema di Trapattoni... Non mi riguarda''. ''Pensiamo a noi, non all'Italia'', questo e' il suo motto. Perche' questa con gli azzurri nei quarti del mondiale non e' la 'partita piu' importante della storia dell'Ucraina'. ''Noi la storia l'abbiamo gia' fatta'', ha risposto ad un certo punto il ct ucraino, leggermente irritato, con lo sguardo fisso altrove, scostante. Perche' i quarti sono gia' una grande vittoria. La sensazione e' che a lui l'Italia interessi fino ad un certo punto, anche se poi si e' corretto: ''Lippi? Si', Lippi, ma e' uguale, Trap o Lippi sono due grandi allenatori''. 'Ne Tak', ovvero 'Non Cosi''. E' il nome del partito politico ex comunista al quale aderisce Blokhin. Non si capisce l'Ucraina e Blokhin se non si parte da qui. Non Cosi' ha perso le elezioni, a vantaggio dello schieramento arancione di Yushenko, il presidente che verra' a sostenere i gialli ad Amburgo. Blokhin aveva apertamente appoggiato il rivale (era anche deputato uscente) poi sconfitto alle elezioni. Dopo tutte le vittorie dell'Ucraina in questo mondiale Yushenko, il suo rivale politico, invece ha chiamato il ct per congratularsi, perche' il popolo e' impazzito e il calcio unisce genti e abbatte le idee politiche. Dicono che continuera' ad allenare la nazionale anche dopo il Mondiale, cosa che in un ex paese sovietico non e' mai scontato. Dopo la vittoria ai rigori sulla Svizzera Shevchenko aveva detto che lui e i compagni si sentivano eroi nazionali. Anche lei mister Blokhin si sente un eroe nazionale? ''Andatelo a chiedere a Sheva. Io faccio solo il mio lavoro''. Traduzione: io e Sheva non ci stiamo molto simpatici. Il tipo, Oleg il Maggiore dell'Armata Rossa, non e' un amicone: sguardo freddo, risponde solo in ucraino, ma annuisce o scuote la testa quando le domande vengono fatte in inglese o tedesco. Fa il furbo, insomma. In Germania dicono che lei e' il generale dell'Ucraina: ''Non so come sia potuto venir fuori questo grado: quando giocavo stavo nell'esercito ed ero maggiore...'', ha risposto con ironia mista a stizza. Poi pero' ha spiegato: ''Ai giocatori quando sono arrivato ho detto una sola cosa: di non giocare per i soldi, ma per la patria, per il paese. Poi e' chiaro che non si puo' giocare per un grazie''. Che significa che la squadra si dividera' 8.5 milioni di euro per il passaggio ai quarti. L'Italia, allenata da Trapattoni o Lippi per lui non ha importanza, e' pur sempre favorita: ''Non e' facile recuperare i 120' della maratona contro la Svizzera, a questo punto poi siamo tutti stanchi. Sono ottimista contro l'Italia, perche' siccome loro sono i veri favoriti, avranno piu' pressioni: noi, effettivamente, ogni cosa che ci viene in piu' e' tanto di guadagnato''. Manca Voronin: ''Perdita grave, ma non cambieremo identita'''. Show finale con la stampa del suo paese: ''Chi faccio giocare al posto suo? Ditemelo voi... - con un sorriso assassino - Ma secondo voi lo vengo a dire ai giornalisti?''. Che come risposta va pure di lusso, visto che qualche giorno aveva apertamente litigato con loro. Dicono che la squadra sia stanca, che il mondiale e' lungo: ''I giocatori vogliono tornare a casa? E' un problema di tutti. Piccolo particolare: il mondiale viene ogni quattro anni, e noi vogliamo restare''. Quel 'Noi' si riferisce alla patria ucraina, ma i 'noi' veri sono i giocatori. Che sono praticamente a riposo da due giorni per smaltire le tossine della gara con la Svizzera. E oggi al Luftschiffhafen di Potsdam l'aria era davvero da relax ucraino. Assistera' stavolta alla eventuale giostra dei rigori o se ne andra' ancora negli spogliatoi? ''No, stavolta resto in campo: contro la Svizzera l'emozione era troppo forte''. Anche un maggiore dell'Armata Rossa ha un cuore. (ANSA).
 
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ITALIA, CONCLUSO ALLENAMENTO A PORTE CHIUSE A DUISBURG
Si è concluso l'allenamento a porte chiuse della nazionale italiana al centro sportivo di Meiderich, a Duisburg. A quanto si apprende, la seduta è iniziata alle 17.45 ed è durata circa un'ora e mezzo. Inizialmente, Marcello Lippi avrebbe fatto lavorare i giocatori divisi su due campi (in uno i difensori, nell'altro centrocampisti e attaccanti), per raggruparli in seguito su un unico terreno di gioco. Nella seconda parte, gli azzurri hanno svolto una partitella su metà campo - a quanto sembra, il ct ha mischiato come al solito le carte non dando indicazioni sulla formazione anti Ucraina - e hanno concluso l'allenamento con dei tiri in porta. Alessandro Nesta ha proseguito il suo programma di recupero. (Apcom)
 
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PORTOGALLO: PAULETA, BATTIAMO INGLESI E CHI NON CI RISPETTA
Scolari si sente gia' contro il Brasile, in un turbinio di sentimenti. Lo Sceriffo ha giurato di condurre il suo Portogallo fra le prime quattro del Mondiale, ma per riuscirci deve prima guidarlo al successo contro l'Inghilterra: significherebbe, almeno cosi' spera Felipao, trovare la Selecao in semifinale. Sarebbe una sfida tra imbattuti, lui e la selezione del suo paese con cui vinse il titolo a Yokohama. All'impresa del Portogallo fra le prime quattro crede anche il bomber Pauleta, che con 47 reti e' l'attaccante che piu' ha segnato nella storia della nazionale portoghese (secondo e' il grande Eusebio con 41): dimostra la propria fiducia scagliando gia' frecciate verbali contro il Brasile, eventuale avversario, ed il suo tecnico Carlos Alberto Parreira, colpevole di aver ironizzato sulla naturalizzazione di Deco. ''In molti - dice Pauleta - parlano, anche a sproposito, del Portogallo, noi invece vorremmo che non ci mancassero di rispetto. Dal Brasile continuano a provocarci, ma io noto che per la loro nazionale, come succede per altre grandi favorite, c'e' un occhio di riguardo. La Selecao che gode sempre di favori particolari''. A cosa si riferisca in particolare l'attaccante portoghese non lo spiega, piuttosto preferisce togliersi un altro sassolino dalla scarpa. ''Ho saputo che sui tabloid inglesi - dice Pauleta - sono uscite delle interviste completamente inventate che ci riguardano, e so che hanno anche ironizzato su Scolari. A questa gente dico allora che ogni tentativo di destabilizzarci risultera' inutile, e chiedo ancora che ci sia rispetto''. Ma Inghilterra-Portogallo sara' davvero la rivincita di Euro 2004, oppure passeranno ancora Figo e compagni? ''Sia noi che loro siamo piu' forti di due anni fa - dice Pauleta - ed ovviamente per noi sara' una partita molto difficile. Certo non perderemo per mancanza d'impegno, spirito di sacrificio ed ambizione. Sapremo neutralizzare anche la pressione dche sentiamo su di noi: siamo qui per arrivare tra le prime quattro, quindi non possiamo che saltare questo ostacolo''. Pauleta ha anche una motivazione speciale: dopo i Mondiali dovrebbe lasciare la nazionale, quindi non vuole che quella contro gli inglesi sia la sua ultima partita. Promette battaglia, e la vittoria, anche Nuno Valente, ammonito nella partita contro l'Olanda. ''In quella partita l'arbitro si e' lasciato sfuggire di mano la situazione - dice il difensore - ma io non mi faro' certo condizionare da quel cartellino giallo. Conta solo vincere, e sono pronto a prendere un'altra ammonizione, e saltare la semifinale, pur di riuscirci. I conti dei cartellini gialli si fanno alla fine''. Ma quanto peseranno le assenze di Deco e Costinha? ''Parliamo anche della qualita' dei loro sostituti - risponde Nuno Valente -: chi giochera' al posto di Costinha e Deco dara' tutto per riuscire a centrare l'obiettivo di farci entrare nella storia, come la nazionale del 1966''. Nuno Valente si dedichera' a un compito particolare: ''Beckham e' micidiale sui calci piazzati - dice - e bravissimo nel crossare. La mia funzione principale sara' proprio quella di impedirgli di mettere al centro palloni dalle fasce''. Attenzione quindi allo Spice Boy, altrimenti il Portogallo potrebbe smettere di sognare. (ANSA).
 
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SHEVA, RIGORE CONTRO ITALIA? LO BATTO SICURO
''Se e' vero che l' 'Ucraina punta ai rigori contro l'Italia? Questo no, ma se dovesse capitare mi ripresentero' sul dischetto e lo tirero''', cosi' Andry Shevchenko ha risposto sulla voce che gira di una Ucraina che contro gli azzurri ad Amburgo punterebbe tutto ad arrivare alla lotteria dei rigori. Da due giorni gli ucraini praticamente si riposano, dopo la maratona ai supplementari contro la Svizzera agli ottavi ''se siamo stanchi? Siamo stanchi tutti'' ha risposto Sheva. ANSA
 
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ARBITRI, LE DESIGNAZIONI PER I QUARTI DI FINALE
Gli arbitri designati per i quarti di finale dei Mondiali: Venerdi': Germania-Argentina, Lubos Michel (Slovacchia) Italia-Ucraina, Frank De Bleeckere (Belgio) Sabato: Inghilterra-Portogallo, Horacio Elizondo (Argentina) Brasile-Francia, Luis Medina Cantalejo (Spagna) .
(Red-Spr/Pe/Adnkronos)
 
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ROVESCIATA AZZURRI,PARASSITI?E' SOLO INVIDIA
All'andata resto del mondo contro Italia, al ritorno Italia contro il resto del mondo. Nel clima da assedio mediatico creato ieri attorno alla nazionale azzurra, brutta ma vincente per i suoi critici, 'unta e buggerata' o 'parassita' secondo la stampa estera, gli azzurri si devono sentire oggi a loro agio: c'e' l'occasione per rispolverare l'amato contropiede, secondo lo schema classico difesa e contrattacco, per un gol beffardo che da' persino piu' gusto. E ovviamente l'azione parte da un difensore, Alessandro Nesta. ''Italiani parassiti? Veramente, in giro per il mondo, ci siamo sempre dati da fare. Ovunque abbiamo portato la nostra esperienza, moda ristorazione e non solo: siamo un popolo di lavoratori'', la replica stizzita del giocatore a 'Der Spiegel'. ''Sono offeso come italiano'', ha detto invece Fabio Cannavaro, capitano azzurro, parlando di una cultura ''vecchia ed abusata''. Il settimanale 'liberal' tedesco, con sede proprio ad Amburgo, non era stato l'unico ieri a menar mazzate sulla nazionale di Lippi: pero' aveva allargato il campo alla fenomenologia dell'italiano medio, tranne poi cancellare dopo poche ore dal suo articolo on line quella parola che aveva provocato tante proteste, 'parassita'. Il piccolo caso diplomatico non si era pero' sanato: cosi' oggi ha cercato di parare scusandosi ufficialmente, col supporto dell'ambasciata di Germania in Italia. E ha sconfessato il suo editorialista tacciato di aver superato i ''limiti del buon gusto'' e di aver usato ''cliche' che hanno creato malintesi''. Ma l'Italia di Lippi ha capito benissimo: l'etichetta di nazionale speculativa, parole a parte, non gliela toglie nessuno. Anzi, e' l'occasione per far del sarcasmo a sfondo sociologico, da come si vestono gli azzurri a come sono mammoni. ''Ci criticano sempre, poi pero' ci imitano: si vogliono vestire come noi, vogliono mangiare quel che mangiamo noi. E' invidia'', le parole di Nesta. Insomma, un misto tra una sfida di calcio e uno 'spaghetti western'. ''Oramai e' una tradizione attaccare il calcio italiano - la convinzione dell'azzurro, epigono di una lunga e italianissima tradizione di difensori - Fa moda, ma non quella del vestire: in Spagna hanno scritto che siamo tornati alla caverne, eppure questa nazionale e' piu' offensiva delle ultime viste ai Mondiali. Giochiamo con due punte e una mezzapunta. Ci attaccano tutti, forse ci temono. Pero' siamo orgogliosi di quel che stiamo facendo''. In fondo, anche tra gli azzurri c'era la speranza che il calcio spettacolo di tante amichevoli pre-mondiali li liberasse qui in Germania di vecchi cliche' (''migliorare? lo potremmo fare in tanti punti. Ma oramai, qui, non e' possibile cambiar linea...''); e neanche Nesta si nasconde che ''finora e' molto in forma la difesa, del nostro attacco si era parlato molto in partite come Italia-Germania 4-1'', ovvero cinque mesi fa. Cio' nonostante, la tempesta che viene dall'estero provoca uno scatto di orgoglio: visto lo scandalo italiano, la domanda di un inviato argentino, con il rigore avuto dall'Australia pensate di aver importato al Mondiale lo stesso vizio? ''Da voi tutto a posto? - la risposta di Nesta - Ognuno guardi a casa sua. Comunque la mia risposta e' no: quel rigore poteva darlo o non darlo''. D'altra parte, la tesi di Nesta, il Mondiale finora non ha offerto uno spettacolo stellare. ''E' un torneo all'insegna dell'equilibrio: forse la Germania ha impressionato un po' di piu', ma sull'onda dell'euforia'', la sua convinzione. Cosi' il difensore azzurro puo' sperare di ripetere il percorso di un altro grande difensore: ''I quarti li salto di sicuro, la semifinale faccio di tutto per giocarli, e per la finale devo tifare per i miei compagni: io come Baresi nel '94? ci metterei la firma. Pero' con un finale diverso''. Piaccia o non piaccia al resto del mondo. (ANSA).
 
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CANNAVARO,NOI CERTO NON MENO PROFESSIONALI TEDESCHI
Alle accuse dei giornali tedeschi Fabio Cannavaro ha anche risposto tramite una dichiarazione pubblicata sul suo sito Internet. ''Come italiano e come Capitano della Nazionale - si legge nella dichiarazione del capitano azzurro - mi sento offeso da come i giornali tedeschi descrivono i calciatori del nostro paese. Credo che gli stereotipi con i quali veniamo rappresentati facciano parte di una cultura vecchia e fin troppo abusata, che invece andrebbe una volta per tutte accantonata. E mi stupisce che tutto questo accada proprio in un paese civile come la Germania''. ''L'Italia - prosegue Cannavaro - e' un paese bellissimo, fatto di gente seria, pulita ed onesta e che ha sempre portato con onore la nostra bandiera nel mondo. E in tutto questo, i calciatori italiani non sono certo meno professionali dei colleghi tedeschi, come ha dimostrato il nostro comportamento in questo campionato mondiale, dentro e fuori dal campo. Mi auguro, come italiano, di non dovermi piu' indignare per le dichiarazioni di qualcuno che pensando di essere simpatico, o alla ricerca di un po' di pubblicita' a basso costo, si permette di offendere una Nazionale che ha fatto della serieta' e della professionalita' uno dei suoi elementi cardine''. (ANSA).
 
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ERIKSSON, NON AVETE ANCORA VISTO VERA INGHILTERRA
''Non avete ancora visto il meglio di questa nazionale, speriamo di farlo vedere sabato nel match contro il Portogallo''. L'Inghilterra di Sven Goran Eriksson e' riuscita, pur senza incantare, ad approdare tra le migliori otto del Mondiale. Il tecnico svedese e' comunque soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi e guarda avanti con molta fiducia: ''Siamo sulla strada giusta - ha spiegato Eriksson - Siamo ai quarti di finale, e credo che possiamo giocare meglio di quanto abbiamo fatto vedere finora e rimanere in Germania ancora a lungo''. E' vero che sul campo Rooney e compagni ancora non hanno dato spettacolo, ma ad Eriksson piace sottolineare che le squadre che hanno giocato il miglior calcio in questo Mondiale, dalla Spagna all'Olanda, dalla Costa d'Avorio al Ghana, sono gia' andate tutte a casa. ''So benissimo che a tutti piacerebbe veder giocare un buon calcio - ha aggiunto lo svedese - ma la cosa piu' importante e' vincere le partite e chi ha giocato bene e' finito sull'aereo diretto a casa''. Il Portogallo nei quarti dovra' fare a meno dei due squalificati Costinha e Deco, espulsi contro l'Olanda, ed Eriksson gia' immagina quale potrebbe essere la soluzione tattica scelta dal tecnico dei lusitani: ''Sono due assenze molto gravi per loro, ma credo che Scolari fara' giocare Figo alle spalle di Pauleta, come ha gia' fatto nel primo match contro l'Angola: e' una soluzione pericolosa per noi, perche' e' cosi' che e' nato il loro gol in quella partita''. L'Inghilterra per Eriksson resta comunque una delle principali favorite per la vittoria finale, insieme a Brasile e Argentina, e ad una Germania ''che diventa piu' forte ad ogni partita. Ma io spero che la gente possa dire che l'Inghilterra e' una delle favorite domenica mattina...''. Con il rientro di Rooney l'obiettivo non e' poi cosi' lontano. (ANSA)
 
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ARGENTINA; TEVEZ,VINCO E GODO PER GLI INSULTI
''Voglio giocare contro la Germania e prendermi tutti gli insulti dei tedeschi''. Non usa mezzi termini Carlitos Tevez, ultimo 'discolo' in ordine di tempo della nazionale argentina, uomo che puo' fare la differenza e finora si e' sempre fatto trovare pronto, quando e' stato chiamato in campo. I difensori della Serbia hanno ancora il capogiro per le giocate sue e di Messi. In vista di Berlino, il ct argentino Pekerman sta prendendo in seria considerazione la candidatura dell'Apache e potrebbe farlo giocare dall'inizio al posto di Saviola. Sara' un dubbio che il ct si portera' dietro fino a poche ore dall'inizio della super-sfida contro la Germania. Ovviamente Tevez non si tira indietro. ''Certo che mi piacerebbe giocare - spiega - perche' so che ho le capacita' giuste per farlo. Se l'allenatore mi comunicasse in anticipo che mi ha scelto, io per rispetto del compagno di cui prenderei il posto non lo direi a nessuno''. Ma non e' questo il punto: cio' che gli sta a cuore e' altro. ''Mi piacciono le sfide particolarmente difficili - dice l'asso del Corinthians - e soprattutto quelle giocate fuori casa. Godo nel prendermi gli insulti del pubblico avversario, e spero che cio' avvenga anche a Berlino. Sono questi i momenti in cui un giocatore deve dimostrare che ha i giusti attributi, e di essere un campione. Sapete qual e' la verita'? Quella di venerdi' a Berlino e' una sfida da 'machos', per uomini veri. Meno male che questa nazionale argentina e' piena di tipi del genere''. L'ideale, per Tevez, sarebbe dare la grande delusione ai tedeschi tramite un calcio di rigore. ''So che sara' difficile - spiega Carlitos - ma spero che l'arbitro ce ne fischi uno a favore. In quel momento sul dischetto vorrei andarci io, mirerei alla testa del portiere e poi 'sparerei' una cannonata. Se sbaglio, pazienza. Altrimenti segno e stacco la testa o una parte dello stomaco a Lehmann''. Di sicuro al Pallone d'Oro sudamericano non mancano carattere ed ambizioni. ''Faccio ancora in tempo - spiega -: voglio che questo diventi il mio Mondiale. Non so se avro' la possibilita' di disputarne un altro, in futuro chissa' cosa mi aspetta, quindi non posso sprecare quest'occasione e lavoro duro per realizzare il mio obiettivo. Non mi basta essere uno dei 23 convocati''. Disputando un grande Mondiale, e con una prestazione maiuscola contro la Germania, da far venire le lacrime agli occhi ai tedeschi, Tevez potrebbe convincere Abramovich, che lo segue da tempo, ad acquistarlo. ''Ero sicuro che anche al Mondiale sarebbe venuta fuori la storia del Chelsea - dice - pero' in questo momento m'interessa soltanto il bene della nazionale argentina. Possiamo vincere il titolo, anche se vedo un Brasile che cresce ad ogni partita''. (ANSA).
 
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GERMANIA, KLOSE IN CAMPO CONTRO L'ARGENTINA
Miroslav Klose giocherà contro l'Argentina. Il giocatore era in dubbio a causa di una tendinite, ma l'allenatore in seconda Loewe ha annunciato che sarà pronto per i quarti di finale di venerdì. "Sono in forma e non mi preoccupo di nessun difensore" ha dichiarato l'attaccante tedesco. "Sono ambizioso e punto sempre al massimo"-continua Klose- l'Argentina, se messa costantemente sotto pressione, commette errori". Dalle sue affermazioni traspare la convinzione di poter battere i sudamericani e puntare a vincere la Coppa: "Sappiamo che sono un'ottima squadra. Prima dei Mondiali erano considerati i favoriti, ma hanno avuto la sfortuna di incontrarci ai quarti". Parole di elogio per i rivali Crespo e Saviola. "Saviola è molto forte con la palla e Crespo può segnare in qualunque minuto il gol decisivo", ha concluso Klose. (AP)
 
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UCRAINI FIDUCIOSI,L'ITALIA VISTA NON GRANCHE'
''Qui c'e' una grande attesa e una grande speranza. La gente ha visto l'Italia in azione e non la considera un granche'. Ogni campionato mondiale ha la sua squadra-sorpresa e quest'anno sembra la volta dell'Ucraina''. Savik Shuster e' un famoso anchorman russo e con cognizione di causa parla di che cosa bolle in pentola a Kiev in vista della disfida di venerdi' ad Amburgo: alla tv ucraina conduce un popolare talk show sui mondiali e ieri sera ha avuto un' ulteriore conferma di come gli azzurri siano piuttosto ''sottovalutati''. ''Ho avuto in diretta dalla Germania - racconta all'Ansa nel suo italiano perfetto - il numero 11 della nazionale ucraina, Serghei Rebrov. Tra le squadre rimaste in gara l'Italia gli sembra l'avversario piu' comodo''. In effetti a Kiev, dove hanno gia' fatto una grande baldoria per la vittoria di lunedi' contro la Svizzera, si spera ormai in molto di piu' che nel trionfo sugli azzurri. Come una specie di mantra, i tifosi reagiscono ad ogni successo scendendo a migliaia in piazza e gridando a squarciagola uno slogan rimato: ''Tutto il paese vuol molto vedere Blokhin rasato''. Oleg Blokhin e' l'allenatore della nazionale e ha promesso che si rapera' la testa se vincera' il mondiale. L'allenatore sta in effetti alimentando le speranze piu' sfrenate sostenendo che l'Italia e' si' favorita, ma ai mondiali ''la divisione tra favoriti e outsider non tiene'' e che nella squadra azzurra ''soltanto la difesa e il portiere fanno impressione'', mentre particolarmente appannati gli appaiono Totti e Del Piero. Oltre che in Shevchenko (''la gente si aspetta da lui un piccolo miracolo'') Blokhin ha molta fiducia nel portiere Aleksandr Shovkovski (che si considera in possesso esclusivo di un ''grande segreto'' e cioe' come parare i rigori...). A detta di Savik Shuster, conoscitore di calcio italico, in Ucraina ''non c'e' una grande cultura calcistica'' ed e' un grave errore la sottovalutazione della squadra guidata da Marcello Lippi. ''Credo - prevede - che tutto dipendera' dall'Italia e poco dall'Ucraina. Finora l'Italia ha fatto quattro partite molto diverse raggiungendo lo scopo con il minimo sforzo. Con l'Ucraina sara' un'altra cosa. Gli azzurri la spunteranno soltanto se giocheranno con il cuore, se daranno tutto quanto hanno dentro. Non sara' una partita semplice. Shevchenko conosce bene gli italiani. Sara' una partita psicologica. Alla guida della nazionale ucraina c'e' un gruppo di ''professori'' che prepareranno la partita nei minimi particolari''. Secondo Shuster ''chiaramente l'Italia e' la piu' forte'', mentre l'Ucraina ''ha gli uomini contati e una formazione obbligata'' ed e' palesemente indebolita dall'indisponibilita' dell'attaccante Andriy Voronin in seguito ad un problema muscolare alla coscia. Proprio perche' non condivide lo scatenato ottimismo dei tifosi l'anchorman (molto noto in Russia per pungenti talk-show politici prima che il Cremlino di Vladimir Putin mettesse grintosamente al passo tutte le tv) consiglia al presidente ucraino Viktor Yushenko di evitare un viaggio in Germania per la partita di venerdi': ''Gli conveniva andare al match di Berlino contro la Tunisia. I tifosi sono superstiziosi e se va alla partita con l'Italia rischia di essere poi associato ad una sconfitta...''. (ANSA).
 
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BRASILE; KAKA' IN DUBBIO PER LA FRANCIA
Se Brasile-Francia si giocasse domani Kaka' non sarebbe in campo. Lo ha fatto capire il medico della Selecao, Jose' Luis Runco, spiegando che ieri contro il Ghana il milanista ha ricevuto un duro colpo al ginocchio destro. ''Non posso dare percentuali di recupero - ha detto Runco - pero' il giocatore e' in cura''. Il dubbio su Kaka' sara' sciolto alla vigilia del match, ovvero venerdi'. Infortunio ad un ginocchio anche per Emerson, che ieri era stato costretto ad uscire dopo il primo tempo, ben sostituito da Gilberto Silva. Anche per Emerson sara' decisiva la giornata di domani, con l'evolversi della sua situazione fisica. Oggi intanto l'ex romanista si e' sottoposto a trattamenti di vario tipo. Il terzo infortunato dei tre titolari del Brasile e' Lucio, che ha un problema alla coscia destra, ma dovrebbe tornare a disposizione di Parreira fin da domani. (ANSA).
 
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"ITALIANI PARASSITI",NESTA REAGISCE: NON CREDO PROPRIO
Definiti “parassiti” dal Der Spiegel, criticati per il “calcio da caverna” da El Pais. Alessandro Nesta non ha gradito le critiche mosse agli italiani e alla nazionale dalla stampa straniera e, da stopper di razza, si è lanciato in una strenua difesa del “made in Italy” durante la sua conferenza stampa a Casa Azzurri. “Gli italiani, dopo la Guerra, si sono sempre dati da fare”, ha sottolineato, “Hanno sempre portato la loro esperienza, ad esempio nella moda e nella ristorazione. Il nostro modo di vestirci è imitato e siamo invidiati, quindi non credo proprio che siano parassiti”. Nesta ha aggiunto che “se ci attaccano tutti, vuol dire che un po' ci temono, ma siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo, speriamo di fare ancora meglio”. Il milanista si è lanciato anche in uno scambio di battute con un giornalista argentino, che prendendo spunto dal rigore concesso agli azzurri contro l'Australia e da “Moggiopoli” (oltre al gol in fuorigioco del Brasile) ha parlato di mondiale della corruzione e dello scandalo. “Lei è dell'Argentina, tutto a posto da voi?”, ha chiesto Nesta al suo interlocutore, “Ognuno guardi a casa sua, noi abbiamo avuto il nostro problema, ma sinceramente non lo abbiamo portato noi. Ci hanno concesso un rigore che dal campo si poteva dare”. Il giornalista argentino ha sottolineato che le squadre piccole sono costantemente penalizzate e ha ricordato la finale del 1990 contro la Germania. Ma all'epoca “l'Argentina non era proprio piccola, c'era uno che si chiamava Diego Armando Maradona”, ha puntualizzato Nesta. E alla traduttrice, in difficoltà per la complessità del discorso, il giocatore ha detto: “E' un casino”. Il numero 13 azzurro ha poi parlato delle critiche rivolte alla squadra per la mancanza di bel gioco. “Le critiche ci sono sempre, è un gruppo esperto che ha fatto tante competizioni e sa come vanno certe cose, le sa prendere nel modo giusto”, ha osservato, “Credo che quest'anno abbiamo un grande gruppo, anche come mentalità e si è visto contro l'Australia quando siamo rimasti in dieci”. Nesta ha contestato anche la tesi di un'Italia eccessivamente difensivistica. Marcello Lippi, ha spiegato, “ha fatto giocare dalla prima partita calciatori offensivi, credo sia una moda attaccare l'Italia su questo aspetto. Abbiamo avuto anche un po' di problemi, poi il mister valuta le condizioni fisiche di ogni giocatore. Se ritiene che uno meno tecnico sia avanti rispetto a uno più tecnico nella preparazione, lo preferisce”. In questo momento viene esaltata dalla critica la solidità del reparto arretrato. “Quando abbiamo vinto 4-1 con la Germania sono stati evidenziati gli attaccanti”, ha ricordato Nesta, “si tratta di momenti di forma come Totò Schillaci nel 1990. In questo momento la difesa sembra molto in forma, per adesso va bene così.Credo che stiamo facendo bene e i risultati lo confermano, è giusto che si vada avanti su questa linea” (Apcom)
 
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BLATTER, LA GERMANIA PIU' FORTE DI TUTTI
Joseph Blatter vede la Germania favorita per la conquista del titolo: "Chi li potra' fermare?. La formazione tedesca e' portata avanti dall'entusiasmo di un'intera nazione - ha detto Blatter - E allora, chi si potra' mettere sulla loro strada? Penso che i giornali invece che criticare, dovrebbero titolare solo 'Signor Klinsmann, tanto di cappello'. Io la penso cosi'". Il numero uno della federazione internazionale ha rilasciato un'intervista che verra' pubblicata dal quotidiano 'Der Tagesspiegel' nell'edizione che uscira' domani. "Questa e' la migliore edizione dei Mondiali di tutti i tempi - ha detto Blatter - Mai prima d'ora un evento e' stato presentato in maniera da suscitare emozione in tutto il mondo. E dal punto di vista sportivo, credo che la qualita' sia al massimo grado". (AGI)
 
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PRESIDENTE GHANESE A SQUADRA, SIETE DEGLI EROI
Il presidente della Repubblica del Ghana John Agyekum Kufuor consola i giocatori: "Ottimo lavoro, grande impresa". Malgrado l'eliminazione da parte del Brasile in una partita che ha visto i giocatori africani sicuramente non demeritare, un intero paese, il Ghana, aspetta il ritorno dei suoi eroi. Il presidente Kufuor ha mandato in Germania, per anticipare i festeggiamenti del ritorno, una lettera che consoli le ambizioni dei giocatori frustrate dai verdeoro. "Da debuttanti nella competizione, giocando contro i cinque volte campioni del Brasile, la vostra e' stata un'impresa - ha scritto la piu' alta carica dello stato - Avete mostrato un raro senso del coraggio che vi ha reso vincitori nella sconfitta. Voi siete degli eroi - questa la conclusione del messaggio - e noi vi amiamo tutti". (AGI)
 
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RONALDO,BRASILE-FRANCIA NON E' RIVINCITA FINALE '98
''Questa partita fra Brasile e Francia non e' una rivincita della finale del 1998''. Parola di Ronaldo, rimasto nel castello-albergo di Lerbach a fare massaggi ed 'intercettato' all'ingresso dell'hotel da Tv Globo. Secondo il Fenomeno, ''questa partita e' un'altra storia, nemmeno mi ricordo di quella finale del 1998 e ho anche regalato la medaglia d'argento che mi diedero dopo la partita''. Ma se il match contro Zidane non dev'essere una rivincita, ''va comunque affrontato come se fosse una finale: la Francia e' piena di gente valida, come Zidane, Henry ed altri, quindi merita rispetto. Sara' una grande partita''. (ANSA).
 
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ITALIA-UCRAINA, UN CALCIO AL CANCRO
Non solo Mondiali: la sfida tra Italia e Ucraina, venerdi' prossimo ad Amburgo, non sara' soltanto per la qualificazione alle semifinali. Le nazionali giocheranno anche per donare alimentari e cure sanitarie a 2.000 bambini di Kiev malati di cancro. Soleterre, onlus che propone una cultura di pace e di applicazione dei diritti umani, ha lanciato il progetto ''Un sorriso in corsia'' per raccogliere fondi in aiuto dei bambini colpiti dalla malattia, a 20 anni dallo scoppio del reattore di Chernobyl. E chiede aiuto ai calciatori delle due nazionali. ''Sono gia' 3 anni - affermano - che le due nazionali sono impegnate a salvare i bambini malati di cancro provenienti da famiglie povere che non sono in grado di affrontare i costi per le cure sanitarie''. Il progetto di Soleterre prevede l'integrazione di cure sanitarie, assistenza psicologica e alimentazione. I fondi raccolti servono a fornire agli ospedali la strumentazione adatta per effettuare una diagnosi tempestiva. ''Questi strumenti - spiegano - aiuteranno i medici nella loro lotta contro il tempo: la malattia diagnosticata con precisione e anticipo puo' essere affrontata efficacemente e sconfitta''. (ANSA).
 
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IL PERSONAGGIO DELLA GIORNATA
Il personaggio della giornata odierna è Zinedine Zidane, che ha dimostrato a chi lo voleva già a casa in questo Mondiale, che Zizou c'è. Mette a segno il gol che toglie alla Spagna ogni sogno di recupero in extremis.


10 ZIDANE Zinedine
Data di nascita:
23 Giugno 1972
Altezza: 185 cm
Peso: 78 kg
Ruolo: Centrocampista
Squadra attuale: Real Madrid (ESP)
Gol in Nazionale: 29 (fino al 27-Giu-2006
Presenze con la Nazionale: 105 (fino al 27-Giu-2006)
Esordio in nazionale: France v. Czech Republic (17-Ago-1994)
 
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