Scolari si sente gia' contro il Brasile, in un turbinio di sentimenti. Lo Sceriffo ha giurato di condurre il suo Portogallo fra le prime quattro del Mondiale, ma per riuscirci deve prima guidarlo al successo contro l'Inghilterra: significherebbe, almeno cosi' spera Felipao, trovare la Selecao in semifinale. Sarebbe una sfida tra imbattuti, lui e la selezione del suo paese con cui vinse il titolo a Yokohama. All'impresa del Portogallo fra le prime quattro crede anche il bomber Pauleta, che con 47 reti e' l'attaccante che piu' ha segnato nella storia della nazionale portoghese (secondo e' il grande Eusebio con 41): dimostra la propria fiducia scagliando gia' frecciate verbali contro il Brasile, eventuale avversario, ed il suo tecnico Carlos Alberto Parreira, colpevole di aver ironizzato sulla naturalizzazione di Deco. ''In molti - dice Pauleta - parlano, anche a sproposito, del Portogallo, noi invece vorremmo che non ci mancassero di rispetto. Dal Brasile continuano a provocarci, ma io noto che per la loro nazionale, come succede per altre grandi favorite, c'e' un occhio di riguardo. La Selecao che gode sempre di favori particolari''. A cosa si riferisca in particolare l'attaccante portoghese non lo spiega, piuttosto preferisce togliersi un altro sassolino dalla scarpa. ''Ho saputo che sui tabloid inglesi - dice Pauleta - sono uscite delle interviste completamente inventate che ci riguardano, e so che hanno anche ironizzato su Scolari. A questa gente dico allora che ogni tentativo di destabilizzarci risultera' inutile, e chiedo ancora che ci sia rispetto''. Ma Inghilterra-Portogallo sara' davvero la rivincita di Euro 2004, oppure passeranno ancora Figo e compagni? ''Sia noi che loro siamo piu' forti di due anni fa - dice Pauleta - ed ovviamente per noi sara' una partita molto difficile. Certo non perderemo per mancanza d'impegno, spirito di sacrificio ed ambizione. Sapremo neutralizzare anche la pressione dche sentiamo su di noi: siamo qui per arrivare tra le prime quattro, quindi non possiamo che saltare questo ostacolo''. Pauleta ha anche una motivazione speciale: dopo i Mondiali dovrebbe lasciare la nazionale, quindi non vuole che quella contro gli inglesi sia la sua ultima partita. Promette battaglia, e la vittoria, anche Nuno Valente, ammonito nella partita contro l'Olanda. ''In quella partita l'arbitro si e' lasciato sfuggire di mano la situazione - dice il difensore - ma io non mi faro' certo condizionare da quel cartellino giallo. Conta solo vincere, e sono pronto a prendere un'altra ammonizione, e saltare la semifinale, pur di riuscirci. I conti dei cartellini gialli si fanno alla fine''. Ma quanto peseranno le assenze di Deco e Costinha? ''Parliamo anche della qualita' dei loro sostituti - risponde Nuno Valente -: chi giochera' al posto di Costinha e Deco dara' tutto per riuscire a centrare l'obiettivo di farci entrare nella storia, come la nazionale del 1966''. Nuno Valente si dedichera' a un compito particolare: ''Beckham e' micidiale sui calci piazzati - dice - e bravissimo nel crossare. La mia funzione principale sara' proprio quella di impedirgli di mettere al centro palloni dalle fasce''. Attenzione quindi allo Spice Boy, altrimenti il Portogallo potrebbe smettere di sognare. (ANSA).