mercoledì, giugno 28, 2006
ARGENTINA; TEVEZ,VINCO E GODO PER GLI INSULTI
''Voglio giocare contro la Germania e prendermi tutti gli insulti dei tedeschi''. Non usa mezzi termini Carlitos Tevez, ultimo 'discolo' in ordine di tempo della nazionale argentina, uomo che puo' fare la differenza e finora si e' sempre fatto trovare pronto, quando e' stato chiamato in campo. I difensori della Serbia hanno ancora il capogiro per le giocate sue e di Messi. In vista di Berlino, il ct argentino Pekerman sta prendendo in seria considerazione la candidatura dell'Apache e potrebbe farlo giocare dall'inizio al posto di Saviola. Sara' un dubbio che il ct si portera' dietro fino a poche ore dall'inizio della super-sfida contro la Germania. Ovviamente Tevez non si tira indietro. ''Certo che mi piacerebbe giocare - spiega - perche' so che ho le capacita' giuste per farlo. Se l'allenatore mi comunicasse in anticipo che mi ha scelto, io per rispetto del compagno di cui prenderei il posto non lo direi a nessuno''. Ma non e' questo il punto: cio' che gli sta a cuore e' altro. ''Mi piacciono le sfide particolarmente difficili - dice l'asso del Corinthians - e soprattutto quelle giocate fuori casa. Godo nel prendermi gli insulti del pubblico avversario, e spero che cio' avvenga anche a Berlino. Sono questi i momenti in cui un giocatore deve dimostrare che ha i giusti attributi, e di essere un campione. Sapete qual e' la verita'? Quella di venerdi' a Berlino e' una sfida da 'machos', per uomini veri. Meno male che questa nazionale argentina e' piena di tipi del genere''. L'ideale, per Tevez, sarebbe dare la grande delusione ai tedeschi tramite un calcio di rigore. ''So che sara' difficile - spiega Carlitos - ma spero che l'arbitro ce ne fischi uno a favore. In quel momento sul dischetto vorrei andarci io, mirerei alla testa del portiere e poi 'sparerei' una cannonata. Se sbaglio, pazienza. Altrimenti segno e stacco la testa o una parte dello stomaco a Lehmann''. Di sicuro al Pallone d'Oro sudamericano non mancano carattere ed ambizioni. ''Faccio ancora in tempo - spiega -: voglio che questo diventi il mio Mondiale. Non so se avro' la possibilita' di disputarne un altro, in futuro chissa' cosa mi aspetta, quindi non posso sprecare quest'occasione e lavoro duro per realizzare il mio obiettivo. Non mi basta essere uno dei 23 convocati''. Disputando un grande Mondiale, e con una prestazione maiuscola contro la Germania, da far venire le lacrime agli occhi ai tedeschi, Tevez potrebbe convincere Abramovich, che lo segue da tempo, ad acquistarlo. ''Ero sicuro che anche al Mondiale sarebbe venuta fuori la storia del Chelsea - dice - pero' in questo momento m'interessa soltanto il bene della nazionale argentina. Possiamo vincere il titolo, anche se vedo un Brasile che cresce ad ogni partita''. (ANSA).
 
posted by Sandromex at 6:04 PM | Permalink |


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