domenica, giugno 18, 2006
FRANCIA ALTRO STOP, PER ZIDANE FORSE ERA L'ULTIMA

Si e' interrotto, dopo 368' minuti e 8 anni, il digiuno di gol della Francia ai Mondiali. Non cosi', pero', quello delle vittorie, perche' i transalpini dopo un ottimo primo tempo inciampano nella troppa sicurezza e si fanno beffare nel finale da un gol di Park, che fissa sull'1-1 la sfida con la Corea del Sud e inchioda la Francia davanti a un verdetto impietoso: questa squadre soffre, ha diversi buchi e molte pause, segna poco (e Trezeguet entra solo al 91') e adesso deve battere il Togo e sperare per non uscire. Altrimenti per Zidane, ammonito e squalificato, questa sara' stata l'ultima (deludente) partita di una (gloriosa) carriera. Quella che si presenta a Lipsia per il secondo match del gruppo G era pero' una Francia diversa nello spirito rispetto a quella dell'esordio. Malouda, che Domenech propone a al posto del deludente Ribery, porta in dote corsa, dinamismo ma e' soprattutto sull'asse Wiltord-Henry che i 'galletti' progettano una partenza sprint. Al 6'Henry si libera con una piroetta di due marcatori sulla trequarti e vede il taglio di Wiltord, Lee Won Jae si oppone col corpo in uscita. Neanche 3' pero' e la Francia passa davvero: un gol un po' fortunoso, quello di Henry, cui capita sotto piede un pallone calciato in porta da Wiltord ma rimpallato, e che chiedeva solo di essere spinto alle spalle del portiere. Un gol che pero' la Francia si meritera' in pieno nel primo tempo: al di la' delle occasioni da gol create e' il piglio dei bleus a impressionare favorevolmente. Al 31' arriva (arriverebbe) il raddoppio, ma Archundia non vede che sul poderoso stacco di Vieira Lee Won Jae si oppone del tutto al di la' della linea di porta. Dall'altra parte, invece, davanti al muro alzato da Thuram e compagni i coreani di Advocaat quasi rimbalzano, tanto che l'unico brivido per la Francia e' la punizione battuta da 40 metri da Lee Chun Soo al 37' che, solo sfiorata da attaccanti e difensori, finisce per lambire il palo sinistro della porta di Barthez. Nella ripresa pero' il fuoco francese piano piano si spegne: nei primi 10' provano prima Wiltord e Malouda anche se i transalpini danno l'impressione di voler cominciare a tirare i remi in barca. Poi, nonostante l'impatto di positivo di Ribery, in campo al posto di Wiltord e stavolta vivace sulla fascia sinistra, col passare dei minuti anche la difesa comincia a scricchiolare. E all'80' arriva la grande beffa: sul traversone di Ahn, vero e proprio amuleto coreano, Gallas e Barthez dormono, Choi fa la sponda per Park che di punta tira fuori dal sacco un pallonetto beffardo e vincente. Vieira e Henry avrebbero ancora il tempo di raddrizzare la situazione, ma se lo juventino calcia altissimo e il bomber sbatte sul portiere, c'e' da ringraziare che Ahn, in pieno recupero, non sorprenda Barthez su punizione perche' la Francia possa ancora sentirsi in corsa in questo mondiale. (Snt/Opr/Adnkronos) foto: afp.com
 
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LA COREA INCHIODA UNA FRANCIA INCONSISTENTE, 1-1
Tra Francia e Corea del Sud finisce in parita', 1-1, e ora i transalpini sono addirittura a rischio eliminazione, mentre i coreani possono guardare con piu' convinzione al passaggio di turno. Un gol per tempo: al 9' Henri per la Francia, all'81' Park Ji-sung per gli asiatici. I transalpini devono battere il Togo nella terza partita del girone, ma non ci sara' Zinedine Zidane perche' con l'ammonizione rimediata questa sera e' automatica una giornata di squalifica. E se la Francia non dovesse andare avanti nei Mondiali, significherebbe che Zidane ha chiuso questa sera, e in questa maniera, la sua prestigiosa carriera. (AGI)
 
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DE ROSSI ASPETTA STANGATA, MA NON SONO COSI'

Forse, e' solo colpa di un sms mai arrivato. Nella caccia all'incredibile motivo del lampo di follia che ha spezzato il Mondiale di Daniele De Rossi, rischiando di compromettere anche quello dell'Italia, l'ultima interpretazione degna dell'oracolo delfico e' quella della scaramanzia. Raccontano infatti gli amici che prima di partire per il suo lungo viaggio da Ostia per la Germania il ragazzo della rotonda sul mare avesse maledetto il 4 sulla maglia azzurra: nello scambio di sms tra noi giocatori per spartirci i numeri, a me - aveva confidato agli amici - non e' arrivato nulla e cosi' sono finito con quella maglia, la stessa dell'anno da brivido con la Roma. Una cifra che porta male, e non solo nelle pagelle delle partite. La spiegazione ovviamente non basta a Lippi e a tutti gli altri, nel club azzurro. Ne' ai venti milioni di italiani delusi di fronte alla tv. Cosi' De Rossi e' rimasto, nella sua strana giornata di riposo, lontano da tutti, solo con i suoi pensieri: e con il peso dell'etichetta oramai stampata, quella di un giocatore tanto maturo sul piano tecnico-tattico quanto incontrollabile nei suoi sprazzi di fallosita'. De Rossi ha passato la mattinata nell'albergo del ritiro, poi a pranzo con Pirlo, due passi in centro a firmare perfino qualche autografo, i jeans, la maglia colorata e il cappelletto in testa. ''C'era poco da dirgli: e' un ragazzo di 22 anni, e per quanti soldi possa guadagnare le reazioni sono sempre quelle di un ragazzo, appunto. Ha capito da solo'', le parole del team manager Riva. Lippi gli parlera', forse gia' stasera, Totti lo ha gia' fatto nello spogliatoio di Kaiserslautern, a lungo: che ti e' preso, hai sbagliato grosso, pero' ora stai sereno, il messaggio del suo capitano alla Roma, che di brutte giornate in azzurro se ne intende, da quel giorno di Poulsen. ''Quel che mi dispiace e' che ho lavorato tanto, nell'ultima stagione, per allontanare da me l'immagine di giocatore scorretto - dira' dopo quella chiacchierata con Totti, a tarda notte, al Tg5 - Lo dimostrano anche i cartellini gialli del passato campionato. Ditemi quale calciatore non salta con i gomiti alti, non volevo fare del male. Io non sono scorretto, non sono cosi''. Ma sara' difficile dimostrarlo alla commissione disciplinare della Fifa, riunita in sessione permanente a Berlino. La decisione sulla squalifica di De Rossi, inizialmente attesa per le prossime ore, in realta' dovrebbe arrivare solo dopo Italia-Repubblica Ceca. Nella lettera inviata alla Federcalcio, e' precisato che i tempi per la memoria difensiva sono legati alla data del 22 giugno appunto, addirittura il 'processo' sportivo potrebbe slittare al 23, quando De Rossi avra' gia' scontato la giornata automatica di squalifica. La convinzione e' che non potra' sottrarsi a meno di tre giornate di stop complessive, fino a un massimo di cinque: pesera' il referto arbitrale, la difesa che De Rossi sta preparando con la Federcalcio (la lettera e' in partenza nelle prossime ore, forse gia' domani) e soprattutto la prova tv. Che non depone a favore del calciatore. La discriminante, sara' capire se i giudici sportivi applicheranno le sanzioni previste per l'articolo 47 del codice Fifa (gioco violento) o addirittura quelle dell'articolo 48, che arriva a configurare l'aggressione fisica. Ma in questo caso ci vorrebbe premeditazione e volonta' di fare male, come fu per Tassotti con Luis Enrique a Usa 94 (sei giornate, allora). La lettera che De Rossi spedira' alla Fifa sara' invece una completa ammissione di colpa: ho sbagliato, sono andato a chiedere scusa a Mc Bride nello spogliatoio e questo ha ricevuto l'approvazione dei miei avversari. Ho avuto un momento di nervosismo, e non so perche', ma di fatto ho perso la testa. So - la conclusione del messaggio - che la mia reazione non e' stata per nulla una bella immagine per il calcio mondiale, ne' per quello italiano. De Rossi si e' tenuto lontano dalle rassegne stampa internazionali, con le prime pagine su 'una partita al sangue' e le relative foto di McBride; ma anche dalla difesa di Ballack (''non l'ha fatto apposta'') o del suo allenatore Spalletti (''resta un grande uomo'') che pure lo aveva rimproverato duramente dopo un'analoga espulsione con la Roma, a Bruges. Lippi glielo aveva detto. ''Ci aveva avvertito: bisogna affrontare le partite con umilta''', ha detto oggi Gattuso, alludendo ai discorsi del ct fatti prima della partita con gli Usa (''non mi piace l'atteggiamento che avete, datevi una scossa''). Al padre Alberto e alla moglie, Tamara, sentiti per telefono, De Rossi deve invece aver raccontato il peso che si porta dentro: al Mondiale teneva. Forse anche troppo. E ora non puo' far altro che aspettare la stangata.
(ANSA).
 
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PAPA' ADRIANO E FRED, BRASILE AGLI OTTAVI

Il Brasile ha sconfitto per 2-0 l'Australia a Monaco nel match che ha completato la seconda giornata del Gruppo F ai Mondiali di Germania 2006, guadagnandosi cosi' la qualificazione agli ottavi di finale. Per avere la certezza del primo posto in classifica, invece, si dovra' attendere l'ultima giornata, quando il Brasile affrontera' il Giappone, che sempre ieri ha pareggiato 0-0 con la Croazia; e all'Australia, ferma a quota 3 punti, a questo punto, ritenendo improbabile che i nipponici (1 punto) battano i campioni del mondo, bastera' pareggiare contro i croati (1 punto) per qualificarsi agli ottavi. Il ct della Selecao, Carlos Alberto Parreira, a dispetto delle polemiche, dei guai fisici e della pessima prova offerta all'esordio contro la Croazia, conferma la sua fiducia a Ronaldo e ripropone lo stesso undici vittorioso contro la Croazia a Berlino. Dall'altra parte, invece, il ct Guus Hiddink silura Kewell e manda in campo dal 1' Tim Cahill, decisivo con la sua doppietta nel 3-1 al Giappone all'esordio. Al 3' Ronaldo smarca Kaka' al limite: destro al volo e palla fuori di poco non lontana dal palo alla destra di Schwarzer. Al 6' risponde Viduka con un destro dal limite che finisce fra le braccia di Dida. Al 31' Ronaldo entra nel tabellino... ma per l'ammonizione che rimedia dopo avere calciato a rete a gioco fermo. Quindi al 37' ha una palla buona in area di rigore, servito da Kaka', ma 'cicca' di destro. Al 42' Ronaldo ci riprova, colpisce bene dal limite, ma manda fuori, alla sinistra di Schwarzer. Al 2' di recupero gran destro a girare di Bresciano (entrato al 41' al posto dell'infortunato Popovic) di un soffio alto sulla traversa di Dida. L'ultima occasione del primo tempo. A sbloccare la situazione ci vuole un lampo di Adriano, al 49'. Ronaldo lavora un buon pallone al limite, poi serve l'attaccante dell'Inter; Chipperfield gli lascia troppo spazio, Adriano controlla ed infila Schwarzer nell'angolino con un sinistro rasoterra chirurgico: il modo migliore per festeggiare la nascita di Adriano junior. La reazione australiana produce tre occasioni: prima al 54' con Bresciano che solo davanti a Dida si lascia rimontare da Ze' Roberto; quindi un minuto dopo con un destro al volo alto di Sterjovski; infine al 57', con Kewell che si ritrova sui piedi la palla dopo un'uscita disastrosa di Dida, ma si divora il gol del pareggio sparando alto a porta vuota. Al 68' contropiede di Kewell, sinistro in 'lob' da venti metri e pallone alto di poco. Al 77' Schwarzer salva su Robinho, entrato da poco al posto di Ronaldo e subito pericoloso. All'80' miracolo di Dida che toglie dall'angolino una spettacolare conclusione in semirovesciata di Breasciano. All'82' Kaka' colpisce la traversa incornando un angolo di Ronaldinho. All'84' Viduka sfiora di testa si calcio di punizione di Bresciano e manda d'un soffio a lato. All'88' Fred prende il posto di Adriano ed un minuto dopo timbra il 2-0 raccogliendo un tiro di Robinho respinto dal palo e infilando a porta vuota. (Adnkronos) foto:afp.com
 
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REP. CECA, BAROS POTREBBE RECUPERARE PER L'ITALIA
L'attaccante della Repubblica Ceca, Milan Baros potrebbe rientrare per l'ultima gara del girone E, contro l'Italia. Secondo quanto spiegato oggi dal medico della nazionale ceca, Lukas Tucek, la radiografia alla quale e' stato sottoposto l'attaccante ha confermato il suo pieno recupero. Baros non ha piu' liquido nel tallone e potra' allenarsi lunedi' con il resto della squadra.
(Adnkronos)
 
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ITALIANI ALL'ESTERO VOTANO CAMORANESI-INZAGHI
''Vogliamo Camoranesi in campo, con Inzaghi. Con loro cambia la musica, perche' Lippi non li mette in campo?''. Quello degli emigrati attorno al ritiro degli azzurri a Duisburg e' quasi un coro, un ritornello in favore di un doppio cambio fra centrocampo e attacco. Dalle decine e decine di connazionali, quasi tutti lavoratori nella regione di Dusseldorf e Duisburg, sale anche l'altra pressante richiesta: ''Fateci vedere gli azzurri, fateci entrare agli allenamenti. Prendiamo giorni di ferie per venire qui e ci tengono fuori''. Da un gruppo di tifosi in maglia azzurra, capeggiati da Alessandro, che lavora alla Mercedes proprio vicino a Casa Azzurri, arriva quasi una richiesta ''ufficiale'': ''Chiediamo che vengano fuori il capitano e Totti, i due giocatori piu' rappresentativi, e anche Lippi. Il capitano e' un simbolo, Totti lo rispettiamo anche se ancora non e' in piena forma. Ma c'e' bisogno di una sterzata''. Fra i 20 e i 50 anni vogliono parlare tutti: Alessandro, l'impiegato della Mercedes di Duisburg, ma anche Francesco, Vittorio e altri piuttosto furiosi dopo la prestazione di ieri contro gli Stati Uniti. Tutti chiedono Camoranesi e Inzaghi, ma poi - un po' contraddicendosi - dicono di non essere d'accordo con la sostituzione di Luca Toni. ''L'Italia non mi e' piaciuta ieri - dice Angelo, immigrato siciliano che ha un ristorante a Essen dove i connazionali si riuniscono per vedere le partite del Mondiale - non ha avuto gioco, speravo meglio. Ma io dico che la prossima la vinciamo e andiamo avanti. Toni, pero', non doveva uscire''. Qualcuno ce l'ha con De Rossi: ''E' stato imperdonabile - dice Francesco, che e' tifoso della Roma e abita a Dusseldorf - io sono un suo fan ma quella gomitata non la mando giu'. Noi italiani all'estero siamo stufi di questi comportamenti che ogni volta siamo costretti a vedere da parte degli azzurri, bisogna punirli e basta. Si e' scusato? Non vogliamo gente che si scusa''. Raccoglie consensi Andrea Pirlo, che i tifosi azzurri di Germania vedrebbero bene con Camoranesi e Inzaghi, due con i quali ''si vedono sempre belle partite''. E' deluso in modo particolare un signore che arriva da Vasto: ''Sono venuto apposta per star vicino agli azzurri, e anche per venire a trovare alcuni parenti emigrati in questa regione. E invece la nazionale non ce la fanno proprio vedere. Il Brasile, la Germania, puoi andarle a seguire, puoi stare vicino ai giocatori, qui e' tutto blindato mentre ci sono tifosi che arrivano dal Belgio, dall'Olanda... e poi fanno questa bella partita''. Alessandro, due giorni di ferie alla Mercedes per tentare di vedere i giocatori azzurri, ha rinunciato anche a fare gli straordinari in questo periodo: ''alla fine del mese, la busta paga e' piu' leggera. E gli azzurri, chi li ha visti?''. (ANSA).
 
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GRUPPO F, IL TABELLINO DI BRASILE-AUSTRALIA 2-0

Questo il tabellino di Brasile-Australia 2-0, match disputato a Monaco e valido per la seconda giornata del Gruppo F ai Mondiali di Germania 2006.
Brasile (4-2-2-2): Dida; Cafu, Lucio, Juan, Roberto Carlos; Emerson (dal 72' Gilberto Silva), Ze' Roberto; Kaka', Ronaldinho; Ronaldo (dal 72' Robinho), Adriano (dall'88' Fred). Ct: Parreira. Australia (3-5-2): Schwarzer; Emerton, Neill, Popovic (dal 41' Bresciano), Chipperfield; Moore (dal 69' Aloisi), Culina, Grella, Sterjovski; Cahill (dal 56' Kewell), Viduka. Ct: Hiddink. Arbitro: Merk (Germania).
Marcatori: 49' Adriano/B, 89' Fred/B.
Ammoniti: 13' Emerton/A, 29' Cafu/B, 31' Ronaldo/B, 39' Culina/A, 83' Robinho/B.
(Adnkronos)
 
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A CASA AZZURRI, PAOLA E CHIARA SORELLE DELLA MUSICA
Paola e Chiara, le sorelle della musica italiana, sono in concerto a Casa Azzurri, nell'ambito delle iniziative organizzate dalla manifestazione-vetrina del Made in Italy che da anni, accompagna ormai gli eventi della nazionale di calcio. Le sorelle Iezzi, questo il cognome delle due cantanti,ripropongono brani del loro repertorio. Salite alla ribalta con la vittoria al Festival di Sanremo nella sezione "Nuove Proposte" con il brano "Amici come prima", hanno poi centrato l'obiettivo del successo ottenendo ampi consensi. Sono state ad esempio chiamate ad aprire l'unico concerto italiano di Michael Jackson a Milano e hanno cantato brani della colonna sonora del film Hercules. Dal 1997 ad oggi hanno pubblicato sei album piu' un doppio Greatest Hits con un grande riscontro di vendite in Italia e all'estero spaziando fra i generi piu' diversificati: dall'amore per i Pink Floyd e la musica Irlandese, alle trasformazioni pop e dance degli ultimi lavori. Ieri, ospiti di Casa Azzurri, Paola e Chiara, da appassionate tifose, hanno seguito la partita Italia-Usa e condiviso con i presenti il momento sportivo piu' atteso della giornata. (AGI)
 
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CT ZICO CONTRO FIFA, TROPPO CALDO GIOCARE ALLE 15
Il ct del Giappone, Zico, critica le scelte della Fifa: "E' un crimine il fatto di aver giocato ancora con questo caldo. L'altra volta siamo dovuti scendere in campo alle tre di pomeriggio e questa volta hanno voluto fare lo stesso solo per esigenze televisive - ha tuonato Zico dopo la gara a reti bianche con la Croazia - Ma questo si sa, e' il solito principio: il business e' il business". La temperatura del Frankenstadion di Norimberga era di 27 gradi centigradi. Venendo quindi alla partita vera e propria, Zico pensa di aver visto i suoi molto bene nel primo tempo. "Poi abbiamo perso qualcosina nel secondo - ha detto il ct brasiliano del Giappone -. Adesso, vista la situazione in classifica, credo che fin quando c'e' speranza c'e' vita, e quindi dobbiamo fare di tutto per sopravvivere in questa competizione". (AGI)
 
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GIAPPONE-CROAZIA 0-0, ORA ZICO RISCHIA

Zico si giocava tutto a Norimberga nella seconda partita del Giappone contro la Croazia. Dopo aver perso con l'Australia nei minuti finali e con il contratto in scadenza tra un mese non rinnovato, l'ex campione brasiliano passato al calcio del Sol Levante voleva dare una scossa alla sua squadra ma non c'e' riuscito. Il Giappone non e' andato oltre il pareggio a Norimberga, un risultato che lo mette a rischio eliminazione, avendo nell'ultima gara del girone il piu' temibile degli avversari, il Brasile. Una squadra combattiva quella asiatica, che ci mette anche buona volonta' ma totalmente incapace di arrivare a conclusioni pericolose. Un paradosso che proprio uno come Zico non abbia saputo trasmettere ai suoi attaccanti la voglia di pungere e fare male alle difese avversarie. Ma forse non e' questione di Zico, ma di uomini. Vedere per credere i quattro che si sono alternati nel Giappone: non hanno mai tirato in porta. La Croazia invece ha fatto la gara, ha cercato di vincerla ma e' stata troppo imprecisa sotto rete. A remare conto ci si e' messa anche un po' di sfortuna, visto il rigore fallito (parato dal portiere nipponico) ed una traversa, ma anche tra i biancorossi tanta fragilita' in area di rigore al momento di concludere. Con queste premesse da una parte e dall'altra la gara del Franken Stadion non poteva che finire zero a zero. Si gioca alle tre del pomeriggio sotto un sole cocente, temperature canicolari e insolite per la Germania e Zico se ne e' molto lamentato a fine partita. Stadio come al solito strapieno e festante. I croati in Germania solo i turchi sono piu' numerosi dei croati quanto ad immigrati - in bianco e rosso hanno invaso Norimberga da giorni e dal centro al Franken Stadion si muovono con cortei urlanti. I giapponesi, tutti rigorosamente in blu, sono piu' ordinati: famiglie intere con bambini, coppie di fidanzati giovani, anziani in gita premio. Tutti con il sole rosso su sfondo bianco stampigliato in viso. Il Franken Stadion, in omaggio alle nuove disposizioni Fifa, schiera sulla pista d'atletica decine e decine di agenti della sicurezza per impedire invasioni pacifiche del campo. Tutto il primo tempo e' praticamente un monologo della Croazia. Tira in porta una ventina di volte, fallisce un rigore, colpisce una traversa. Ci provano tutti gli attaccanti della squadra di Kranjcar: il piu' attivo e' Prso ma anche Klasnic, Srna, Kranjcar (figlio dell'allenatore) arrivano con facilita' alla conclusione. E il Giappone? Ritmi lenti e sonnacchiosi, con Nakata e Nakamura che quando prendono palla non sanno a chi darla. I due attaccanti Yanagisawa e Takahara sono come due alberi piantati nell'area croata. Non si muovono neanche con le cannonate ed allora i due ci provano da fuori con scarsa fortuna. L'occasione piu' ghiotta per i croati al 22' con un generoso rigoroso concesso dall'arbitro belga De Bleeckere per fallo su Prso. Dal dischetto Srna tira anche bene ma il portiere giapponese compie un'autentica prodezza: si tuffa sulla sinistra e devia in angolo. Il pubblico in blu prende coraggio ma sei minuti dopo solo la traversa salva Kawaguchi su un tiro da fuori di Kranjcar. La Croazia colleziona angoli e angoli ma non passa e al 40' ci deve mettere tutta la sua esperienza il portiere croato Pletikosa su un tiro di Nakata. Nel secondo tempo Zico ruota gli attaccanti ma la musica non cambia. Prima di uscire Yanagisawa compie l'impossibile: a porta vuota mette fuori. Zico si mette le mani nei capelli e lo cambia. Ci prova solo il povero Nakata - uomo partita della Fifa - senza fortuna, mentre i croati dal canto loro sotto il solleone di Norimberga si perdono e vanno in confusione con Prso e Kranjcar jr. Poi anche lui viene sostituito dal padre in panchina e la gara finisce qui. (ANSA).
 
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MESSICO; UN GIORNO LIBERO PER LA FESTA DEL PAPA'
Oggi e' una triste festa del papa' per il portiere del Messico, Oswaldo Sanchez, che ha perso il proprio genitore all vigilia della Coppa del Mondo. Felipe Sanchez, che si preparava ad andare in Germania per vedere giocare il figlio, e' morto a 50 anni per un infarto. ''E' la Festa del papa' in Messico - ha dichiarato il portavoce della formazione azteca - e questa mattina in albergo la squadra ha assistito a una messa speciale in onore del padre di Oswald''. Poi ai giocatori e' stata concessa una giornata di riposo per celebrare la festivita' con i propri familiari. Il Messico, che mercoledi' giochera' la terza partita del primo turno con il Portogallo, ha bisogno di un punto per passare agli ottavi di finale.
(ANSA).
 
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PARREIRA: CREDO SEMPRE IN RONALDO
Il ct brasiliano Carlos Alberto Parreira ha difeso nuovamente Ronaldo. ''I grandi sono quelli che hanno un passato - spiega - una storia. Ronaldo rappresenta il calcio brasiliano e mondiale e per questo partirà ancora titolare. Continuiamo a credere che possa fare la differenza''.
KATAWEB.IT
 
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PREMI: GIOCATORI TOGO MINACCIANO SCIOPERO
Caos nella comitiva del Togo: i giocatori minacciano di scioperare perchè la federazione non avrebbe soddisfatto le richieste della squadra sui premi. Avrebbero dovuto partire stamattina per Dortmund (domani alle 19 è in programma il match con la Svizzera) ma non si sono mossi. ''Nessuno ci andrà - ha detto un componente della delegazione - i giocatori sono seduti nella hall dell'albergo e al momento non hanno intenzione di partire''.
KATAWEB.IT
 
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ERIKSSON: ROONEY DAL 1' CON LA SVEZIA
Rooney verso il pieno recupero. Eriksson lo schiererà titolare nel match di martedì contro la Svezia. Crescono di ora in ora le possibilità di vedere in campo l'attaccante del Manchester United. Dopo essere subentrato al 58' nel match contro Trinidad e Tobago, il gioiello inglese è pronto al debutto dal primo minuto. Sven Goran Eriksson non intende assecondare la volontà del Manchester di garantire il pieno recupero del giocatore dopo l'infortunio. Il tecnico inglese non vuole aspettare oltre: "L'Inghilterra è una squadra più forte con Rooney, non ci sono dubbi a tal proposito. Rende la manovra fluida più di qualsiasi altro".
AGI
 
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LIPPI: DE ROSSI DEVE CAMBIARE REGISTRO
Marcello Lippi ha preso una posizione precisa sull'espulsione di De Rossi ieri con gli Usa. ''Non gli ho ancora parlato, voglio che bolla nel suo brodo di questa pentola che è stata messa sul fuoco ieri , c'è tempo, sarà squalificato a lungo. E' un ottimo giocatore oltre che un bravissimo ragazzo, deve solo cambiare registro''.
KATAWEB.IT
 
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LIPPI: TIFOSI, NON PERDETE LA FIDUCIA
Il citti' azzurro Marcello Lippi ancora fiducioso dopo il pareggio con gli Usa. ''Dite agli italiani che non perdano la fiducia in questa squadra. Vedrete che saranno ripagati. Noi vogliamo andare avanti e non pensavamo di fare sette partite al 100% senza soffrire mai. Non siamo dei robot''
KATAWEB.IT
 
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GLI INCONTRI DI OGGI 18 GIUGNO
FRANCIA-COREA ORE 21.00
La partita contro la Corea del Sud, seconda del Mondiale, assume per la Francia un'importanza fondamentale per la qualificazione agli ottavi di finale. Si gioca alle 21.00 a Lipsia, Zentralstadion. I transalpini, dopo il deludente pareggio contro la Svizzera (0-0), si trovano nella condizione di vincere per migliorare la classifica e per mettersi al riparo da quelle critiche che sono piovute in particolare sul tecnico Domenech per la scelta della formazione e per le decisioni nel corso del primo match. Domenech potrebbe decidere di giocare con due attaccanti, Saha e Henry, con Zidane alle loro spalle. Recuperato anche Malouda che gioca dall'inizio. Ancora inspiegabile la decisione di lasciare in panchina Trezeguet che non polemizza, ma che rende l'ambiente un po' teso. Alla Corea del Sud, che ha sconfitto nella partita d'esordio il Togo 2-1, sarebbe sufficiente non perdere per mettere una seria ipoteca sulla qualificazione agli ottavi di finale. Il Ct olandese Advocaat potrebbe confermare la presenza di Ahn fin dall'inizio per sfruttare la sua straordinaria condizione. Contro il Togo si è reso protagonista di un assist e di un gol. Dovrebbe prendere il posto di Cho Jae-jin. Queste le probabili formazioni:
FRANCIA (4-3-1-2) - 16 Barthez; 19 Sagnol, 15 Thuram, 5 Gallas, 3 Abidal; 4 Vieira, 6 Makelele, 7 Malouda; 10 Zidane; 14 Saha, 12 Henry C.t.: Raymond Domenech
COREA DEL SUD (3-4-3) - 1 Lee Won jae; 22 Song Chong-gug, 4 Choi Jin cheul, 6 Kim Jin-kyu; 12 Lee Young-pyo, 7 Park Ji-sung, 17 Lee ho, 13 Lee Eul-yong; 14 Lee Chun-soo, 9 Ahn Jung-hwan, 11 Seol Ki-hyeon C.t.: Dick Advocaat
Arbitro: Benito Achundia (Messico)
Città e stadio: Lipsia, "Zentralstadion"
Diretta tv: ore 21, Sky Mondiale 1

BRASILE-AUSTRALIA ORE 18.00
Nonostante il malore subito tre giorni fa il ct del Brasile Carlos Alberto Parreira conferma Ronaldo per l'attacco della Selecao; compagno della punta del Real Madrid sarà ancora una volta Adriano. La formazione è dunque la stessa che non ha brillato, nonostante la vittoria, contro la Croazia. Dida in porta, fascia con Cafu e Roberto Carlos, centrali Lucio e Juan. A centrocampo Emerson e Ze Roberto con più avanti il famoso 'quadrato magico' formato da Kakà, Ronaldinho, Ronaldo e Adriano. Come annunciato qualche giorno fa il ct dell'Australia Guus Hiddink potrebbe far riposare almeno un paio dei quattro diffidati della squadra per riaverli sicuramente per la sfida decisiva per il passaggio del turno contro la Croazia: si tratta del match winner contro il Giappone Tim Cahill, il difensore Aloisi e i centrocampisti Craig Moore e Vince Grella. L'attacco sarà comunque composto da Viduka e Kewell.
BRASILE (4-2-3-1) - 1 Dida, 2 Cafu, 3 Lucio, 4 Juan, 6 Roberto Carlos; 5 Emerson, 11 Ze Roberto, 8 Kaka; 10 Ronaldinho, 9 Ronaldo, 7 Adriano. Ct: Carlos Alberto Parreira
AUSTRALIA (4-4-2) - 1 Schwarzer, 7 Emerton, 2 Neill, 6 Popovic, 14 Chipperfield; 8 Skoko, 5 Culina, 20 Wilkshire, 23 Bresciano; 10 Kewell, 9 Viduka Ct: Guus Hiddink
Arbitro: Markus Merk (Ger)
Città e stadio: Monaco, Allianz Arena
Diretta Tv:ore 18.00 Sky Mondiale 1.

GIAPPONE-CROAZIA ORE 15.00
Giappone e Croazia sono legate da un destino comune; entrambe le nazionali sono a zero punti nel girone F e una vittoria diventa assolutamente necessaria per continuare a coltivare la speranza di passare il turno. Nei due precedenti ufficiali tra le nazionali maggiori di Croazia e Giappone, il bilancio è in perfetta parità: un successo per parte e 4 reti segnate da ciascuna squadra. Per la gara di Norimberga, Zlatco Kranjcar riconferma in blocco la formazione che ha comunque ben figurato contro il Brasile, nonostante la sconfitta per 1-0 incassata con una perla di Kakà. L'unico dubbio riguarda le condizioni Niko Kovac costretto ad uscire contro i verdeoro per un duro colpo al costato, anche se il capitano dovrebbe essere della partita. In attacco ancora spazio alla coppia Klasnic-Prso, con Olic pronto a subentrare. Il Giappone deve dimenticare in fretta i tre gol incassati dall'Australia dopo essere andato in vantaggio. Ziro recupera una pedina importantissima come Shunsuke Nakamura, che si inserirà nel folto centrocmapo composta da Santos, Ogasawara, Nakata e Fukunishi. In difesa Akira Kaji dovrebbe partire dal primo minuto sulla destra.
GIAPPONE (3-5-2) - 23 Kawaguchi; 21 Kaji, 5 Miyamoto, 22 Nakazawa; 14 Santos, 8 Ogasawara, 7 Nakata, 15 Fukunishi, 10 Nakamura; 9 Takahara, 13 Yanagisawa. C.t.: Zico CROAZIA (4-4-2) - 1 Pletikosa; 7 Simic, 4 R. Kovac, 3 Simunic, 2 Srna; 5 Tudor, 10 N. Kovac, 8 Babic; 19 Kranjcar; 17 Klasnic, 9 Prso. C.t.: Zlatco Kranjcar
Arbitro: Frank De Bleeckere (Bel)
Città e stadio: Norimberga, Frankenstandion
Diretta tv: ore 15; Sky Mondiale 1.
(Apcom)
 
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IL PERSONAGGIO DELLA NONA GIORNATA DEL MONDIALE
Il personaggio della nona giornata del Mondiale 2006 secondo coppadelmondo2006.blogspot.com è l'arbitro Uruguayo LARRIONDA Jorge che ha diretto l'incontro tra Italia e Stati Uniti D'America. Il Sig. Larrionda ha espulso 3 giocatori, 2 Americani e un Italiano, c'e' da dire che la direzione di gara è stata impeccabile, l'unico dubbio è sul cartellino giallo troppo veloce nei confronti di Totti.

LARRIONDA Jorge
Nazionalità: Uruguay
Ruolo: Arbitro
Data di nascita: 9 Marzo 1968
Altezza: 176 (cm)
Peso: 74 (kg)
Arbitro dal: 1 Gennaio 1998
Esordio internazionale: Cile-Bolivia (20 Giugno 1999)
Residenza (Città): MONTEVIDEO
Residenza (Stato): Uruguay
Lingua madre: Spagnolo
Altre lingue: Inglese
Occupazione: Impiegato
Interessi generali: Animali (uccelli, cani, pappagalli, ecc.)
Miglior ricordo: Confederations Cup Francia 2003 Francia-Turchia (semifinale); Giochi Olimpici Atene 2004 Italia - Iraq (finale 3°-4° posto)
 
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DI UN BAMBINO CECO LE PRIME LACRIME IN MONDOVISIONE
Sono quelle di un bambino con indosso i colori nazionali della Repubblica Ceca le prime lacrime di dispiacere dai Mondiali trasmesse in mondovisione e viste da decine e decine di milioni di persone. E' accaduto oggi allo stadio di Colonia mentre il giocatore del Ghana Asamoah si accingeva a battere il calcio di rigore concesso dall'arbitro, un rigore che se realizzato avrebbe portato la squadra africana in vantaggio per 2 a 0. Impietosa, la telecamera ha spaziato sugli spalti, nella zona riservata ai tifosi della Repubblica Ceca e li' il regista ha trovato il bambinio in lacrime e trepidante per la sua squadra. Per alcuni secondi lo schermo televisivo aveva solo quel volto rigato di lacrime. poio di nuovo sul campo, dove Asamoah ha fallito il rigore. Nuove lacrime sul finire della partita, questa volta di un tifoso adulto: la repubblica ceca il secondo gol l'aveva comunque incassato e la partita persa. (AGI)
 
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LE PAGELLE DEGLI AZZURRI
Pagelle azzurri dopo Italia-Usa, partita del gruppo E dei Mondiali Germania 2006.
BUFFON 6: reattivo sulle tante discese di attaccanti e centrocampisti Usa, in realta' non e' mai impegnato con tiri nello specchio, fino alla beffa dell'autogol. E la sua faccia, bloccata sul fotogramma dello stupore, e' la descrizione migliore del pasticcio azzurro. Vola bene al 43' sul tiro appena alto di Mastroeni, non arriva al 20' sul tiro di Dempsey, fortuna che la deviazione a rete di Mc Bride sia in fuorigioco.
ZACCARDO 4.5: e' in difficolta' dall'inizio per le discese di Convey, ma stavolta non ne esce. Goffo il sinistro con il quale insacca nella sua porta, da quel momento va ancor piu' in confusione. Dal 9' st DEL PIERO 6:
NESTA 6.5 : corre per due gia' quando l'Italia e' a pieno regime, figurarsi cosa deve fare dopo l'espulsione di De Rossi. Assicura alla difesa la tenuta in inferiorita', tira un po' il fiato quando nel secondo tempo si riparte e l'Italia e' 10 contro 9.
CANNAVARO 6.5: esplosivo come sempre, ma a volte in difficolta' nei tagli dei centrocampisti americani. Gli tocca Donovan, e quando si deve misurare con l'uomo non ha problemi. Provvidenziale alla mezzora del secondo tempo su Dempsey in fuga centrale
ZAMBROTTA 6: rientro senza sprint. Dalla sua parte, dovrebbe affondare dando profondita' alla manovra azzurra, e invece Cherundolo lo schianta piu' di una volta. Nel primo tempo solo un paio di buone discese, ma senza cross. Quando poi l'Italia passa in superiorita' numerica, per il secondo espulso americano, ha davanti praterie e le sfrutta: sfiora pero' il gol con un bel destro. Ultimi venti minuti da sfinito.
PERROTTA 5.5: il suo dinamismo non serve a molto, vista la superiorita' numerica costante del centrocampo Usa. L'errore e' non aiutare Zaccardo visibilmente in difficolta'. Un altro errore di fronte, a inizio secondo tempo, come gia' con il Ghana. Gioca l'ultima parte zoppo, per un colpo alla coscia quando i cambi sono esauriti.
PIRLO 8: fortuna che c'e'. Non perde mai la testa, sempre palla a terra sempre testa alta. Sbroglia tante situazioni pericolose perfino in difesa, e le ripartenze piu' pericolose partono dai suoi lanci. Suo anche l'assist per il gol di Gilardino. Nel secondo tempo e' l'unico che ha idee, ma i compagni non vanno mai nello spazio creato dalla nuova superiorita' numerica. E regge cosi' 90'.

DE ROSSI 4: nervoso, lo e' fin dall'inizio. Probabile che caschi nel tranello degli avversari. Di fatto si adegua al clima di gioco duro della partita, e poi esagera a suo modo con una gomitata che colpisce al volto McBride subito dopo l'autogol di Zaccardo. Mette nei guai l'Italia per un quarto d'ora con il rosso diretto, e per il futuro vista la pesante squalifica che arrivera'.
TOTTI 5: ha spesso Mastroeni addosso, e su lui gli americani raddoppiano o triplicano la marcatura, evidenziandone il ritardo di condizione. Prova un paio di lanci, peraltro imprecisi, poi esce per far spazio a Gattuso e riequilibrare l'Italia in 10
TONI 5.5: soffre il gioco fisico degli americani, e il metro di giudizio dell'arbitro Larrionda che non gli perdona alcun contatto con il suo marcatore. Pesante errore alla mezzora, quando lanciato in area prova il tiro defilato invece di servire al centro per Gilardino libero. Dal 19' st IAQUINTA sv.
GILARDINO 7: alla prima occasione, spunta la sua testa alla Paolo Rossi ed e' l'1-0. Corre molto, si sacrifica quando l'Italia e' in inferiorita' numerica. Insomma, gol e tanta sostanza, anche nel secondo tempo.
All. LIPPI 6: Stavolta l'Italia e' decisamente meno bella che ad Hannover: certo il clima da 'ultima spiaggia' voluto dagli americani non aiuta i suoi azzurri, ma gli avversari ci stanno apposta per creare difficolta': i ct no. Lui corre ai ripari per quelle della gara, con sostituzioni giuste (Gattuso per Totti) ed altre meno (forse a Iaquinta contro gli americani sarebbe stato meglio preferire Inzaghi). Ma l'insistenza nel proporre Zaccardo, tra l'altro recidivo negli impacci difensivi, e' poco comprensibile.(ANSA).
 
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TOTTI, PENSAVO MI AVESSE SOSTITUITO PERCHE' AMMONITO

"Pensavo che mi avesse sostituito perche' ero stato ammonito. Allora e' peggio...". E' il commento di Francesco Totti nel dopo partita quando ha saputo - intervistato dalla Rai - che poco prima il ct Lippi aveva detto che l'aveva fatto uscire anticipatamente perche' non l'aveva visto al meglio. Una sostituzione arrivata nei momenti seguiti all'espulsione di De Rossi e che agli osservatori, proprio perche' immediatamente successiva al cartellino rosso, era apparsa una mossa mirata, cosi' come quella che fece Sacchi ai Mondiali del '94 quando sostitui' Roberto Baggio dopo l'espulsione di Signori. Una sostituzione dunque con l'obiettivo di rinforzare la squadra a centrocampo, almeno cosi' avevano pesnato gli osservatori. E invece Lippi ha detto il contrario, e Totti - saputolo - e' rimasto deluso, pur continuando a mantenere il sorriso. Un Totti che ha ammesso comunque che "in mezz'ora di gioco non sono riuscito ad esprimermi nel migliore dei modi, anche perche' c'era l'avversario, il numero 4, che mi stava sempre appiccicato".
"Quella di De Rossi e' stata ua ingenuita'. Io le ho pagate sul mio conto tempo fa". Cosi' Francesco Totti a proposito del fallo costato il cartellino rosso al suo compagno nella Roma. Totti ha aggiunto "adesso dobbiamo stargli vicino, specie noi giocatori, perche' non e' bello essere ad un Mondiale e vedere gli altri giocare".
. (AGI) foto:afp.com
 
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ITALIA-USA; DE ROSSI, CHIEDO SCUSA A TUTTI

''Mi dispiace per me, per la squadra, per i tifosi. Chiedo scusa, ma non volevo fare male a quel ragazzo. Gli ho anche parlato, ora spero che la squalifica non sia pesante, ma davvero non so...''. Lo ha detto un De Rossi scurissimo in volto, lasciando lo spogliatoio dopo l'espulsione per rosso diretto in Italia-Usa. ''Come spiego quello che e' successo? Con un'azione concitata, un paio di rimpalli, un gesto scomposto. Ripeto, mi di spiace, adesso sto male''. De Rossi, ai microfoni di Sky Sport, ha cercato di chiarire primo di tutto a se stesso il fallo che lo ha portato all'espulsione. ''Certo non volevo farmi buttare fuori'', ha aggiunto il centrocampista della Roma, aggiungendo quasi a giustificarsi: ''Speravo di aver corretto certi aspetti irruenti del mio carattere...''. ''Con Mc Bride mi sono spiegato - ha concluso - e lui e' stato molto carino''. (ANSA). foto:AP
 
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