giovedì, giugno 22, 2006
A VENT'ANNI DALLA "MANO DE DIOS" E DAL GOL PIU' BELLO DELLA STORIA

Il 22 giugno 1986 nello stadio Azteca di Citta Del Messico, Maradona mette a segno i 2 gol più famosi della storia dei Mondiali di Calcio. La partita era Argentina-Inghilterra quarti di finale del mondiale Messico '86. Il primo quello messo a segno con la mano, passato alla storia come "La mano de Dios", il secondo gol definito da tutti il gol più bello di tutti i tempi. Anche questo Mondiale in Germania passerà alla storia per i tanti falli di mano visti e non visti, nella partita di oggi Croazia-Australia ce ne sono state ben 2 uno visto e sanzionato con un rigore e l'altro non visto, poi c'e' quello di Raffa Marquez in Portogallo-Argentina, visto e sanzionato con rigore.
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IL PERSONAGGIO DELLA QUATTORDICESIMA GIORNATA DEL MONDIALE

Il personaggio della quattordicesima giornata del mondiale secondo coppadelmondo2006.blogspot.com è Ronaldo. Che sigla una doppietta contro il Giappone, per Ronaldo sono stati due gol molto importanti perchè, lo hanno proiettato al vertice della classifica marcatori di tutti i tempi ai Mondiali, eguagliando il primato detenuto dal tedesco Gerd Muller con 14 reti.

9 RONALDO Data di nascita: 22 Settembre 1976
Altezza: 183 cm
Peso: 82 kgRuolo: Attaccante
Squadra attuale: Real Madrid (ESP)
Gol in Nazionale: 61 (fino al 22-Giu-2006)
Presenze con la Nazionale: 95 (fino al 22-Giu-2006)
Esordio in nazionale: Brazil v. Argentina (23-Mar-1994)
 
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AUSTRALIA; HIDDINK, OTTAVI VALGONO SEMIFINALE 2002
''La qualificazione agli ottavi vale come la semifinale che ho raggiunto con la Corea nei mondiali del 2002''. Il ct dell'Australia Guus Hiddink e' soddisfatto del risultato raggiunto dalla sua nazionale grazie al pareggio con la Croazia. Agli ottavi gli australiani affronteranno gli azzurri. ''So per esperienza - continua il tecnico - che in partite decisive come questa l'Italia e' tra le migliori al mondo. Comunque in questo momento ci godiamo il fatto di essere agli ottavi''. Nella sfida con gli azzurri, Hiddink non avra' a disposizione Emerton, espulso contro la Croazia: ''Questo aumentera' le nostre difficolta'''.(ANSA).
 
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LIPPI, HIDDINK CI CONOSCE? MA NOI SIAMO FORTI
''Hiddink e' un tecnico molto esperto, che conosce bene il calcio italiano. Ma noi siamo convinti della nostra forza e affrontiamo l'Australia con grande fiducia''. E' il primo commento di Marcello Lippi, ct azzurro, alla notizia che sara' la nazionale australiana l'avversaria dell'Italia negli ottavi di finale. ''L'Australia e' una squadra organizzata - ha detto Lippi - l'ho fatta seguire dai miei osservatori e da domani studieremo le loro relazioni. Conosciamo diversi giocatori dei nostri prossimi avversari tra cui alcuni 'italiani' e altri 'inglesi'''.(ANSA).
 
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ALLEGRIA AUSTRALIA,L'ITALIA TROVA I SOCCEROOS

Negli ottavi l'Italia trovera' l'allegria dell'altro mondo del calcio, gente che viene allo stadio con canguri gonfiabili di un metro e mezzo d'altezza, e alligatori di plastica che si tengono per la coda. Il popolo e la squadra australiana riconciliano con il calcio, anche se la qualificazione e' venuta col batticuore per colpa di una papera clamorosa di Kalac. L'altra faccia del pianeta pallone che l'Italia affrontera' sorride, canta, balla, gioca alla grande, non fa proclami come il ct americano Bruce Arena - bocciato dalla storia del mondiale - non si sente la piu' forte del mondo per il semplice fatto di rappresentare un paese, ma perche' lo dimostra sul campo. Divertendo e divertendosi. L'Italia fara' i conti con l'Australia, il vero nuovo che avanza, anche tatticamente: come per la Francia nel '98 il miracolo lo fa una squadra multiraziale, ex croati, italiani, ucraini, greci, tedeschi... Hiddink aveva chiesto quel miracolo per entrare nella storia, per lanciare definitivamente il calcio in Australia. Se fosse davvero cosi', il mondo del pallone avrebbe trovato una alternativa seria e concreta con cui fare i conti. E inizieranno gli azzurri a sperimentare ad una certa altezza il valore degli australiani. Che non e' poco. Pronti-via e Croazia in vantaggio con un missile su punizione di Srna nel sette che il pur lungo Kalac non riesce a prendere. Poi e' solo Australia. Al 6' Viduka reclama un evidente rigore commesso su di lui da Simunic che Poll non fischia. Hiddink mischia spesso le carte, ma e' da sinistra che i socceroos si rendono pericolosi con Sterjovski: l'ala del Basilea infila quando vuole Babic che soffre le pene dell'inferno. Molti cross, molte mischie in area. Colpo di testa di Cahill al 23', gran tiro di Kewell parato subito dopo da Pletikosa. L'Australia spinge e gioca bene, pressa e riparte, Hiddink la vuola larga per aggirare le barricate croate. La difesa di Tudor e compagni regge fino al ennesimo cross. E' sempre Sterjovski a fornire quantita' industriali di palloni in collaborazione con Culina: al 38' salta Tomas e sbilanciato tocca col pugno. Rigore netto che Moore trasforma con una botta centrale. Il ritmo aussie non si ferma un attimo: la squadra e' ben messa in campo e tutti corrono sapendo cosa fare. I croati sono piu' statici e lenti e spesso vanno in inferiorita' numerica. Al 42' un colpo di testa di Viduka, poi riprende coraggio la Croazia che ha con Prso una buona occasione, ma spara alto. Il figlio dell'allenatore, Niko Kranjcar, non si vede, dando ragione alle critiche, e Niko Kovac non aiuta mai il povero Babic. Nella ripresa Croazia piu' vivace perche' deve solo vincere. Al 5' un tiro fuori di Kranjcar, 3' dopo un colpo di testa alto di Kovac, poi all'11 la papera clamorosa di Kalac che ha rischiato di eliminare immeritatamente l'Australia. Tiro da fuori di Kovac, Kalac si butta ma si fa scavalcare dal pallone. E' una mazzata terrificante: Hiddink dovra' spiegare perche' lo ha preferito a Schwarzer, che con il Middlesbrough elimino' da solo la Roma in Coppa Uefa. La voce che gira e' che l'olandese l'abbia preferito per le uscite sui palloni alti: Kalac e' alto 202 cm, Schwarzer 196 cm... Australia che si scuote e si ributta a testa bassa sull' avversario. Entra Bresciano e si vede: cross del parmense al 33', sbuca Kewell e pareggia. Australia di nuovo in paradiso, croati all'inferno. Al 41' Moore salva sulla linea su Tudor, poi il finale e' bollente. L'arbitro non vede un altro rigore per fallo di mano di Tomas, poi e' 'giallo Poll': sul taccuino dei cronisti c'e' gia' una ammonizione per Tomas, ma alla seconda l'arbitro inglese non lo espelle. Lo fara' dopo e a tutti risulta essere la terza, ma per Pool e' la seconda. Finisce col giro di campo australiano, con sottofondo di musica aussie per una immensa discoteca, nella gioia impazzita dei tantissimi tifosi a sventolare canguri, maglie gialle, e i soliti coccodrilli di plastica. (ANSA) foto: afp.com
 
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L'AUSTRALIA TENACE PASSA COL 2-2 CON LA CROAZIA

L'Australia e' nella storia: si qualifica agli ottavi del mondiale per la prima volta con un soffertissimo pareggio per 2-2 con la Croazia. Annullato all'Australia il terzo gol, in pieno recupero, ma soprattutto ai 'Socceroos' e' stato negato un rigore per un clamoroso fallo di mano di Tomas. Partita intensissima, con i croati avanti con Srna al 3', raggiunti su rigore da Moore al 39, poi di nuovo avanti con Kovac al 57', raggiunti da Kewell al 79'. Frenetici gli assalti della Croazia negli ultimi 10 minuti di gioco, segnati da tre espulsioni consecutive, tutte per somma di ammonizioni. L'inglese Poll sventola il rosso per Simic all'85', per l'australiano Emerton all'87' e il croato Simunic al 92'. Un arbitro che si fara' ricordare, per un clamoroso fallo di mano in area non visto e le tre espulsioni nel giro di otto minuti. Difficilmente lo vedremo di nuovo all'opera nel prosieguo del mondiale. (AGI)
 
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BRASILE DOMINA IL GIAPPONE, 4-1, DOPPIETTA RONALDO

Il Brasile ha liquidato la pratica Giappone: 4 a 1 il risultato finale, con doppietta di Ronaldo. Eppure era stato il Giappone ad andare in vantaggio con Tamada al 34'. Il pari arriva con Ronaldo nel recupero, con un colpo di testa. Nella ripresa, verdeoro di nuovo in gol con Juninho Permanbucano con uno dei suoi tiri ad effetto; quindi il terzo gol ad opera di Gilberto, al suo esordio in nazionale, e infine ancora Ronaldo che con questi due gol eguaglia il record di Gerd Muller in fatto di gol segnati nei campionati mondiali disputati: 14 realizzazioni. Una doppietta che rida' fiducia a Ronaldo, e non a caso quando ha segnato tutti i suoi compagni lo hanno attornato e festeggiato per diversi secondi. Il Brasile incontrera' negli ottavi di finale il Ghana, martedi' 27. (AGI) foto: afp.com
 
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GHANA, UN PAESE IN FESTA PER QUALIFICAZIONE AD OTTAVI

"Una moltitudine di persone si sta riversando in strada cantando e ballando, col fischio finale dell'arbitro la gioia e la soddisfazione per la vittoria del Ghana è letteralmente esplosa. Accra è invasa da colori e felicità". E' il racconto di Jerry Ajiman, un giovane studente del seminario comboniano di Accra, nella capitale ghanese, all'agenzia Misna, dopo la vittoria per 2 a 1 della sua nazionale contro gli Stati Uniti ai mondiali in Germania. "Vi rendete conto che siamo entrati tra le prime 16 squadre del mondo?", ha aggiunto ancora Jerry che non riesce a trattenere la soddisfazione per la vittoria. "La senti la gente che canta per strada?", avvicinando il telefono a una finestra, da cui si sentono canti a urla festose. "Siamo tutti felici perché avevamo una grande fiducia in questa squadra. Nonostante la sconfitta con l'Italia nella partita d'esordio, sapevamo che le 'Stelle Nere' ce l'avrebbero fatta", ha detto ancora alla Misna Jerry, prima di scoppiare a ridere e aggiungere "secondo me abbiamo tutte le qualità per giocarcela alla pari anche coi brasiliani, lo immagini?". Con le due reti segnate, la prima da Haminu Dramani e la seconda quella del vantaggio definitivo da Stephen Appiah, la squadra ghanese si è aggiudicata il passaggio agli ottavi di finale. "Per i novanta minuti della partita tutto il Ghana ha trattenuto il fiato, non ho mai sentito tanto silenzio ad Accra. La gente era radunata ovunque ci fosse un televisore e le strade erano deserte... ma adesso la gioia riempie tutto". (APCOM) foto: afp.com
 
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REPUBBLICA CECA - ITALIA 0-2 ; LE PAGELLE DEGLI AZZURRI
Pagelle degli azzurri dopo Italia-Repubblica Ceca, terza partita del gruppo E dei Mondiali 2006.

BUFFON 7.5: la prima parata importante dopo pochi minuti, in uscita su Baros. Al 12' e al 15' esplode in due tuffi su altrettanti tiri rasoterra di Nedved, ingaggiando un duello personale per dire che e' tornato il numero 1 azzurro. Reattivo, spesso fa il difensore aggiunto, costretto dai passaggi all'indietro avventati dei suoi compagni. Ma la cosa strepitosa la fa nel secondo tempo, quando vola a respingere l'ennesima 'botta' di Nedved. ZAMBROTTA 6.5: e' parecchio intimorito dell'accoppiata Plasil-Nedved, e soprattutto del secondo. L'Italia soffre lo stesso da quella parte. Nel secondo tempo, con Nedved piu' centrale, riconquista la fascia e apre il gioco. CANNAVARO 8: primo tempo gigantesco su Baros, un mix di velocita' e tecnica che tiene in ansia da solo tutta la difesa azzurra. Ci pensa il capitano: anticipi, pressione fisica, corsa, senso della posizione. Una sola volta gli sfugge, all'inizio, ma e' merito di un gran lancio di Nedved. Poi Baros esce per tirarlo fuori, ma lui non ci casca e si piazza a dirigere la difesa. Al 13' st sfiora il raddoppio con una girata al volo
NESTA sv: Dal 16' pt MATERAZZI 7.5: vola in cielo per un gol di testa vecchio stampa, su calcio d'angolo. Poi vive una partita schizofrenica, tra svarioni, insicurezze, appoggi da regista, recuperi su Nedved. Insomma, l'immagine dell'Italia.
GROSSO 6.5: tre discese pericolose nel primo tempo, ma i cross non trovano sponda a centro area. Soffre in fase di copertura per le avanzate di Grygera o Poborski, soprattutto quando esce Nesta. Ma a differenza di Zambrotta, lui la fascia non lascia in appalto agli avversari.
GATTUSO 6: tanta corsa, ma e' quasi sempre messo in mezzo dal palleggio rasoterra dei ceki. Ingaggia sulla trequarti un duello personale con Nedved: lui ci mette il fisico, l'avversario il passo. Cosi' e' costretto anche a fermarlo con un semiplaccaggio per il quale si prende l'ammonizione. Cresce nella ripresa, quando gli avversari calano e l'Italia si piazza meglio
PIRLO 6.5: anche stasera e' il piu' lucido degli azzurri, anche se il suo ritmo cadenzato poco si adatta al contesto. Il pallone gli rimane troppo spesso dai piedi, perche' nessuno si lancia negli spazi giusti. Suo il lancio dal quale parte l'azione del gol
PERROTTA 6.5: soffre a trovare la posizione, poi praticamente fa l'uomo ovunque. Vale pero' per lui il discorso di Gattuso: troppo spesso tagliato fuori. Prova dalla fine del primo tempo inserimenti, ma il dialogo con Totti non sempre e' felice. Anzi, prima del gol i due si ostacolano addirittura in area. Sfiora il gol a inizio ripresa. Dal suo piede parte la palla del 2-0 di Inzaghi. CAMORANESI 5.5: il rientro da titolare non e' dei piu' felici. Appare a lungo confusionario, prima da esterno destro del tridente poi da centrocampista. Alla fine si piazza a destra, e gioca tanti palloni semplici con Zambrotta o in appoggio ai due centrali di centrocampo. Nel secondo tempo si propone in avanti, e due volte almeno e' pericoloso. Dal 28' st BARONE sv.
TOTTI 6: Giustifica la sua presenza anche solo con lo stop improvviso che costringe al fallo da espulsione (secondo 'giallo') Plasik. Poi un gran tiro neutralizzato dal volo di Cech e poco altro. Ne' seconda punta, ne' trequartista, semplicemente libero di cercarsi gli spazi. Plasik prova a toglierglieli, marcandolo stretto fino al doppio giallo: lui pero' e' ancora molto indietro di condizione. Prova un paio d'aperture e carica una volta il destro, scippato da un recupero di Nedved.
GILARDINO 6: sempre spalle alla porta, prende tante botte senza mai la soddisfazione di vedersi fischiare un fallo a favore. Partita di sacrificio. Dal 15' st
INZAGHI 6.5: entra e da' subito fastidio. Sbaglia un gol facile di testa alla mezzora, ne segna uno di sano egoismo allo scadere. Ed e' quello che toglie ogni patema a Lippi.
All. LIPPI 6.5: E' agli ottavi, obiettivo minimo di questa spedizione e tutto sommato traguardo raggiunto anche dai suoi predecessori. Pero' e' periodo di vacche magrissime per il calcio italiano, e non era scontato arrivarci alla sfida di lunedi' prossimo a Kaisersalutern. La formazione e' certo piu' equilibrata di quella con gli Usa, ma la fatica e' ugualmente tanta. Decidono due riserve: indovinati gli innesti o sbagliate le scelte iniziali?
(ANSA).
 
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AZZURRI, RIENTRO IN SERATA E DOMANI ALLE 11 IN CAMPO
Gli azzurri rientreranno stasera a Duisburg con un volo charter da Amburgo per Dusseldorf che dovrebbe decollare alle 20,15. L'arrivo al Landhaus Milser, sede del ritiro, e' previsto per le 21,10. Alle 21,30 verra' servita la cena. Domani alle 11,00 azzurri subito in campo per sostenere l'allenamento presso il centro sportivo di Meiderich. A seguire, conferenza stampa dei giocatori.
Dopo l'allenamento del mattino, tre giocatori in conferenza stampa, poi tutti in liberta' con mogli e famiglie a fare i turisti e rilassarsi. La mezza giornata libera prevede un 'coprifuoco' alle 23, quando tutti gli uomini di Lippi dovranno essere rientrati nell'albergo sede del ritiro.
(AGI)
 
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GHANA; APPIAH, NON ABBIAMO PAURA DI NESSUNO

''Non siamo spaventati, non abbiamo paura di nessuno''. Stephan Appiah, capitano del Ghana, e' raggiante al termine della vittoria per 2-1 sugli Stati Uniti che ha permesso all'11 africano di passare agli ottavi di finale dove, salvo grosse sorprese, incontrera' i campioni del Mondo del Brasile. La squadra di Djukovic ha chiuso il Gruppo E al secondo posto alle spalle dell'Italia di Marcello Lippi. ''Non riesco nemmeno ad immaginare cosa stara' succedendo ora a casa mia -ha detto l'ex juventino alla tv tedesca- rappresentiamo tutto il Ghana. Siamo i brasiliani d'Africa. Non abbiamo paura di nessuno''.
(Adnkronos) foto: afp.com
 
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VITTORIA DELL'ITALIA, IL BEL PAESE FESTEGGIA
MILANO:
Circa tremila tifosi hanno assistito alla vittoria dell'Italia sulla Repubblica Ceca davanti al maxischermo di piazza Duomo a Milano. Tantissime le bandiere tricolore che i tifosi hanno sventolato dall'inizio alla fine del match. Molti ragazzi indossavano la maglia azzurra, quella di Totti la piu' gettonata. Faceva molto caldo, ma all'inizio della partita i tifosi azzurri hanno sofferto soprattutto per le due occasioni fallite dalla Repubblica Ceca, entrambe sventate dagli interventi dell'applauditissimo Gigi Buffon. Preso di mira dai fischi non appena toccava il pallone, invece, lo juventino capitano dei cechi, Pavel Nedved. La piazza e' letteralmente esplosa ai gol del nerazzurro Materazzi e del rossonero Inzaghi. Al fischio finale e' iniziata la festa, tra fumogeni, trombette a gas e qualche carosello di macchine. Il tutto per la gioia di alcuni gruppi di giapponesi, che si sono scatenati a scattare foto ai tifosi, dopo aver girato increduli per i negozi del centro di Milano, completamente vuoti per tutta la durata del match. (ANSA).
ROMA:
Circa tremila tifosi hanno assistito alla vittoria dell'Italia sulla Repubblica Ceca davanti al maxischermo di piazza Duomo a Milano. Tantissime le bandiere tricolore che i tifosi hanno sventolato dall'inizio alla fine del match. Molti ragazzi indossavano la maglia azzurra, quella di Totti la piu' gettonata. Faceva molto caldo, ma all'inizio della partita i tifosi azzurri hanno sofferto soprattutto per le due occasioni fallite dalla Repubblica Ceca, entrambe sventate dagli interventi dell'applauditissimo Gigi Buffon. Preso di mira dai fischi non appena toccava il pallone, invece, lo juventino capitano dei cechi, Pavel Nedved. La piazza e' letteralmente esplosa ai gol del nerazzurro Materazzi e del rossonero Inzaghi. Al fischio finale e' iniziata la festa, tra fumogeni, trombette a gas e qualche carosello di macchine. Il tutto per la gioia di alcuni gruppi di giapponesi, che si sono scatenati a scattare foto ai tifosi, dopo aver girato increduli per i negozi del centro di Milano, completamente vuoti per tutta la durata del match. (ANSA).
TORINO:
Torino come Amburgo, piazza San Carlo come l' Aol Arena. La partita dell' Italia contro la Repubblica Ceca ha ipnotizzato per due ore il capoluogo piemontese. Compresi i tifosi della Juventus, in prima fila davanti ai maxi schermo allestiti nella storica piazza torinese e ad Atrium, i padiglioni espositivi lasciati in eredita' dalle Olimpiadi. ''Meglio ingannare l' ansia per i deferimenti con un po' di calcio vero'', commenta Luigi, impiegato di 31 anni, quindici dei quali trascorsi in curva a tifare per la Juve. ''Anche perche' adesso facciamo festa, dopo non lo sappiamo'', aggiunge il suo collega Stefano, maglietta azzurra con tanto di scritta Italia sul petto. I colori bianconeri si mescolano al tricolore di bandiere e cappellini delle duemila persone che affollano piazza San Carlo. E in cima al balcone di un palazzo storico c' e' persino una gigantesca bandiera del Torino neopromosso in serie A. Potere della nazionale, che con la sua magia riesce a far dimenticare la rivalita' fra le due tifoserie. Accade cosi' che bianconeri e granata si trovino gomito a gomito, che un idolo juventino come Pavel Nedved venga trattato come il peggiore dei nemici o che Buffon sia eletto santo a furor di popolo. ''E meno male che c' e' la Seredova che lo tiene su di morale'', borbotta un anziano in bretelle. Inzaghi, odiatissimo tanto dagli juventini quanto dai granata, viene applaudito come se fosse il giocatore preferito della citta' e Lippi, croce e delizia dei torinesi, e' incoronato ''il migliore dei migliori''. Al fischio finale del messicano Benito Archundia partono i caroselli delle auto, che rianimano la Torino fantasma delle due ore precedenti. A far festa sono soprattutto studenti in motorino, quelli che si godono gia' le vacanze estive e quelli ancora alle prese con maturita' ed esami di fine anno. Ma ci sono anche avvenenti signorine in abiti succinti, pronte a rinunciare a qualche ora di shopping solo per la nazionale, e persino distinti impiegati in giacca e cravatta nonostante i 31 gradi di questo grigio pomeriggio d' estate. L' amore per la nazionale fa fare anche questo. (ANSA).
 
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TOTTI, SE ELIMINATI ADDIO NAZIONALE? VERO AL 90%
Se l'Italia fosse stata eliminata dai Mondiali Francesco Totti avrebbe lasciato la Nazionale. Lo ha confermato lo stesso fantasista azzurro, dopo la partita con la Repubblica Ceca, ai microfoni di Sky. Alla domanda se era vera la voce di un suo addio in caso di eliminazione Totti ha risposto: ''Al 90% e' vero, ma ora penso al Mondiale e spero di andare piu' avanti possibile. Ne riparleremo a fine campionato. Speriamo dopo il 9 luglio...''. (ANSA)
 
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DIFFICILE CHE NESTA RECUPERI PER LUNEDI'
E' difficile che Nesta sia disponibile per la partita degli ottavi lunedi' dell'Italia, lo ha detto il Ct Marcello Lippi. "Nesta, ha piu' o meno sentito qualcosa come l'altra volta. Vedremo domani, ma penso che sara' difficile poterlo recuperare per lunedi'". (AGI)
''Nesta si e' procurato un risentimento muscolare nella solita zona dove aveva avuto problemi anche precedentemente''. E' la prima prognosi del medico della nazionale Enrico Castellacci in merito all'infortunio occorso a Alessandro Nesta nel corso della partita da poco terminata contro la Repubblica Ceca. ''Il danno sara' valutabile meglio domani mattina dopo gli accertamenti clinici -spiega ancora Castellacci ai microfoni della Rai-. Cercando di essere ottimista al massimo, temo che saltera' il prossimo impegno''. (Adnkronos)
 
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REPUBBLICA CECA - ITALIA 0-2 ; LE INTERVISTE
MARCELLO LIPPI:
L'Italia batte la Repubblica Ceca, vince il gruppo E ed evita lo spauracchio Brasile negli ottavi. ''Meglio cosi' - e' il primo commento di Marcello Lippi, ai microfoni Rai - quando sara' il momento lo incontreremo, per ora se lo si puo' evitare e' meglio''. Ancora una volta le reti della vittoria sono arrivate dalla panchina, con Materazzi ed Inzaghi, ma il ct non lo sottolinea. ''I gol sono tutti uguali, non e' importante chi li sigla. E' la dimostrazione che le occasioni arrivano per tutti. L'importante e' non avere ansia, perche' altrimenti si rischi di farsi trovare impreparati''. Lippi ha anche elogiato la grande prova tra i pali di Buffon, ''stimolato dalla presenza di un altro grande portiere come Cech''. (ANSA).
"Il mio voto alla squadra e' nove per lo spirito di gruppo, il resto e' da migliorare". Marcello Lippi, ai microfoni di RaiSport, esprime cosi' la sua soddisfazione al termine della vittoria con la Repubblica Ceca. "Questa squadra ha uno spirito combattivo fortissimo - ha spiegato Lippi - probabilmente e' la squadra piu' combattiva che abbia mai allenato". Il commissario tecnico definisce la vittoria sui cechi "bella e importante, perche' ci porta agli ottavi di finale, e questa e' la cosa fondamentale. E' stata una bella partita, con qualche macchia. Il gruppo si e' espresso molto bene, e piu' che gestire il risultato, dovevamo concretizzare meglio". Marcello Lippi ammette che la superiorita' numerica ha un po' avvantaggiato l'Italia, "pero' - avverte - bisogna essere piu' concreti". Commentando poi la scelta di lasciare Toni in panchina, Lippi ha spiegato: "Ci ho pensato in questi giorni. Ho parlato con lui e gli ho detto che se stacca un pochino non c'e' niente di male". (AGI)
PIPPO INZAGHI:

Felicita', esultanza e non soltanto per il gol. L'ha ribadito piu' volte nell'entusiasmo del dopo partita ai microfoni di Sky Pippo Inzaghi, autore del secondo gol dell'Italia al suo esordio ai mondiali. ''La cosa piu' importante - ha detto Superpippo - e' la stima che mi hanno fatto sentire i compagni e il mister, e' qualcosa che va al di la' di un gol. E' fondamentale sentire la fiducia dell' ambiente''. Quanto all'attesa in panchina prima dell'esordio, alla sua voglia di giocare, Inzaghi s'e' confermato totalmente disponibile alle scelte di Lippi. ''Il mister - ha detto - ha aspettato il momento buono. Io, lo sapete, ci credo sempre ma la mia filosofia e' accettare le scelte dell'allenatore''. (ANSA).
"In quei 15 secondi a cosa ho pensato? Solo a come fare gol, non avevo altro in mente...". Lo ha detto Pippo Inzaghi, ricordando la sua fuga da prima di meta' campo fino all'inetrno dell'area avversaria, dove poi ha suerato il portiere e messo dentro il gol sicurezza per l'Italia. "Avevo di fronte un portiere bravissimo, peraltro anche alto quasi due metri e dunque pensavo a come fare per superarlo e realizzare il gol. Non ho pensato ad altro, neanche un attimo a quello che avrebbero potuto dire se avessi sbagliato ancora...". (AGI)
GIANLUCA ZAMBROTTA:

"E' stata un'ottima partita in difesa e in attacco. Grande determinazione e concentrazione". Cosi' Gianluca Zambrotta nel dopo-partita. Il calciatore juventino ha riconosciuto che nei primi venti minuti di gioco l'Italia ha sofferto la pressione della Repubblica Ceca. "Non sempre possiamo essere al 110%, bisogna ricordare che in campio c'e' anche l'altra squadra e comunque alla fine per noi contava il risultato, e quello di stasera e' un risultato che ci puo' stare". Zambrotta ha poi spiegato che ha preferito non affaticare troppo il musocolo della gamba che era stato sofferente ed e' stato questo a far si' che oggi abbia spinto un po' meno sulla fascia, e non perche' glielo avesse chiesto Lippi. Per concludere "noi siamo una squadra che vuole andare avanti", non senza riconoscere che il suo compagno di club Pavel Nedved "ha disputato un'ottima partita". (AGI)
ALBERTO GILARDINO:
Mastica un po' amaro Alberto Gilardino, sostituito da Inzaghi che ha segnato il 2-0: "Se serve a vincere, ben venga... Sono due volte che esco e che entrano compagni che fanno gol. Contro il Ghana Iaquinta, oggi Inzaghi. Comunque, meno male che abbiamo vinto. Abbiamo fatto una partita intelligente, siamo stati ordinati. E' stato un gran gol quello di Materazzi, sono contento per lui. Poi Pippo ha chiuso la partita". Oggi era unica punta, ha dovuto faticare di piu'. "E' normale che un'unica punta debba sacrificarsi molto per la squadra. Avevamo provato anche questa soluzione in passato e oggi ci ha portato alla vittoria". Ma Gilardino non vuole sbilanciarsi sul modulo, se a una o due punte. "Ho avuto la possibilita' di giocare in diversi modi, sono abituato a tutti e due gli schemi. Capita anche nel Milan, e' gia' capitato anche in Nazionale di giocare sia da solo che in coppia. Al mondiale era la prima partita come attaccante unico, mi sono trovato abbastanza bene". (AGI)
FRANCESCO TOTTI:
''Siamo sempre stati tra i favoriti, abbiamo solo avuto un piccolo appannamento contro gli Stati Uniti, ma ne siamo usciti fuori a testa alta e abbiamo vinto il girone''. E' decisamente soddisfatto Francesco Totti per la vittoria dell'Italia e anche per aver giocato 90 minuti per la prima volta questo Mondiale''. ''Non do ogni volta le percentuali sulla mia condizione - ha spiegato Totti -, ma sto continuando a provare a fare tutte le cose che facevo prima dell'infortunio. Solo provandole, mi verranno di nuovo''. Totti ha spiegato che quella di oggi ''e' una vittoria del gruppo'' e ha detto che negli ottavi ''l'Italia affrontera' una squadra facile solo sulla carta perche' tutte le squadre che ci sono al Mondiale sono forti''. Alla fine della partita, Totti ha anche salutato con una grande stretta di mano Pavel Nedved: ''Dispiace vedere uscire un campione cosi', ma meglio lui di noi''. (ANSA).
''Piano piano cerchero' di tornare al vecchio cucchiaio''. Cosi' Francesco Totti ai microfoni della Rai dopo la vittoria per 2-0 contro la Repubblica Ceca. Il riferimento e' a due tentativi di 'cucchiaio' del n.10 che non sono andati a buon fine. ''Li ho fatti perche' avevo i crampi e non riuscivo a calciare forte -spiega Totti-, poi quando ho avuto la possibilita', una volta sono scivolato e una volta ha fatto una bellissima parata Cech''. Il romanista e' soddisfatto della sua prestazione e della qualificazione dell'Italia agli ottavi dei Mondiali: ''Giocando ho la possibilita' di migliorare, sono contento della mia prestazione ma soprattutto di quella della squadra che ha dimostrato di essere un gruppo solido. I cucchiai non sono andati a buon fine, ma l'importante e' la voglia di farli''. ''Le paure -prosegue- me le ero gia' tolte contro il Ghana. Mi mancano ancora le giocate che facevo tre mesi fa, ma solo giocando riusciro' a ritrovarle. Un voto all'Italia? Otto al gruppo e otto al gioco''. Vincendo oggi l'Italia ha evitato il Brasile: ''Mi sarebbe piaciuto sfidare subito Ronaldinho -dice Totti-, anche se d'ora in poi tutte le squadre sono difficili. Ogni partita sara' una finale''. (Adnkronos)
FABIO CANNAVARO:
"Un reparto arretrato solido da' fiducia a tutta la squadra. Se la difesa e' solida, ne usufruisce tutta la squadra". Lo ha detto il capitano azzurro Fabio Cannavaro nel dopo-partita di Amburgo, sottolineando la compattezza delle linee arretrate, "tanto e' vero che in tre partite abbiamo subito una sola rete, per giunta autogol". Quanto agli arbitraggi, "finora tutti positivi, i direttori di gara lasciano correre per poi diventare fiscali al momento giusto". (AGI)
GENNARO GATTUSO:
"Siamo contenti di aver conquistato gli ottavi. La mia preoccupazione era che sbagliando tantissimo sotto porta, i cechi potevamo pareggiare, poi per fortuna ci ha pensato Pippo". Sorride Gennaro Gattuso che ai microfoni della Rai commenta la partita vinta contro la Repubblica Ceca: "In questi giorni c'era una tensione pazzesca - ha detto il giocatore del Milan-, ora è bello andare avanti. Il gesto che ho avuto nei confronti di Lippi voleva dire proprio questo. Nedved ha mostrato ancora una volta di essere un grandissimo giocatore". Infine una battuta sullo scandalo delle intercettazioni: "delle vicende del calcio di casa nostra si parla con i compagni, perchè sono parecchi quelli che militano nelle squadre indagate, ma ci dobbiamo concentrare per il prosieguo di questa avventura". (APCOM)
GIANLUCA BUFFON:
''Finora non avevo avuto possibilita' di mettermi in mostra, finalmente e' la mia giornata''. Lo ha detto Gianluigi Buffon, protagonista della vittoria azzurra sulla Repubblica Ceca, a fine partita. ''Nedved ci ha provato tante volte - ha spiegato il portiere azzurro al Gr1 - perche' in allenamento mi segna sempre. Ma non sa che la partita e' un'altra cosa e io mi trasformo''. (ANSA)
PAVEL NEDVED:
''Sono deluso, e' un momento difficile, non so se continuero' con la Nazionale e con la Juve'': sembra proprio un addio quello di Pavel Nedved che a domanda precisa se si tratti proprio di questo, risponde: ''Voi dite che sembra un addio? Vado a riposarmi, e poi me ne andro' in vacanza. Sono deluso dalla sconfitta di oggi e da quello che e' successo nel calcio italiano''.
Io ho sempre dato tutti in campo, ci credevo, credevo nel calcio bello dove vince il piu' forte. Non sapevo niente, ho fatto sempre il mio lavoro con onesta'. Non riesco a capire. Se e' vero quello che dicono bisogna andare fino in fondo. E' giusto cosi', chi ha sbagliato deve pagare, si deve andare in serie B o anche in serie C''. Rispondendo ad una domanda sui suoi rapporti con Luciano Moggi, Nedved ha affermato: ''E' sempre stato un rapporto bello, professionale. Gli voglio bene lo stesso''. (ANSA).
 
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GRUPPO E, GHANA-STATI UNITI 2-1

Il Ghana ha battuto per 2-1 sugli Stati Uniti al Frankenstadion di Norimberga nel match valido per la terza e ultima giornata del Girone E dei Mondiali di Germania 2006 e si e' guadagnato la qualificazione agli ottavi di finale. Tutti nel primo tempo i gol: il vantaggio ghanese e' arrivato al 23' con Dramani; pareggio di Dempsey al 43'; nuovo vantaggio ghanese al 2' di recupero su calcio di rigore di Appiah. Il Ghana ha chiuso il girone al secondo posto per effetto del contemporaneo successo dell'Italia (2-0) sulla Repubblica Ceca. (Italia 7 punti, Ghana 6, Rep. Ceca 3, Stati Uniti 1). (Adnkronos) foto: afp.com
 
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REPUBBLICA CECA - ITALIA 0-2 ; IL TABELLINO

L'Italia si e' qualificata per gli ottavi di finale dei mondiali battendo la Repubblica Ceca 2-0 nell'ultima gara del girone. Cosi' gli azzurri hanno chiuso il gruppo E al primo posto con sette punti. Cechi eliminati.
ITALIA (4-3-2-1): Buffon 7.5, Zambrotta 6.5, Cannavaro 8, Nesta sv (16' st Materazzi 7.5), Grosso 6.5, Gattuso 6, Pirlo 6.5, Perrotta 6.5, Camoranesi 5.5 (28' st Barone sv), Totti 6, Gilardino 6 (15' st Inzaghi 6.5) (12 Peruzzi, 2 Zaccardo, 22 Oddo, 6 Barzagli, 7 Del Piero, 9 Toni, 15 Iaquinta, 14 Amelia). All. Lippi 6.5.
REPUBBLICA CECA (4-5-1): Cech 6, Grygera 6, Kovac 5 (33' st Heinz sv), Rozenhal 5, Jankulovski 5.5, Polak 4.5, Poborsky 5 (1' st Stajner 6), Plasil 6, Nedved 7, Rosicky 6, Baros 6 (19' st Jarolim sv) (16 Blazek, 3 Mares, 13 Jranek, 4 Galasek, 17 Stajner, 7 Sionko, 18 Heinz, 9 Koller, 23 Kinsky). All. Bruckner 6.
Arbitro: Archundia (Mex) 6.
Reti: nel pt 26' Materazzi, nel st 42' Inzaghi
Recupero: 2' e 3'
Angoli: 6 a 4 per la Repubblica ceca
Espulso: Polak al 46' pt per doppia ammonizione.
Ammonito: Gattuso per gioco falloso
I GOL: 26' pt: Gilardino lanciato in area guadagna un angolo. Lo batte Totti a spiovere a centro area, Materazzi svetta da solo e insacca di testa sul primo palo. 42' st: Perrotta da centrocampo lancia nello spazio vuoto, Inzaghi scappa a tutta la difesa ceka con Barone al fianco, e invece di dare a destra si prende il rischio di dribblare il portiere e fa il 2-0. (ANSA).
 
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GHANA-STATI UNITI; PRIMO TEMPO 2-1
Il Ghana e' subito tornato in vantaggio dopo il pari degli Stati Uniti e cosi' ha chiuso il primo tempo della gara di Norimberga. Con un calcio di rigore realizzato da Appiah al 47', la squadra africana torna ad avere 6 punti in classifica, consolidando - al momento - il suo passaggio al turno successivo in quanto seconda classificata del girone E, alle spalle dell'Italia che sta vincendo ad Amburgo contro la Repubblica Ceca. Le marcature erano state aperte da Draman, al 22', per il Ghana e poi era arrivato il pareggio statunitense ad opera di Dempesy, al 43'. Neppure il tempo di festeggiare e la squadra africana era di nuovo avanti. (AGI)
 
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REP.CECA-ITALIA; PRIMO TEMPO 0-1 E CECHI IN 10 UOMINI
L'Italia ha chiuso in vantaggio per 1-0 il primo tempo della sfida contro la Repubblica ceca, decisiva per il passaggio agli ottavi. La rete e' stata segnata da Marco Materazzi, subentrato a Nesta infortunato, al 26' con un gran colpo di testa su calcio d'angolo di Totti. La Repubblica ceca, partita meglio degli azzurri, dovra' affrontare l'intera seconda frazione in dieci dopo il cartellino rosso mostrato a Jan Polak per doppia ammonizione dall'arbitro messicano Archundia. (AGI)
 
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FIFA, BRASILE CAMPIONE AVRA' COPIA DELLA COPPA

Se il Brasile dovesse vincere i Mondiali, dovrebbe accontentarsi di una copia della Coppa del Mondo. La selecao nel 1970, dopo il terzo trionfo iridato, si assicuro' la versione originale della Coppa Rimet. L'eventuale sesto successo dei verdeoro non verrebbe premiato con la 'vera' Coppa che rimarrebbe nelle mani della Fifa, come ha reso noto Markus Siegler, direttore generale della Comunicazione della federazione internazionale. (Adnkronos)
 
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REP.CECA-ITALIA; LE FORMAZIONI UFFICIALI

Le formazioni ufficiali di Italia-Repubblica Ceca, match dell'ultima giornata del Gruppo E del Mondiale di Germania 2006:
Italia (4-4-2): 1 Buffon; 19 Zambrotta, 13 Nesta, 5 Cannavaro, 3 Grosso; 16 Camoranesi, 8 Gattuso, 21 Pirlo, 20 Perrotta; 10 Totti, 11 Gilardino. CT: Lippi.
Repubblica Ceca (4-1-4-1): 1 Cech; 2 Grygera, 22 Rozenhal, 5 Kovac, 6 Jankulovski; 19 Polak; 8 Poborski, 10 Rosicki, 20 Plasil, 11 Nedved; 15 Baros. CT: Bruckner.
Arbitro: Benito Archundia (Mes).
 
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GHANA-STATI UNITI; FORMAZIONI UFFICIALI

Queste le formazioni ufficiali di Ghana-Stati Uniti, partita della terza giornata del Gruppo E del Mondiale:
GHANA (4-4-2) - 22 Kingson ; 15 Pantsil, 7 Shilla, 5 Mensah, 13 Mohamed; 9 Boateng, 8 Essien, 10 Appiah, 23 Draman; 14 Amoah, 19 Pimpong Ct: Ratomir Dujkovic
STATI UNITI (4-4-1-1) - 18 Keller; 3 Bocanegra, 22 Onyewu, 13 Conrad, 6 Cherundolo; 7 Lewis, 21 Donovan, 8 Dempsey, 17 Beasley; 10 Reyna; 20 McBride Ct: Bruce Arena
Arbitro: Markus Merck (Ger)
Città e stadio: Norimberga, Frankenstadion
Diretta Tv: ore 16.00, Sky Mondiale 2
 
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TURNOVER SPAGNA, PER ARABIA MISSIONE IMPOSSIBILE
Poco piu' di una formalita' per la Spagna, la gara di una vita per l'Arabia. Ma quasi tutti concordano nel dire che e' gia' tutto fatto: una fuori, l'altra dentro al primo posto. Il risultato del match di domani al Fritz Walter tra i 'figli del deserto' e le 'furie rosse' non sembra agitare nessuno. Non fa sudare certo il ct della Spagna Luis Aragones che, con una squadra saldamente al primo posto del girone H, gia' pensa al 27 giugno. Anche se non condannato dall'aritmetica, dall'altra parte sembra invece rassegnato Marcos Paqueta, allenatore dell'Arabia Saudita. Ne' c'e' da biasimarlo: per passare il turno dovra' battere la seconda migliore squadra del momento e con punteggio astronomico. Quantomeno improbabile. Per Luis Aragones, che probabilmente schierera' un 4-3-3, quella di domani sara' un'ottima occasione per far riposare le sue prime linee e mettere sul banco di prova le seconde. Gia' annunciata una staffetta tra Raul e David Villa, che giocheranno 45 minuti a testa. Il bomber autore del pareggio contro la Tunisia, avra' cosi' un tempo a disposizione per segnare il suo novantottesimo gol con la nazionale diventando cosi', con 98 presenze, il migliore marcatore spagnolo di tutti i tempi. Al momento del fischio d'inizio dalla formazione spagnola sara' fuori certamente il capocannoniere Fernando Torres - con tre reti al suo attivo - e tutta la difesa titolare. Eppure, anche con tutti i numeri dalla loro, c'e' da credere che gli undici in casacca rossa cercheranno la vittoria a tutti i costi. ''Se vinciamo a punteggio pieno - ha dichiarato Torres - il mondo dovra' rendersi conto di quanto valiamo''. Gia' ieri, a dire il vero, Maradona aveva dato grosso credito alla selezione spagnola, indicandola come la squadra che finora ha espresso il miglio gioco insieme all'Argentina. ''La nazionale deve prevalere sulla ragione del singolo - ha aggiunto l'attaccante - Solo cosi' potremo andare andare avanti, anche se non siamo tra i favoriti''. C'e' da dire che in caso di vittoria la Spagna estenderebbe la propria imbattibilita' a quota 25 partite, avvicinandosi timidamente al record di 31 siglato dal '94 al '97 dalla nazionale di Javier Clemente. Tutta un'altra storia nell'altra meta' del campo. Per l'allenatore brasiliano Marcos Paqueta, l'impresa di domani e' da 'missione impossibile'. ''Sapevamo dall'inizio che questo mondiale sarebbe stato difficile - ha dichiarato il selezionatore - ma nella vita devi provarci sempre fino alla fine''. Eppure, a giudicare dallo schieramento tattico, lo stesso ct sembra rassegnato. Paqueta schierera' infatti un invariato 4-5-1 rispetto al catastrofico match con l'Ukraina, finito 4 a 0 per gli slavi. Un impianto in cui tra l'altro si prevedono variazioni minimali: probabile solo l'ingresso dal primo minuto del portiere Al Deayea, che prendera' il posto del collega Mabrouk Zaid, che ha gia' concesso 6 gol in due partite. Nel corso della partita possibile poi un cambiamento tattico, con l'ingresso della seconda punta Sami Al Jaber ad aggiungersi a Yassir Al Quatani. (ANSA)
 
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ORGANIZZATORI SI SCUSANO PER LA QUALITA' DEI CAMPI
Il comitato organizzatore di Germania 2006 si e' scusato per la scarsa qualita' dell'erba in alcuni stadi. Uno dei vicepresidenti del comitato, Wolfgang Niersbach, nel corso della quotidiana conferenza stampa da Berlino, ha spiegato che la colpa e' delle condizioni meteorologiche eccezionalmente fredde che hanno colpito la Germania a meta' maggio: "Siamo dispiaciuti perche' non abbiamo centrato l'obiettivo di una qualita' ottimaleche ci eravamo prefissati. Pensavamo di avere fatto tutto il necessario per prevenire i problemi. La produzione dell'erba (olandese, ndr) che e' stata posata negli stadi prima del torneo era iniziata piu' di un anno fa, pero' al momento della zollatura gli esperti ci hanno confermato che c'e' stato un problema". Tre dei dodici impianti, quelli di Amburgo, Colonia e Gelsenkirchen, hanno avuto problemi e lo stesso Niersbach ha spiegato: "L'aspetto esteriore del prato non e' cosi' bello come ci si aspettava. Stiamo studiando, in particolare, la possibilita' di cambiare qualche porzione del campo di Gelsenkirchen". Quest'ultimo stadio dovra' ospitare uno dei quarti di finale. E gli organizzatori hanno subito precisato: "Sarebbe solo un'operazione cosmetica, niente d'ampia portata". (AGI)
 
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BRASILE, TURN OVER CONTRO IL GIAPPONE
Il Brasile lascera' a riposo diversi titolari nella sfida in programma domani contro il Giappone. I verdeoro, gia' qualificati per gli ottavi di finale, nel match di Dortmund faranno a meno con ogni probabilita' di Cafu, Emerson e Ronaldo. Il commissario tecnico Carlos Alberto Parreira e' orientato a schierare dal primo minuto Cicinho, Gilberto Silva e il diffidato Robinho, che in caso di nuova salterebbe per qualifica gli ottavi di finale. (Adnkronos)
 
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LE PARTITE DEL GIORNO 22 GIUGNO (4 PARTITE)

Repubblica Ceca-Italia è l'ultimo atto della fase a gironi per gli azzurri di Marcello Lippi. Per passare il turno ed approdare agli ottavi di finale potrebbe bastare anche un pareggio, ma una vittoria diventa necessaria se si vuole prendere definitivamente coscienza della propria forza e spazzare via tutti i dubbi su questa nazionale per affrontare nel migliore dei modi il turno successivo. Arrivare primi nel girone E consentirebbe agli azzurri di evitare un'eventuale sfida anticipata col Brasile e andare invece ad affrontare l'Australia. La melodrammatica gara contro gli Stati Uniti ha lasciato il segno. Il più evidente è l'espulsione di De Rossi che Lippi sostituirà con il grintoso "Gattuso", rientrato a pieno regime proprio contro gli Usa. Forse anche l'altro giallorosso Perrotta, non al meglio, potrebbe cedere il posto a Camoranesi, al quale il ct affiderà il campito di saltare l'uomo e cercare la testa di Gilardino e Toni. I due attaccanti rispettivamente di Milan e Fiorentina sembrano intoccabili, ma su di loro incombe l'ombra dello scalpitante Pippo Inzaghi. Ovviamente dietro le due punte, chiunque siano, ci sarà Francesco Totti, naturale numero 10 di questa nazionale. Cambiamenti anche in difesa con Zambrotta che dovrebbe spostarsi sulla fascia destra per far tornare Grosso sulla sinistra; inevitabile quindi il sacrificio di Zaccardo. A Buffon, Nesta e Cannavaro l'arduo compito di proteggere la porta azzurra. Per la Repubblica Ceca la vittoria diventa quasi necessaria per passare il turno o quanto meno per non doversi affidare al risultato di Ghana-Stati Uniti. I cechi sono galvanizzati dalla notizia del recupero dell'attaccante Milan Baros che dovrebbe giocare buona parte del match. Il ct Karel Bruckner non ha voluto comunque rinunciare all'altro infortunato di lusso, Jan Koller, convocato come spettatore. La Repubblica Ceca dovrà rinunciare anche agli squalificati Tomas Ujfalusi e Vratislav Lokvenc. Nonostante i problemi in attacco il ct ceco non dovrebbe rinunciare alla due punte con Heinz a fare da spalla a Baros, supportati da Rosicky e dalla spinta sulle fasce di Nedved e Poborsky.
REPUBBLICA CECA (4-4-2) - 1 Cech; 2 Grygera, 22 Rozehnal, 13 Jiranek, 6 Jankulovski; 8 Poborsky, 4 Galasek, 10 Rosicky, 11 Nedved; 18 Heinz, 15 Baros. Ct: Karel Bruckner
ITALIA (4-3-1-2) - 1 Buffon; 19 Zambrotta, 13 Nesta, 5 Cannavaro, 3 Grosso; 16 Camoranesi, 21 Pirlo, 8 Gattuso; 10 Totti; 9 Toni, 11 Gilardino. Ct: Marcello Lippi
Arbitro: Benito Archundia (Messico)
Città e stadio: Amburgo, Aol Arena
Diretta tv: ore 16, Rai 1 - Sky Mondiale 1
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Ghana a un passo dalla qualificazione agli ottavi di finale. Agli uomini del ct Ratomir Dujkovic potrebbe bastare anche un pareggio per passare il turno, ammesso però che l'Italia batta la Repubblica Ceca. Gli africani dovranno fare a meno dell'attaccante Asamoah Gyan e del centrocampista Sulley Muntari, entrambi squalificati. Al loro posto l'allenatore serbo dovrebbe schierare Derek Boateng e Razak Pimpong. Gli Stati hanno un solo risultato a disposizione: la vittoria. E comunque devono sperare che l'Italia batta la Repubblica Ceca per poter accedere agli ottavi di finale. Il commissario tecnico Bruce Arena non avrà a disposizione l'esperto difensore centrale Eddie Pope e il centrocampista arretrato Pablo Mastroeni, espulsi nella gara contro l'Italia. Al loro posto saranno schierati Jimmy Conrad e DaMarcus Beasley.
GHANA (4-4-2) - 22 Kingson ; 15 Pantsil, 7 Shilla, 5 Mensah, 13 Mohamed; 9 Boateg, 8 Essien, 10 Appiah, 20 O. Addo; 14 Amoah, 19 Pimpong Ct: Ratomir Dujkovic
STATI UNITI (4-4-1-1) - 18 Keller; 3 Bocanegra, 22 Onyewu, 13 Conrad, 6 Cherundolo; 15 Convey, 21 Donovan, 8 Dempsey, 17 Beasley ; 10 Reyna; 20 McBride Ct: Bruce Arena
Arbitro: Markus Merck (Ger)
Città e stadio: Norimberga, Frankenstadion
Diretta Tv: ore 16.00, Sky Mondiale 2
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La Croazia ha un solo risultato possibile per passare il turno: la vittoria. Il difensore Robert Kovac è squalificato, così Stjepan Tomas giocherà da terzino destro con Dario Simic al centro della difesa. Il ct Zlatko Kranjcar è intenzionato a schierare un attacco formato da Ivan Klasnic e Dado Prso, nella speranza che le due punte possano portare la squadra dell'est alla vittoria e quindi agli ottavi di finale. L'Australia è quasi certa del passaggio del turno. Gli uomini di Guus Hiddink hanno a disposizione due risultati su tre, pareggio o vittoria, per conquistare l'accesso agli ottavi. Harry Kewell, che ha evitato la squalifica nonostante l'accusa di aver insultato l'arbitro Merk al termine della gara persa contro il Brasile, guiderà l'attacco degli "aussie" assieme a Mark Viduka. Il ct olandese dovrà però fare a meno del difensore Tony Popovic, alle prese con uno stiramento al polpaccio.
CROAZIA (4-4-2) - 1 Pletikosa; 13 Tomas, 7 Simic, 3 Simunic, 5 Tudor; 2 Srna, 10 Niko Kovac, 8 Babic, 19 Kranjcar; 17 Klasnic, 9 Prso. Ct: Zlatko Kranjcar
AUSTRALIA (4-4-2) - 1 Schwarzer; 7 Emerton, 2 Neill, 3 Moore, 14 Chipperfield; 23 Bresciano, 5 Culina, 13 Grella, 4 Cahill; 10 Kewell, 9 Viduka Ct: Guus Hiddink
Arbitro: Graham Poll (Ing)
Città e stadio: Stoccarda, Gottlieb Daimler Stadion
Diretta Tv: ore 21.00, Sky Mondiale 2
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La terza e ultima giornata del Gruppo F vede il Giappone impegnato contro lo spauracchio Brasile. La squadra allenata da Zico deve assolutamente vincere con un punteggio quasi tennistico se vuole sperare di passare al turno successivo, e comunque deve attendere il risultato dell'altra partita del girone, Croazia-Australia. L'allenatore nipponico è intenzionato a schierare una formazione più offensiva proprio per avere più possibilità di battere la selezione verdeoro. Il Brasile deve pareggiare o vincere contro i nipponici per avere la certezza di chiudere il girone al primo posto. La nazionale del ct Parreira dovrebbe scendere in campo con il solito "quadrato magico", composto da Kaka, Ronaldinho, Ronaldo, Adriano. L'allenatore della selecao schiera nuovamente l'attaccante del Real Madrid dal primo minuto, sperando finalmente in un suo riscatto. Gilberto Silva dovrebbe sostuire il diffidato Emerson, mentre Cris sarà schierato al posto dell'infortunato Lucio.
GIAPPONE (4-4-2) - 23 Kawaguchi; 21 Kaji, 22 Nakazawa, 19 Tsuboi, 14 Alex; 8 Ogasawara, 7 Nakata, 17 Inamoto, 10 Nakamura; 9 Takahara, 20 Tamada. Ct: Zico
BRASILE (4-2-3-1) - 1 Dida, 2 Cafu, 15 Cris, 4 Juan, 6 Roberto Carlos; 17 Gilberto Silva, 11 Ze Roberto, 8 Kaka; 10 Ronaldinho, 9 Ronaldo, 7 Adriano. Ct: Carlos Alberto Parreira
Arbitro: Eric Poulat (Fra)
Città e stadio: Dortmund, Westfalenstadion
Diretta Tv: ore 21.00, Sky Mondiale 1
(APCOM)
 
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PEKERMAN, HO VISTO LA GIUSTA MOTIVAZIONE
Jose Pekerman e' soddisfatto della prestazione della sua squadra: "Ho visto la giusta motivazione a vincere". La partita di mercoledi' sera con l'Olanda si e' conclusa a reti inviolate. Cosi' i sudamericani conquistano il primo posto nel gruppo C, che li colloca nella griglia degli ottavi di finale contro il Messico. "Oggi non potevamo prendere alcun rischio, ma i giocatori hanno dimostrato comunque di voler fare i tre punti", ha detto il tecnico argentino. "Il nostro obiettivo e' raggiunto", esulta il difensore Roberto Ayala, "la squadra sta crescendo gara dopo gara. Messico? Non fa differenza con chi giocheremo, anche il Portogallo andava bene. Comunque rispettiamo tutti". (AGI)
 
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VAN BASTEN, E' MANCATA UN PO' DI QUALITA'

Con il pareggio contro l'Argentina l'Olanda chiude la prima fase al secondo posto del suo girone. Il Ct Van Basten spiega i motivi dello 0-0, con cui i sudamericani si sono aggiudicati il gruppo. "L'Argentina ci ha messo piu' volte all'angolo, e' stata dura", ammette il tecnico, "nel secondo tempo invece siamo riusciti a gestire di piu' il gioco. Eravamo bene organizzati, con un pizzico di qualita' in piu' per noi arriveranno altre vittorie". Ora l'Olanda trova il Portogallo, in uno scontro diretto per l'accesso ai quarti di finale mondiali. "Non sono realmente soddisfatto del risultato, volevamo vincere il gruppo", commenta il portiere Van der Sar, "ma l'Argentina ci ha reso la vita difficile. Per quanto mi riguarda, sono felice di non aver subito gol, e di aver raggiunto il record di presenze in maglia arancione, a quota 112". (AGI)
 
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