Poco piu' di una formalita' per la Spagna, la gara di una vita per l'Arabia. Ma quasi tutti concordano nel dire che e' gia' tutto fatto: una fuori, l'altra dentro al primo posto. Il risultato del match di domani al Fritz Walter tra i 'figli del deserto' e le 'furie rosse' non sembra agitare nessuno. Non fa sudare certo il ct della Spagna Luis Aragones che, con una squadra saldamente al primo posto del girone H, gia' pensa al 27 giugno. Anche se non condannato dall'aritmetica, dall'altra parte sembra invece rassegnato Marcos Paqueta, allenatore dell'Arabia Saudita. Ne' c'e' da biasimarlo: per passare il turno dovra' battere la seconda migliore squadra del momento e con punteggio astronomico. Quantomeno improbabile. Per Luis Aragones, che probabilmente schierera' un 4-3-3, quella di domani sara' un'ottima occasione per far riposare le sue prime linee e mettere sul banco di prova le seconde. Gia' annunciata una staffetta tra Raul e David Villa, che giocheranno 45 minuti a testa. Il bomber autore del pareggio contro la Tunisia, avra' cosi' un tempo a disposizione per segnare il suo novantottesimo gol con la nazionale diventando cosi', con 98 presenze, il migliore marcatore spagnolo di tutti i tempi. Al momento del fischio d'inizio dalla formazione spagnola sara' fuori certamente il capocannoniere Fernando Torres - con tre reti al suo attivo - e tutta la difesa titolare. Eppure, anche con tutti i numeri dalla loro, c'e' da credere che gli undici in casacca rossa cercheranno la vittoria a tutti i costi. ''Se vinciamo a punteggio pieno - ha dichiarato Torres - il mondo dovra' rendersi conto di quanto valiamo''. Gia' ieri, a dire il vero, Maradona aveva dato grosso credito alla selezione spagnola, indicandola come la squadra che finora ha espresso il miglio gioco insieme all'Argentina. ''La nazionale deve prevalere sulla ragione del singolo - ha aggiunto l'attaccante - Solo cosi' potremo andare andare avanti, anche se non siamo tra i favoriti''. C'e' da dire che in caso di vittoria la Spagna estenderebbe la propria imbattibilita' a quota 25 partite, avvicinandosi timidamente al record di 31 siglato dal '94 al '97 dalla nazionale di Javier Clemente. Tutta un'altra storia nell'altra meta' del campo. Per l'allenatore brasiliano Marcos Paqueta, l'impresa di domani e' da 'missione impossibile'. ''Sapevamo dall'inizio che questo mondiale sarebbe stato difficile - ha dichiarato il selezionatore - ma nella vita devi provarci sempre fino alla fine''. Eppure, a giudicare dallo schieramento tattico, lo stesso ct sembra rassegnato. Paqueta schierera' infatti un invariato 4-5-1 rispetto al catastrofico match con l'Ukraina, finito 4 a 0 per gli slavi. Un impianto in cui tra l'altro si prevedono variazioni minimali: probabile solo l'ingresso dal primo minuto del portiere Al Deayea, che prendera' il posto del collega Mabrouk Zaid, che ha gia' concesso 6 gol in due partite. Nel corso della partita possibile poi un cambiamento tattico, con l'ingresso della seconda punta Sami Al Jaber ad aggiungersi a Yassir Al Quatani. (ANSA)