Fermo, assente, fuori condizione, svagato. Ronaldo merita la palma di peggiore in campo nell'esordio mondiale del Brasile. Il numero 9 dei verdeoro ha aperto Germania 2006 con una prestazione a dir poco opaca durata 69'. Ha toccato pochissimi palloni, in parte per responsabilita' della squadra che non ha brillato. Soprattutto, pero', per colpe proprie. L'attaccante si e' fatto vivo per la prima e unica volta dopo 56': destro dalla distanza, fuori. All'Olympiastadion, Ronaldo ha pagato a caro prezzo una forma atletica scadente, conseguenza inevitabile di una stagione caratterizzata con troppe ombre e poche luci. Nei 20 giorni di ritiro, tra la tappa svizzera di Weggis e quella tedesca di Koenigstein, il Fenomeno ha dovuto fare i conti con una serie di imprevisti. Prima le vesciche, diventate un caso clinico dopo l'amichevole disputata a Ginevra contro la Nuova Zelanda, poi un attacco febbrile. Assediato da un esercito di giornalisti e fotografi pronti a cogliere ogni dettaglio e ad enfatizzare ogni particolare, Ronaldo e' sbottato quando nel mirino e' finito l'argomento che lo perseguita da anni: il peso.
Stanco di passare per il 'gordo', soprannome affibiatogli dai tifosi di mezza Spagna, l'ex interista e' esploso quando le sue forme sono diventate una curiosita' anche per il presidente brasiliano Lula. ''Adesso basta, voglio rispetto'', ha tuonato Ronie. Le polemiche sono rientrate e nel ritiro della selecao tutti sono tornati a parlare della caccia al sesto titolo mondiale. Prima del calcio d'inizio del match con la Croazia, i media brasiliani hanno diffuso la notizia di un Ronaldo pronto ad autosostituirsi: ''Se non sono in palla, esco''. Il commissario tecnico Carlos Alberto Parreira ha aspettato 69' prima di richiamarlo in panchina tra i fischi dello stadio. (Adnnkronos) foto:afp.com