venerdì, giugno 23, 2006
DA DOMANI VIA AGLI OTTAVI, ECCO IL CALENDARIO
Con Togo-Francia e Svizzera-Corea del Sud si e' conclusa la prima fase a gironi di Germania 2006. Cominciano domani gli ottavi di finale ad eliminazione diretta, e da ora chi sbaglia e' fuori. Le ammonizioni comminate nella prima fase non contano piu' ai fini delle diffide. Espulsi e squalificati a parte ricominciano tutti senza carichi disciplinari. La prima partita in programma, domani alle 17 a Monaco, sara' Germania-Svezia, mentre alle 21 a Lipsia, si giochera' Argentina-Messico. Domenica, a Stoccarda alle 17 Inghilterra-Ecuador, alle 21 a Norimberga Portogallo-Olanda; lunedi' a Kaiserslautern sara' la volta dell'Italia che alle 17 affrontera' l'Australia; alle 21 a Colonia Svizzera-Ucraina; martedi' a Dortmund alle 17 Brasile-Ghana; si chiudera' ad Hannover alle ore 21 con Spagna-Francia. (AGI)
 
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MESSICO, BORGETTI PRONTO A RIENTRARE PER GLI OTTAVI

Jared Borgetti, attaccante del Messico, e' pronto a rientrare per la sfida con l'Argentina di domani alle ore 21. Il giocatore non ha piu' giocato dalla gara d'esordio contro l'Iran 12 giorni fa. "Mi sento bene e voglio giocare", ha detto Borgetti. Il suo tecnico, Ricardo La Volpe, pare volerlo accontentare. "Fara' degli esami e dei test sabato, a poche ore dal match, poi vedremo se potra' giocare", ha detto il ct. Sembra quindi probabile che Borgetti scendera' in campo a partita iniziata, partendo dalla panchina. L'allenatore La Volpe e' stato il portiere dell'Argentina nel 1978, ma antepone la professionalita' a qualunque altra dote, nel calcio. "Sono un professionista, ho gia' giocato contro l'Argentina altre volte prima di questi ottavi, e l'ho sempre fatto per vincere, ha detto La Volpe. L'allenatore ha poi sottolineato i punti di forza della squadra sudamericana. "Noi conosciamo molto bene l'Argentina - ha detto Borgetti - Hanno delle individualita' molto abili e di talento. Per esempio, Saviola puo' farti andare fuori giri con una sola semplice finta. Ma il Messico ha dalla sua una caratteristica fondamentale: e' un team messo in campo in maniera molto equilibrata". (AGI)
 
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2-0 ALLA COREA, SVIZZERA PRIMA DEL GIRONE

La Svizzera batte 2-0 la Corea del Sud, si qualifica agli ottavi e chiude il girone G al primo posto. Asiatici eliminati. Pronti via, e la Svizzera si getta subito in avanti, con la Corea del Sud che fatica a contenere le sfuriate degli elvetici. Per gli asiatici, da registrare solo una conclusione dalla distanza di Park Ji Sung; Zuberbuehler disinnesca (10'). Yakin, con i suoi inserimenti, crea parecchi problemi alla retroguardia sudcoreana, che capitola poi al 23': e' Philippe Senderos a segnare, bravo a battere di testa un incolpevole Lee Woon Jae. A vantaggio acquisito gli elvetici controllano senza problemile sterili avanzate degli avversari, che ci provano con lanci lunghi, fino a questo momento facili preda della retroguardia. Sul finire di tempo Corea vicina al gol almeno in tre occasioni, con Lee Chung-So (due) e Park Chu-Young. La ripresa si apre con gli asiatici che spingono alla ricerca di un pari che potrebbe valere la qualificazione. Gli elvetici controllano senza problemi, non disdegnando qualche veloce sortita offensiva. Al 53' esce Senderos, autore del gol della Svizzera, caduto male. Al 60' bel cross di Barnetta; Frei e Yakin, soli in mezzo all'area, non ne approfittano. Cinque minuti dopo la Svizzera avrebbe l'occasione per raddoppiare, con Cabanas che libera Frei; il tiro dell'attaccante centra il palo. Al 68' doppia occasione per la Corea del Sud; i colpi di testa di Choe Jae Jin e Ahn Jung Hwan sono, pero', fuori misura. Come spesso accade nel calcio, a gol sbagliato segue gol subito, e al 77' arriva il 2-0 della Svizzera: ad andare in gol e' Alexander Frei, bravo a superare Lee Woon Jae ed a depositare la palla nella porta sguarnita. E la vittoria lancia gli elvetici, primi nel girone, alla sfida degli ottavi di finale contro l'Ucraina, in programma il 26 giugno a Colonia alle ore 21. (AGI) foto: afp.com
 
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FRANCIA VINCE E VA AGLI OTTAVI, L'ASPETTA LA SPAGNA

Tocca alla Francia l'ultima grande a scendere in campo nella prima fase e la prima che rischiava di tornare subito a casa, ma la squadra di Domenech, che aveva pareggiato i primi due match con Svizzera (0-0) e Corea del Sud (1-1), riesce a trovare la forza e le energie per battere il Togo per 2-0 (fanalino di coda del girone G) quindi con due gol di scarto, quelli che servivano per essere sicuri della qualificazione. Una qualificazione sofferta e come seconda del girone G che costringera' i transalpini ad affrontare negli ottavi di finale, martedi' alle ore 21, una delle formazioni forse piu' in forma del Mondiale, la Spagna di Fernando Torres. Squalificato Zidane, Domenech cambia tutto o quasi, in attacco. Il ct forse anche costretto dalla situazione, schiera finalmente le due punte, con Trezeguet al fianco di Henry e due fantasisti Malouda e Ribery sugli esterni, i due centrali di centrocampo sono Vieira e Makelele. La partenza dei transalpini e' fulminea ed e' proprio l'attaccante della Juventus a rendersi pericoloso, prima al 4' con un destro dai 25 metri che esce di poco e poi al 7' con un colpo di testa alzato in angolo dal portiere del Togo, Agassa. Al 9' e' il Togo a farsi pericoloso: Kader parte da sinistra, si accentra e batte con il destro in area, ma ci mette i pugni Barthez. L'assedio transalpino continua senza sosta. Al 14' e' ancora Trezeguet pericoloso, il francese andrebbe anche in rete sull'assist di Ribery, ma il gol viene annullato per posizione di fuorigioco. Al 17' e' il fantasista con un tocco di punta con il destro dal limite ad impensierire Agassa. Dopo la notizia del vantaggio della Svizzera nell'altro incontro del girone, la squadra di Domenech spinge ancora di piu' e al 28' arriva l'occasionissima per Ribery che solo in area spedisce un destro potente alto sulla traversa. La Francia deve assolutamente segnare, ma i suoi attaccanti, nonostante le numerosissime occasioni non riescono a sbloccare il risultato. Al 38' percussione ancora di Ribery, tra i piu' attivi ed imprecisi, ma il tiro e' respinto. Passa un minuto ed e' prima Malouda ad rendersi pericoloso e poi Trezeguet, con Agassa che dice ancora no in due tempi. Nella ripresa la musica sembra non cambiare, Francia all'attacco, ma senza riuscire a segnare, ma dopo aver fallito una nuova clamorosa occasione con Ribery che calcia altissimo solo nel mezzo dell'area, in cinque minuti cambia tutto. Al 10' arriva il vantaggio dei bleus: Ribery gestisce palla al limite, vede l'inserimento in area di Vieira, lo serve, controllo spalle alla porta del centrocampista della Juve e destro che batte Agassa. Al 16' arriva il raddoppio: cross dalla destra, sponda di testa di Vieira per Henry in area, controllo e destro secco dalla lunetta del bomber dell'Arsenal che batte il portiere del Togo per la seconda volta, chiudendo di fatto la partita. (Adnkronos) foto: afp.com
 
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L'ITALIA CONTRO L'AUSTRALIA VESTIRA' IN BIANCO

Nella sfida degli ottavi di finale contro l'Australia l'Italia di Marcello Lippi abbandonera' il tradizionale azzurro e vestira' in bianco, con pantaloncini azzurri e calzettoni bianchi. L'Australia in maglia oro, pantaloncini verdi e calzettoni oro. Il portiere della nazionale italiana, Gianluigi Buffon, vestira' in rosso, pantaloncini blu e calzettoni rossi. La terna arbitrale in nero. Lo rende noto la Fifa. (AGI)
 
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QUALIFICATE 9 EUROPEE SU 14, QUASI EN PLAIN SUDAMERICANE
A sole due partite dalla fine dei gironi di qualificazione mondiali (Francia-Togo e Svizzera-Corea del Sud) che determineranno le ultime due squadre promosse agli ottavi, il bilancio per continente e' di 9 nazionali europee qualificate su 14 (contando sicuramente una tra Svizzera e Francia), 3 sudamericane su 4, 1 africana su 5, 1 centronordamericana su 4, 1 oceanica su 1 e forse 1 asiatica (la Corea del Sud) su 4. Australia a parte, unica rappresentante del continente boreale, che comunque ha fatto ''il miracolo'', e' indubbiamente il Sud America, pur annoverando tra le sue fila Brasile e Argentina, ad aver ottenuto il risultato di maggior rilievo perdendo solo il 25% della propria ''quota'' di partecipazione (il Paraguay). Quanto all'Europa, anche se portasse agli ottavi 10 squadre, la remissione per il Vecchio Continente, che peraltro gioca in casa, sfiorerebbe il 30%, altrimenti si attesterebbe al 35%. Score decisamente negativo per l'Africa che qualifica solo il Ghana e che perde l'80% della sua pattuglia iniziale. E' andata percentualmente un po' meglio al Centro-Nord America che rimanda a casa il 75% delle sue squadre, portando avanti il solo Messico. Per l'Asia, tutto dipendera' dai coreani che se dovessero essere esclusi dal torneo avrebbe perso il 100% della sua rappresentanza. Queste nel dettaglio le qualificate e le eliminate per Continente.
EUROPA. qualificate: Germania, Inghilterra, Svezia, Olanda, Portogallo, Italia, Spagna, Ucraina e sicuramente una tra Francia e Svizzera se non tutte e due. Eliminate: Polonia, Serbia e Montenegro, Repubblica Ceca, Croazia e forse una tra Francia e Svizzera.
SUDAMERICA. Qualificate: Ecuador, Argentina, Brasile. Eliminate: Paraguay.
AFRICA: Qualificate: Ghana. Eliminate: Costa D'Avorio, Angola, Togo, Tunisia. CENTRONORDAMERICA. Qualificate: Messico. Eliminate: Costarica, Trinidad&Tobago, Usa. ASIA. Qualificate: forse Corea del Sud. Eliminate: Iran, Giappone, Arabia Saudita.
OCEANIA. Qualificata: Australia.
(ASCA)
 
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HIDDINK 'ITALIA PIU'FORTE DEL 2002,PER ME PIU'DURA'

''Rispetto a quattro anni fa per me sara' piu' dura: l'Italia in Germania e' piu' forte e moderna di quella che ho incontrato con la Corea 4 anni fa. A piu' chance di noi di passare ai quarti. Cosi' Guus Hiddink, ct dell'Australia, al termine ha commentato le speranze dei Socceroos, che affronteranno gli azzurri di Lippi Lunedi' a Kaiser Lautern. ''Quattro anni fa la mia Corea era la classe lavoratrice che incontrava le stelle: l'Australia e' in crescita rispetto a quella Corea, mi sembra che l'Italia di Lippi sia piu' forte di allora. Dobbiamo essere realistici, sara' molto piu' difficile per me battere l'Italia stavolta rispetto a quattro anni fa''
. (ANSA) foto: afp.com
 
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GRELLA, BRESCIANO E ALOISI "I PAISA' D'AUSTRALIA"

Vincenzo Grella, Mark Bresciano, John Aloisi. Sono tre i "paisa'" della nazionale di Guus Hiddink che l'Italia trovera' sulla sua strada mondiale lunedi'. Ma avrebbero potuto essere quattro se Max Vieri, dopo aver ottenuto un posto tra i Qantas, i canguri, quando in panchina sedeva Frank Farina, non avesse perso il treno per la Germania. Il piu' "italiano" dei tre e' sicuramente Grella, 26 anni, di Melbourne, 20 presenze in nazionale, la prima delle quali coincide con una storica affermazione per 3 a 1 contro l'Inghilterra (il 12 febbraio 2003 ad Upton Park). "Mio papa' si chiama Antonio, mia mamma Maria: nomi abbastanza italiani, no?", dira' in una delle sue prime interviste rilasciate al momento di sbarcare nel nostro campionato. Il padre, imbianchino, e' di un paesino in provincia di Avellino, Grotta Menarda, ma e' emigrato in Australia piu' di quaranta di anni fa e non e' piu' tornato, la madre e' di Carpineto Romano: si sono conosciuti la'. "Vince" tira i primi calci nel Canberra, poi passa al Carlton e nel '98, giovanissimo, all'Empoli dove resta, salvo una parentesi a Terni, fino alla stagione 2003-2004, quella della retrocessione: ingaggiato al Parma, in gialloblu' ritrova l'amico del cuore Mark Bresciano. I due, in pratica, sono come fratelli, e la loro amicizia - nata sui banchi del college - e' resa ancora piu' solida da anni di ritiri comuni e dalla passione per il football, quello "vero": provano assieme anche a conquistare, con due anni in anticipo, un posto al mondiale under 20, ma invano. Bresciano, di un anno piu' piccolo di Grella, ha origini lucane: il papa' di Potenza e la mamma istriana si trasferiscono negli anni '70 in Australia, dove si sposano. La loro e' la piu' classica delle storie di emigrazione: rimasto orfano, il papa' di Mark deve fare le valigie e cercare a migliaia di chilometri da casa i soldi per mantenere mamma e fratelli. "In famiglia hanno sempre parlato italiano, io capivo tutto ma rispondevo in inglese", confessa Bresciano, che da piccolo passa ore e ore a giocare a calcio nel quartiere italiano di Melbourne con i fratelli Joseph e Robert: di tanto in tanto cede, e' inevitabile, anche alle lusinghe del cricket e e del football australiano, ma quando si tratta di scegliere non ha dubbi, la sua vita' e' il calcio. La chiamata dall'Italia arriva prestissimo, in anticipo forse persino sui sogni: arriva ad Empoli nel '99, con Grella, e dedica il suo primo gol ai genitori che non si sono opposti alla sua partenza. Di gol con la maglia dei toscani ne segna 17 in tre stagioni, ma nel 2002-03 passa al Parma per la rispettabile cifra d 7 milioni di euro. Con la nazionale esordisce contro la Francia nel 2001 e mette assieme 27 presenze e 7 gol, arrivando terzo nella Confederations cup ma soprattutto siglando la rete che vale i supplementari nello spareggio per i mondiali vinto contro l'Uruguay ai rigori. Origini inconfondibilmente italiane anche per John Aloisi, nato il 5 febbraio '76 ad Adelaide, 44 gettoni di presenza con i Socceroos. La sua e' una carriera gia' lunghissima iniziata nel '92 nell'Adelaide, e proseguita poi in Belgio, tra Standard Liegi e Antwerp, prima di approdare alla Cremonese: sono due anni piu' ricchi di ombre che di luci quelle passate in Italia (95-96 e 96-97), con pochi gol (4 in tutto) e tante recriminazioni. Lasciato il nostro Paese, Aloisi cerca e trova una sua dimensione prima in Gran Bretagna (a Portsmouth e al Coventry City), poi in Spagna (all'Osasuna): nel'estate 2005, dopo essere stato a un passo dal Panathinaikos, resta ancora nella Liga, ma all'Alaves. Il 16 novembre 2005 e' suo il rigore decisivo con cui l'Australia si qualifica ai mondiali eliminando l'Uruguay di Recoba: "da quel giorno, quando passo per strada mi riconoscono tutti", racconta orgoglioso. Un orgoglio che forse potrebbe spingerlo ad accettare la corte di John Kosmina, tecnico dell'Adelaide, per tornare a giocare nella A-League. (AGI) foto: AP
 
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SPAGNA A PUNTEGGIO PIENO, ARABIA SAUDITA KO 1-0
La Spagna batte l'Arabia Saudita 1-0 e si qualifica al primo posto del Gruppo H. Al Fritz Walter Stadion di Kaiserslautern la selezione guidata dal ct Aragones scende in campo con le seconde linee. Le due formazioni giocano su ritmi blandi, con la Spagna che si affaccia più volte nell'area avversaria, mentre gli arabi cercano di contenere il più possibile. "Furie Rosse" in vantaggio al 36' con Juanito, che di testa devia in rete una punizione mancina di Reyes. La ripresa è un monologo che parla spagnolo. Al 58' la selezione di Aragones sfiora il raddoppio: tocco in area di Joaquin, ma nessuno dei suoi compagni riesce a deviare in rete. Cinque minuti dopo il portiere Zaid si rende ancora protagonista, opponendosi in maniera efficace alla conclusione di Villa. Ci prova però anche l'Arabia Saudita con Sulimani che inquadra la porta di sinistro, ma Canizares blocca in due tempi. La gara si trascina senza troppe pretese: gli arabi sono volenterosi, ma la Spagna contiene senza difficoltà. (APCOM)
 
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1-0 ALLA TUNISIA, UCRAINA AGLI OTTAVI
L'Ucraina batte la Tunisia 1-0 e si qualifica per gli ottavi di finale nel gruppo H alle spalle della Spagna. Un successo meritato e propiziato da Andriy Shevchenko, che nella ripresa conquista un rigore e lo trasforma per l'1-0 finale. La Tunisia lascia il Mondiale con un punto nel girone, l'Ucraina ne fa 6 e accede alla fase a eliminazione diretta dopo la batosta iniziale con la Spagna, che aveva fatto temere il peggio. Alla formazione di Blokhin potrebbe bastare un pareggio per guadagnare l'accesso agli ottavi, ma spinge subito alla ricerca del vantaggio che darebbe sicurezza. Al 22' gli ucraini potrebbero passare, ma Tymoschuk calcia addosso al portiere avversario da buona posizione. La Tunisia non e' rinunciataria, ma in fase conclusiva non riesce a pungere. Dopo la punizione di Namouchi bloccata dall'estremo avversario, ci prova Chedli al 34', senza successo. In chiusura di primo tempo Shelayev ci prova dalla lunghissima distanza, e il portiere tunisino si salva con i pugni. Prima del fischio l'arbitro Amarilla ammonisce per la seconda volta Jaziri, che si fa espellere e costringe i suoi a giocare il secondo tempo in dieci uomini. La ripresa parte su ritmi blandi, e si deve attendere il 67' per vedere un'azione pericolosa. Da calcio d'angolo mischia in area ucraina, Haggui colpisce di testa ma spedisce a lato. Poco dopo Shevchenko entra in area tunisina e si guadagna un rigore, che lui stesso trasforma al 70' per l'1-0. Trabelsi prova in due occasioni a riequilibrare il risultato, all'80' e 85', ma l'Ucraina legittima il successo con una grande azione di 'Sheva', conclusa male da Shelayev, e con Voronin, che allo scadere spreca tirando addosso al portiere. Finisce qui, Ucraina batte Tunisia e si qualifica per gli ottavi di finale. (AGI)
 
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BLATTER, TOGO SARA' PUNITO PER CAOS SU PREMI
La federazione del Togo sara' punita dalla Fifa per il caos sui premi che ha portato i giocatori africani a minacciare addirittura un clamoroso sciopero del campo. "Non e' tollerabile che una federazione che partecipa alla Coppa del Mondo provochi un caos di questo tipo. Sicuramente saranno convocati dalla commissione disciplinare", ha preannunciato il presidente della federazione calcistica internazionale, Sepp Blatter. Soltanto l'intervento della Fifa ha risolto la querelle tra calciatori e dirigenti togolesi (AGI)
 
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BARONE; 60 M. ASPETTANDO PALLA... DA INZAGHI

''Correvo, correvo e dentro mi dicevo: non me la da', non me la da'...'': Simone Barone sorride e rivive, il giorno dopo, quella corsa a perdifiato accanto a un Pippo Inzaghi ormai in trance da gol, che aveva gia' annusato il profumo di una rete alla quale non avrebbe mai rinunciato. ''In tribuna c'erano mio padre e mia madre, mia sorella, la mia ragazza - racconta Simone Barone il giorno dopo - e certo loro erano quelli che piu' di tutti aspettavano quel passaggio. Io ho fatto uno scatto di 50-60 metri quando Pippo ha preso la palla pensando che magari me l'avrebbe data. Pero' dentro di me sapevo che non mi sarebbe mai arrivata... ma ha fatto bene, ha segnato il gol della sicurezza ed e' la cosa piu' importante. Io sono contento di essere stato il primo ad abbracciarlo''. Simone Barone, mediano che ha giocato ieri i primi 20' a un Mondiale, non si lamenta, ma quel gol sarebbe stato la ciliegina sulla torta dell'esordio: ''Avevo rubato palla a meta' campo a Jankulovski, proprio come mi aveva chiesto di fare il mister dicendomi di entrare in campo - racconta Barone rivivendo quei secondi - ho dato il pallone a Perrotta che ha verticalizzato per Pippo. A quel punto sono partito, ho fatto quello scatto, 50, forse 60 metri, credendoci. Dentro di me pensavo che Inzaghi quel pallone non me l'avrebbe mai dato. Magari prende il palo e la butto dentro, mi sono detto. Ma Pippo ha fatto bene cosi', aveva voglia di gol e sono contento di aver contribuito, perche' il portiere ceco ha coperto Inzaghi ma aveva anche me da controllare, e di essere stato il primo a festeggiare Pippo perche' ero piu' vicino''. Quei festeggiamenti per i gol, ieri, sono la dimostrazione che il gruppo ''e' unito, e' solido'', dice Barone, ''fra noi non c'e' alcun problema e l'esultanza lo dimostra. Anche chi sta in panchina esplode, anzi di piu' perche' li' non si smaltiscono le energie''. Tanto che i compagni lo hanno preso in giro ieri sera: ''Hai fatto 60 metri di corsa per niente'', gli hanno detto. Ma il premio, Simone Barone l'aveva gia' intascato con il gettone di presenza al mondiale, il primo: ''La Repubblica Ceca mi porta fortuna, esordii in Nazionale nel 2004 contro di loro e ieri ho debuttato al mondiale di nuovo contro i cechi. Dobbiamo essere tutti pronti per giocare anche pochi minuti, in una competizione breve come il Mondiale anche chi entra nell'ultimo quarto d'ora puo' essere determinante, non ci si possono permettere errori. Personalmente, mi sento partecipe al 100%. E se anche dovessi concludere il mio Mondiale con 20' giocati a patto di arrivare in finale, firmerei subito''. ''Questo - spiega Barone - e' il sogno di ogni ragazzino che si avvera. Io voglio rimanere qui il piu' possibile per godermi anche le ultime cose insieme con gli altri, a prescindere da chi va in campo''. Un pensiero ai problemi del calcio in Italia: ''chi sta qui pensa a questa competizione, il resto verra' dopo. Io, per quanto mi riguarda, ho parlato con i dirigenti del Palermo, sanno quello che vorrei''. (ANSA) foto: afp.com
 
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BUFFON, CERCHEREMO DI REGALARE FINALE A DE ROSSI

Le quattro giornate di squalifica inflitte a Daniele De Rossi, di cui una gia' scontata, lasciano sperare che il giocatore giallorosso possa eventualmente giocare la finale: "Buona parte della gioia per la vittoria di ieri e' per lui - ha detto Buffon, durante la conferenza stampa che ha tenuto al centro sportivo di Meiderich - nel calcio poi si fa presto a scordarsi di chi, tra virgolette, e' stato etichettato in modo negativo. Noi compagni lo sappiamo, le quattro giornate significano che potrebbe giocare la finale. Cercheremo di fargli questo regalo, per lui e per noi". Rispondendo a una domanda sull'abitudine italiana di "perdersi" un po' nelle partite che sulla carta sembrano piu' facili, Buffon ha detto che "la gara con l'Australia e' da dentro o fuori percio' non ci sono piu' prove di appello: visto che ci siamo gia' scottati con gli Usa, non ci ricascheremo piu'". Il modulo? "E' cambiato in maniera relativa, abbiamo aggiunto un modo di giocare che non ha stravolto le nostre caratteristiche". Tornando alla sfida con i Socceroos, Buffon ha aggiunto che "hanno caratteristiche simili agli Usa ma contro l'America, i problemi ce li siamo creati noi. La mia convinzione e' che se noi affrontiamo nel migliore dei modi la partita supereremo il turno". In tre partite l'Italia ha incassato un solo gol, per di piu' un'autorete: "Questo non significa molto visto che anche le squadre piu' blasonate non hanno preso molti gol, siamo in media con le altre, ci fa piacere essere nel gruppo". La nazionale vince ma non diverte: "Qua c'e' poco da divertirsi, bisogna andare al sodo e concretizzare. Alla gente piace vedere lo spirito con cui giochiamo, piace vedere Gattuso cosa fa, Materazzi come gioca e il modo di interpretare la partita come se fosse una battaglia, una battaglia sportiva. E anche i risultati dicono che per battere l'Italia uno deve sudare. Il Brasile? Non e' che abbia fatto divertire, forse ieri con il Giappone, quello che conta e' la concretezza". Per Buffon, "ora l'Italia ha una grande occasione ma non dimentichiamoci della Francia. Dobbiamo farci forza su quello che ci trasmettiamo quando siamo in campo. Conta la nostra compattezza". Ultimo pensiero, sempre per l'Australia ma stavolta come continente: "Mi piace molto, ci vorrei vivere. E' un mix fra Europa e America. In un primo momento mi vengono in mente canguri e barriera corallina ma poi mi ispira un senso di liberta' che mi appartiene". (AGI) foto: afp.com
 
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MATERAZZI, IL GOL? AVEVO FAME

"C'era la fame e qualcuno che mi ha fatto saltare cosi' in alto". Marco Materazzi racconta il suo gol che ha sbloccato la partita con la Repubblica Ceca." L'ho rivisto tante volte e mi e' piaciuto - ha aggiunto durante la conferenza stampa che ha tenuto al centro sportivo di Meiderich - diciamo che sono stato bravo. La palla era alta, la voglia di fare gol tantissima. Poi in un mondiale... fate voi". Il gol riscatta in un certo senso il difensore, che in passato e' stato oggetto di critica per alcuni atteggiamenti: "Tante volte posso aver sbagliato ma sono una persona come voi - ha spiegato - una persona come De Rossi. Non e' facile vivere sotto le pressioni e qualche volta dovreste stare dalla nostra parte. Ieri sono entrato a freddo, con un peso di tensione notevole: dovevo sostituire il piu' grande difensore del mondo. Quel gol mi ha messo la partita in discesa. Speriamo che continui". "Qui ho la fiducia di tutti a cominciare da Riva, dal Mister fino ai magazzinieri - ha detto ancora Materazzi - sono sempre lo stesso, non mi prendo una rivincita perche' ho fatto gol. Rispetto tutti, reputo Cannavaro e Nesta due campioni e sono orgoglioso di essere la loro riserva. Ieri con me c'erano tutti, quelli che stavano dentro e quelli che stavano fuori. L'abbraccio di juventini, palermitani, romanisti e' stato bellissimo". Riferendosi poi alla partita contro l'Australia, prossima avversaria degli azzurri agli ottavi, Materazzi ha detto che "cio' che conta e' che la squadra sia compatta, e' una partita da dentro o fuori. Il nostro atteggiamento e' sempre lo stesso, una squadra compatta con senso di reponsabilita' che vuole raggiungere un obiettivo. Pur di conquistare una finale vincerei tutte le partite al novantesimo, al centoventesimo, ai rigori". Ronaldo? "Sono contentissimo per lui, bisogna togliersi il cappello", ha detto il difensore dell'Inter. Rispondendo poi ad una domanda sulla possibilita' che calciopoli, spiani un po' la strada all'Inter per vincere lo scudetto, Materazzi ha ricordato che c'e'anche la Roma nella corsa: "Bisogna vedere come andra' a finire - ha concluso - a me comunque interessa poco. Io vado in campo per vincere lo scudetto". (AGI) foto: afp.com
 
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MARADONA, FESTA FINO ALL'ALBA PER LA 'MANO DE DIOS'

Festa fino alle prime luci dell'alba di ieri per Diego Armando Maradona. Per l'Argentina che va a gonfie vele ai Mondiali di Germania 2006? No, per il ventennale della 'mano de Dios', ovvero il gol realizzato dal Pibe con il pugno mancino nei quarti di finale tra la 'Seleccion' albiceleste e l'Inghilterra nella Coppa del Mondo di Messico '86. I festeggiamenti, arricchiti da canti e danze, si sono svolti a Francoforte nella pizzeria 'Machiavelli' e secondo quanto riferisce un reporter 'inflitrato' dal quotidiano tedesco Bild hanno provocato l'ira dei vicini, costretti a chiamare la polizia. ''Torneremo, torneremo, torneremo ancora, torneremo ad essere campioni come nell'86'', hanno cantato Maradona e i suoi amici. E ancora ''siamo i migliori!'', oppure ''siamo invincibili!'' i canti piu' gettonati dopo lo 0-0 di mercoledi' tra Argentina ed Olanda. Ai festeggiamenti hanno preso parte 14 persone, tra cui il musicista Fabian Quinteiro, detto 'Zorrito'. Tutti, ovviamente, indossavano una casacca della nazionale argentina. Nei piatti recapitati all'allegra compagnia spaghetti al tartufo e pesce all'aglio, mentre nei bicchieri di Maradona e soci fiumi di vino rosso piemontese e, a cena conclusa, champagne. Alla tavolata si e' aggiunto anche l'ex nazionale tedesco Andreas Moeller, che accortosi della presenza del Pibe si e' alzato per andare a salutare il suo ''idolo'': ''Gli voglio stringere la mano'', ha detto Moeller, subito abbracciato da Maradona. ''Sono felicissimo di essere qui, mi sento come a casa mia'', ha esclamato l'ex fuoriclasse sudamericano, che poi e' passato all'elogio della 'mano' piu' famosa nella storia del calcio: ''Fu questa mano, la sinistra. Questa'', ha ricordato un euforico Maradona ai presenti levando in aria il pugno proprio come fece vent'anni fa per beffare Peter Shilton. Un gesto scorretto, 'lavato' dopo appena 3 minuti con il ''gol del secolo'', la memorabile serpentina con cui il numero 10 dell'Argentina arrivo' da meta' campo nell'area di rigore inglese per il raddoppio. ''Fummo campioni vent'anni fa e torneremo ad esserlo, battermo gli inglesi a vent'anni di distanza. In finale'', ha predetto Maradona. Il mare di brindisi e auguri alla 'Seleccion' di Jose' Pekerman e' stato poi interrotto, alle 4 e 18 del mattino, dall'arrivo della polizia, che ha messo fine alla rumorisissima festa. Mezz'ora dopo, accompagnato dalle sue guardie del corpo, Maradona ha fatto ritorno in albergo. (Adnkronos)
 
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MONDIALI: 4 GIORNATE DI SQUALIFICA A DE ROSSI
La Commissione Disciplinare della Fifa ha inflitto 4 giornate di squalifica al centrocampista della nazionale italiana Daniele De Rossi per la gomitata rifilata ad un giocatore avversario nel corso di Italia - Usa.Nella sentenza la Commissione ha tenuto conto della lettera di scuse che De Rossi aveva inviato alla Fifa, nonchè del fatto che la Federazione italiana aveva preannunciato di non ricorrere contro alcun provvedimento.Il giocatore tornerebbe a disposizione di Lippi in'un eventuale finale di Coppa del Mondo.
Redazione NapoliSoccer.NET
 
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L'ARBITRO POLL AMMETTE 3 AMMONIZIONI A SIMUNIC
L'arbitro inglese Grahnam Poll avrebbe ammesso l'errore nel quale e' incorso durante la partita non espellendo al secondo cartellino giallo il difensore della Croazia Simunic. Secondo il delegato Fifa Thomas Von Ubrisky il fischietto inglese avrebbe inserito nel referto di fine gara i tre cartellini gialli sventolati a Simunic: il giocatore croato non e' stato espulso alla seconda ammonizione, ma alla terza, che Poll gli ha comminato a pochi minuti dalla fine della partita. L'incredibile errore dell'arbitro era parso a tutti evidente. Il delegato Fifa ha poi spiegato che un eventuale ricorso potrebbe essere fatto solo dalla squadra perdente, in questo caso la Croazia, che e' anche la beneficiaria dell'errore di Poll. Ogni ulteriore decisione sul referto dell'arbitro verra' presa a Berlino dalla Fifa. Sempre secondo il delegato Fifa von Ubrisky nessuno dei due team ha protestato per l'errore di Poll subito dopo la fine della partita, tanto meno la Croazia. Per von Ubrisky non ci sono i termini per un reclamo e nemmeno per un reclamo tecnico da parte della Fifa: ''Si tratta si solo di un errore su cartellino giallo - spiega - il risultato della partita non sarebbe cambiato''. Simunic era stato ammonito una prima volta al 16' del secondo tempo, poi a pochi minuti dalla fine della partita - ed e' il secondo giallo incriminato - e poi per una terza volta al 48' in pieno recupero: da questo 'secondo' cartellino giallo e' scatta l'espulsione da parte di Poll. (ANSA).

POLL Graham
Nazionalità: Inghilterra
Ruolo: Arbitro
Data di nascita: 29 Luglio 1963
Altezza: 184 (cm)
Peso: 88 (kg)
Arbitro dal: 1 Gennaio 1996
Esordio internazionale: Azerbaigian-Finlandia ( 2 Aprile 1997)
Residenza (Città): TRING
Residenza (Stato): Inghilterra
Lingua madre: Inglese
Occupazione: Arbitro di calcio
Interessi generali: Viaggi, lettura, attività fisica
Miglior ricordo: Il 13 giugno 1992, giorno del mio matrimonio
 
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LE PARTITE DEL GIORNO 23 GIUGNO (4 PARTITE)
UCRAINA-TUNISIA ORE 16.00
L'Ucraina deve battere la Tunisia per poter qualificarsi agli ottavi di finale. Oppure può permettersi di pareggiare contro la formazione africana solo nel caso in cui l'Arabia Saudita venga sconfitta dalla Spagna. Il ct Oleg Blochin recupera il difensore Vladyslav Vashchyuk che ha scontato un turno di squalifica dopo l'espulsione nella gara contro la selezione spagnola. In dubbio la presenza di Volodymyr Yesersky, infortunatosi nella scorsa gara. La Tunisia coltiva ancora una piccola speranza per qualificarsi al turno successivo. La selezione allanata dal ct Lemerre deve battare l'Ucraina e sperare che l'Arabia Saudita non sconfigga la Spagna. La squadra potrebbe recuperare l'attaccante brasiliano naturalizzato tunisino Francileudo Santos, assente nelle due gare precedenti per un infortunio al polpaccio.
UCRAINA (4-3-3) - 1 Shovkovsky; 6 Rusol, 17 Vladislav Vashchyuk, 2 Nesmachny; 19 Kalinichenko, 4 Timoshchyuk, 8 Shelayev, 9 Gusev; 7 Shevchenko , 11 Rebrov, 10 Voronin Ct: Olev Blokhin
TUNISIA (4-5-1) - 1 Boumnijel; 6 Trabelsi, 15 Jaidi, 3 Hagui, 19 Ayari; 20 Namouchi, 12 Mnari, 14 Chedli, 8 Nafti, 13 Bouazizi; 5 Jaziri Ct: Roger Lemerre
Arbitro: Carlos Amarilla (Par)
Città e stadio: Berlino, Olympiastadio
Diretta Tv: ore 16.00, Sky Mondiale 1

ARABIA SAUDITA-SPAGNA ORE 16.00
All'Arabia Saudita serve un mezzo miracolo per sperare di accedere agli ottavi di finale. La squadra allenata dal commissario tecnico Paqueta deve battere la selezione spagnola e sperare che la gara Ucraina-Tunisia termini con un pareggio. L'attaccante Al Jaber dovrebbe guidare l'attacco saudita al fianco di Yassir Al Kahtani. Con la quasi certezza di concludere il proprio girone al primo posro, il tecnico spagnolo Aragones potrà concedersi il lusso di far riposare qualche titolare nella gara contro l'Arabia Saudita. Il ct è infatti intenzionato a dare a qualche seconda linea l'occasione di mettersi in mostra, con la speranza di venire schierato nella fase a eliminazione diretta.
ARABIA SAUDITA (4-1-3-2) - 1 Al Deayea; 2 Dokhi, 13 Sulimani, 3 Tukar, 4 Al Montashari; 6 Al Ghamdi, 14 Al Khariri, 8 Noor, 16 Aziz; 20 Al Kahtani, 9 Al Jaber Ct: Marcos Paqueta SPAGNA (4-4-1-1) - 19 Canizares; 2 Salgado, 20 Juanito, 4 Marchena, 12 Lopez; 6 Albelda, 13 Iniesta, 18 Fabregas, 17 Joaquin; 10 Reyes; 7 Raul. Ct: Luis Aragones
Arbitro: Coffi Codja (Benin)
Città e stadio: Kaiserslautern, Fritz Walter Stadion
Diretta Tv: ore 16.00, Sky Mondiale 1

SVIZZERA-COREA DEL SUD ORE 21.00
La Svizzera è ad un passo dalla qualificazione agli ottavi di finale. Alla squadra allenata dal ct Koebi Khun potrebbe bastare anche un pareggio per superare la prima fase della competizione. La formazione elvetica dovrà fare a meno del centrocampista Daniel Gygax, che ha riportato un infortunio muscolare all'addome durante la vittoria contro il Togo. Nonostante Philipp Degen, Marco Streller, Alexander Frei, Ludovic Magnin, Ricardo Cabanas e Johann Vogel siano diffidati, l'allenatore non sembra intenzionato a rivoluzionare la squadra titolare, puntando sulla formazione tipo che fino a questo momento ha disputato un buon mondiale. La rivelazione Corea del Sud, che già quattro anni fa raggiunse il prestigioso traguardo dei quarti di finale, pur avendo gli stessi punti degli elvetici, è costretta a vincere per la peggiore differenza reti. Sulla formazioni asiatica incombe però anche la Francia. Infatti, in caso di pareggio con la Svizzera, i transalpini, battendo il Togo con almeno due gol di scarto, eliminerebbero proprio gli uomini di Advocaat. Il tecnico olandese potrebbe cedere alle pressioni che vorrebbero nuovamente titolare l'attaccante Ahn Jung-Hwan, autore di una rete nella gara contro il Togo.
SVIZZERA (4-4-2) - 1 Zuberbuhler; 3 Magnin, 20 Muller, 4 Senderos, 23 Degen; 16 Barnetta, 8 Wicky, 7 CabaNas, 6 Vogel; 9 Frei, 11 Streller Ct: Koebi Khun
COREA DEL SUD (4-3-3) - 1 Lee Won jae; 4 Choi Jin-cheul, 2 Kim Young-chul, 3 Kim Dong-jin, 7 Song Chong-gug; 5 Kim Nam-il, 17 Lee Ho, 12 Lee Young-pyo; 10 Park Ji-sung, 19 Cho Jae-jin, 11 Seol Ki-hyeon C.t.: Dick Advocaat
Arbitro: Horacio Elizondo (Arg)
Città e stadio: Hannover, Awd Arena
Diretta Tv: ore 21.00, Sky Mondiale 2

TOGO-FRANCIA ORE 21.00
Il ct della Francia Raymond Domenech ha in mente alcuni cambiamenti tattici per la gara di domani contro il Togo. A Colonia la Francia deve assolutamente vincere e sperare che Svizzera e Corea del Sud non finisca in un pareggio per non finire in balia della differenza reti. Nel girone G infatti gli elvetici e i coreani guidano con 4 punti, con la svizzera in testa per il +2 della differenza reti, un gol in più rispetto alla Corea. La Francia è terza a quota due con zero nella differenza reti. Domenech dove fronteggiare l'assenza dello squalificato Zinedine Zidane; quindi si passa al modulo con due punte con David Trezeguet che finalmente avrà spazio vicino a Therry Henry. La coppia d'attacco sognata da tutti i tifosi francesi. A centrocampo Ribery e Malouda saranno gli esterni, con Vieira e Makelele centrali. In difesa Silvestre giocherà al posto dello squalificato Abidal. Il Togo non ha più nulla da chiedere alla sua prima partecipazione ai Mondiali, ma potrebbe gettarsi alla ricerca del primo punto per onorare la bandiera e non chiudere a zero punti nel girone. Per l'ultima gara ai Mondiali torna il difensore Abalo che ha scontato la squalifica.
TOGO (4-1-3-2) - 16 Agassa; 5 Tchangai, 3 Abalo, 2 Nibombe, 13 Forson; 6 Aziawonou; 9 Dossevy, 23 Cherif Toure; 4 Adebayor, 17 Kader. Ct: Otto Pfister
FRANCIA (4-4-2) - 16 Barthez; 13 Silvestre, 5 Gallas, 15 Thuram, 19 Sagnol; 22 Ribery, 4 Vieira, 6 Makelele, 7 Malouda; 20 Trezeguet, 12 Henry. Ct: Raymond Domenech
Arbitro: Jorge Larrionda (Uruguay)
Città e stadio: Colonia, Rhein Energie Stadion
Diretta tv: ore 21, Sky Mondiale 1 - Rai 1
(APCOM)
 
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