venerdì, giugno 23, 2006
BARONE; 60 M. ASPETTANDO PALLA... DA INZAGHI

''Correvo, correvo e dentro mi dicevo: non me la da', non me la da'...'': Simone Barone sorride e rivive, il giorno dopo, quella corsa a perdifiato accanto a un Pippo Inzaghi ormai in trance da gol, che aveva gia' annusato il profumo di una rete alla quale non avrebbe mai rinunciato. ''In tribuna c'erano mio padre e mia madre, mia sorella, la mia ragazza - racconta Simone Barone il giorno dopo - e certo loro erano quelli che piu' di tutti aspettavano quel passaggio. Io ho fatto uno scatto di 50-60 metri quando Pippo ha preso la palla pensando che magari me l'avrebbe data. Pero' dentro di me sapevo che non mi sarebbe mai arrivata... ma ha fatto bene, ha segnato il gol della sicurezza ed e' la cosa piu' importante. Io sono contento di essere stato il primo ad abbracciarlo''. Simone Barone, mediano che ha giocato ieri i primi 20' a un Mondiale, non si lamenta, ma quel gol sarebbe stato la ciliegina sulla torta dell'esordio: ''Avevo rubato palla a meta' campo a Jankulovski, proprio come mi aveva chiesto di fare il mister dicendomi di entrare in campo - racconta Barone rivivendo quei secondi - ho dato il pallone a Perrotta che ha verticalizzato per Pippo. A quel punto sono partito, ho fatto quello scatto, 50, forse 60 metri, credendoci. Dentro di me pensavo che Inzaghi quel pallone non me l'avrebbe mai dato. Magari prende il palo e la butto dentro, mi sono detto. Ma Pippo ha fatto bene cosi', aveva voglia di gol e sono contento di aver contribuito, perche' il portiere ceco ha coperto Inzaghi ma aveva anche me da controllare, e di essere stato il primo a festeggiare Pippo perche' ero piu' vicino''. Quei festeggiamenti per i gol, ieri, sono la dimostrazione che il gruppo ''e' unito, e' solido'', dice Barone, ''fra noi non c'e' alcun problema e l'esultanza lo dimostra. Anche chi sta in panchina esplode, anzi di piu' perche' li' non si smaltiscono le energie''. Tanto che i compagni lo hanno preso in giro ieri sera: ''Hai fatto 60 metri di corsa per niente'', gli hanno detto. Ma il premio, Simone Barone l'aveva gia' intascato con il gettone di presenza al mondiale, il primo: ''La Repubblica Ceca mi porta fortuna, esordii in Nazionale nel 2004 contro di loro e ieri ho debuttato al mondiale di nuovo contro i cechi. Dobbiamo essere tutti pronti per giocare anche pochi minuti, in una competizione breve come il Mondiale anche chi entra nell'ultimo quarto d'ora puo' essere determinante, non ci si possono permettere errori. Personalmente, mi sento partecipe al 100%. E se anche dovessi concludere il mio Mondiale con 20' giocati a patto di arrivare in finale, firmerei subito''. ''Questo - spiega Barone - e' il sogno di ogni ragazzino che si avvera. Io voglio rimanere qui il piu' possibile per godermi anche le ultime cose insieme con gli altri, a prescindere da chi va in campo''. Un pensiero ai problemi del calcio in Italia: ''chi sta qui pensa a questa competizione, il resto verra' dopo. Io, per quanto mi riguarda, ho parlato con i dirigenti del Palermo, sanno quello che vorrei''. (ANSA) foto: afp.com
 
posted by Sandromex at 5:24 PM | Permalink |


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