venerdì, giugno 16, 2006
GRUPPO D, IL TABELLINO MESSICO-ANGOLA 0-0

Questo il tabellino di Messico-Angola 0-0, gara giocata ad Hannover e valida per la seconda giornata del Gruppo D di Germania 2006:
Messico: (3-5-2): O. Sanchez; R. Marquez, Osorio, Salcido; M. Mendez, Pardo, Pineda (dal 79' Morales), Perez, Zinha (dal 52' Arellano), Franco (dal 74' Fonseca); Bravo. Ct: La Volpe.
Angola (4-2-3-1): Joao Ricardo; Loco, Kali, Jamba, Delgado; Andre Makanga, Figueiredo (dal 73' Rui Marques), Mateus (dal 68' Mantorras), Ze Kalanga (dal 78' Miloy), Mendonca; Akwa. Ct: Oliveira Goncalves.
Arbitro: Maidin (Singapore).
Ammoniti: 13' Delgado/M, 44' Jamba/A, 50' Ze' Kalanga/A, 81' Joao Ricardo/A.
Espulso: 80' Andre/A.
(Par/Gs/Adnkronos) foto: afp.com
 
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MESSICO AL PALO, 'FORT ANGOLA' RESISTE

Messico ed Angola hanno pareggiato per 0-0 ad Hannover un match della seconda giornata del Gruppo D del Mondiale di Germania 2006. I centroamericani salgono a quota 4 punti in classifica, momentaneamente in testa, mentre per gli africani, sconfitti all'esordio, si tratta del primo punto conquistato nella rassegna iridata. L'Angola e' in campo con la stessa formazione che ha perso col Portogallo all'esordio, mentre nel Messico gioca Zinha e non Fonseca al posto dell'infortunato Borgetti. La prima occasione da rete e' al 13'. Punizione dai 30 metri per il Messico, Marquez spara rasoterra, la barriera devia leggermente e la palla si stampa sul palo alla sinistra di Joao Ricardo, in ritardo nel tuffo. L'Angola va quindi al tiro tre volte, ma senza inquadrare mai la porta: al 23' destro da fuori area di Figueiredo e palla alta; al 24' ci prova Mateus, che manda altissimo; al 26' la conclusione piu' pericolosa, di Mendonca, non lontana dall'incrocio alla sinistra di Sanchez. Al 27' Zinha si destreggia al limite, poi tenta il pallonetto, ma manda il pallone sul fondo. Al 32' Figueiredo crossa per Akwa, che stacca di testa e manda alto. Al 33' Joao Ricardo si lascia sfuggire un pallone su cross di Franco, ma interviene Kali' che spazza e salva. Al 45' la piu' grande occasione del primo tempo, per il Messico. Cross da sinistra, Franco vince un rimpallo aereo, si ritrova il pallone fra i piedi e tira, ma Joao Ricardo si getta in uscita bassa e respinge la conclusione. Al 55' destro dal limite di Mendonca, tiro centrale e facile parata di Sanchez. Al 56' clamorosa doppia occasione non sfruttata dal Messico. Palla messa in mezzo da destra, Franco ci mette la punta del piede, ma Joao Ricardo chiude in uscita respingendo il tentativo di pallonetto; la palla finisce a Bravo che tira rasoterra, ma debolmente, permettendo a Kali' di allontanare quasi sulla linea. Al 66' altro errore sottoporta dei centro-americani, alla fine di un'azione rocambolesca. Rinvio di Jamba che colpisce sulla schiena un compagno di squadra; la palla finisce a Bravo che entra in area tutto solo, ma tira debolmente addosso a Joao Ricardo, che blocca a terra. Al 76' e' Mendez a mancare il controllo in piena area angolana, favorendo la presa di Joao Ricardo. All'80' gli africani restano in dieci, con Andre Makanga espulso. Al 38' Fonseca colpisce al volo di sinistro, ma calcia a lato. Messico sfortunato nel finale, all'88', con Fonseca che approfitta di un'uscita a farfalle del portiere, miracoloso un minuto primo sulla botta di Marquez, e in scivolata colpisce il palo a porta vuota. Domani Portogallo-Iran completera' la seconda giornata del Gruppo D, con i lusitani che in caso di successo si guadagnerebbero la qualificazione agli ottavi. (Adnkronos)
 
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OLANDA CON ARGENTINA A OTTAVI, IVORIANI FUORI

Finisce con un mare color arancio sugli spalti del Daimler Stadium che festeggia gli uomini di Marco Van Basten sulle note della marcia trionfale. Addio con recriminazioni per la Costa d'Avorio, colpevole di aver cominciato male sia la partita con l'Argentina sia quella di stasera con l'Olanda, regalando due gol ad entrambe. E tentando poi, senza riuscirvi, la rimonta quando la frittata era fatta. Troppa la differenza di valori tecnici in campo, proprio come contro gli argentini. Se la Costa d'Avorio subisce il gioco di elementi di categoria superiore, non ha scampo, soprattutto quando la difesa va sotto pressione. Se invece prende l'iniziativa, come ha fatto anche stasera dalla mezz'ora in poi, ha qualche possibilita' in piu'. Henri Michel, tecnico navigato, aveva avvertito il pericolo ma non e' riuscito ad evitare una nuova falsa partenza dei suoi, cosi' Drogba e compagni tornano a casa nonostante fossero la nazionale africana piu' accreditata a questi mondiali. Van Basten ha confermato di avere una squadra solida, che ha in Robben e Van Persie due autentiche frecce sulle fasce, pronti a imbeccare Van Nistelrooy. Ripetendo lo stesso errore del match con l'Argentina, la Costa d'Avorio si presenta in campo senza nerbo e subisce per i primi 20' la pressione olandese rinunciando alla propria prerogativa migliore, l'iniziativa e la corsa. Con l'Olanda in attacco, gli ivoriani soffrono la differenza tecnica e di categoria fra l'attacco avversario e la propria difesa, incerta e impacciata. Fra una sequela di fuorigioco da una parte all'altra, spunta un rigore negato dall'arbitro Ruiz a Meite' per un fallo di Van Bronkorst. E 5' dopo e' Kone' ad allargarsi, superare di nuovo il lento laterale del Barcellona ma sciupare poi banalmente. Robben si sfianca in corse inutili con Toure', ma e' l'Olanda ad apparire piu' solida, soprattutto con Van Persie, il migliore in campo: l'attaccante dell'Arsenal se ne va sulla destra al 23' costringendo la difesa ivoriana al fallo. Prende la mira lui stesso su punizione e, di sinistro, piazza la palla all'angolo opposto che Tizie' non copre sufficientemente. Primo tiro, primo gol per l'Olanda, che si ripete 4' piu' tardi con Van NIstelrooy lanciato ad occhi chiusi da Robben sul filo di un fuorigioco in cui, per la prima volta, la linea dei quattro ivoriani non e' impeccabile. Storditi dalla doppietta, gli ivoriani tentano la reazione e alla mezz'ora Zokora, il migliore dei suoi, coglie la traversa a Van Der Saar battuto. Al 38', con l'Olanda che sembra aver esaurito la verve offensiva, gran gol di Kone' che riceve un passaggio verticale di Zokora, fa tre passi e infila di destro facendo sibilare il pallone vicino al palo di Van der Saar. Partita riaperta e ripresa con la Costa d'Avorio a dominare in fase offensiva, pur senza grandi occasioni, e l'Olanda a ripartire in contropiede con Robben e Van Persie. Al 34', in piena pressione africana, colpo di testa di Drogba su calcio d'angolo e Van Persie mette la sua seconda firma sulla partita salvando di petto sulla linea a Van der Saar battuto. La partita si fa spigolosa, l'Olanda e' pericolosa in contropiede ma gli ultimi 10' sono un assedio degli ivoriani alla porta di Van der Saar. Finisce con gli olandesi che festeggiano per tutto il campo, sotto gli spalti, facendo il trenino e saltando prima sulle note della marcia trionfale dell'Aida, poi sul ritmo da discoteca assordante degli stadi di Germania 2006, che vorrebbe accompagnare ma che invece copre i cori delle curve e il ''rumore'' delle gradinate.(ANSA).
 
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LIPPI PROVA ZAMBROTTA AL POSTO DI GROSSO
Sara' con ogni probabilita Fabio Grosso a fare posto al rientrante Gianluca Zambrotta nell'Italia chiamata ad affrontare domani sera gli Stati Uniti a Kaisersalutern. Per il resto Lippi sembrerebbe orientato a mandare in campo gli stessi uomini che hanno sconfitto il Ghana, sebbene nell'allenamento svolto al Fritz Walter Stadium abbia dato i "fratini" a Materazzi e Inzaghi, invece che a Toni e Cannavaro. In particolare, nel corso della prova tattica, che ha seguito una prima fase di lavoro atletico, i "fratini" sono andati a Zaccardo, Nesta, Materazzi, Zambrotta, Perrotta, Pirlo, De Rossi, Totti, Gilardino e Inzaghi. Sembra pero' difficile che alla prova dei fatti il ci voglia davvero rinunciare al centravanti della Fiorentina e al capitano della nazionale.(AGI)
 
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TOTTI, ITALIA VUOLE ANDARE AVANTI PARECCHIO

''Una cosa e' certa, l'Italia ha intenzione di andare avanti parecchio, quindi non abbiamo scelta: contro gli Usa scendiamo in campo per vincere''. E' il messaggio di Francesco Totti ai tifosi, nel diario che tiene sul sito del suo sponsor tecnico Diadora. E Totti racconta anche come gli azzurri trascorrono il loro tempo in ritiro. ''Nelle interviste - dice - spesso mi chiedono come trascorriamo il tempo durante i ritiri. Innanzitutto devo dire che il ritiro della Nazionale e' diverso da quello della tua squadra di club, anche perche' in quel caso stai nella tua citta' e nel dopo partita torni a casa tua. In Nazionale si gioca sempre in una citta' diversa e in particolare durante un Mondiale o un Europeo stai per molto tempo in un paese lontano e hai meno la sensazione di trovarti nel tuo ambiente. In piu', i compagni nel club li vivi tutto l'anno, in Nazionale ti ritrovi poche volte durante una stagione. Ammetto pero' che qui in Germania, nel ritiro azzurro, stiamo benissimo. Non so che idea vi siete fatti dal di fuori ma siamo tutti affiatatissimi e soprattutto ci si diverte in continuazione''. ''Non date retta a chi vi racconta che ci sono i classici 'gruppetti' - prosegue il capitano giallorosso - si scherza e si ride tutti insieme. Per esempio quando siamo a tavola ci prendiamo in giro prima, durante e dopo il pasto, ci 'mettiamo in mezzo' tutti, dal primo all'ultimo. Poi c'e' la sala giochi: tra Playstation e ping pong facciamo tornei su tornei, cosi' non avvertiamo la tensione dell'attesa e facciamo sempre piu' gruppo. E questa serenita' e voglia di stare insieme la portiamo in campo e in panchina''. (ANSA). foto:AP
 
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GRUPPO C, OLANDA-COSTA D'AVORIO 2-1
L'Olanda supera 2-1 la Costa d'Avorio, in una gara valida per la seconda giornata del Gruppo C dei Mondiali, ed e' agli ottavi di finale. Succede tutto nel primo tempo a Stoccarda: doppio vantaggio dell'11 di Van Basten con Van Persie e Van Nistelrooy, poi Kone accorcia le distanze. Con il successo degli 'orange' ha la matematica certezza del passaggio del turno anche l'Argentina che nel pomeriggio ha superato per 6-0 la Serbia Montenegro. (Adnkronos)
 
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MINUTI FINALI, MINUTI DECISIVI
Più che zona Cesarini tra un po’bisognerà battezzarla zona Germania2006. Nelle ultime cinque partite sette reti in extremis e tutte di grande importanza, soprattutto quelle più “recenti”.Partiamo proprio dalla gara di ieri sera. Svezia-Paraguay, classica partita destinata allo 0-0, fin quando Ljungberg non decide di consegnare ai suoi la vittoria in pieno recupero e condannare uno spento Paraguay all’eliminazione. Ad onor del vero i vichinghi hanno meritato la vittoria, ma un’eventuale pareggio avrebbe creato grande bagarre nella lotta agli ottavi. Paraguay e Trinidad Tobago si sarebbero sfidate ad un sol punto di distanza dalla Svezia seconda, che però martedì giocherà contro un’Inghilterra in netta ripresa. Con questo risultato invece anche i Caraibici sono tagliati fuori dai giochi. Per superare il turno dovrebbero innanzitutto battere il Paraguay, impresa però non impossibile, vista la pochezza mostrata da Santa Cruz e compagni, ma sperare anche in una contemporanea sconfitta degli svedesi contro l’Inghilterra. Il tutto con un goal di differenza da recuperare…Nello stesso girone da segnalare altre due reti in extremis dell’Inghilterra, sulla nazionale simpatia di Germania 2006, a cui vanno comunque i complimenti per aver costretto Crouch e Gerrard ad impiegare più di 80’a violare la loro porta.Conoscendo a nostre spese la mentalità della Svezia (remember Svezia-Danimarca 2-2), non è utopia immaginare uno scialbo pareggio con l’Inghilterra che accontenterebbe tutti, compreso i britannici che rimarrebbero primi nel girone. Ovviamente quest’ultimo discorso va a farsi benedire se l’Ecuador si confermasse ancora più sorpresa facendo meglio della Germania. E proprio nel girone A ci sono state altre due reti realizzate negli ultimi minuti. La prima, magari non decisiva ai fini della classifica, ma che ha incrementato la differenza reti dell’Ecuador sulla Germania, è stata siglata da Kaviedes, ex Perugia, al 92’ per il 3-0 finale sul Costarica, che forse meritava un passivo minore, e la seconda, di ben altra consistenza, messa a segno da Neuville, sempre nei minuti di recupero contro una Polonia, poco volitiva, ma abbastanza organizzata in fase difensiva. Entrambe le reti hanno suggellato con una giornata d’anticipo i verdetti di tutto il girone.Infine, nella prima delle cinque partite, ancora due goal in zona Cesarini, pardon Germania2006. Anche questo match apparentemente inutile, poteva risultare decisivo nell’economia del girone. Il pareggio di 2-2 tra Tunisia ed Arabia Saudita tiene infatti ancora aperti tutti i giochi per il secondo posto, visto che il primo dovrebbe essere destinato alla Spagna (ok è solo la prima giornata, ma dopo quel 4-0…). Inizialmente si immaginava che l’Ucraina, anche con qualche difficoltà, sarebbe riuscita a superare Tunisia ed Arabia Saudita, ma dopo la scoppola con la Spagna, e l’espulsione di Vashchuk, una vittoria di una delle due compagini rischiava di compromettere seriamente il loro cammino, ma le reti di Al Jaber prima, e soprattutto di Jaidi in pieno recupero mantengono il girone H in una situazione di estremo equilibrio.
Fabio Zingone
 
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ITALIA, CONCLUSO ALLENAMENTO A KAISERSLAUTERN
Si è concluso dopo un'ora esatta, quella concessa dalla Fifa, l'allenamento della Nazionale italiana di calcio a Kaiserslautern, dove domani è in programma la partita contro gli Stati Uniti valida per la seconda giornata del gruppo E. Marcello Lippi ha mischiato le carte come nella vigilia della partita col Ghana: ha schierato una formazione con il fratino molto simile a quella che probabilmente scenderà in campo domani e un'altra senza fratino. Con la prima sono scesi in campo Peruzzi, Zaccardo, Nesta, Materazzi, Zambrotta, Perotta, Pirlo, De Rossi, Totti, Gilardino e Inzaghi: con la seconda tutti gli altri. Prima della partitella finale a metà campo, terminata 1 a 1 (a segno Gilardino e Gattuso) gli azzurri hanno effettuato 20 minuti di corsa, allungamento e stretching e altrettanti esercizi di possesso palla e torello. In seguito Lippi ha inoltre provato degli schemi offensivi già sperimentati al centro sportivo di Meiderich. Secondo la maggior parte dei giornalisti al seguito della squadra, i titolari romani contro gli Usa dovrebbero essere quelli schierati oggi con i fratini ad eccezione di Peruzzi, Materazzi e Inzaghi che dovrebbero lasciare spazio a Buffon, Cannavaro e Toni. (Apcom)
 
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RONALDINHO, ANCHE SE VINCO NON DIVENTO PELE'

Il piu' amato dai bambini, e anche dai grandi, almeno a giudicare da quanto succede quando Ronaldinho finisce di parlare. E' la sua prima conferenza stampa di questo Mondiale, e al termine e' tutto uno sgomitare fra cameramen e reporter per assicurarsi un autografo del simbolo dell'allegria di giocare al calcio, fra bicchieri che si rompono e lampade da ripresa televisiva e obiettivi fotografici che vanno in pezzi. Lui non arretra nemmeno di fronte al caos, distribuisce sorrisi e firme a tutti, e regala anche libri di fumetti in cui protagonista delle strisce di Mauricio De Sousa, il Walt Disney brasiliano, e' proprio il dentone di Porto Alegre che rifiuta i paragoni con Pele' e Maradona, ''perche' cerco di seguire le orme di questi miei idoli, ma ho ancora tanta strada da fare prima di raggiungerli. Non sono ancora O Rei''. Di sicuro pero' il cammino e' quello giusto, anche perche' e' fatto di vittorie: adesso manca l'ultimo tassello, quello che sarebbe la ciliegina sulla torta. ''Quest'anno finora ho vinto tutto, titolo spagnolo e Champions League - dice Ronaldinho - e per finire la stagione in bellezza e completare il mio sogno di realizzare la tripletta manca solo la conquista piu' difficile e bella, quella Coppa che e' la meta che tutti vorrebbero raggiungere. Io l'ho gia' portata a casa quattro anni fa, e ora vorrei ripetermi, anche perche' tutti se lo aspettano: sembra che questo Brasile non possa permettersi di arrivare secondo. I premi individuali? Conterebbe poco rivincerli se poi il Brasile non si confermasse campione''. A stimolarlo c'e' anche una convinzione precisa, questo e' un Mondiale molto piu' difficile del precedente, ci sarebbe quindi ancor piu' gusto nel riuscire a centrare l'Hexa. ''Ho visto molte partite - dice l'asso del Barcellona - e ho notato un netto innalzamento verso l'alto del livello tecnico generale. Ogni nazionale ha almeno tre o quattro giocatori di talento, gli ultimi esempi sono la Spagna e la Germania, che trovo molto migliorata rispetto alla Confederations Cup dell'anno scorso e in piu' gioca in casa''. Ronaldinho promuove anche gli arbitri: ''stanno proteggendo gli uomini di maggior classe, proprio come avevano promesso''. Il Brasile non ha incantato contro la Croazia, ma secondo il suo uomo piu' atteso non e' ancora il caso di preoccuparsi: ''noi facciamo sempre cosi', e' tipico del Brasile ai Mondiali partire piano e crescere progressivamente ad ogni partita. Fa parte della programmazione del nostro lavoro''. Per capirne di piu' lui parla spesso con Parreira: ''dialoghiamo a lungo - rivela Ronaldinho - e lui mi ripete sempre che qui i miei compiti sono diversi rispetto al Barcellona. Li' parto dalla sinistra e poi convergo verso il centro, in nazionale invece devo fare il classico numero 10 che gioca alle spalle di due attaccanti. Il mio lavoro e' questo: fornire gli assist a Ronaldo e Adriano, e fare in modo che uno di loro alla fine del Mondiale sia il capocannoniere''. La formula ha gia' funzionato nel 2002, quando pero' lui faceva la punta e alle sue spalle c'era Rivaldo. Il re dei bomber incoronato a Yokohama fu Ronaldo: ''non mi risulta che qui sia diventato un problema, crescera' assieme a tutta la squadra. Da lui ci serve piu' movimento per dare maggiore profondita' al nostro gioco''. Fuori dal campo, in questi giorni gli dispiace di non essersi concesso all'abbraccio della gente, al punto che il sindaco di Konigstein si e' lamentato della poca disponibilita' dei calciatori brasiliani. Ronaldinho e' uscito solo una volta, per andare a mangiare una pizza con Adriano. ''Ma non dipende da noi, ci sono anche esigenze di sicurezza - commenta - quindi ci hanno fatto stare quasi sempre in albergo: almeno siamo rimasti piu' concentrati...''. Cosi' negli ultimi giorni ha pensato soltanto all'Australia: ''domenica non sara' facile batterli, marcano duro, sanno di avere molta forza fisica e la usano''. Serve quindi un Roger Rabbit del pallone che salti piu' dei canguri e vinca sempre, come l'eroe dei fumetti che Ronaldinho e' appena diventato. (ANSA). foto: afp.com
 
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NONNA IAQUINTA, SE VA IN FINALE ANDRO' ANCH'IO

''Se l' Italia va in finale ai Mondiali prometto che andro' anch' io in Germania''. La promessa non viene da un tifoso qualunque, ma da un' arzilla nonna sulla settantina che mostra orgogliosa le foto del nipote, l' attaccante degli azzurri Vincenzo Iaquinta pubblicata sui vari giornali mentre esulta dopo il gol al Ghana ai Mondiali di Germania. Nonna Adele Gentile ha scoperto la passione del calcio quando suo nipote ha cominciato a calcare i campi d' Italia. Alle pareti del muro della sala da pranzo nella casa di Cutro, dove e' nato Giuseppe, il padre di Vincenzo Iaquinta, ci sono le foto che riassumono la carriera del bomber dell' Udinese originario proprio di questo centro alle porte di Crotone. Nonna Adele stravede per il nipote: 'Vincenzo dice e' molto attaccato a Cutro e appena puo' viene qui. Ed ogni volta sono baci e abbracci. E' un ragazzone che mi vuole bene. Speriamo che appena finiscono i mondiali torna, cosi' si fa un po' di mare. Martedi', dopo la partita con il Ghana, gli ho telefonato per fargli gli auguri. Lui mi ha detto che era contento e che, come poi ha fatto scrivere anche sui giornali, dedicava la vittoria a tutta la sua famiglia e Cutro. E' stata una gioia internazionale'. In vista della gara contro gli Usa di domani, nonna Adele si sta gia' preparando: ''Andro' a vederla alla chiesa del Crocifisso se mettono il maxi-schermo. Spero che Vincenzo possa giocare anche domani e per tutto il campionato mondiale''. Poi arriva la promessa: ''Se anche con i gol di Vincenzo andiamo in finale prometto che andro' in Germania''. La promessa di nonna Adele nasce anche dal fatto che tutti gli zii di Vincenzo Iaquinta sono partiti da Cutro alla volta di Reggiolo da dove, insieme al papa' Giuseppe, andranno poi in Germania a vedere la partita contro gli Stati Uniti per la quale hanno preparato anche uno striscione da esporre. ''Se non sbaglio - racconta ancora nonna Adela - c' e' scritto 'Iaquinta gol Cutro e' con te'''. Ed in effetti Cutro sta vivendo un momento magico grazie al suo campione. Questo grosso centro alle porte di Crotone dal gol del 2-0 al Ghana si sta scrollando di dosso quell' immagine negativa alla quale, gli eventi di cronaca l'avevano relegato. L' esaltazione sportiva portata da Iaquinta ha ridato un po' speranza a questo territorio dove e' fallito un tentativo di industralizzazione e dove i ragazzi come Iaquinta sono costretti a partire per trovare lavoro. Cutro, oggi, e' in festa, addobbata di tricolori in ogni angolo e foto e maglie di Iaquinta appaiono nei bar. Sportivi e non attendono con ansia le gare della nazionale di Lippi. Domani ci sara' di nuovo il maxi schermo nel campetto della parrocchia, e sale tricolori allestite in molti locali e bar del paese per guardare Vincenzo e la nazionale. E magari godersi un altro po' di ''gioia internazionale'' come dice Nonna Adele. (ANSA).
 
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CAMBIASSO, INFORTUNIO GONZALEZ ROVINA FESTA ARGENTINA
''L'infortunio di Lucho Gonzalez e' l'unica nota stonata in una giornata perfetta''. Esteban Cambiasso commenta ai microfoni di Sky il nettissimo 6-0 con cui l'Argentina ha travolto la Serbia Montenegro. Il centrocampista dell'Inter, partito dalla panchina, e' riuscito a partecipare alla festa del gol. ''Si, ma purtroppo c'e' stato l'infortunio di un compagno. E' l'unica cosa brutta della partita. Noi abbiamo fatto una gara praticamente perfetta. Siamo riusciti a fare tutto quello che volevamo fare. Purtroppo Lucho si e' fatto male, quindi la gioia non e' al cento per cento''. Gli attaccanti della nazionale di Jose' Pekerman oggi hanno brillato anche come uomini-assist. ''Ci stanchiamo a dire che gli attaccanti non devono fare solo gol. A volte fanno delle giocate con le quali portano via l'uomo e questo lascia piu' liberta' per noi. L'importante e' che si vinca, chi fa gol non conta. Sapevano che era una partita difficile. Adesso possiamo stare tranquilli: l'abbiamo resa semplice noi, perche' non e' facile vincere contro la Serbia''. (Adnkronos)
 
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CT USA, ITALIA NON HA PUNTI DEBOLI
''Se guardo la formazione dell'Italia, non riesco a trovare punti deboli''. Bruce Arena rende omaggio agli azzurri di Marcello Lippi alla vigilia del confronto diretto di Kaiserslautern. Domani, nella sfida valida per la seconda giornala del gruppo E, gli Usa si giocano le residue possibilita' di arrivare agli ottavi di finale ''Giochiamo contro una nazionale che non abbiamo mai battuto nelle precedenti cinque partite. Questo non significa che partiamo sconfitti'', dice Arena. Dobbiamo dare il massimo, sono convinto che riusciremo a creare qualche opportunita'. A quel punto dovremo essere abili e concreti''. Gli Stati Uniti sono chiamati a riscattare la negativa prova d'esordio persa 3-0 contro la Repubblica Ceca. ''Abbiamo analizzato la partita, abbiamo evidenziato gli errori commessi e ora siamo pronti a voltare pagina. Abbiamo lavorato bene in questo giorni e siamo pronti a scendere in campo. Questo non ci garantisce un risultato positivo, ma in allenamento abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilita'''. Tocca al capitano della selezione a stelle e strisce, Claudio Reyna, indicare i nomi degli azzurri piu' temibili. ''Mi vengono subito in mente Toni e Gilardino. Sono due bomber nati, sono predatori affamati di gol. Se gli capita una palla buona, la buttano dentro senza pensarci su''. La lista delle armi a disposizione di Lippi si allunga. ''Difficile non parlare di gente come Totti e Del Piero. Sono due grandi giocatori che possono fare la differenza in una squadra ricca di esperienza. Loro hanno vinto all'esordio e possono scendere in campo con maggiore tranquillita'. Gli italiani ci conoscono poco? Meglio cosi', speriamo che imparino qualcosa nella partita di domani''. (Adnkronos)
 
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ARGENTINA-SERBIA; ROSETTI SBAGLIA SOLO GOL CRESPO
Energico e positivo l'arbitraggio di Roberto Rosetti per Argentina-Serbia. Il fischietto italiano ha tenuto in pugno la direzione di una partita non facile, ammonendo quattro giocatori ed espellendo nel secondo tempo Kezman per un intervento violento su Mascherano, da dietro. Unica pecca in una direzione di gara ampiamente sufficiente il gol, valido, annullato a Crespo nel primo tempo: l'arbitro di Torino pero' e' stato spinto all'errore per il fuorigioco segnalatogli dall' assistente Copelli, che dalle immagini tv risulterebbe inesistente. Alla vigilia della gara gli argentini attendevano al varco Rosetti perche', giusto un anno fa, il 15 giugno 2005, alla Confederation Cup aveva arbitrato a Colonia la nazionale sudamericana in una partita che alla fine l'Argentina e' riuscita a vincere 2-1 contro la Tunisia, ma con due rigori contro (uno fallito) ed uno a favore. (ANSA).
 
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VALANGA ARGENTINA E IL BRASILE AMMETTE, UNO SHOW
''L'Argentina offre uno show e massacra la Serbia''. Il sito internet del quotidiano brasiliano 'O Globo' sottolinea con enfasi il devastante 6-0 imposto dalla selezione argentina alla Serbia oggi a Gelsenkirchen nella seconda giornata della fase a gironi dei Mondiali. ''Neanche il piu' ottimista degli argentini avrebbe immaginato che la sua nazionale sarebbe arrivata ad ottenere la seconda vittoria nella Coppa del Mondo in una maniera cosi' facile'', scrive O Globo, che sottolinea il ''golaço'' di ''Carlitos Tevez'', attaccante in forza al club brasiliano del Corinthians autore della quinta marcatura argentina con una splendida e travolgente azione personale. Sottolineano la spettacolarita' del successo argentino anche i siti dei quotidiani 'Gazeta' e 'Cosmo', che in home page apre con la ''goleada'' odierna ed una foto di Diego Armando Maradona a braccia levate sulle tribune della AufSchalke Arena di Gelsenkirchen. Il Brasile, che storicamente e' legato all'Argentina da una rivalita' accesissima, ha esordito martedi' nei Mondiali tedeschi battendo con un sofferto e deludente 1-0 la Croazia. (Adnkronos)
 
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ARGENTINA-SERBIA; MESSI LA STELLA, ESORDIO CON GOL
Alla fine il gioiello dell' Argentina Lionel Messi, 19 anni il prossimo 24 giugno, ce l' ha fatta ad entrare in campo e al 29' del secondo tempo ha preso il posto di Maxi Rodriguez, nel corso della partita all' Arena di Gelsenkirchen contro la Serbia. Messi ha prima fornito l' assist per la rete del 4-0 di Crespo e poi ha addirittura chiuso la goleada argentina con un delizioso tocco di destro su assist di Tevez. Per quello che viene definito l' erede di Maradona non poteva esserci migliore esordio. Al suo ingresso in campo anche il grande Diego non ha trattenuto la gioia e si e' lasciato andare a scene di esultanza. (ANSA).
 
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KAISERSLAUTERN "BLINDATA" PER ITALIA-USA
Grande dispiegamento di sicurezza per Italia-Stati Uniti a Kaiserslautern, seconda partita della nazionale italiana ai mondiali di calcio: la gara è considerata a rischio per l'impegno militare in Iraq dei due Paesi. Nei dintorni del Fritz-Walter Stadion saranno dispiegati 2.500 poliziotti tedeschi e 35 italiani, mentre gli steward saranno 1.100. Non è chiaro, invece, quanti rappresentanti delle forze dell'ordine statunitensi saranno coinvolti. Già da oggi ogni incrocio viene presidiato da una pattuglia della polizia. Dalla FIGC è stato spiegato che non c'è nessun allarme particolare e che le decisioni vengo prese in stretto coordinamento con tra le autorità locali, statunitensi e italiane. Francesco Pompeo Tagliente, il funzionario del ministero degli Interni responsabile della sicurezza al seguito della nazionale, ha partecipato nel primo pomeriggio a un vertice con la polizia tedesca e ha invitato i tifosi italiani a raggiungere l'impianto con la massima serenità. Lo stesso albergo della nazionale è quello scelto all'epoca dei sopralluoghi dello staff azzurro: si trova su una collinetta nella località di Omburg e non c'è nessuna misura di sicurezza specifica oltre a quella che la FIFA solitamente predispone con le nazionali che si qualificano al mondiale.
(APCOM)
 
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ARGENTINA-SERBIA 6-0

Argentina batte Serbia 6-0 (3-0) in una gara del gruppo C dei Mondiali.
Argentina (4-3-1-2): Abbondanzieri 6.5, Burdisso 6, Ayala 6, Heinze 6.5, Sorin 6.5, Lucho Gonzalez sv (dal 17' pt Cambiasso 7), Mascherano 7, Maxi Rodriguez 7 (29' st Messi 7), Riquelme 7.5, Saviola 7.5 (13' st Tevez 7), Crespo 7. (12 Franco, 23 Ustari, 4 Coloccini, 17 Cufre', 15 Milito, 13 Scaloni, 16 Aimar, 20 Cruz, 14 Palacio). All.: Pekerman 7.5.
Serbia-Montenegro (4-4-2): Jevric 5.5, Gavrancic 5, Krstajic 5, Dudic 5, Predrag Djordjevic 6, Duljaj 5, Nadj 5 (1' st Ergic 5), Stankovic 5, Koroman 5 (4' st Ljuboja 5), Milosevic 5 (24' st Vukic sv), Kezman 4. (12 Kovacevic, 23 Stojkovic, 3 Dragutinovic, 13 Basta, 14 Nenad Djordovic, 22 Ilic, 19 Zigic). All: Petkovic 5.
Arbitro: Rosetti (Ita) 6.5.
Reti: nel pt al 6' e al 41' Maxi Rodriguez, 31' Cambiasso; nel st 33' Crespo, 39' Tevez, 43' Messi. Angoli: 4 a 3 per la Serbia. Recupero: 2' e 1'.
Espulsi: al 20' st Kezman per fallo da dietro su Mascherano.
Ammoniti: Koroman e Krstajic per gioco falloso; Nadj e Crespo per gioco non regolamentare Spettatori: 52 mila.
I GOL - 6' pt: Maxi Rodriguez da sinistra buca la difesa su assist di Saviola e con un tocco di punta batte Jevric. - 31' pt: grande azione argentina con Saviola-Cambiasso-Crespo che di tacco restituisce a Cambiasso. Con il sinistro l'interista batte Jevric. - 41' pt: altra grande azione di Saviola che recupera palla e tira, Jevric respinge ma Maxi Rodriguez ancora una volta da sinistra irrompe e batte in rete. - 33' st: Messi da poco entrato vola sulla sinistra dell'attacco argentino e mette dentro per Crespo che di piatto deposita in rete. - 39' st: Carlos Tevez dribbla due difensori e di sinistra deposita la palla sul palo lungo del portiere serbo. - 43' st: segna Messi, assistito da Crespo e Tevez che gli creano un'autostrada in aerea ed il girellino argentino non puo' sbagliare.
(ANSA).
 
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L'ARGENTINA TRAVOLGE LA SERBIA, TENNISTICO 6-0
Travolgente vittoria con un punteggio tennistico dell'Argentina contro la Serbia-Montenegro: 6 a 0. In gol Maxi Rodriguez due volte, Cambiasso, Crespo, Tevez e infine l'idolo Messi. Decine di migliaia di tifosi argentini in delirio sugli spalti, con un tifoso straordinario: Diego Armando Maradona. La Serbia e' eliminata. (AGI)
 
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GERMANIA; KLINSMANN CONCEDE 30 0RE DI RIPOSO
Un giorno e mezzo di riposo non capita spesso a un calciatore che partecipa a un Mondiale, ma Jurgen Klinsmann non e' certo un tecnico come gli altri. Lo sanno bene i suoi giocatori che, dopo l'allenamento di stamattina, sono liberi di fare cio' che vogliono fino a sabato sera, quando dovranno tornare nella sede del ritiro a Berlino. Poco importa se martedi' la Germania gioca contro l'Ecuador per conquistare un importantissimo primo posto nel girone: Klinsmann ha lasciato totale liberta' ai suoi giocatori che potranno anche tornare nelle loro citta', e non solo. ''Per me - ha detto il ct tedesco - possono anche andare a ballare tanto so che non troverete nessun giocatore alle 3 di notte nelle discoteche di Berlino. Tengono troppo a questa coppa del mondo e sono dei professionisti, quindi e' giusto concedere loro del tempo libero''. I giocatori tedeschi avranno quindi 30 ore di liberta', piu' di quante ne avevano gia' avute domenica scorsa quando Klinsmann aveva lasciato l'intero giornata libera. Questa volta, pero', avranno anche una notte a disposizione, con la possibilita' quindi di tornare anche a casa. (ANSA).
 
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LE PARTITE DI OGGI 16 GIUGNO
ORE 15.00 ARGENTINA-SERBIA&MONTENEGRO GRUPPO C
Dopo la bella vittoria per 2-1 contro la Costa d'Avorio, torna in campo l'Argentina di Crespo e della giovane promessa Lionel Messi. Il ct Pekerman comunque non farà scendere in campo nemmeno per la seconda partita contro la Serbia-Montenegro, il talento del Barcellona per un per un piccolo problema al piede sinistro. In attacco confermata la coppia Crespo-Saviola con alle loro spalle Riquelme. La difesa verrà guidata dal veterano Ayala con Heinze centrale e Sorin e Burdisso sulle fasce; a centrocampo Gonzalez prenderà il posto dell'interista Cambiasso. Con un'altra affermazione l'Argentina si garantirebbe la qualificazione agli ottavi di finale. La Serbia-Montenegro dovrà riscattare la sconfitta per 1-0 contro l'Olanda. Quella con l'Argentina è la prima partita che il ct Petkovic dovrà giocare senza la sua stella Nemaja Vidic infortunatosi ai legamenti del ginocchio. In questa, che per i serbi si può considerare l'incontro del dentro o fuori, il tecnico si affida all'estro di Djordjevic ed alla sostanza di Stankovic; in attacco la coppia Kezman-Zigic.
ARGENTINA (4-3-1-2) - 1 Abbondanzieri, 21 Burdisso, 2 Ayala, 6 Heinze, 3 Pablo Sorin; 22 Gonzalez, 8 Mascherano, 18 Rodriguez, 10 Riquelme; 7 Saviola, 9 Crespo. Ct: Jose Pekerman SERBIA-MONTENEGRO (4-4-2) - 1 Jevric, 4 Duljaj, 6 Gavrancic, 20 Krstajic, 3 Dragutinovic; 17 Nadj, 10 Stankovic, 11 Djordjevic, 7 Koroman; 8 Kezman, 19 Zigic. Ct: Ilija Petkovic
Arbitro: Roberto Rosetti (Ita)
Città e stadio: Gelsenkirchen, Veltins Arena
Diretta Tv: ore 15.00 Sky Mondiale 1 e Rai 1.

ORE 18.00 OLANDA-COSTA D'AVORIO GRUPPO C
Ruud van Nistelrooy contro Didier Drogba, l'attaccante del Manchester United contro quello del Chelsea. E' questo il duello più interessante nel match di domani per la seconda giornata del gruppo C tra Olanda e Costa d'Avorio. Gli "orange" di Marco van Basten, reduci dalla vittoria per 1-0 ottenuta contro la Serbia-Montenegro, cercano i tre punti per ipotecare il passaggio del turno. Gli ivoriani, sconfitti 2-1 dall'Argentina, vogliono la vittoria che li rimetterebbe in corsa. Tutto confermato per l'Olanda a partire dal giovane e scatenato attaccante del Chelsea Arjen Robben, mentre il centrocampista Rafael van der Vaart rimarrà in panchina nonostante abbia completamente recuperato dall'infortunio alla caviglia. Riconfermato dunque il centrocampo che ha ben figurato nell'esordio mondiale con Van Bommel, Sneijder, Cocu e Van Persie. Un solo cambio invece tra le fila della Costa d'Avorio. Il ct Henri Michel ha infatti deciso di rinunciare al playmaker Kalou, in favore di Aruna Dindane che andrà ad affiancare Drogba e Keita nella linea degli attaccanti.
OLANDA (4-4-2) - 1 Van der Sar; 14 Heitinga, 13 Ooijer, 4 Mathijsen, 5 Van Bronckhorst; 18 Van Bommel, 20 Sneijder, 8 Cocu, 17 Van Persie; 9 Van Nistelrooy, 11 Robben. C.t.: Marco Van Basten
COSTA D'AVORIO (4-3-3) - 1 Tizie; 21 Eboue, 4 Kolo Toure, 2 Boka, 12 Meite; 5 Zokora, 2 Akale, 19 Yaya Toure; 15 Dindane, 18 Keita, 11 Drogba. C.t.: Henri Michel
Arbitro: Oscar Ruiz (Col)
Città e stadio: Stoccarda, Gottlieb Daimler Stadion
Diretta tv: ore 18, Sky Mondiale 1

ORE 21.00 MESSICO-ANGOLA GRUPPO D
Sarà Messico - Angola la prima partita della seconda giornata del Gruppo D. Dopo la vittoria contro l'Iran, la squadra dell'America Latina allenata dal ct Ricardo Antonio La Volpe, spera nel colpaccio: battendo la squadra africana, può assicurarsi il passaggio del turno con una gara d'anticipo. Francisco Fonseca è pronto a sostituire l'attaccante Jared Borgetti, infortunatosi al muscolo della coscia sinistra nella partita d'esordio. Il tecnico dell'Angola Luis Oliveira Goncalves è intenzionato a schierare la stessa formazione sconfitta nella gara d'apertura, nonostante la rischiesta dell'attaccante Fabrice Akwa di affiancargli un'altra punta. Loco, Jamba e Andre Macanga sono diffidati, quindi dovranno prestare maggiore attenzione per non farsi nuovamente ammonire e rischiare quindi di saltare l'ultima gara del girone.
MESSICO (4-4-2) - 1 Sánchez; 4 Márquez, 5 Osorio, 3 Salcido, 14 Pineda; 16 Méndez, 8 Pardo, 6 Torrado, 7 Naelson; 10 Franco, 19 Bravo. C.t.: Ricardo Antonio La Volpe
ANGOLA (4-5-1) - 1 Ricardo; 20 Locó, 3 Jamba, 5 Kali, 21 Delgado; 17 Ze Kalanga, 8 Macanga, 7 Figueiredo, 11 Mateus, 14 Mendonca; 10 Akwa. C.t.: Luis Oliveira Goncalves Arbitro: Shamsul Maidin (Singapore)
Città e stadio: Hannover, "Awd Arena"
Diretta Tv: ore 21.00 Sky Mondiale 1 TELECRONISTA GIANLUCA DI MARZIO
(APCOM)
 
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BRASILE; ADRIANO, CON ROBINHO MI TROVO MEGLIO

''Con Robinho mi trovo piu' a mio agio''. Lo garantisce Adriano, commentando in serata la prova del Brasile contro la Croazia, e quanto e' successo dopo la sostituzione di Ronaldo. ''Robinho e' subito entrato in partita - ha detto l'Imperatore - e si e' mosso bene, servendomi un pallone che quasi trasformavo in rete. Mi ha dato una grossa mano e io ho potuto giocare piu' vicino all'area di porta. Lui torna spesso dietro a prendere palla''. Ma come mai lui e Ronaldo sono andati cosi' male contro la Croazia? ''Perche' - e' la risposta di Adriano - i difensori avversari ci hanno marcato molto bene, e poi loro tenevano dietro sette o otto giocatori alla volta''. (ANSA).
 
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