giovedì, giugno 22, 2006
VITTORIA DELL'ITALIA, IL BEL PAESE FESTEGGIA
MILANO:
Circa tremila tifosi hanno assistito alla vittoria dell'Italia sulla Repubblica Ceca davanti al maxischermo di piazza Duomo a Milano. Tantissime le bandiere tricolore che i tifosi hanno sventolato dall'inizio alla fine del match. Molti ragazzi indossavano la maglia azzurra, quella di Totti la piu' gettonata. Faceva molto caldo, ma all'inizio della partita i tifosi azzurri hanno sofferto soprattutto per le due occasioni fallite dalla Repubblica Ceca, entrambe sventate dagli interventi dell'applauditissimo Gigi Buffon. Preso di mira dai fischi non appena toccava il pallone, invece, lo juventino capitano dei cechi, Pavel Nedved. La piazza e' letteralmente esplosa ai gol del nerazzurro Materazzi e del rossonero Inzaghi. Al fischio finale e' iniziata la festa, tra fumogeni, trombette a gas e qualche carosello di macchine. Il tutto per la gioia di alcuni gruppi di giapponesi, che si sono scatenati a scattare foto ai tifosi, dopo aver girato increduli per i negozi del centro di Milano, completamente vuoti per tutta la durata del match. (ANSA).
ROMA:
Circa tremila tifosi hanno assistito alla vittoria dell'Italia sulla Repubblica Ceca davanti al maxischermo di piazza Duomo a Milano. Tantissime le bandiere tricolore che i tifosi hanno sventolato dall'inizio alla fine del match. Molti ragazzi indossavano la maglia azzurra, quella di Totti la piu' gettonata. Faceva molto caldo, ma all'inizio della partita i tifosi azzurri hanno sofferto soprattutto per le due occasioni fallite dalla Repubblica Ceca, entrambe sventate dagli interventi dell'applauditissimo Gigi Buffon. Preso di mira dai fischi non appena toccava il pallone, invece, lo juventino capitano dei cechi, Pavel Nedved. La piazza e' letteralmente esplosa ai gol del nerazzurro Materazzi e del rossonero Inzaghi. Al fischio finale e' iniziata la festa, tra fumogeni, trombette a gas e qualche carosello di macchine. Il tutto per la gioia di alcuni gruppi di giapponesi, che si sono scatenati a scattare foto ai tifosi, dopo aver girato increduli per i negozi del centro di Milano, completamente vuoti per tutta la durata del match. (ANSA).
TORINO:
Torino come Amburgo, piazza San Carlo come l' Aol Arena. La partita dell' Italia contro la Repubblica Ceca ha ipnotizzato per due ore il capoluogo piemontese. Compresi i tifosi della Juventus, in prima fila davanti ai maxi schermo allestiti nella storica piazza torinese e ad Atrium, i padiglioni espositivi lasciati in eredita' dalle Olimpiadi. ''Meglio ingannare l' ansia per i deferimenti con un po' di calcio vero'', commenta Luigi, impiegato di 31 anni, quindici dei quali trascorsi in curva a tifare per la Juve. ''Anche perche' adesso facciamo festa, dopo non lo sappiamo'', aggiunge il suo collega Stefano, maglietta azzurra con tanto di scritta Italia sul petto. I colori bianconeri si mescolano al tricolore di bandiere e cappellini delle duemila persone che affollano piazza San Carlo. E in cima al balcone di un palazzo storico c' e' persino una gigantesca bandiera del Torino neopromosso in serie A. Potere della nazionale, che con la sua magia riesce a far dimenticare la rivalita' fra le due tifoserie. Accade cosi' che bianconeri e granata si trovino gomito a gomito, che un idolo juventino come Pavel Nedved venga trattato come il peggiore dei nemici o che Buffon sia eletto santo a furor di popolo. ''E meno male che c' e' la Seredova che lo tiene su di morale'', borbotta un anziano in bretelle. Inzaghi, odiatissimo tanto dagli juventini quanto dai granata, viene applaudito come se fosse il giocatore preferito della citta' e Lippi, croce e delizia dei torinesi, e' incoronato ''il migliore dei migliori''. Al fischio finale del messicano Benito Archundia partono i caroselli delle auto, che rianimano la Torino fantasma delle due ore precedenti. A far festa sono soprattutto studenti in motorino, quelli che si godono gia' le vacanze estive e quelli ancora alle prese con maturita' ed esami di fine anno. Ma ci sono anche avvenenti signorine in abiti succinti, pronte a rinunciare a qualche ora di shopping solo per la nazionale, e persino distinti impiegati in giacca e cravatta nonostante i 31 gradi di questo grigio pomeriggio d' estate. L' amore per la nazionale fa fare anche questo. (ANSA).
 
posted by Sandromex at 7:02 PM | Permalink |


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