Pagelle degli azzurri dopo Italia-Repubblica Ceca, terza partita del gruppo E dei Mondiali 2006.
BUFFON 7.5: la prima parata importante dopo pochi minuti, in uscita su Baros. Al 12' e al 15' esplode in due tuffi su altrettanti tiri rasoterra di Nedved, ingaggiando un duello personale per dire che e' tornato il numero 1 azzurro. Reattivo, spesso fa il difensore aggiunto, costretto dai passaggi all'indietro avventati dei suoi compagni. Ma la cosa strepitosa la fa nel secondo tempo, quando vola a respingere l'ennesima 'botta' di Nedved. ZAMBROTTA 6.5: e' parecchio intimorito dell'accoppiata Plasil-Nedved, e soprattutto del secondo. L'Italia soffre lo stesso da quella parte. Nel secondo tempo, con Nedved piu' centrale, riconquista la fascia e apre il gioco. CANNAVARO 8: primo tempo gigantesco su Baros, un mix di velocita' e tecnica che tiene in ansia da solo tutta la difesa azzurra. Ci pensa il capitano: anticipi, pressione fisica, corsa, senso della posizione. Una sola volta gli sfugge, all'inizio, ma e' merito di un gran lancio di Nedved. Poi Baros esce per tirarlo fuori, ma lui non ci casca e si piazza a dirigere la difesa. Al 13' st sfiora il raddoppio con una girata al volo
NESTA sv: Dal 16' pt MATERAZZI 7.5: vola in cielo per un gol di testa vecchio stampa, su calcio d'angolo. Poi vive una partita schizofrenica, tra svarioni, insicurezze, appoggi da regista, recuperi su Nedved. Insomma, l'immagine dell'Italia.
GROSSO 6.5: tre discese pericolose nel primo tempo, ma i cross non trovano sponda a centro area. Soffre in fase di copertura per le avanzate di Grygera o Poborski, soprattutto quando esce Nesta. Ma a differenza di Zambrotta, lui la fascia non lascia in appalto agli avversari.
GATTUSO 6: tanta corsa, ma e' quasi sempre messo in mezzo dal palleggio rasoterra dei ceki. Ingaggia sulla trequarti un duello personale con Nedved: lui ci mette il fisico, l'avversario il passo. Cosi' e' costretto anche a fermarlo con un semiplaccaggio per il quale si prende l'ammonizione. Cresce nella ripresa, quando gli avversari calano e l'Italia si piazza meglio
PIRLO 6.5: anche stasera e' il piu' lucido degli azzurri, anche se il suo ritmo cadenzato poco si adatta al contesto. Il pallone gli rimane troppo spesso dai piedi, perche' nessuno si lancia negli spazi giusti. Suo il lancio dal quale parte l'azione del gol
PERROTTA 6.5: soffre a trovare la posizione, poi praticamente fa l'uomo ovunque. Vale pero' per lui il discorso di Gattuso: troppo spesso tagliato fuori. Prova dalla fine del primo tempo inserimenti, ma il dialogo con Totti non sempre e' felice. Anzi, prima del gol i due si ostacolano addirittura in area. Sfiora il gol a inizio ripresa. Dal suo piede parte la palla del 2-0 di Inzaghi. CAMORANESI 5.5: il rientro da titolare non e' dei piu' felici. Appare a lungo confusionario, prima da esterno destro del tridente poi da centrocampista. Alla fine si piazza a destra, e gioca tanti palloni semplici con Zambrotta o in appoggio ai due centrali di centrocampo. Nel secondo tempo si propone in avanti, e due volte almeno e' pericoloso. Dal 28' st BARONE sv.
TOTTI 6: Giustifica la sua presenza anche solo con lo stop improvviso che costringe al fallo da espulsione (secondo 'giallo') Plasik. Poi un gran tiro neutralizzato dal volo di Cech e poco altro. Ne' seconda punta, ne' trequartista, semplicemente libero di cercarsi gli spazi. Plasik prova a toglierglieli, marcandolo stretto fino al doppio giallo: lui pero' e' ancora molto indietro di condizione. Prova un paio d'aperture e carica una volta il destro, scippato da un recupero di Nedved.
GILARDINO 6: sempre spalle alla porta, prende tante botte senza mai la soddisfazione di vedersi fischiare un fallo a favore. Partita di sacrificio. Dal 15' st
INZAGHI 6.5: entra e da' subito fastidio. Sbaglia un gol facile di testa alla mezzora, ne segna uno di sano egoismo allo scadere. Ed e' quello che toglie ogni patema a Lippi.
All. LIPPI 6.5: E' agli ottavi, obiettivo minimo di questa spedizione e tutto sommato traguardo raggiunto anche dai suoi predecessori. Pero' e' periodo di vacche magrissime per il calcio italiano, e non era scontato arrivarci alla sfida di lunedi' prossimo a Kaisersalutern. La formazione e' certo piu' equilibrata di quella con gli Usa, ma la fatica e' ugualmente tanta. Decidono due riserve: indovinati gli innesti o sbagliate le scelte iniziali?
(ANSA).