NAPOLI:
Il rigore di Grosso e' la conferma dopo un pomeriggio di segni e di rumori noti, in cui la citta' se lo e' detto e ridetto: a Napoli, la notte fra il 9 e il 10 luglio segna il passaggio dall'ultimo del vecchio al primo giorno di un nuovo anno. E la citta' da cui e' partita l'inchiesta che ha provato mettere fuori gioco il calcio italiano festeggia come a Capodanno, facendosi 'esplodere'. Botti, petardi, bombe, di quelle pericolose, che fanno saltare dita e mani, e naturalmente fuochi, a mare, perche' il golfo se e' festa davvero deve andare in fumo. Non e' dicembre: e se le fontane sono state chiuse dal Comune per evitare che gli scugnizzi facendosi il bagno in massa potessero farsi male - ma tanto in quella del carciofo ci sono entrati lo stesso, e hanno fatto il bagno nell'acqua residua - i napoletani cercano il mare, e si lanciano dagli scogli di Castel dell'Ovo. Fra migliaia di clacson impazziti, auto sature. Quando il 'suo' Cannavaro alza la coppa del mondo - ''ce lo abbiamo solo noi...'' cantano in coro alla Loggetta presidio del calciatore napoletano - laddove la citta' e' ancora semivuota la festa straborda in strada dalle case. La gioia si ascolta, si segue come era possibile fare con la tensione durante i rigori: le urla e la raucedine, le trombe e le bandiere, bottiglie in frantumi, i petardi, e si salvi chi puo'. I napoletani hanno preferito seguire a casa i primi due tempi di quest'ultima partita, a un passo dal sogno, piuttosto che nelle piazze dove sono confluite poche centinaia di persone. Cosi' e' stato a Scampia, in Piazza Mercato, a Piazza Vanvitelli, mentre circa 4000 tifosi hanno scelto lo schermo di piazza del Plebiscito. Poi la folla cresce, e dopo i supplementari nell'agora' ci sono i primi 30.000. Ecco poi l'invasione, l'assalto, gia' visti martedi' notte. Istituzioni e forze dell'ordine hanno supplicato di non distruggerla, la bella Napoli, in caso di vittoria. Si spera che ascoltino: quelli che viaggiano in tre sui motorini, in cinque sulle moto, grappoli di sei-sette persone sui cofani e sui tetti delle automobili. Molti cassonetti sono gia' incendiati. Sono stati i primi a crederci in questa vittoria, esibendo una coppa del mondo in piazza del Plebiscito, di cartapesta, contraddetta ogni scaramanzia: ''Tanto l'Italia vince''. Il kitsch, l'esagerazione di 'casa nostra': cortei funebri attorno alle bare, in cui rinchiudere l'avversario francese, con tanto di corone di fiori e manifesti mortuari, a colore. C'e' anche Luisella Fariello, che ha 83 anni, nota come Luisella Forza Napoli: Cannavaro le fece tirare un rigore, ricorda, quando era ancora un ragazzo. A Napoli questa vittoria e' innanzitutto di Fabio: tutti indossano la maglietta numero 5 stasera, anche i cani.
Tutti nella fontana a festeggiare con un bagno la vittoria: cosi' a Roma a Fontana di Trevi, intonando l'inno nazionale, molti tifosi hanno dimostrato la loro gioia. E sono migliaia i tifosi che dopo la vittoria della Nazionale azzurra contro la Francia a Berlino si sono riversate nel centro di Roma, molte le piazze diventate luoghi di appuntamento per festeggiare con caroselli, canti e balli improvvisati la vittoria degli azzurri. E nonostante un fiume di persone e di tricolori abbia invaso Campo de' Fiori, Piazza Venezia e tutte le vie del centro storico la situazione rimane comunque tranquilla e non si registrano episodi particolari. Per le vie del cuore della capitale i tifosi fanno sentire la propria voce, ma anche nella periferia della citta' impazzano giovani e meno giovani che a bordo di auto e scooter sfrecciano per le strade accompagnando i caroselli con 'strombazzate' di clacson e trombette. Per la strada a sostenere i tifosi in auto o sui motorini, tanti bambini e anziani che si fermano sui marciapiedi per incitare la festa e tenendo in alto le bandiere tricolori. Sono tanti i ragazzi che girano per le strade di Roma con gli sportelloni delle auto aperti o seduti fuori dai finestrini. (ANSA).
MILANO:
Decine di persone, in particolare alcuni ragazzi anche in mutande, si sono buttati nella fontana di piazza San Babila, nel cuore di Milano, in una zona che e' letteralmente in preda al delirio per la vittoria dell'Italia. Intanto, tutto attorno, il traffico nelle strade sta impazzendo. Ci sono in giro automezzi di ogni genere: si sono visti una vecchia macchina, senza finestrini, completamente dipinta di tricolore e con un gruppetto di ragazzi a bordo. Un altro gruppo di giovani ha invece deciso di percorrere le strade cittadine con un carro trascinato da un trattore, anche questo con i colori bianco-rosso-verde. (ANSA)
VENEZIA:
Tuffi in laguna a Venezia e nelle fontane nelle altre citta' del Veneto. Nessuno ha atteso di vedere alzare la Coppa del Mondo a Fabio Cannavaro, tutti abbondantemente prima della cerimonia di premiazione si sono riversati per strada. Cosi' il Veneto sta festeggiando la vittoria dell'Italia ai Mondiali di Germania 2006. A Venezia, generalmente sobria e refrattaria a questo genere di manifestazioni, c'e' chi non ha resistito e si e' buttato in acqua. Nella terraferma, a Mestre, bagno nella fontana della centrale Piazza Ferretto mentre Corso del Popolo, il viale principale, si e' trasformato in passerella per auto, moto e persone a piedi rigorosamente ammantate di tricolore. Clacson all'impazzata e petardi come colonna sonora. A Padova, dove in migliaia hanno assistito al match su megaschermo in Prato della Valle, la festa e' scoppiata subito dopo il rigore di Fabio Grosso e si prospetta per la citta' una sorta di ''notte bianca'' tinta d'azzurro. A Verona tuffi nella fontana di Piazza Bra a ridosso dell'Arena e caroselli d'auto interminabili cosi' come a Vicenza e a Treviso. (ANSA)
MESSINA:
Tuffi in laguna a Venezia e nelle fontane nelle altre citta' del Veneto. Nessuno ha atteso di vedere alzare la Coppa del Mondo a Fabio Cannavaro, tutti abbondantemente prima della cerimonia di premiazione si sono riversati per strada. Cosi' il Veneto sta festeggiando la vittoria dell'Italia ai Mondiali di Germania 2006. A Venezia, generalmente sobria e refrattaria a questo genere di manifestazioni, c'e' chi non ha resistito e si e' buttato in acqua. Nella terraferma, a Mestre, bagno nella fontana della centrale Piazza Ferretto mentre Corso del Popolo, il viale principale, si e' trasformato in passerella per auto, moto e persone a piedi rigorosamente ammantate di tricolore. Clacson all'impazzata e petardi come colonna sonora. A Padova, dove in migliaia hanno assistito al match su megaschermo in Prato della Valle, la festa e' scoppiata subito dopo il rigore di Fabio Grosso e si prospetta per la citta' una sorta di ''notte bianca'' tinta d'azzurro. A Verona tuffi nella fontana di Piazza Bra a ridosso dell'Arena e caroselli d'auto interminabili cosi' come a Vicenza e a Treviso. (ANSA)
LONDRA:
Migliaia di italiani in festa per la vittoria degli azzurri sulla Francia hanno trasformato il centro di Londra in un mare di bianco rosso e verde. Soho, Piccadilly e Trafalgar square sono invase da tifosi che sventolano bandiere, soffiano nei fischietti e suonano i clacson delle auto e tamburi. Il traffico nel centro della capitale britannica si e' praticamente bloccato quando alla fine della partita i tifosi sono usciti dai pub e dei bar dove avevano assistito all'incontro e si sono riversati nelle strade festeggiando rumorosamente. Centinaia di italiani hanno affollato fino all'inverosimile il il piccolo Bar Italia, a Soho, dove su un grande schermo e' stata trasmessa la partita. I molti che non hanno trovato posto all'interno hanno dovuto contentarsi di ascoltare la telecronaca dall'esterno. Mentre la festa va avanti la polizia controlla i tifosi e richiama all'ordine i piu' intemperanti. Un giovane avvolto nel tricolore che era salito sul tetto di un autobus rimasto bloccato dal traffico a Piccadilly e' stato allontanato da un agente. (ANSA).
LOS ANGLES:
Anche a Los Angeles, un boato ha accolto la vittoria dell'Italia: diverse erano le feste organizzate per permettere ai tifosi di assistere alla finale di Coppa del Mondo su maxi-schermi e le piazze si sono soprattutto riempite di latinos che, dopo l'eliminazione del Messico, avevano adottato gli azzurri come squadra preferita. Al contrario di citta' come Boston, New York o San Francisco la comunita' italiana di Los Angeles non vive in un'area ben determinata della citta' e per questo la festa non aveva un baricentro preciso. Molti tifosi hanno deciso, com'e' tradizione in California, di riunirsi a piccoli gruppi in case private dove tv e barbecue erano padroni. La finale ha pure destato interesse del pubblico americano: quasi tutti i locali pubblici hanno sintonizzato le televisioni sulla diretta della partita. L'Istituto di Cultura italiano ha co-organizzato un evento all'Egypthian Theatre su Hollywood Boulevard, con tanto di maxischermo di circa venti metri di fronte al quale si sono assiepati un centinaio di tifosi, che hanno poi festeggiato invadendo pacificamente Hollywood Boulevard, sventolando bandiere e inneggiando alla nazionale. Anche a Downtown, centro economico della citta' del cinema, erano stati piazzati alcuni maxischermi, ma li' non c'e' stata ressa, forse per via della giornata caldissima. Alla fine, nonostante Los Angeles sia citta' di autostrade piu' che di strade, qualche italiano e' sceso in strada a festeggiare strombazzando con l'auto imbandierata, ricevendo gli applausi dei passanti. (ANSA)