lunedì, luglio 10, 2006
TORNANO I CAMPIONI, DELIRIO AZZURRO

Erano partiti lasciandosi alle spalle gli enormi problemi del calcio italiano e il malumore dell'opinione pubblica. Sono stati criticati, a volte fischiati e contestati, poi applauditi e infine osannati quasi come degli eroi al loro rientro in Italia con la coppa del Mondo. Strana sorte, quella che ha atteso per circa un mese la nazionale di Marcello Lippi e che si e' definitivamente compiuta oggi pomeriggio in un clima di grande festa all'aeroporto di Pratica di Mare. Il volo degli azzurri, partito da Duesseldorf alle 17 circa, ha toccato terra in Italia alle 18.36. Ad attenderlo, migliaia di persone e bandiere tricolori, una folla di fotografi e giornalisti e la pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori, decollata dallo scalo militare per scortare il volo charter dei campioni del mondo quando era ormai in prossimita' dell'aeroporto. Dopo l'atterraggio, il primo a scendere trionfalmente le scale portando con se' la coppa del Mondo e' stato il capitano Fabio Cannavaro, seguito dal ct Marcello Lippi e dal capodelegazione della nazionale italiana Giancarlo Abete. ''Abbiamo compiuto un'impresa storica'', ha detto Cannavaro quasi travolto dalla folla. ''Era un sogno, ma ora e' una bella realta'. Festeggiare le cento presenze con una vittoria cosi' importante e' una grande soddisfazione per me. Abbiamo visto le immagini in tv, l'Italia e' impazzita, ci siamo resi conto di aver compiuto un'impresa storica''. Gli azzurri sono storditi, quasi non si aspettassero una simile accoglienza: ''Un anno come su un disco volante -ha detto Gianluigi Buffon-. E' difficile trovare un equilibrio dopo un anno simile''. ''La nostra -ha aggiunto il portiere- e' una nazionale che mette da parte le finezze, e' piu' rude ma piace di piu' alla gente. Vincere il Mondiale e' una cosa immensa, l'importanza di questa coppa non l'abbiamo ancora capita bene''. Francesco Totti,accompagnato dalla moglie Ilary Blasi e dal figlio Christian, non riesce nemmeno a parlare, tanto e' l'affetto della 'sua' citta'. Per Alessandro Del Piero l'attesa non finiva mai: ''E' stato troppo lungo questo volo -dice- sono contento di poter festeggiare in Italia. Che emozione!''. Gli azzurri sembrano storditi. ''Penso -ha detto Gattuso- che la gioia e la consapevolezza di aver fatto qualcosa d'importante arriveranno tutte insieme. Questa vittoria ce la godremo pian piano''. Difficile mantenere la calma, difficile rimanere lucidi. Persino Marcello Lippi non puo' fare a meno di 'decollare'. ''In questo momento -ha detto raggiante il ct- non possiamo volare basso. Dobbiamo volare alto in tutti i sensi visto che siamo contenti, felici e entusiasti: e' giusto volare alti. Sono felicissimo e non c'e' piu' la tensione che c'era ieri. Alcuni giocatori si sono rasati -ha raccontato Lippi-, me lo hanno proposto anche a me ma sono convinto che sono una cosa sgradevole con i capelli cortissimi''. Dopo le feste, arrivera' anche il momento delle decisioni. La giornata di domani dovrebbe essere dedicata all'incontro tra il ct, il commissario della Figc Guido Rossi e il capo della delegazione azzurra in Germania, Giancarlo Abete. Sul tavolo, ovviamente, un solo argomento: il futuro del commissario tecnico. ''Quando arrivi in cima -ha detto Lippi stamattina nell'ultima conferenza tenuta in terra tedesca- ti rendi conto di quanto sia difficile arrivare, di quanto sia gratificante e bello trovare nuove motivazioni, nuovi stimoli, nuova concentrazione nel lavoro per rimanere a questi livelli. La sfida e' quella li'. Poi uno, quando ha 70 anni decide se e' il momento di fermarsi, ma io ho intenzione di fare ancora il mio lavoro''. I giocatori subito dopo la partita di ieri hanno intonato il coro: ''Non ci lasciare, Marcello non ci lasciare''. L'incertezza, pero', resta: ''Nel mio prossimo lavoro spero di avere la stessa complicita' che ho avuto finora con i miei giocatori'', ha affermato il ct, affrettandosi poi a precisare: ''Nel mio prossimo lavoro...e intendo esso sia con o senza la Nazionale''. Il suo contratto con la nazionale scadra' il 15 luglio, ma il dubbio non durera' cosi' a lungo. Le parole di Abete, primo 'consigliere' istituzionale di Lippi, sembrano confermare la 'sensazione', ovvero che il ct voglia chiudere nel migliore dei modi la sua avventura in azzurro dopo aver raggiunto l'obiettivo. Non e' azzardato, pero', continuare a pensare che il successo ottenuto in Germania possa spingere il ct a rinunciare all'addio e di continuare. In fondo, agli Europei del 2008 mancano meno di 2 anni. ''Adesso c'e' un Mondiale vinto e scenari che possono richiedere ulteriori riflessioni'', ha affermato Abete concludendo poi: ''Dipende dal ct''.
(Adnkronos)
 
posted by Sandromex at 10:15 PM | Permalink |


0 Comments: