Da juventino a juventino, non ti tuffare che l'arbitro ti guarda: e se serve, anche Zambrotta. C'e' una bella porzione di bianconero nella sfida tra Italia e Repubblica Ceca, primo vero bivio azzurro al Mondiale. ''Senza Koeller e Baros, Nedved e' il pericolo principale, insieme con Rosicky'', dice Zambrotta, al rientro in squadra sabato a Kaiserslautern e ora candidato a un'altra partita da titolare con elezione certa, forse addirittura sulla fascia destra. Nel caso fosse cosi', con Grosso a sinistra, Zambrotta si ritroverebbe a incrociare il compagno di tante imprese juventine, Nedved appunto. ''Siamo compagni di stanza nel nostro club, lo conosco bene. Lo sentiro' prima della partita, e vediamo quel che si puo' fare'', dice a 72 ore dalla partita il terzino, col sorriso dello scherzo. Un po' meno ironico, ancorche' non realmente intenzionato, Zambrotta lo e' quando parla della fama di cascatore del compagno ceko: ''Non e' vero che Pavel e' un cascatore: semplicemente, e' il suo modo di giocare che lo porta spesso a quelle situazioni. Semmai, dovesse farlo, glielo faro' capire subito io con una bella botta sulla caviglia...E ovviamente scherzo''. Se non altro perche' prima e dopo il caso De Rossi, gli azzurri non si possono permettere piu' nulla. All'Herald Tribune, che stamattina in prima pagina parlava di partita-scandalo, e ai rimproveri di Blatter (''mamma mia'', l'esclamazione con la quale il presidente Fifa ha commentato Italia-Usa, in un'intervista alla Stampa), il calciatore azzurro ha risposto: ''Quel giornale ha esagerato: e si dimentica il vecchio adagio del calcio come gioco maschio. Semmai, l'arbitro Larrionda e' stato fiscale, tranne poi decidere ammonizioni che non c'erano, tipo la mia. Pero' noi italiani e' meglio se di arbitri non parliamo, visto quel che e' successo...''. E quanto a De Rossi, ''io credo sempre alla buona fede dei giocatori: si salta sempre con il gomito alto. Non voleva certo fare male: ha sbagliato e ha chiesto scusa al suo avversario''. Zambrotta, piu' che al passato, pensa al prossimo impegno, gia' con un occhio agli ottavi (''il Brasile non mi ha entusiasmato: sono galattici, ma non imbattibili''). ''Immagino come preparera' la partita Nedved: correndo anche nell'albergo del ritiro, per allenarsi...No, la verita' e' che quando riposa ozia molto, si sveglia presto, poi guarda dei film''. Il dvd gia' pronto per l'Italia e' un altro. ''L'ho gia' detto, ora prepariamo le partite molto meglio: studiamo l'avversario, cerchiamo di capire i loro movimenti e le loro posizioni. Gli Usa ci hanno sorpreso sul piano della corsa e della forma fisica, non della disposizione. Per i ceki faremo la stessa cosa; studio, studio, studio''. La convinzione, assicura Zambrotta, resta quella di una nazionale che puo' puntare lontano. ''Nei giudizi siamo sempre esagerati: eravamo gia' campioni del mondo dopo il Ghana, ora siamo gli ultimi arrivati. Siamo una nazionale da ambizioni mondiali, non si puo' passare nei giudizi da 100 a - 5 in pochi giorni. Questo da' molto fastidio, serve piu' equilibrio''. Anche in campo contro la Repubblica Ceca: ''Alle partite da dentro o fuori siamo abituati, e forse e' vero che ci fanno bene. Contro la Repubblica Ceca abbiamo due risultati su tre a nostro favore, ma attenti a scendere in campo per il pari''. Neanche l'Italia, stavolta, ci casca. (ANSA).