giovedì, luglio 06, 2006
DOMENECH, HO SEMPRE AMMIRATO L'ITALIA
''Ho sempre ammirato l'Italia per i suoi talenti, per la tattica, la forza mentale e lo spirito combattente''. Raymond Domenech, ct della Nazionale francese, e' un estimatore del calcio italiano. A tre giorni dalla finale Mondiale di Berlino, l'allenatore dei 'galletti' spiega l'atmosfera tra Zidane e compagni. ''Io mi sento eccitato: C'e' da giocare una finale con l'Italia. E' l'ultima gara -dice in conferenza stampa- e' la piu' bella sia perche' e' una finale sia perche' dall'altra parte troveremo l'Italia. Se siamo stanchi? Siamo stanchi? Una gara cosi' ti mette le ali, anche se in campo ci sono dei 'vecchietti'''. Cannavaro e soci dovranno cercare di fermare capitan Zinedine Zidane, tornato in grande forma dopo una stagione di alti e bassi con il Real Madrid, e che ha trasformato il rigore decisivo contro il Portogallo ieri sera. ''Nazionale di 'vecchi'? Per me non e' cosi'. Quando si hanno 30 o 35 anni si puo' ancora correre e seguire una preparazione. Dopo e' il destino che fa la differenza. Durante sei mesi un allenatore si puo' aspettare dei cali di forma da giocatori di questa eta', non pero' in un torneo che dura un mese e durante il quale si giocano sette gare''. ''Se quelli che hanno vinto i Mondiali nel 1998 possono dare qualcosa in piu'? Certo. Dovranno dare serenita' e certezze ai compagni -spiega l'allenatore- non si puo' arrivare ad una gara di questo tipo con tanti dubbi''. Per Domenech arrivare alla finale mondiale e' una rivincita. ''Per me questo e' il settimo incontro da vincere -dice- non mi fermo a guardare quello che succede. Quello che accade all'esterno e' secondario anche se , qualche volta, ti fortifica. Non ho combattuto per avere ragione contro tutto il mondo. Non cerco l'adesione totale dei media''. Per tanti 'bleus' sara' l'ultima gara in Nazionale, come Thuram e Barthez, per uno, Zidane, l'ultima della carriera. Sara', comunque vada, la conclusione di un ciclo che ha portato in Francia il titolo mondiale del 1998 e quello Europeo del 2000. ''Thuram, Zidane, Barthez hanno segnato un periodo. Anche la generazione di Platini lo ha fatto. Ma ogni generazione ha l'obiettivo di cancellare quella precedente. Spero solamente che ce ne sia una nuova che abbia voglia, in fretta, di far dimenticare questa che sta passando. Zidane? Sono onorato per lui e per tutti gli altri. E' un simbolo''. (Red-Spr/Gs/Adnkronos)
 
posted by Sandromex at 9:27 PM | Permalink |


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