venerdì, luglio 07, 2006
GROSSO,STANCHI PER FINALE?MI VIENE DA RIDERE..

Brillano ancora gli occhi di Fabio Grosso quando ripensa al gran gol alla Germania, ma il terzino vincente di Lippi non si ferma piu': ''Siamo a un passo dalla storia'' ripete. E detto da uno che ha cominciato in serie A quando l'Italia usciva umiliata dalla Corea nel 2002 non e' poco. ''Se siamo piu' stanchi della Francia? Mi viene da sorridere - e' la risposta di Fabio - in una finale al Mondiale la stanchezza non si sente, gli stimoli sono talmente tanti...''. Serse Cosmi che l'ha inventato terzino, il suo primo allenatore, gli amici del Chieti, quelli del Perugia: Fabio Grosso non dimentica nessuno in questi giorni di gloria che neppure lui si aspettava cosi' luminosi. ''Molti di loro verranno allo stadio domenica - dice sorridendo e pensando ai ragazzi con i quali giocava nella 'Renato Curi', la sua prima squadra, poi al Chieti - con loro ho vissuto gli anni piu' belli a Pescara, ci siamo tolti tante soddisfazioni''. Adesso ha cambiato pianeta ma Fabio Grosso si emoziona piu' parlando degli amici di sempre che di una finale mondiale da protagonista che pochi gli avrebbero pronosticato in carriera: ''Nelle semifinali - dice - abbiamo visto due grandi squadre, la Francia e' finale e farcela contro di loro sarebbe veramente grande. Ma siamo un gruppo eccezionale e non ci vogliamo fermare proprio adesso. Sara' difficile, loro hanno tanti campioni ma non parliamo del passato. Di fronte a partite del genere quello che e' gia' successo negli anni scorsi passa in secondo piano, l'occasione e' storica''. Ci sara' uno Zidane imbattuto con l'Italia: ''E' un grande campione - risponde Grosso - lo ha dimostrato per l'ennesima volta in questo Mondiale, che aveva cominciato subendo qualche critica. Ci creera' difficolta' ma il fatto che non abbia mai perso con l'Italia non mi fa effetto perche' si diceva che anche la Germania non era mai stata sconfitta a Dortmund...''. Si parla di Germania e a Fabio Grosso si illuminano gli occhi. Trova ancora altre parole per descrivere il suo grande gol al 119' minuto e rivela che la porta non l'ha nemmeno vista ma ''soltanto immaginata'': ''Era un'azione di calcio d'angolo, in quei casi vai avanti per colpire di testa, poi torni per coprire. E' stato bravissimo Andrea Pirlo a vedermi in uno spazio dove solo lui poteva riuscirci. La porta, ammetto, non l'ho nemmeno vista, l'ho immaginata. Ma ho messo il pallone nell'unico angolo nel quale poteva entrare in porta''. Poi l'urlo alla Tardelli, le feste fino a tarda notte e il sonno che non viene mai: ''Volevo che il tempo si fermasse. Per fortuna ci ha pensato Alessandro a chiudere la partita con il suo gol perche' in quella corsa per festeggiare ho sprigionato tutta l'energia che avevo ancora dentro e non me ne era rimasta nemmeno una briciola''. (ANSA)
 
posted by Sandromex at 1:36 AM | Permalink |


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