martedì, maggio 30, 2006
ASPETTANDO TOTTI ECCO DE ROSSI
COVERCIANO (Firenze), 30 maggio 2006 - Toni-Gilardino attacco da 50 gol. De Rossi in rimonta prepotente su Pirlo. Totti che avrà tutto il tempo di recuperare, "protetto" da Del Piero e da una squadra che ormai conosce a memoria schemi e cambi tattici. Oddo-Zaccardo sfida all’ultima maglia, aspettando Zambrotta. E Inzaghi e Perrotta più che semplici comprimari.Lippi chiede a Svizzera e Ucraina le ultime conferme, ma il lavoro è fatto: l’Italia è un progetto definito, dalle tante facce tattiche e caratteriali. Vero che "moggiopoli" ha travolto tutto, ma eravamo rimasti a Italia-Germania 4-1. O no?
MODULO IDEALE In altri tempi perdere un giocatore importante sarebbe stato un dramma. Tra i meriti del c.t. c’è quello d’aver preparato la Nazionale a cambiare, anche mentalmente, all’inizio e a partita in corso. Lo schema ideale è quello che non prescinde da Totti "10" che parte dietro le punte, si allarga (più spesso a sinistra), arretra per conquistarsi palloni e sfuggire alla marcatura. Un 4-3-1-2 offensivo come pochi in Europa perché arricchito da due prime punte (Gilardino e Toni), un esterno che si sdoppia nel lavoro di ala e mediano (Camoranesi) e un centromediano che è un "ex" 10 (Pirlo). In difesacorsie esterne affidate a Zambrotta e Grosso: come Cabrini e Facchetti assieme.
DEL PIERO Non tutto però fila liscio. È già un miracolo che Totti sia qui a giocarsi un posto: ma, visto contro la Sestese, quasi da fermo, non avrebbe chance contro l’aggressività del Ghana. Non esiste un "sosia" del romanista e allora si cambia: passaggio al 4-3-3, Del Piero attaccante di sinistra a fare "elastico" con il centrocampo, mediani più responsabilizzati nell’impostazione del gioco. Contro l’Olanda (3-1) e l’Irlanda (1-0) il modulo ha risposto alla grande.
ZAMBROTTA Il Mondiale non sembra in pericolo, ma c’è il rischio che anche lo juventino sia costretto a saltare almeno il Ghana. A meno di non inventarsi una difesa a tre (vista contro il San Gimignano e la Serbia in amichevole), il ruolo di esterno destro è una questione tra Oddo (tatticamente più simile a Zambrotta) e Zaccardo (marcatore): in campionato ha fatto meglio il laziale, ma Lippi ha spesso privilegiato il palermitano.
PIRLO Se fisicamente a posto, è "Zico davanti alla difesa", come diceva Trapattoni. Le scorie del campionato non sono però ancora state assorbite e Pirlo è apparso più lento di De Rossi per il quale il ritmo è quello della serie A: incursioni, giocate di prima, visione, tiro. Non è un caso che Lippi l’abbia provato con accanto i due titolari teorici, Camoranesi e Gattuso. Non è un caso che gli abbia dato la prima maglia da titolare quasi due anni fa contro la Norvegia, prima gara ufficiale, ricevendone in cambio una prestazione "monstre". Pirlo rubò il posto a Zanetti in Portogallo, potrebbe ora dover rincorrere una maglia.
IN ATTACCO Toni sembra quello dei 30 gol, Gilardino si muove con l’intelligenza tattica della seconda punta, Inzaghi è l’uomo più felice del mondo e in campo si vede, anche Iaquinta è più mobile che nell’Udinese. Vedremo cosa sceglierà Lippi, ma non è da escludere un 4-3-3 con la Svizzera per consentire a Totti di rientrare in un 4-3-1-2 contro l’Ucraina. Il c.t. utilizzerà tutti i suoi uomini tra i quali in condizioni superiori è apparso, non a caso, Perrotta. Uno che potrà garantire anche tante varianti tattiche. Resta per ora da parte il 4-4-2, modulo usato a partita in corso: senza Zambrotta, e con Marchionni e Semioli soltanto riserve, bisognerà inventarsi qualcosa in caso d’emergenza. Magari Perrotta esterno sinistro.
Gazzetta.it - Fabio Licari (Foto DIPAG)
 
posted by giador at 5:53 PM | Permalink |


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