lunedì, maggio 29, 2006
TOTTI,ORA CHE CI SONO IMPORTANTE VINCERE

''Due mesi fa dicevo che l'importante era esserci, adesso che ci sono arrivato dico: l'importante e' vincere''. E' la frase con cui Francesco Totti chiude il reality-documentario prodotto da Skysport '6 minuti e 12 secondi dopo', in cui si racconta la storia del capitano della Roma dal giorno dell' infortunio nella partita contro l'Empoli al suo rientro in Coppa Italia contro l'Inter. ''Di notte parlavo da solo - dice ancora Totti nel documentario di Sky - e mi sembravo matto. Cercavo di darmi risposte positive per non colare a picco. Alla fine ce l'ho fatta''. Questo documentario, che e' un modo per non dimenticare quanto e' successo e per raccontare un campione del calcio che ha trovato dentro di se' la forza e la determinazione per la guarigione, andra' in onda domani alle 23 su Skysport 1, e poi in replica il 31 maggio alle 20,30 e venerdi' 2 giugno alle 19. Il tutto sperando che l'auspicio di Totti, l'importante e' vincere, diventi realta' la sera del 9 luglio, giorno della finale di Germania 2006. E' da non perdere, per chi ama il calcio, il reality-documentario ''6 minuti e 12 secondi dopo...'', realizzato per Sky da Angelo Carosi e Laura Gobbetti. Riconcilia con questo sport, travolto da scandali ed intercettazioni, fa vedere quelli che dovrebbero essere i suoi autentici, ed unici, valori. Mostra il vero volto, la semplicita' e la forza di volonta' di un campione che vuole ad ogni costo realizzare il sogno di partecipare al suo secondo Mondiale, nonostante la sfida con la sorte. Dal giorno degli interventi durissimi di Vanigli (''dopo un minuto ha fatto il primo e gli ho detto 'guarda che mi fai male''', spiega Francesco, evidentemente inascoltato), a quelli del recupero, dei gradoni percorsi in lungo e largo a Trigoria e delle sedute di idrokinesi in piscina, il documentario di Sky mostra il Totti uomo come tutti gli altri, spontaneo al punto da avere paura quando gli mettono i punti e desideroso di scherzare anche sulle proprie disgrazie, come quando si lamenta perche' a causa del tutore non riesce a trovare la posizione giusta per dormire (''sono diventato un metronotte, stavo sveglio e allora pensavo a quando e come sarei potuto rientrare''). Emozionanti le sequenze di quando, come faceva da bambino, va in curva sud, in mezzo ai tifosi, a vedere una partita della sua Roma o di quando segue il derby da bordo campo, vicino all'altra 'bandiera' romanista Bruno Conti, e molto tenere le immagini che lo mostrano nelle vesti di papa' (''ogni volta che entravo a casa e vedevo mio figlio accantonavo il dolore e tutta la fatica: davanti a lui non c'e' caviglia che tenga''). Un Totti che, come spiega il suo preparatore Vito Scala, ''ho visto piangere solo due volte: quando ha vinto lo scudetto con la Roma e quando si e' fatto male e gli hanno messo il figlio in braccio: stava molto male in quel momento, ma gli e' scattata una molla dentro''. Poi, le ultime riprese sono del 22 maggio scorso, il viaggio in auto verso il ritiro azzurro di Coverciano, con la sosta in autogrill per comprare giornali e patatine fritte, di cui Francesco e' ghiotto, poi l'arrivo e la certezza di avercela fatta (''la prima non la devo giocare?'', chiede Totti a Scala riferendosi al match mondiale contro il Ghana). ''Adesso comincia il bello: ci vediamo in Germania'', e senza voler mancare di rispetto a De Coubertin la considerazione finale e' che ''l'importante e' vincere''. Totti in parte c'e' gia' riuscito, tornando in tempo, e anche per Sky, grazie a questo bel documentario, si puo' certamente dire che il Mondiale comincia bene.
(ANSA).
 
posted by Sandromex at 7:52 PM | Permalink |


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