Quaranta milioni di buoni motivi per andare piu' avanti possibile al Mondiale, oltre ovviamente a quelli tecnici e di riscatto. L'Italia, che parte mercoledi' per la Germania, vive i suoi giorni piu' cupi sul versante dello scandalo, e i piu' incerti su quello dei contratti con gli sponsor. Perche' la Coppa del Mondo e' gioco e divertimento in primo luogo, ma anche affari e soldi. E dall'esito del torneo azzurro il commissario straordinario della Federcalcio Guido Rossi potra' decidere come muoversi per i contratti, tutti in scadenza al 31 dicembre. E su che basi avviare le nuove trattative. In ballo ci sono circa 40 milioni di euro l'anno: i 30 dell'accordo con la Rai (di cui cinque di minimo garantito per ognuno dei cinque match interni), piu' i 9 dell'advisor Publitalia. A fine 2005, la Figc scelse la strada di anticipare la contrattazione, facendo leva sull'immagine positiva riconquistata dall'azzurro della gestione Lippi: ne venne fuori un accordo con lo sponsor tecnico Puma stile grande club, 120 milioni di euro per un accordo di otto anni. La stessa linea si stava seguendo con la Rai prima che esplodesse lo scandalo, ma la possibilita' di un accordo non si era concretizzata per i problemi legati al ruolo del dg Meocci. Ora tutto e' rinviato a dopo il Mondiale. Piu' delicato il discorso Publitalia: il meccanismo del minimo garantito ha finora riempito le casse del Club Italia, ma il paradosso era che oltre quel limite non conveniva alla Federcalcio incassare altri sponsor. Una clausola consente infatti, una volta superato quel tetto, di ricalcolare le provvigioni spettanti per i nuovi sponsor su tutta la cifra dell'accordo, a partire dal primo euro fatturato. Dopo il Mondiale, si verifichera' l'appeal della nazionale sugli sponsor. E si valutera' se prorogare l'accordo quadriennale almeno di un anno, rinnovarlo o creare una struttura autonoma del marketing nella nuova Federcalcio. Sotto la lente di Rossi c'e' ovviamente anche la posizione di Benedetta Geronzi, consulente per il settore. Intanto, dagli sponsor arriveranno anche piccoli premi a vincere per il mondiale. Si tratta di una cifra tra i 3 e i 4 milioni, con la quale nel caso si coprira' solo una parte dei premi per la squadra: i 23 azzurri li riceveranno solo si classificheranno nei primi tre posti (250.000 euro a testa in caso di vittoria), ma l'accordo raggiunto prima dello scandalo non e' stato ancora sancito da una stretta di mano con Cannavaro. Il capitano azzurro aveva altro cui pensare.
(ANSA).