giovedì, giugno 08, 2006
DUISBURG ACCOGLIE AZZURRI, ITALIA NEL CUORE
Nel 2002 in Giappone era l'Armata dei Belli, nel 2004 in Portogallo furono le treccine di Totti. Per il Mondiale 2006, l'Italia del calcio ha invece trovato un gran mazzo di fiori e l'abbraccio caloroso dei suoi tifosi di Germania, oltre al messaggio esplicito della Fifa: ''Orgoglio azzurro, l'Italia nel cuore''. Quando Lippi, Totti, Del Piero e gli altri giocatori sono scesi dall'aereo che li ha fatti volare lontano dallo scandalo italiano, ad attenderli sottobordo c'era il bus messo a disposizione della Fifa. E come per tutte le nazionali, la fiancata era personalizzata con una scritta ad hoc. L'Italia nel cuore, dunque, perche' sono centinaia di migliaia gli italiani che vivono in terra tedesca, e la Nord Renania-Westfalia dove gli azzurri hanno scelto di far base e' una delle zone piu' popolate di 'Italienischen'. ''Qui ci prendono in giro per quel che sta succedendo a casa nostra'', la voce di alcuni dei mille tifosi accorsi davanti al Landhauser Milser Hotel di Duisburg. Ed ecco l'orgoglio consigliato dalla Fifa. ''Devono vincere, anche per farci dimenticare quel che sta succedendo'', il messaggio della piccola curva assiepata davanti al ritiro tedesco dell'Italia. Gia' quando il charter da Pisa era atterrato a Duesseldorf, poco prima delle 19, ad attendere la comitiva guidata da Lippi c'erano circa duecento giovani tifosi italiani, molte maglie dei club - anche Juve - portate senza timori. Ma come gia' alla partenza dallo scalo toscano, anche all'aeroporto tedesco il contatto con i giocatori non c'e' stato. La squadra e' stata prelevata sottobordo, le operazioni di sbarco dei bagagli rapidissime, e via in pullman per Duisburg. Lungo la strada, gli azzurri hanno gia' capito quale clima avrebbero trovato, e quanto il calore dei loro connazionali di qui fosse diverso dall'atmosfera pesante avvertita a tratti anche a Coverciano, nei giorni dei fischi. Mezz'ora di viaggio, e poi all'avvicinarsi a Duisburg, le strade imbandierate a festa di bianco, rosso e verde. Alle 19.30, l'arrivo al Landhaus Milser Hotel, in mattinata bonificato dalla polizia tedesca con cani antibomba su disposizione della Fifa. ''Ora siamo nei guai, dobbiamo rifare tutte le camere'', diceva Antonio Pelle, uno dei due proprietari dell'albergo. E si preparava all'assalto dei tifosi. ''L'altro giorno erano venuti qui in pellegrinaggio, sembrava il santuario di Padre Pio. Ma vedrete, ci sara' tanto calore ma anche discrezione''. Mai sottovalutare l'esuberanza degli italiani all'estero, specie di fronte alla nazionale. Bambini, genitori, donne, ragazze urlanti, qualche mamma, e diverse scale portate da casa per sbirciare oltre la cancellata che circonda il ritiro azzurro. All'arrivo del bus italiano, applausi, cori, urla, e un paio di striscioni: ''Fratelli d'Italia'', e ''Benvenuti''. Lippi dal finestrino ha salutato, felicemente sorpreso. Del Piero anche, dopo aver confessato durante il volo di ''star meglio'', dopo qualche dolore muscolare, e di ritenersi ''pronto'' per il Mondiale. Poi tutta la nazionale ha fatto il suo ingresso nel ritiro, accolta da altri fiori, gli applausi del personale, tante bandierine e i vasi di gerani tutti in fila sui balconi. La piccola curva fuori dal ritiro non ha desistito, ha chiamato a gran voce i giocatori perche' si affacciassero. Ma ho ottenuto solo uno sprazzo di Buffon in mutande. Stasera l'Italia cena, ascolta la lezione del 'professor' Van der Ende su come non si devono indispettire gli arbitri al mondiale, e poi a letto. Domani e' Mondiale vero.
(ANSA). Foto:AP