giovedì, giugno 08, 2006
INGHILTERRA; BECKHAM, CHE PARTY SE VINCIAMO
Forse soltanto un party puo' superare in glamour quelli strepitosi di David e Victoria: e' quello, ipotetico, di un Beckham che torna a casa con la coppa del mondo. Il capitano ci pensa e non lo nasconde, cosi' come Steven Gerrard. Mentre Eriksson, premiato nella sua fiducia di riavere il miracolato Rooney, ha blindato il giocatore tornato dopo la tac di ieri a Manchester: ''adesso dobbiamo solo riaverlo in forma, basta parlare di lui''. Il sole che brilla su Buhlertal, sede del ritiro inglese, esprime bene l'umore ormai incontenibile dei ragazzi di Eriksson, gia' gasatissimi nei giorni scorsi e ora, dopo il ritorno ieri sera di Wayne Rooney con l'ok dei sanitari per la seconda parte del mondiale, letteralmente al settimo cielo. Se nei giorni scorsi il ct svedese aveva insistito sulla certezza che il centravanti del Manchester sarebbe stato dei 23, ora fa il pompiere e cerca di tenere il ragazzo lontano da riflettori che, vista l'esuberanza dei 20 anni, potrebbero spingerlo verso imprudenze. Eriksson ha addirittura affidato ad una dichiarazione ufficiale il suo commento sulla situazione: ''le buone notizie di ieri sera - afferma Sven - ci dicono che Rooney non e' piu' infortunato, e' guarito. Ora sta a noi portarlo in condizione di affrontare una partita e io sono disposto a utilizzare qualsiasi specialista al quale noi della nazionale o i dirigenti del Manchester United vogliano ricorrere. Sono pronto ad ascoltare tutti sullo stato di forma e di preparazione di Rooney ma le ultime parole in questa storia devono essere quelle di Rooney e la mia. Faccio questo nell'interesse di Rooney, della nazionale e dei suoi 40.000 tifosi. Sono responsabile di questo e non voglio piu' parlare di Rooney fin quando non sara' pronto per giocare. E non voglio che i miei giocatori parlino piu' del piede o dell'infortunio di Rooney''. Piu' chiari di cosi' non si puo' ma nemmeno lo svedese e' riuscito a mascherare l'euforia dilagante nel gruppo. Capitan Beckham, che per il suo ct e' in una forma strepitosa, non si nasconde: ''senza dubbio, con questi giocatori si possono soddisfare tutte le attese - ha proclamato - sappiamo cosa si aspetta da noi tutta l'Inghilterra e sappiamo che se lo aspetta perche' in questa squadra ci sono alcuni fra i migliori giovani talenti e i piu' forti ed esperti d'Europa e del mondo''. Insomma, per il capitano basta ''affrontare le gare, darci dentro e crederci''. Poi aggiunge che, in tutta sincerita', ''ci crediamo''. Tanto che lui gia' immagina cosa succederebbe nel caso gli inglesi portino a casa il loro secondo alloro mondiale: ''dico solo che se qualcosa del genere succedesse, penso che il nostro paese vedrebbe cose mai viste prima. Penso a quello che succede con il cricket e il rugby, che e' gia' stato enorme. Ma se succedesse con il calcio, ne vedremmo delle belle, qualcosa di davvero speciale''. Mancano appena due giorni al calcio d'inizio della partita d'esordio contro il Paraguay, a Francoforte, e Steven Gerrard tiene tutti con il fiato sospeso per il dolore alla schiena e lui stesso si concede soltanto un 50% di possibilita' di giocare. Ma il suo umore sembra non risentirne: ''sono cosi' eccitato, sono felice come una Pasqua - dice il centrocampista del Liverpool - per chiunque giochi al calcio questo palcoscenico e' il massimo e io ho anche avuto la fortuna di avere una carriera con molti successi. Ma ho 26 anni e non so se avro' l'opportunita' di giocare un'altra coppa del mondo, cosi' voglio essere sicuro di giocarmela e di tornare a casa con una medaglia da vincitore''.
(ANSA). Foto: AP