Luiz Felipe Scolari ha voglia di fare pace. Nei giorni scorsi ha litigato di brutto con i giornalisti portoghesi, colpevoli di aver criticato eccessivamente la prova della Sele‡cao contro l'Angola, ma adesso sembra tutto dimenticato, ''perche' abbiamo ottenuto una vittoria importantissima giocando la nostra miglior partita da almeno otto match a questa parte''. Il motivo e' presto detto: ''ho finalmente potuto schierare la formazione titolare, quella che aveva fatto cosi' bene a Euro 2004 (mancava solo lo stopper Andrade, fuori dal Mondiale per un grave infortunio n.d.r.) e poi nelle qualificazioni mondiali''. Adesso, secondo 'Felipao', non resta che ripetersi: ''dobbiamo progredire con il passare degli impegni - dice -. In una prima fase qualche battuta a vuoto, o prova non brillante, e' anche ammessa ma dagli ottavi di finale in poi si tratta in pratica dei playoff, dove gli errori costano l'eliminazione. Noi invece, dopo essere riusciti in un'impresa storica per il calcio portoghese, che non superava la prima fase mondiale da 40 anni, vorremmo realizzare cio' che ci siamo prefissi fin dal nostro arrivo in Germania, ovvero un piazzamento tra le prime otto''. Per questo il Portogallo, pur se qualificato, puntera' a battere anche il Messico. ''Faro' la conta degli infortunati e guardero' bene la lista degli ammoniti - dice Scolari - ma non ammetto cali di tensione, dobbiamo vincere il nostro raggruppamento''. Infatti bisogna evitare l'Argentina negli ottavi: ''e' una squadra davvero forte, mi ha impressionato, ma in realta' il discorso vale anche per l'Olanda''. Infine una parola sull'Iran: ''ha cercato di non farci manovrare, e ha avuto un modo di giocare molto deciso. Comunque e' una buona squadra, con calciatori forti fisicamente''. Deco e' contento per il gol ma spiega che ''vincere era importante soprattutto per allentare la pressione che c'e' su di noi e affrontare nel modo giusto l'impegno contro il Messico. Le critiche che ci hanno fatto dopo la partita con l'Angola le ho trovato eccessive, perche' si sa che in un Mondiale anche nazionali molto forti non partono subito veloci, la prima partita e' difficile per tutti. Comunque tutto il mondo ha potuto capire ieri che l'Angola e' una buonissima squadra, e questo ha rivalutato anche il nostro 1-0 contro di loro''. Secondo il ct croato dell'Iran, Branko Ivankovic, ''la partita e' stata equilibrata, e la differenza l'ha fatta il gol di Deco. Del resto stiamo parlando di un giocatore di classe purissima. Ora per noi diventa vitale la partita contro l'Angola, perche' non vogliamo assolutamente chiudere il Mondiale a zero punti''. Ma come mai il tecnico ha lasciato fuori Ali Daei dopo aver annunciato che puntava tutto su di lui? ''Perche' mi sono reso conto - risponde Ivankovic - che mi serviva un attaccante piu' veloce. In effetti la mia decisione ha sorpreso un po' anche me stesso...''. (ANSA)