"Abbiamo iniziato questo mondiale con un po' di rabbia. Se andiamo a vedere le precedenti manifestazioni alle quali abbiamo partecipato, in una siamo usciti contro i padroni di casa, nell'altra, in Portogallo, non ci siamo qualificati. Questa rabbia l'abbiamo messa in campo". Lo ha detto Fabio Cannavaro, durante la conferenza stampa a Casa Azzurri. Alla nazionale italiana rimproverano sempre di fare il catenaccio. "Lo fanno gli altri, non noi - ha detto il Capitano della Nazionale - ci portiamo questa cosa dietro da una vita, penso che appartenga agli anni '30 non lo so e poi, noi abbiamo sempre giocato con due punte, con un trequartista. Pero' poi ci compattiamo e sappiamo difendere e questo a volte puo' dare fastidio. Ieri abbiamo giocato con 4 attaccanti puri. Un fatto che da' anche carica, un segno che lÂ’allenatore vuole vincere la partita". Cannavaro ha ricordato che "questa nazionale, in due anni ha cercato di costruire qualche cosa di importante e ora l'entusiasmo sta crescendo, sonno due anni che programmiamo questa finale". Francia o Portogallo? "Mah, con Parigi sarebbe una rivincita, vediamo cosa viene fuori dall'incontro di stasera fra le due squadre ma noi, comunque, indipendentemente dall'avversario, vogliamo vincere. Quando affronti una nazionale come Portogallo o Francia te la devi rischiare e devi vincere". Al capitano azzurro ricordano che quella di domenica sara' la sua centesima partita in nazionale: "Di giocare un mondiale cosi', non me lo sarei mai aspettato - ha aggiunto Cannavaro - sapevo che questo per me, visto che ho 32 anni, poteva essere l'ultimo. Volevo arrivare a 100 partite e grazie ai miei compagni ci sono riuscito. Meglio di cosi". Il capitano azzurro non ha voluto pero' parlare del processo al calcio in corso a Roma: "In Italia stanno succedendo cose importanti - ha rilevato - ma noi siamo qui e adesso dobbiamo pensare alla finale". (AGI)