Pretattica, pressing annunciato, fantasmi evocati: gli australiani preparano tutte, ma proprio tutte, le armi possibili per battere o, almeno, spaventare l'Italia. Si annuncia il ritorno in porta di Mark Schwarzer (due rigori parati nello spareggio con l'Uruguay) dopo la clamorosa papera di Zeljko Kalac contro la Croazia che poteva costare ai Socceroos l'eliminazione. Dal ritiro australiano arrivano pero' anche notizie poco confortanti su Tony Popovic (difensore centrale) per il quale l'infortunio subito contro il Brasile pare significhi fine del mondiale e su Harry Kewell, la cui presenza contro gli azzurri e' in dubbio. Il Ct e' Guus Hiddink, quello che era sulla panchina della Corea del Sud che elimino' l'Italia ai mondiali del 2002. L'olandese si diverte nei panni del peggior incubo per gli azzurri e manda a dire: "Sappiamo sempre reagire. Non e' mai finita". Tenacia gia' ampiamente mostrata fin dalla partita con il Giappone, da 0-1 a 3-1 in meno di un quarto d'ora. "Non vediamo l'ora - afferma il Ct - di passare anche questo turno, anche se sappiamo gia' che sara' difficile. Affrontiamo giocatori che militano in uno dei campionati migliori. Pero' l'Australia anche quando insegue, e sfortunatamente abbiamo dovuto rimontare per tutto il torneo, sa sempre reagire e non da' mai l'impressione di smarrirsi". Per il resto, Hiddink si limita a confermare il cambio della guardia fra i pali, ma lascia tutti aperti i dubbi e le soluzioni sulla formazione. Meno dubbi, invece, sull'atteggiamento che gli australiani terranno in campo: pressing e aggressivita'. "Prenderemo esempio dagli Usa", sostiene il difensore Lucas Neill. E il capitano, Mark Viduka, gli fa eco: "Siamo una squadra molto fisica e non ci tiriamo indietro nei contrasti. Anzi, siamo famosi per non avere paura nelle entrate. E non lasceremo che loro rallentino la partita". (AGI) foto: afp.com