''La base di ogni vittoria, l'imperativo del successo e' non subire gol'': parola di Karel Bruckner che non ci tiene a far finta di essere come Zeman proprio alla vigilia di una partita delicata come quella di domani pomeriggio contro gli azzurri ad Amburgo per la terza e decisiva gara del gruppo E. Bruckner ha le idee chiare, parla poco e quando gli chiedono se ritenga Pavel Nedved un cascatore non risponde proprio. E taglia corto: ''Forse e' quello che pensano gli italiani...''. Per capire che Bruckner non schierera' una squadra votata all'offensiva non c'era bisogno dell'assioma enunciato oggi, perche' il ct non avra' a disposizione attaccanti, anche se nelle ultime ore la speranza di recuperare Baros per farlo esordire finalmente al Mondiale prende consistenza. Se non ce la fara', vista la perdurante indisponibilita' anche di Koller, schierera' probabilmente sei centrocampisti piu' Rosicky ''alla Totti'', proprio come ha provato fino a ieri nel ritiro di Westerburg e oggi pomeriggio, sotto la pioggia di Amburgo, protetto dalla privacy della vigilia, nello stadio Aol-Arena. Non ha svelato nulla dei suoi piani mister Bruckner, addirittura ha lasciato intendere che come per Baros, anche per Koller ''ci penseremo nelle ultime ore'', ma il recupero del centravanti del Borussia Dortmund sembra obiettivamente piu' difficile di quello del compagno di reparto dell'Aston Villa. ''Fanno entrambi parte dei 23, possiamo schierare tutti tranne gli squalificati'', che sono l'altro attaccante Lokvenc e il difensore della Fiorentina Tomas Ujfalusi. Proprio il jolly difensivo viola e' stato argomento di conferenza stampa della vigilia, nella quale, al fianco di Bruckner, e' intervenuto David Rozehnal, il centrale di difesa del Paris Saint-Germain che gioca in coppia con Ujfalusi: ''Tomas mi ha spiegato alcune cose, alcuni particolari su Luca Toni - ha raccontato - ma io conosco anche altri giocatori per averli incontrati in altre occasioni a livello giovanile''. Il difensore e' perentorio quanto alle intenzioni dei cechi domani pomeriggio: ''Personalmente, ho intenzione di restare qui il piu' a lungo possibile, in ogni caso non voglio certo andarmene a casa domani. Non posso parlare per tutti, ma per me e' cosi''', ha aggiunto in modo sibillino. Difesa soprattutto, dunque, perche' - come ha evidentemente gia' inculcato Bruckner nei suoi ragazzi - ''la prima cosa e' non subire gol, evitare di ripetere gli errori commessi contro il Ghana, che poi ci hanno reso complicato la vita. Considerando poi - aggiunge - che rimontare uno o due gol all'Italia sarebbe un'impresa dura''. Ujifalusi, Jankulovski, Nedved, magari anche Poborsky: i giocatori della Repubblica Ceca hanno fatto a gara per raccontare al ct come giocano gli italiani, i loro punti deboli e i colpi segreti, quelli da parare in anticipo. Piu' volte, a Bruckner, chiedono se gli risulti che Nedved sia un cascatore, come alcuni azzurri hanno ricordato. Il ct non ha battuto ciglio, sfidando le domande con una controdomanda: ''Prego, la prossima...''. Di Nedved ha parlato soltanto per dire che ''e' il leader della squadra, in campo si comporta da perfetto professionista ed e' in grado di prendere per mano la squadra''. Un cascatore? ''Forse lo pensano gli italiani'', l'unica risposta del ct ceco mentre chiede ancora una volta di passare alla ''prossima domanda'' provocando l'ilarita' di Rozehnal. (ANSA).