Doveva essere la stella, ma finora hanno brillato argentini e spagnoli. Discorso su cui Ronaldinho concorda, purche' non gli si chieda ancora come mai nel Brasile non stia rendendo come nel Barcellona. Se non e' scontento di come e' cominciato il suo Mondiale, poco ci manca e non gli rimane che capire se giochera' contro il Giappone. Parreira in allenamento ha mischiato le carte, ovvero riserve e titolari, l'unica cosa certa finora e' che contro il Giappone Gilberto Silva e Cris giocheranno al posto di Emerson e Lucio. Il tecnico aveva pensato a un turno di riposo anche per Cafu e Kaka', ma i due milanisti gli hanno fatto presente che vogliono giocare (''un turno di riposo? No grazie, io voglio esserci'', ha chiarito oggi Kaka'). Cosi' potrebbe rimanere fuori Ronaldinho, ed entrare Juninho Pernambucano, oppure il miglior giocatore del mondo potrebbe essere messo in posizione avanzata, anche se a Parreira non piace modificare il proprio dispositivo tattico. ''Certe decisioni spettano all'allenatore - dice Ronaldinho - poi ognuno puo' dire la sua ed io rispetto le opinioni di tutti. Pero' in campo continuero' a fare cio' che mi chiede Parreira''. Solo che cosi' non e' piu' il profeta del ''jogo bonito'', quello che doveva far diventare realta' al Mondiale le immagini di certi spot in cui fa la 'foca': invece contro l'Australia e' finito per terra dopo aver inciampato nel pallone, simbolo di un Brasile che in quel momento proprio non voleva saperne di giocare bene. ''Non e' la stessa cosa - dice Ronaldinho nella confusione della zona mista - giocare nel club e in nazionale. Nella mia squadra, a Barcellona, lavoro tutti i giorni e gioco sempre nella stessa posizione, qui no. La Selecao deve sempre adattare i suoi tanti talenti a varie situazioni tattiche e questo porta via tempo. Io mi sforzo, faccio il possibile e tutto cio' che mi chiede Parreira. Mi sento in crescita, ora mi manca solo di dare il meglio di me stesso''. Ci riuscira' contro il Giappone? ''E' una partita ideale per fare esperimenti, ma io spero di esserci - dice -. Mi farebbe molto piacere affrontare Zico, che e' un amico personale e della mia famiglia. Per lui provo affetto sincero, e un po' mi dispiacera' batterlo''. (ANSA) foto: afp.com