mercoledì, giugno 07, 2006
BRASILE MUTO, NON SAPPIAMO PIU' CHE DIRE A STAMPA
''Ci siamo visti ogni santo giorno. Adesso non c'e' piu' motivo''. Sembra incredibile, ma anche nel ritiro del Brasile c'e' qualche tensione. I giocatori della selecao, in particolare, hanno deciso di imprimere una svolta ai rapporti con la stampa. A illustrare la novita' e stato Roberto Carlos, che durante il ritiro in Svizzera e' finito nel mirino della stampa elvetica per un'allegra serata trascorsa in discoteca. ''Siamo insieme da 17 giorni -dice l'esterno sinistro del Real Madrid- e abbiamo sempre cercato di essere disponibili e amichevoli. Adesso, pero', cominciamo a fare sul serio, e' arrivato il momento di scendere in campo. Per questo, a partire da venerdi' ci saranno meno possibilita' di contatto. Meno parliamo, meglio e'''. L'opinione e' condivisa da Ronaldinho. ''Ci vediamo praticamente ogni giorno'', dice il fuoriclasse del Barcellona rivolgendosi ai giornalisti. ''Io non ho nessun problema con i media. Semplicemente, non ho granche' da dire. Non c'e' piu' motivo che le cose continuino ad andare in questo modo''. Il programma, sinora, ha offerto ai media la possibilita' di 'fermare' i giocatori dopo l'allenamento quotidiano. ''D'ora in poi -dice Ronaldinho- incontreremo la stampa solo dopo le partite''.Facile prevedere resse e ingorghi di telecamere. Se durante il ritiro svizzero solo 700 giornalisti seguivano il Brasile, in Germania la selecao calamita un esercito di 1000 rappresentanti di radio, tv e giornali. Nel prosieguo del ritiro di Koenigstein, comunque, la federazione brasiliana (Cbf), tenendo conto delle esigenze della stampa, garantira' quotidianamente una conferenza stampa a cui prenderanno parte 2 o 3 giocatori. Ronaldinho e Roberto Carlos non sanno piu' cosa dire ai giornalisti. A quanto pare, pero', le 2 star rischiano di trovarsi in difficolta' anche con un interlocutore piu' illustre. Domani mattina, infatti, i giocatori si collegheranno in videoconferenza con il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. ''Confesso: non so cosa dire, non so che domande fare, non c'e' niente di programmato'', dice un preoccupato Ronaldinho. In ambasce anche Roberto Carlos. ''Non ho granche' da dirgli, lascero' che parli lui e vediamo come va. Visto quanto e' importante il calcio per il nostro popolo, e' positivo che il Presidente voglia parlare con noi. Cosa penso di Lula? Non vivo in Brasile da anni, apprendo le cose dalla tv. Non sarebbe corretto esprimere un giudizio, sarebbe poco rispettoso''.
(Adnkronos/Dpa)
 
posted by Sandromex at 7:07 PM | Permalink |


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