''Dipende solo da noi, e' evidente che abbiamo le armi per battere l'Ucraina. E se vinciamo domani poi puo' succedere di tutto: non e' l'eventuale semifinale il nostro limite''. Finalmente chiaro e diretto, in un mondiale contrassegnato finora piu' da finte e contrasti in conferenza stampa che da quelli in campo, il ct azzurro Marcello Lippi ha detto oggi quello che qualche altra decina di milioni di italiani pensa: quella che si presenta domani con inizio alle 21 ad Amburgo e' un'opportunita' storica. Affrontata con una formazione come sempre 'secretata' alla vigilia (ma che non dovrebbe discostarsi molto da un 4-4-1-1 con Totti dietro Toni, visto che dopo avere sottolineato la ''crescita'' dei due, Lippi parla di ''equa ripartizione delle fatiche'' e sottolinea che ''la squadra migliore in questo momento e' quella piu' equilibrata'') c'e' nei quarti di finale del mondiale l'Ucraina guidata da Oleg Blokhin. Tra gli azzurri e l'Olimpo del calcio, ovvero un posto tra le prime quattro del mondo, c'e' insomma Shevchenko e poco piu', anche se Lippi cavilla come da manuale del ct politically correct: ''ma no, gli uomini hanno buona corsa ed organizzazione, vengono poi da un girone di qualificazione strepitoso''. E' vero, ma una volta in Germania alla prima partita seria hanno perso 4-0 con la Spagna, superando il turno grazie alla pochezza di Arabia e Tunisia. Agli ottavi hanno battuto la Svizzera ai rigori. Calciati, va da se', dopo 30' di tempi supplementari che renderanno, a parita' di condizioni, un po' piu' pesanti le gambe dei giocatori di Blokhin rispetto a quelle degli azzurri. Agli ucraini tra l'altro manchera' l'attaccante Voronin, ma da questo punto di vista il ragionamento di Lippi e' inappuntabile. ''Leggo in giro tanti riferimenti alla nostra fortuna. Certo, ho un gran c...Prima l'incidente gravissimo di Totti con tutte le questioni legate al recupero di un grandissimo giocatore, poi il casino immane delle inchieste sul calcio in Italia. Per non parlare degli infortuni di Zambrotta, Gattuso e Nesta. Ammazza che fortuna...''. Ha ragione. Come pure quando replica alla stampa straniera che come minimo parla di catenaccio, e quando deborda arriva ad insultare un popolo intero col termine 'parassiti'. ''Veniamo da un anno in cui abbiamo giocato in maniera unanimemente apprezzata, abbiamo disputato la prima gara del mondiale con il Ghana suscitando commenti positivi. Ed ora per due-tre partite in cui abbiamo giocato forzatamente in maniera diversa escono fuori i soliti luoghi comuni. Mi pare davvero esagerato''. Risposta piu' soft ad Arrigo Sacchi, che ha parlato di mondiale poco spettacolare e di conseguenza di azzurri tutt'altro che brillanti, attribuendo pero' le colpe al fatto che si gioca troppo. ''Io con Sacchi parlo spesso - ha detto il ct azzurro - le sue sono sempre valutazioni serene. La volonta' di fare qualcosa di diverso rispetto al passato in questa squadra c'e' sempre stata, poi per tanti motivi ci si ritrova a dover cercare equilibrio in campo''. Ecco, e' questo il tema che gli interessa affermare sul piano tattico: ''Occorre cercare un'equa ripartizione della fatica''. Lo ripete una dozzina di volte, sembra Marx applicato al pallone. Forse e' solo un allenatore che cerca di spiegare una disposizione tattica un po' piu' accorta, per risparmiare gli uomini di centrocampo (inserendo ad esempio Camoranesi a supporto di Pirlo, Gattuso e Perrotta) e difesa che da quattro gare corrono senza risparmio. Ma quei due in avanti gli hanno dato segnali molto positivi contro l'Australia. ''Totti con quei 15' conclusi dal rigore calciato ha dato a noi una gioia fortissima ed a se' stesso un' enorme iniezione di fiducia. A questo proposito voglio precisare che ho sempre sperato nel suo recupero, l'ho fatto giocare all'esordio, l'ho tolto nella seconda partita perche' ci siamo trovati in inferiorita' numerica, l'ho riproposto nella terza gara che ha chiuso affaticatissimo: per questo motivo, e solo per questo, non l'ho fatto giocare dall'inizio con l'Australia. Quanto a Toni, e' vero che non ha segnato finora. Ma e' in crescita evidente, va sempre vicino al gol. E lui e' un tipo che se si sblocca poi magari ne fa 4-5 di fila, di reti''. ''Loro si chiuderanno - spiega ancora Lippi - per poi ripartire velocissimi in contropiede. C'e' Sheva che e' una prima punta atipica, svaria su tutto il fronte d'attacco. L'amichevole che abbiamo giocato a Losanna prima del mondiale fini' 0-0. Un allenamento utile per entrambe le squadre, ma ora la situazione e' diversa''. E' davvero diversa, se lo spinge per la prima volta a sbilanciarsi. ''Questo gruppo ha uno spirito stupendo, la crescita' di certi giocatori, a cominciare da Totti, e' importante''. Le sue sensazioni, barometro di tutte le vigilie, ''volgono al sereno, sono proprio buone''. Dunque, ''e' un'occasione fantastica''. Sciuparla sarebbe da sciocchi, che forse e' peggio di parassiti. (ANSA).