La nazionale italiana di calcio deve tornare a essere più cinica. E' la ricetta di Fabio Cannavaro per andare avanti ai mondiali, dopo la bella vittoria contro il Ghana e lo stentato pareggio contro gli Stati Uniti. "Dobbiamo essere un po' più italiani in alcuni momenti, magari tornare a essere più cinici", ha dichiarato il capitano dell'Italia in conferenza stampa a Casa Azzurri, "Ricordo soprattutto di aver perso un Europeo negli ultimi minuti. Se avessimo fatto determinate cose, magari a quest'ora avevamo un Europeo in più. Forse in alcuni momenti dovremmo tornare alle vecchie origini". Secondo il difensore, la nazionale è già concentrata sulla sfida contro la Repubblica Ceca in cui avrà "l'opportunità di rimettere tutto a posto" per la qualificazione agli ottavi di finale. "E' normale che dopo una prima partita come quella contro il Ghana, dove abbiamo giocato bene e vinto tranquillamente 2-0, ci si aspettava una prestazione diversa sotto il punto di vista del risultato" sabato a Kaiserslautern, ha sottolineato, "Non è arrivato, adesso contro la Repubblica Ceca abbiamo l'opportunità di rimettere tutto a posto". Cannavaro ha invitato la squadra, cui basta un pareggio per il passaggio del turno, a non fare calcoli. "Rispetto alle ultime manifestazioni dove dovevamo per forza vincere o aspettare gli altri risultati, siamo in vantaggio rispetto alle altre guardando le statistiche, ha sottolineato, Ma questo non ci deve condizionare o fare pensare ai calcoli. Dobbiamo scendere in campo e vincere". Cannavaro ha le idee ben precise su cosa non abbia funzionato contro gli Stati Uniti. "Undici contro undici non siamo riusciti a imporre il nostro gioco. Eravamo un po' passivi, siamo rimasti sorpresi dalla loro iniziativa e dalla loro forza", ha sottolineato. Ma non è stato un problema di concentrazione o scarsa considerazione verso l'avversario. "Penso che al Mondiale si cerchi di preparare le partite nel miglior modo possibile, anche perché la tensione non è che occorra andare a cercarla come in campionato o coppa Italia", dice il capitano azzurro, "E' tutto in automatico, basta scendere in campo e rendersi conto della voglia e della tensione. Arrivare a un mondiale e non essere concentrato penso che sia assurdo". Francesco Totti nelle prime due partite dell'Italia al mondiale non è riuscito a lasciare un impatto, ma secondo Cannavaro è giusto aspettare che il capitano della Roma recuperi dal suo infortunio. "Sicuramente giocatori come Totti fanno la differenza, hanno molte più qualità tecniche rispetto agli altri e vedono il gioco prima degli altri", ha osservato il capitano della nazionale a Casa Azzurri, "Aspettare un giocatore come lui è giusto, nella Roma ha sempre fatto la differenza e quindi può farla anche qui. Viene da un infortunio serio, si è sempre impegnato dal primo giorno che è arrivato qui in nazionale e il mister lo ha visto bene e lo ha fatto giocare". Ieri, in allenamento, Totti ha avuto un lungo faccia-a-faccia (otto minuti) con Lippi. "Ogni tanto il mister si ferma con qualche calciatore a parlare...Stavolta è toccato a Francesco, non so veramente di che cosa abbiano parlato perché non ero lì", ha chiarito, "Si è trattato di un normale colloquio allenatore-calciatore, stavano parlando tranquillamente". Cannavaro ha speso belle parole anche per Alessandro Del Piero, suo compagno di squadra anche nella Juventus. "Si sta allenando bene, si è messo a disposizione di questa squadra , ha tanta voglia di mettersi in mostra ma sicuramente aspetta e rispetta le decisioni dell'allenatore", ha detto a proposito di "Pinturicchio". Quanto a Cristian Zaccardo, autore della sfortunata autorete contro gli Stati Uniti, il numero 5 azzurro ha ricordato di aver "cercato di rincuorarlo subito in campo, perché quando capita di commettere un'autorete del genere il mondo ti crolla addosso". C'è chi ha visto la nazionale in ritardo a livello fisico e ieri otto giocatori impegnati sabato a Kaiserslautern hanno svolto lavoro differenziato. "In un mondiale può esserci un problema di recuperi, perché spendi tanto a livello fisico e mentale. Ogni atleta ha un recupero diverso dall'altro", ha riconosciuto il difensore della Juventus, "A livello di condizione stiamo bene, anche l'altra sera con gli Stati Uniti abbiamo corso tanto rischiando pochissimo. La cosa più importante in queste due partite è aver rischiato poco, è vero che in alcuni momenti le nostre avversarie hanno mantenuto di più il possesso palla ma la sensazione che ho sempre avuto in campo era quella di poterli gestire tranquillamente. Penso che rispetto al passato siamo una formazione che fisicamente non è stanca". Il primo posto nel girone è importante per evitare lo spauracchio Brasile, "Può essere uno stimolo in più, ma per esempio l'altro giorno ho visto l'Australia e mi ha impressionato molto, ha corso tanto e ha messo in difficoltà il Brasile soprattutto nel primo tempo", l'analisi di Cannavaro, "In questo mondiale ho visto un livello buono, tutte le partite sono state intense e quasi tutte divertenti. Il nostro obiettivo al di là di tutto è comunque quello di arrivare primi". "Il Brasile è vero che non ha brillato in queste prime partite", ha proseguito Cannavaro, "però resta la squadra più pericolosa da affrontare per tanti motivi: tradizione, giocatori che ha in campo, entusiasmo che si porta dietro". Quanto all'Argentina e la Spagna, il capitano ha riconosciuto che "hanno impressionato più di noi, ma hanno giocato con squadre diverse. Noi abbiamo trovato secondo me avversarie più toste. Dobbiamo guardare a noi ed essere consapevoli delle nostre forze". A due giorni dalla sfida con la Repubblica Ceca, molti si chiedono se lo schieramento tattico finora scelto da Marcello Lippi (il 4-3-1-2) sia quello più adatto alla squadra. "Questo è un modulo che sicuramente ti può dare molta più spinta in avanti", ha osservato Cannavaro, "L'Italia ha sempre cercato di fare goal, di giocare. In questi due anni ci siamo allenati soprattutto a quello: tornare indietro adesso significherebbe rinnegarli. Dobbiamo andare avanti per la nostra strada e capire dove possiamo migliorare, dove abbiamo dei problemi". Ma Cannavaro ha scommesso con Pavel Nedved? "Non si può scommettere", ha scherzato il difensore, che ha anche contestato l'appellativo di "napoletano" (nel senso di furbo) rivolto al suo compagno di squadra, "Non l'ho sentito ancora, penso di farlo stasera perchè ho sempre avuto un buon rapporto con lui e a Torino scherzavamo su questa partita. Adesso è importante per tutti e due, penso ancora di prenderlo in giro" Ma avete paura che si tuffi? "No, ho letto che anche Zambrotta gli ha dato un piccolo avviso e gli ha detto di non buttarsi e stare in piedi", ha sottolineato l'azzurro, "Ha un modo di giocare che dà fastidio per chi gli gioca contro, però è uno che dà l'anima ed è un professionista veramente esemplare, bisogna temere soprattutto quello perchè lui ha una forza interiore superiore alla media". E quando una cronista gli ha chiesto se il prossimo anno ci sarà un derby in famiglia con il fratello Paolo (passato al Napoli) - alludendo di fatto a una retrocessione della Juventus in serie B - il capitano della nazionale se ne è andato stizzito da Casa Azzurri. (APCOM)